1. Luna Silenzi e Scorpius Malfoy
Erano le dieci e mezza quando entrai nei dormitori. Andai nell'ala est. Il numero di Speciali stava diminuendo sempre di più, per questo ad ogni corso ci cambiavano le stanze. E la mia in particolare, essendo l'unica singola e non doppia, variava troppo spesso. Se al corso di settembre era nell'ala ovest, a quel corso di fine anno era stata spostata nell'ala est.
C'erano tre Istituti per Speciali in Europa: a Hogwarts, a Beauxbaton e a Durmstrang ed erano tutti poco distanti dalle scuole di riferimento. Gli Istituti erano le scuole per noi Speciali, composti dalla sezione dormitori, divisi fra allievi, insegnati e coach, dall'edificio con le aule scolastiche e dall'edificio con i campi di allenamento e gli uffici dei coach. I colori che dominavano erano il grigio spento e il bianco sporco. Però ognuno poteva decorare la sua stanza come voleva, infatti la sezione dei dormitori studenteschi era la più colorata dell'Istituto.
Tutti gli anni mi davano la stanza 4A, che come ho già detto è l'unica camera singola e non doppia. Mia sorella ha fatto di tutto pur di farmela avere. Ovviamente non voleva che avessi compagne di stanza, per evitare che diventassimo amiche e io le spifferassi tutta la storia con il pericolo di correre rischi. Era contraria anche alla mia amicizia con Camille, ma l'ho sempre ignorata.
Puntualmente ogni anno impiegavo ore, anni e secoli per trovare la stanza. Quindi finivo per sembrare una deficiente, in panico, che cercava la sua camera prima del coprifuoco. Erano le undici meno un quarto, il tempo stringeva. Decisi di fermarmi al bagno, per respirare e pensare con la testa e non con l'impulso di distruggere tutto. Mi lasciai sopraffare dalla rabbia e ghiacciai parte dei lavandini. Pensavo di essere sola ma dalla fiamma che si accese vicino a me pochi istanti dopo mi fece cambiare idea.
«Oh scusa» Dissi alla ragazza bionda che vidi di fianco a me. «No, tu devi scusarmi!» Rispose, spegnendo il fuoco. «Ti ho spaventato? Scusa è il mio inutile potere, so controllare l'acqua. Piacere, Bonnie Sullivan.» Mi presentai allungando la mano. «Piacere, Luna Silenzi.» Disse Luna con un sorriso mentre mi stringeva la mano.
«Anche tu qui per il corso per Speciali?» Le chiesi, mentre con le mani scioglievo il ghiaccio dallo specchio e l'acqua finì in parte nei lavandini e in parte per terra. Mi pentì subito della domanda: doveva per forza essere lì per il corso. «Sì.»
«Che sai fare?» Altra domanda stupida: avevo appena visto di cosa era capace. «Beh, il mio potere principale è il controllo del fuoco.» Disse mentre un'altra fiamma compariva sulla sua mano. Nel mentre, avevo finito di far evaporare l'acqua dal pavimento facendo tornare il bagno pulito.
«Tu, eh cosa ci fai qui?» Mi chiese con uno sguardo serio. Sapevo che l'orario del coprifuoco era molto vicino. «Stavo cercando la mia stanza, con tutti i cambi che fanno non so mai dove cercarla.» Ammisi mentre la guardavo nei suoi ipnotici occhi verdi. «Eh può succedere. Prima che tu me lo chieda, ero qui perché stavo cercando un elastico che ho perso. Che numero è la tua stanza?»
«È la 4A.»
«La mia è la 4B.» Disse con un sorriso. «Davvero? Quindi puoi accompagnarmi. Muoviamoci, sai come sono pignoli.» Risposi euforica mentre uscivo e mi avviavo nel corridoio.
«Più che pignoli. Ehy, guarda che è da questa parte!» Rise lei, mentre con il dito mi indicava la direzione opposta alla mia. Diventai color bordeaux e risi un pochino, mentre mi giravo per andare nella direzione giusta. Dopo di che trovai la mia stanza, per la prima volta in quattro anni prima del coprifuoco.
***
I giorni passavano, noiosi e stancanti come sempre tra lezioni e allenamenti. Un giorno, appena finito l'allenamento, mi recai nel bagno per rinfrescarmi e trovai Luna ad uno dei lavandini che si tamponava delle ferite fresche.
«Luna!»
«Bonnie!»
«Tutto ok?» Chiesi mentre mi avvicinavo. «Sto bene.» Disse voltandosi verso lo specchio. «Che è successo?»
«Allenamento serale. Ho trovato qualcuno che mi ha dato del filo da torcere...» Disse, mentre faceva una smorfia di dolore, probabilmente per il disinfettante sulla sua carne viva. «Davvero? E non so hai idea di chi possa essere, l'hai visto in giro?» Chiesi, con aria indagatoria. «Mh non lo so. E personalmente spero di non saperlo mai, altrimenti lo ucciderò.»
«Ti capisco. Sicura di stare davvero bene?» Le chiesi dopo l'ennesima smorfia di dolore. «Sì sto bene, davvero.» Mi rassicurò, mentre una lacrima traditrice le rigò il volto. Se la asciugò velocemente e io feci finta di non averla notata. «Ok. Comunque mi sa che dovresti lavarlo, non so quanto serva tamponarlo.» Le consigliai, notando la quantità di sangue che aveva sulle braccia e le gambe.
«Sì lo so che dovrei prima lavarmi dal sangue ma prima devo un po' tamponare, fa un male cane.»
«Il potere! Se sappiamo qual è il potere abbiamo una traccia possiamo cercare magari conosco qualcuno. Ti potrei aiutare.» Dissi dopo un attimo di riflessione. «Beh aveva il potere della cinesi come me, mi hanno fatto allenare con lei apposta.»
«La cinesi... MIA SORELLA!» Dissi shoccata, ricordando che mia sorella era una delle pochissime persone con il potere della cinesi. «Tua sorella?! Come?» Chiese lei, shoccata quanto me. Non sapevo come rispondere così andai in camera mia. Mia sorella aveva attaccato qualcuno. Perché?
La notte portò consiglio e il giorno dopo mi venne in mente la risposta: per proteggermi. Lei lo ha sempre fatto. Mi ricordo di come sfracellava i sacchi da allenamento nei primi anni o di quando chiedeva agli allenatori di mettermi con gente che era alla mia altezza e non gente più esperta... Tutto per proteggermi.
Andai a scusarmi con Luna, al bar, dicendole che l'aveva fatto per sentirsi forte. Per via delle telecamere le scrissi su un foglio tutto quanto. Compreso il fatto che mia sorella, non so come, aveva accesso alle telecamere di sorveglianza. Probabilmente ci aveva visto assieme e non voleva che la cosa diventasse seria. Dopo una breve chiacchierata scoprì che era anche lei una studentessa del quarto anno a Hogwarts. Speravo vivamente di incontrarla al mio ritorno a scuola.
***
Una settimana prima del ritorno alla mia cara e amata Hogwarts mi accadde una cosa stranissima, ma che mi cambiò la vita. Me ne stavo sdraiata sul mio letto ad ascoltare la musica quando entrò qualcuno in camera, senza bussare, con delle rose in mano.
«Amore sono venuto a farti una sorpresa! Come sta-» Si bloccò alla mia vista e divenne rosso come le rose. «Oh ehm ciao. Ci conosciamo?» Chiesi dopo aver tolto le cuffie, trattenendo a stento una risata. «S-scusami, io p-pensavo fosse la camera della mia ragazza e-» Cercò di spiegarsi balbettando.
«E sei venuto a farle una sorpresa, scappando da scuola, con una amica a fare da guardia, rischiando di venir beccato. Piacere Bonnie Sullivan, tu sei?» Dissi mentre mi alzavo e gli allungavo la mano. Lo vidi un pochino terrorizzato. Sapevo di fare spesso questo effetto alle persone. Ero una brava osservatrice ma soprattutto ero bravissima in Divinazione. Appena mi vide la Cooman disse subito che avevo un'aura molto potente.
«S-Scorpius Malfoy. C-come fai a sapere tutto questo?» Mi strinse la mano, ancora terrorizzato. «Molti ragazzi lo fanno, l'ho capito dalle rose e poi sono brava in Divinazione anche se è la materia che odio di più.» Dissi, ributtandomi sul letto.
«Davvero ti chiedo di scusarmi. Sai per caso dov'è la camera di Luna Silenzi?»
«Sì è la camera qui affianco, la 4B, ma non credo la troverai. Ora sta facendo una sessione di allenamento, dovrebbe finire per le quattro.» Lo informai, cercando di ricordare quello che mia aveva detto poco prima. «Ah, se non sbaglio mi aveva anche detto che di solito dopo gli allenamenti andava a mangiare qualcosa al bar dell'Istituto con le sue compagne. Se esco da qui mi beccano sicuro, che faccio.» Pensò ad alta voce, in preda dal panico.
«Beh se vuoi puoi rimanere a farmi compagnia fino a quando torna. Come vedi non ho una compagna di stanza, quindi un po' di compagnia mi farebbe piacere.» Dissi con un sorriso, sperando di non terrorizzarlo ancora di più. Lui stranamente accettò, posò le rose sulla scrivania, si sedette sul letto e cominciammo a parlare.
Scorpius era un Serpeverde del mio anno, con dei morbidi capelli biondo platino e degli occhi azzurro-grigio bellissimi. Mi raccontò della sua storia con Luna e ben presto diventammo molto amici, quasi migliori amici.
Poi ci esercitammo con degli incantesimi e finimmo col fare un duello. Vinsi io, ma solo perché lo ghiacciai con il mio potere facendogli cadere la bacchetta. Quando se ne andò mi promise che ci saremmo rivisti sicuramente ad Hogwarts e fui molto felice. Avevo trovato due amici in poco tempo. La mia vita poteva ancora non essere un completo disastro.
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