16. Il Torneo Tre Maghi
Appena varcai il grande portone della scuola, andai senza esitazione in Sala Grande. Io e Camille avevamo appuntamento lì. Ero arrivata giusto per l'ora del tè e non mi stupii vedendo molti alunni seduti ai tavoli che sorseggiavano la gustosa bevanda. Lasciai Lorcan correre verso la Torre di Grifondoro dalla sua amata Alice alla ricerca disperata di coccole, mentre io camminai a passo deciso verso la mia migliore amica.
Stava studiando dal libro di Trasfigurazione aperto alla sua destra; con una tazza vuota di fronte alla sua faccia, aveva preparato il posto davanti a lei con un'altra tazza vuota e una teiera. Sapevo che era per me quindi mi sedetti se posai la borsa sulla panca. A quel piccolo rumore, la mia migliore amica alzò la faccia dal libro e mi fece un enorme sorriso
«Ehy Camille, sono tornata!»
«Bonnie! Che bello, sei pure tornata una settimana prima. Sono stra felice.» Mise il libro nella sua borsa e mi versò del tè. Mirtillo e vaniglia, la fine del mondo. Mentre lei si prese del tè al limone. Un'altra cosa che amavo di Hogwarts erano le tazze magiche.
Quando qualcuno tocca una tazza, essa sa qual è il suo gusto di tè preferito o quello che vuole in quel momento, se lo preferisce bollente o freddo e anche con quanto zucchero. Uno deve solo versarci dell'acqua a temperatura ambiente. La stessa cosa valeva la mattina quando ci si versava dentro del latte.
Nel nostro caso, Camille aveva versato l'acqua nella mia tazza che a contatto con essa era subito diventata un tè color rosso sangue dalle dolci note di mirtillo e vaniglia. «Come sono andate queste tre settimane?» Chiesi mentre portavo la tazza alle labbra.
«Tutto come al solito. La McGrannit sta per avere una crisi di nervi per colpa di Pix, ma apparte questo la sanità mentale di tutti è ottima. Secondo le unità di misura di Hogwarts, ovvio. Voi al corso?»
«Normale anche per me. I soliti allenamenti sfaticanti e le solite noiose lezioni.»
«Io sono super curiosa di sapere la novità di cui tutti parlano.» Camille tirò fuori il gossip più popolare del momento. E non solo ad Hogwarts, ma al corso anche i ragazzi delle altre due scuole ne parlavano.
«Da quello che ho sentito la McGrannit ce lo dirà stasera a cena. Non vedo l'ora. Manca l'ultima ora, oggi cos'hai?» Chiese mentre iniziavamo a prendere le nostre cose. «Pozioni con i Serpeverde, tu hai Volo con i Grifondoro se non sbaglio.»
«Non sbagli amica mia. Pronta a schiantarmi al suolo. Ci vediamo in infermeria.»
«Ok ci vediamo, ma non in infermeria.» Uscimmo dalla Sala Grande ridendo, lasciai Camille vicino al campo da Quidditch e rientrai per dirigermi nei freddi sotterranei. Quel giorno il professore ci disse che potevamo scegliere quale tra le due pozioni proposte fare: Pozione Restringente o Pozione Obliviante. Ovviamente scelsi la prima dato che la seconda era molto difficile.
Ero a buon punto, stavo aggiungendo trenta gocce di Succo di Sanguisuga alla pozione già nella fiala per la consegna. Mancavano una decina di gocce quando arrivarono due Serpi a me ben note che rischiarono di farmi perdere il conto.
«Ehy sei tornata!» Esclamò il mio migliore amico. «Stai finendo la pozione?»
«Che occhio Albus, che occhio.»
Il corvino alzò gli occhi al cielo mentre io annuivo. Doveva aver ricevuto il mio messaggio.
«Coraggio, caramellina. Dicci quale delle due pozioni hai realizzato.»
«È quella Restringente.» Dissi ad alta voce ad entrambi.
«Non c'è bisogno che tu mi dica cosa devo fare. E non serve neanche che mi provochi. So sostenere una conversazione da sola.»
Stavo per perdere il conto, quindi mi fermai tenendo bene a mente che mi mancavano cinque gocce. «Noi abbiamo fatto la seconda.» Disse Albus con un sorriso orgoglioso. «Avete deciso di fare quella Obliviante?? È difficilissima.» Esclamai, sentendomi male al solo pensiero di doverla realizzare.
«Beh ma con dei geni come noi.» Si vantò Scorpius. Ridacchiai mentre Albus gli dava una leggera gomitata nello stomaco. «Com'è andata al corso? Il vostro coach vi ha avvertito?»
«È andata bene, ho anche potuto menare Xavier con la magia senza conseguenze sulla mia persona. E sì, la dirigenza ci ha avvertito. La McGrannit ce lo dirà stasera, giusto?»
«Esatto.» Affermò il mio migliore amico, mentre si massaggiava il petto.
«Non gli hai tirato una gomitata troppo forte, Albus?»
«Ma va, ho fatto piano, lo giuro. Fa così perché vuole che tu lo compatisca, mi rimproveri e lui potrà rinfacciarmelo per tutta la vita.»
«Scorpius, Maia come si trova?»
«Bene dai. Va bene in Pozioni e Incantesimi ma ha qualche problema in- Mi stai ascoltando?» Lo stavo ascoltando, ma non lo stavo guardando dato che ero concentrata a mettere le cinque gocce mancanti nella pozione che assunse un color blu-verde. Quasi perfetta. «Sì ti stavo ascoltando, non ti guardavo perché stavo ultimando la pozione. Dicevi?»
«Si trova bene, anche se ogni giorno chiedeva a me o Lys dove fossi.»
«Allora dopo la vado a cercare.» Tappai la pozione e la fissai in contro luce soddisfatta. Iniziai ad agitare la pozione nella fiala per dieci volte. La pozione ora era di un color verde acido. Perfetta. La piazzai davanti alla faccia del corvino, soddisfatta. «Pozione Restringente. Vado a consegnarla, prima di fare danni e rovinare tutto. Ci vediamo tra poco.» Diedi un bacio sulla guancia a entrambi e mi diressi fiera alla cattedra del professore per consegnare la pozione.
***
«Ok Lys, siamo al dolce. Tra poco la McGrannit dovrebbe svelarci questo arcano mistero.»
«Non finisci la torta?» Mi chiese con un cipiglio stupito: io finivo sempre il dolce. «Oh no io non mangio più nulla, sono troppo in ansia.» Pochi secondi dopo la Sala fu immersa nel silenzio quando notammo la preside alzarsi e dirigersi davanti al leggio d'oro.
«Miei cari studenti, ho l'onore di informarvi che quest'anno Hogwarts ospiterà il famoso Torneo Tre Maghi! A questo Torneo potranno partecipare gli studenti dal quinto anno compreso in su.»
Tra lo shock generale ci furono due diverse reazioni: la maggior parte studenti che potevano iscriversi lanciarono dei gridolini eccitati, mentre alcuni, come me, rimasero semplicemente con la bocca spalancata.
«Tra qualche settimana arriveranno le delegazioni dalla altre scuole. Per questo motivo ci serviranno dei volontari per abbellire la scuola.» Mentre la preside si girava per parlare con i professori gli studenti nella Sala iniziarono a parlottare tutti eccitati. Io mi girai verso Lys ancora mezza sconvolta.
«Credevo che dopo l'assassinio di Cedric Diggory, avessero "bandito" il Torneo.» Affermò mio fratello. Mi riscossi. «Hai ragione, mi chiedo perché lo abbiano fatto.»
«Ti offrirai?»
«Sì mi offrirò come volontaria per decorare qualcosa.» Dissi, pensando si riferisse a quello. Lui ridacchiò. «Ovvio, fai fin troppe cose per questa scuola. Scema, io intendevo come Campionessa.»
«Non so, voglio pensarci meglio. Ma, ora come ora, desidero davvero molto offrirmi come Campionessa. Vado da Camille, ci vediamo dopo.» Lo abbracciai salutandolo e mi diressi verso Camille che era vicino al portone. Uscimmo e ci avviammo lentamente alla scala che portava nei sotterranei, verso la Sala Comune dei Tassi.
«Hai sentito? Il Torneo Tre Maghi! È incredibile. Io e Lys pensavamo che dopo l'incidente successo ai tempi dei nostri genitori non lo avrebbero più fatto.» Esclamai pensierosa.
«Sì in effetti è strano. Chissà a chi è venuta questa folle idea.» Ci girammo verso l'origine di quella voce a noi ben conosciuta. Louis stava venendo dalla nostra parte insieme ad Albus.
«Voi vi offrirete volontari?» Chiesi. «Non ho bisogno della fama eterna.» Rispose Albus vantandosi. «Intendevo per abbellire la scuola.» Precisai ridacchiando.
«Per abbellire allora sì. Tu Camille?» Domandò il biondo alla mora. «Contate su di me.»
«Io inoltre mi vorrei offrire anche per diventare Campionessa.» Dissi tranquilla, come se non stessi per partecipare ad un torneo mortale. «Non è un pochino troppo pericoloso?» Si preoccupò il corvino mentre mi prendeva la mano. «Ehy, hai sentito la preside. Si può fare dal quinto anno in su e guarda caso, noi siamo al quinto anno. Io mi offro, voi?»
Albus battè subito la fiacca e lo stesso fece Camille. Non insistetti con Albus: i Serpeverdi sono famosi per il loro spirito di autoconservazione. Ovvero fanno di tutto per salvarsi la pellaccia. Ma su Camille, feci un po' più di pressione. Era il momento che si mettesse in gioco.
«Ok va bene. Però pensaci. Seriamente. Ragazzi scusatemi, io devo andare a parlare con Maia.»
Abbracciai Camille, diedi un bacio volante a tutti e tre e quasi volai alla Torre di Corvonero sperando di trovare la piccola Malfoy ancora alzata. Ebbi fortuna e la trovai sul divanetto vicino al fuoco che leggeva una libro.
«Maia! Allora, com'è andato questo primo mese ad Hogwarts?» Chiesi mentre mi sedevo di fianco a lei. «Bonnie! Dove sei stata in queste settimane? Non ti ho visto.»
«Ero al corso per speciali. Comunque, come ti sembra Hogwarts?»
«Hogwarts è stupenda! Le lezioni sono interessantissime, non vedo l'ora di imparare un sacco di cose. Mi spaventa solo un po' la troppa perfezione del professor Flitwick...» Ridacchiai, ritrovando in lei la me di qualche anno fa. «Ti abituerai.»
«Hai sentito a cena? Il Torneo Tre Maghi! È fantastico! Voglio assolutamente diventare una Campionessa.» Disse Maia convinta, con la sua vocina da bambina. «Ma Maia non puoi offrirti.» Sarà anche Corvonero ma l'ambizione dei Malfoy rimane. «Come non posso. E perché? Non posso fare nulla?»
«Se vuoi puoi offrirti per abbellire la scuola. Con cose semplici, non ne sai ancora molto della magia. Ma non puoi offrirti come Campionessa. Sei qui solo da un mese. Non hai imparato molto. In più le regole dicono dal quinto anno in su. E hanno stabilito così perché noi abbiamo imparato abbastanza incantesimi per riuscire ad affrontare quelle prove difficili.»
«E tu invece? Tu sei al quinto anno, che farai?»
«Io mi offrirò.» Dissi sorridendo mentre mi alzavo e lei seguiva il mio esempio. «Allora tiferò per te!»
«Grazie, ma non è detto che mi scelgano. Ora, a letto. È scattato il coprifuoco.» La accompagnai nella sua stanza. «Ti prenderanno sicuramente, tu sei spettacolare!» Disse sulla porta della camera. Mi abbassai per abbracciarla e poi andai nella mia per dormire.
***
Le settimane passarono in fretta e il diciassette di ottobre arrivarono le delegazioni dalle altre due scuole di magia: Beauxbatons e Durmstrang. Io e Camille, insieme alla combriccola fatta dai Weasley-Potter, gli Scamandro, i Malfoy e i Paciok, eravamo nel piccolo cortile davanti all'ingresso per accogliere gli studenti stranieri. Data l'occasione, quel giorno portavo un cerchietto per i capelli che mi aveva regalato Cecile.
«Ok siamo tutti in ordine tranne James.» Il diretto interessato smise di fissare Dominique, che si era preparata davvero molto bene per i francesi, e si girò verso la sottoscritta. «Perché?»
«La tua cravatta non è annodata bene.» Sbuffò e provò a sistemarsi la cravatta, senza successo.
«Morgana, sei anni in questa scuola e non sa ancora allacciarsi una cravatta.»
Dissi ad Albus. Lui rise. Mentre Scorpius gli chiedeva perché stesse ridendo, io mi avvicinai a James per sistemargli la cravatta dato che non avevamo tanto tempo a disposizione. La risata di Albus si spense subito.
«Allontanati da lui.»
«Senti, non abbiamo molto tempo prima che arrivino le scuole. Non è il momento di fare il geloso.»
«Ecco fatto.» Mi allontanai, come voleva Albus. «Ma sto soffocando!» Disse Ramoso mentre cercava di allentarsi un po' la cravatta. Rose si complimentò per il cerchietto e io rivelai che me lo aveva regalato Cecile. Camille divenne estremamente gelosa.
«Cecile? La francesina del corso per speciali? L'ex di Xavier? Quella con cui non andavi minimamente d'accordo?»
«Sì, lei.» Confermai mentre andavo vicino ad Albus, che mi abbracciò subito per la vita. «È un enorme problema.» Esclamò lei, mentre Louis la abbracciava da dietro.
«Non è un problema. Durante il corso abbiamo fatto pace perché mi ha detto che non è stato Xavier a lasciarla ma il contrario: lei ha scoperto che lui la tradiva.»
«Che razza di stronz-»
«Stanno arrivando le delegazioni. Guardate!» Albus bloccò la parolaccia di Camille appena in tempo, dato che in meno di due secondi la preside uscì fuori per mettersi davanti a tutti noi.
Dall'alto arrivò una carrozza stupenda trainata da dei cavalli alata. Dal Lago Nero una piccola barchetta si trasformò in una nave enorme. Dalla carrozza uscirono degli studenti vestiti di seta azzurra mentre dalla nave studenti vestiti con pellicce scure.
Dopo aver fatto gli onori di casa, la preside accompagnò tutti in Sala Grande. Con sollievo vidi Cecile tra gli studenti di Beauxbatons che mi salutava; ricambiai con un sorriso e un gesto della mano. Albus, che mi stava abbracciando per i fianchi, mi prese il viso con una mano e mi baciò.
«Come mai questo bacio davanti a tutti?» Chiesi quando si staccò. Lui indicò dietro di me, così mi girai. Xavier, poco distante da Cecile, guardava Albus come se volesse strappargli la pelle. E tra le file di Durmstrang vidi Stephen che mi faceva un occhiolino, nonostante fossi attaccata al Potter come una cozza. Mi girai verso Albus e gli diedi un veloce bacio a stampo mentre entravamo in Sala.
Dopo un pasto con piatti di tutti i tipi, un delegato del Ministero della Magia spiegò a tutti le regole. «Gli aspiranti Campioni avranno due settimane per inserire il loro nome nel Calice. Detto questo, la prima prova si svolgerà il 24 novembre. Buona serata a tutti.» Dopo un veloce applauso la Sala si riempì di voci esaltate
«Ho due settimane per scrivere il mio nome e metterlo nel Calice. Semplice. E poi ci sarà l'estrazione.»
«La notte di Halloween.» Fece notare Lys, che era rimasto seduto di fianco a me per tutto il tempo. Ci avviammo ridendo verso l'uscita incrociando Lorc nel tragitto.
«Allora sorellina? Convinta ancora di voler diventare Campionessa?»
«Certo, non cambio idea. Come te, quando hai fatto impazzire gli zii perché non sapevi quali corsi seguire dal terzo anno.» Gli ricordai mentre Lysander cominciava a ridere. «Tu piccola serpe maledetta.» Lorc iniziò a farmi il solletico. Io lo feci a Lys e lui a Lorcan: insomma, una mega gara di solletico.
Iniziammo a correre per i corridoi, cercando di scappare l'uno dall'altro fino alla Torre di Corvonero, dove mi braccarono nella mia stanza e si allearono contro di me. Io mi difesi con dei cuscini, così iniziò una battaglia di cuscini tra le risate. Quando rimanemmo senza fiato era già scattato il coprifuoco, così Lys e Lorc rimasero a dormire nella mia stanza.
Mentre loro due con la magia mettevano apposto i cuscini a cui erano cadute delle piume, io andai in bagno per mettermi il pigiama. Avevo dei semplici pantaloncini corti blu con una maglia bianca a maniche lunghe. Quando uscii dal bagno quei due mi chiesero che cosa potevano indossare visto che non potevano rimanere con la divisa. Mi ricordai di avere sempre qualche loro vestito nel mio armadio, per delle emergenze, così mi chinai in fondo ad esso per vedere se trovavo almeno dei pantaloni del pigiama.
«Beh però bisogna ammettere che Albus è fortunato.» Non capendo, mi girai per capire a cosa si stesse riferendo e trovai Lys intento a fissare il mio fondoschiena mentre Lorc moriva dalle risate. «Lys, strozzati. E trovati una ragazza.»
«Lily non mi caga.» Alzai gli occhi al cielo mentre andai verso la scrivania. Avevo trovato dei pantaloncini. Li appoggiai sul tavolo, feci l'incantesimo Gemino per duplicare i pantaloni e poi li lanciai ai due gemelli. Si cambiarono nella stanza mentre duplicavo anche un paio di cuscini in modo tale da stare più comodi.
Rimasero a petto nudo ma la cosa non mi disturbava: quando durante le estati dormivamo assieme loro stavano sempre così quindi ci ero abituata. Ci stendemmo nel letto sotto le coperte e fissammo il soffitto sul quale avevo fatto apparire delle stelle. Dopo poco ci addormentammo, tutti e tre assieme come non facevamo da molto tempo.
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