14. Essere Prefetti ha i suoi privilegi

Dopo la festa andammo tutti a riposarci visto che la mattina seguente dovevamo prendere la Passaporta per tornare alla Tana alle nove del mattino. Io e Camille dovevamo ancora fare i bauli per cui andammo a letto più tardi degli altri. 

«Allora. Tu e Louis, che c'è tra voi? Vi ho visti due minuti fa: vi siete dati la buonanotte con un bacio. Quindi?» Chiesi esaltata alla mia migliore amica, mentre lei arrossiva. «Avete risolto?»

«Non proprio. Lui ancora non si ricorda della sera in cui si è dichiarato e io non ho intenzione di raccontargliela. Però stiamo iniziando a frequentarci. Come te e Albus.»

«Non spostare il discorso su di me eh. Oddio, ti ricordi la prima volta che lo hai visto? Eri scivolata su una pergamena a terra in biblioteca e lui ti ha presa al volo. E io ero lì a godermi la scena.» Dissi ridendo. «Nel caso non lo ricordassi, quella è stata anche la prima volta che hai parlato con Albus visto che era lì con il cugino.» Replicò con un sorriso mentre cercava di chiudere il baule.

«Ecco che cerchi ancora di deviare il discorso. È inutile Tasso del mio cuore, non ci riuscirai. Tornando a noi. Passavamo le notti in chiamata e tu lo veneravi come se fosse un dio.» Lei, irritata ma divertita, mi tirò un cuscino addosso. E io iniziai a imitare la sua voce, elencando le qualità di Louis.

«Ha gli occhi del colore del cielo, i capelli morbidi e viene dal Paradiso.»

«Smettila!» Esclamò ridendo mentre iniziava una battaglia di cuscini. «Shhh dobbiamo fare piano, gli altri dormono.» 

«Già, andiamo a letto anche noi.» Rispose la mia migliore amica prima di coricarsi.

La mattina dopo, tramite un vecchio candelabro, tornammo alla Tana. Lì c'erano tutti i genitori ad aspettarci e ci fu una festicciola per i nuovi Prefetti. La sera tornai a casa Lovegood insieme ai gemelli.

«Allora sorellina? Che ne pensi della tua prima vera vacanza?» Chiese Lys mentre mi accompagnava in camera. «Sono stati i due mesi migliori della mia vita.»

***

Mentre tutti si dirigevano in Sala Grande per il banchetto e lo smistamento, io venni intercettata dal Professor Lumacorno che mi fece un sacco di domande per conto della professoressa McGrannit. Riguardavano tutte la vacanza, la mia stabilità mentale, se stessi bene dopo i viaggi in treno e cose così. Dopo aver risposto, mi dileguai velocemente entrando furtivamente nella Sala Grande per sedermi vicino al Lys. 

«Lys. È già iniziato lo smistamento?» Chiesi bisbigliando e lui mi rispose sempre sottovoce per non disturbare le persone. «Sì da almeno dieci minuti. Dov'eri?»

«Mi ha fermata Lumacorno da parte della McGrannit che non si può muovere da qui. Voleva sapere come erano andate le vacanze e altre cose. Gli ho detto ciò che voleva sentirsi dire, ovvero che è andato tutto a meraviglia. Non gli ho raccontato delle stranezze.» Il Cappello Parlante smistò qualcuno in Corvonero e noi ci unimmo a tutti i Corvi del mio tavolo per applaudire. 

«Sei tesa?» Lo guardai. «Stai cercando qualcuno?» Si riferiva al fatto che da quando ero entrata continuavo a sporgermi per vedere tra i primini la piccola Malfoy. «Nulla, voglio vedere lo smistamento di Maia.»

«La sorella di Scorpius? Quando l'hai conosciuta? Non è venuta in vacanza con noi.»

«L'ho conosciuta quel mercoledì quando siamo partiti finita la scuola, l'anno scorso. C'era una cena a casa dei Potter ed è venuta con la sua famiglia.»

«Maia Narcissa Malfoy!» Lesse Neville, il vicepreside, sulla pergamena. La piccola corse verso lo sgabello e le venne messo il Cappello sopra la testa. Per qualche minuto ci fu un silenzio tombale. «CORVONERO!» Urlò il Cappello Parlante.

Esultai insieme agli altri e appena la vidi le feci segno di sedersi di fianco a me e Lys. «Bonnie. Sono finita in Corvonero! Non è fantastico?»

«Congratulazioni!» Esclamai mentre la abbracciavo. Finito lo smistamento, la preside battè le mani per far comparire la cena e iniziammo a mangiare. Maia stava parlando con una sua nuova amica e io guardavo un po' per tutta la Sala. Vidi Camille e la salutai con la mano. Poi incrociai lo sguardo di Albus. Sorrisi e lui rispose con un occhiolino che mi fece arrossire.

Finito il banchetto io e Lys, essendo Prefetti, dovevamo accompagnare i primini a fare un tour della Sala Comune e a spiegargli qualcosina. Un pezzo di strada l'abbiamo fatto con i Grifoni, poi ci dividemmo. Mi dispiaceva lasciare Rose con quel viscido ragazzo, che già le teneva la mano e la prendeva a braccetto manco fossero fidanzati. Arrivati alla Sala, dopo aver risposto all'indovinello, entrammo e ci presentammo.

«Questa sarà la vostra Sala Comune. Io, mi chiamo Bonnie Sullivan.»

«E io Lysander Scamandro.»

«E insieme siamo i Prefetti di Corvonero. Per qualsiasi domanda o dubbio non esitate a chiedere a noi, ai Caposcuola o agli altri Prefetti e Caposcuola, di qualsiasi Casa essi siano.»

«La Sala Comune di Corvonero si trova sulla sommità della Torre Ovest detta, appunto, di Corvonero. La porta d'ingresso ha di fronte una stupenda scultura di marmo levigato rappresentante Priscilla Corvonero. La vista dalla Sala Comune e dai dormitori comprende il Lago Nero, la Foresta Proibita, il campo di Quidditch e i giardini di Erbologia. Nessun'altra Casa della scuola ha una vista così spettacolare.» Iniziò a spiegare Lys, mentre i bambini lo fissavano con un misto di ammirazione e paura.

«Bene, i dormitori sono oltre quella scala a chiocciola. A sinistra per i ragazzi e a destra per le ragazze. Informazione di servizio per i ragazzi: se proverete a salire nel dormitorio delle ragazze verrete schiantati giù dalle scale. Quindi è fortemente consigliato non provarci.» Maia alzò la mano e chiese se la stessa regola valeva per le ragazze.

«No. Per le ragazze, invece, il dormitorio maschile è a libero accesso.» Un ragazzino, che da quel che ho capito si chiamava Jacob Windsor, iniziò a protestare dicendo che non era giusto e chiedendo il perché. «I Fondatori erano dell'opinione che i ragazzi siano meno affidabili delle ragazze.» Gli rispose con severità mio fratello.

«Come avete visto, la porta della Sala Comune si trova in cima a un'alta scalinata a chiocciola. Non ha maniglia, ma un batacchio incantato in bronzo, a forma di aquila. Quando qualcuno bussa alla porta, il batacchio pone una domanda e, solo se l'interpellato risponde in modo corretto, lo lascia entrare. Questa semplice barriera ha lasciato fuori tutti, tranne i Corvonero, per quasi un millennio.» Finì di spiegare io. «Bene. Ora è tardi. Andate a letto.»

I primini corsero verso le scale per andare nelle proprie stanze. Un bambino venne schiantato giù. «Jacob, i dormitori maschili sono a sinistra.» Disse mio fratello mentre io mi accasciavo mezza morta dalla stanchezza sul divanetto. «Dai alzati. Almeno andiamo in camera e dormiamo.»

«No Lys. Non ho voglia, dormo qui.» Chiusi gli occhi riposandomi fino a quando delle braccia non mi tirarono su e trovai Lys che saliva le scale con me sopra la sua spalla a mo' di sacco di patate. «Lys! Mettimi giù!»

«Se ti facessi dormire in Sala Comune Lorc e Albus mi ammazzerebbero.»

«Ma- Che c'entra Potter mo'?»

«Eh sapessi.» Mi arresi e misi il broncio con le braccia incrociate fino a quando mi portò nella mia stanza da Prefetto. «Ehy ma tu non potresti salire nella ala femminile.» Esclamai mentre mi appoggiava sul letto. 

«Essere Prefetti ha i suoi privilegi.»

«Oddio allora meglio non dirlo al nanetto Windsor.» Scoppio a ridere e dopo avermi dato la buona notte se ne andò.

***

Il giorno dopo Camille venne al mio tavolo mentre stavo facendo colazione dopo che mi avevano appena consegnato il foglio con gli orari. «Com'è andata ieri con i primini?» Chiese mentre si sedeva.

«Beh è stato bello ma era stressante. Avevo sempre paura di dimenticarmi le cose. Voi com'è andata?»

«Molto simile. In nuovi Tassi sono alquanto spaventati da questa nuova esperienza. Però erano carini. Avrò sicuramente sbagliato tutto.»

«Non penso proprio. Sei fantastica e abbiamo ripetuto assieme sul treno. Dai andiamo, faremo tardi a lezione.» Uscimmo fuori dalla Sala insieme e poi ci ognuna andò per la sua strada. A Pozioni quel giorno dovevamo fare un Pozione Soporifera così, dopo che con un colpo di bacchetta del professore le istruzioni apparvero alla lavagna, mi misi al lavoro. L'avevo appena messa nella fiala da consegnare quando qualcuno mi spaventò.

«Ehy Bonnie!» Era Albus ma dalla sorpresa feci volare la fiala in aria e si sarebbe spaccata sul pavimento se Albus non l'avesse presa al volo. «Mi hai fatto spaventare. Quest'estate ti avevo detto di non chiamarmi quando non ti potevo vedere.» Dissi mentre riprendevo la fiala.

«Scusami. È la pozione di oggi?»

«Sì, ma non credo sia venuta.» Risposi mentre guardavo la fiala in contro luce. «Doveva essere una semplice Pozione Soporifera. E doveva venire color miele. Lo vedi anche tu che è venuto color bianco-latte. Prenderò un due...»

«Fammi sentire l'odore.» Aprì la fiala. «Se ci tieni così tanto...» Lui si avvicinò a me mentre io mi avvicinai a lui. Eravamo molto vicini e sentivo il suo fiato sulla mia mano mentre annusava la Pozione. Sentivo improvvisamente caldo in quel freddo sotterraneo.

«Annusa anche tu.» Disse mentre con la sua mano spingeva la fiala vicino al mio naso. «L'odore è quello.»

«Non so magari un quattro lo riesco a prendere.»

«Posso chiederti perché hai fatto tardi al banchetto di inizio anno, ieri?» Mi allontanai avvicinandomi al tavolo per ri-tappare la fiala e venni prontamente raggiunta da lui. Sorrisi. Quindi aveva notato la mia assenza. Mentre lavoravo, si appoggiò la tavolo con la mano destra e notai al suo anulare un bellissimo anello con la P dei Potter che si utilizzano per sigillare le buste. Quanto mi sarebbe piaciuto averne uno anche io, magari con la S dei Sullivan o degli Scamandro.

«Mi ha fermato Lumacorno da parte della McGrannit. Voleva sapere come erano andate le vacanze.»

«Gli hai detto di tutte le stranezze?!» Esclamò con paura. «No, non sono pazza. Gli ho detto solo che erano andate bene, che da ora in poi prenderò il treno e che probabilmente l'anno prossimo verrò ancora.» Gli dissi mentre mi giravo per guardarlo nei suoi stupendi occhi verdi. 

«Tu... Tu vorresti venire ancora?» Mi chiese sorpreso. «Certo che verrei ancora. Volevo farti una domanda. Non ti ho chiesto come hai fatto a risvegliarmi.»

«Scusa, non posso dirtelo. Mi odieresti per quello che ho fatto.» Abbassò la testa e divenne improvvisamente serio. Che cosa poteva aver fatto di così orribile? Gli presi il viso fra le mie mani e lo guardai negli occhi. «Non ti odierei mai, mi hai salvata. Ma va bene. Se non me lo vuoi dire, significa che lo scoprirò da sola.»

«Ok, provaci.» Disse con il suo tipico sorrisino provocante. Si stava avvicinando a me quando suonò la campanella. Mi diede un bacio veloce e mi aiutò a mettere in ordine il calderone e tutto il materiale che avevo usato. Lui ovviamente, da miglior studente di Pozioni, aveva già sistemato tutte le sue cose.

«Vado a consegnare questa... Cosa, al professore.» Esclamai mentre prendevo la borsa dalla seggiola. «Abbiamo altre lezioni assieme?» Chiese mentre mi passava la fiala con la Pozione.

«Sì abbiamo Incantesimi. Ci vediamo lì?»

«Certo. A dopo caramellina.» Mi attirò a sé per baciarmi. Mi staccai dopo pochi secondi «Non in classe, Albus.» Ridacchiai e lui mi face l'occhiolino prima di andarsene. Dopo aver consegnato quella schifezza andai alla prossima lezione

***

Incontrai Camille a Erbologia ma non parlammo molto perché eravamo troppo impegnate con la pianta che dovevamo affrontare quel giorno. L'unico momento libero fu dopo tutte le lezioni.

«Domani studiamo insieme Trasfigurazione?» Chiese mentre entravamo nel castello. «Scusa non posso domani. Alla mattina abbiamo le lezioni, domani pomeriggio io e Lys dobbiamo andare dalla McGrannit e devo fare il baule, la sera ho la ronda con Lorc e dopodomani devo partire. Già, devo andare al corso.»

«Uffi. Morirò senza di te.»

«Oh andiamo è solo un mese, hai sempre resistito.» Dissi mentre l'abbracciavo. «Sai quando abbiamo la ronda assieme?» Mi domandò mentre eravamo arrivate in Sala Grande.

«Considerando che dobbiamo fare il giro di tutti io e te siamo insieme a dicembre e ad aprile.»

«Ok, io vado. Ci vediamo dopo a cena.» Esclamò dandomi un bacio sulla guancia e andammo in camera a riposarci.

La sera dopo, con il baule pronto in camera, mi incontrai con Lorc per fare la ronda del castello. «Domani dobbiamo partire.» Disse Lorcan mentre controllavamo il terzo piano. Il giorno successivo dovevamo partire per l'Istituto vicino Beauxbaton.

«Già. Hai ricevuto anche tu la lettera? Hanno detto che ci saranno delle variazioni quest'anno. E se durasse di più? Camille non ce la farebbe a stare qui senza sentirmi, si preoccuperebbe troppo. E se durasse di meno? Io devo spiegare al coach sia i miei problemi con il terzo potere sia i problemi di Camille. Qualsiasi variazione sia, è un potenziale problema.»

«Questo pomeriggio so che siete andati tu e Lys dalla McGrannit. Che vi ha detto?» Cambiò discorso mio fratello. «Nulla di particolare. Ci ha un po' spiegato delle cose per il lavoro da Prefetto e ci ha chiesto come andava. Voi quando andate?»

«Domani mattina. Noi partiamo alla nove, io e Camille dobbiamo andare lì alle sette. E se ti sembra presto come orario, sappi che stamattina ha chiesto a Rose e Mike di essere lì alle sei e mezza.» Finimmo la ronda dopo due orette circa e andammo subito a letto.

***

«Due Burrobirre per favore.» Io e Lorc eravamo arrivati all'Istituto quella mattina. Gli allenamenti sarebbero iniziati il giorno dopo, così ci diedero un pomeriggio di svago.

«Fanno quattro falci.» Ci rispose l'uomo allungandoci le bottiglie. Pagò Lorcan e ci allontanammo dal bancone con le bibite in mano. 

«Come al solito. Non ce le hanno stappate. Andiamo in camera? Così parliamo anche di quello che ci hanno detto prima alla riunione.» Chiesi a mio fratello mentre uscivamo dal locale. «Ehm, ti cercano.» Mi girai e trovai l'ultima persona che avrei mai pensato di trovare.

«Oh ehm... Ciao Cecile»

«Possiamo parlare?» 

«Ehm certo. Lys- Ehm Lorc, mi aspetti in camera?» 

«Mi hai confuso con mio fratello? Sullivan!» Esclamò il Tassorosso indignato. «Ne riparliamo dopo.» Prese la mia bottiglia e andò in camera.

«Senti volevo dirti che mi dispiace che Xavier ti abbia lasciata e volevo chiederti scusa per essere sempre stata un po' fredda con te.» Dissi alla bionda davanti a me. «Accetto le tue scuse, ma lui non mi ha lasciata.»

«Aspetta... Cosa?!» Chiesi sorpresa. Stavano ancora assieme? «Sono stata io a lasciare lui, perché mi ha tradita.» Ora si spiegavano molte cose. «Amiche?» Mi porse la mano e io l'afferrai.

«Hai scoperto qualcosa questa estate? Io nulla.» Disse un po' triste. «Penso di aver trovato il terzo potere ma devo chiedere meglio a loro, in più lo devono anche registrare. Non so se ce la farò con la variazione di quest'anno. Hanno detto che durerà una settimana in meno. E sono preoccupata perché vorrei imparare a manovrare e governare bene questo nuovo potere.»

Poco dopo, raggiunsi Lorc in camera mia. Ovviamente come vendetta per averlo confuso con il fratello non mi aveva aperto la bottiglia così impiegai mezz'ora per stapparla mentre lui batteva ripetutamente un palmo sul mio letto, soffocato dalle risate.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top