Capitolo 34

Ci precipitammo al camper, il cuore mi batteva all'impazzata "stavano tutti bene? A che cosa erano arrivati per il cibo? Era morto qualcuno?"
Piano piano sentimmo e vedemmo che anche altri abitanti di Alexandria si stavano dirigendo verso coloro che erano di ritorno, probabilmente in cerca di notizie.
Il primo a scendere dal camper fu Rick, non appena Carl lo vide iniziò a correre per abbracciarlo.
Scesero tutti, ma non vedevo Daryl, "dove diamine era finito?" cominciai a guardarmi attorno, nervosa quando finalmente sbucò dal retro del camper, iniziai a correre e lo abbracciai.
•Ragazzina! Visto? Non dovevi preoccuparti, sono vivo.•
Non gli risposi ma continuai ad abbracciarlo e poi assaltai praticamente Maggie e Glenn, quando mi abbracciarono mi mostrarono una piccola foto, era il bambino, ad Hilltop avevano una macchina per le ecografie, la guardai attentamente e sorrisi; restituii loro la foto ed iniziai a salutare tutti, felice che fossero tutti sani quando Rick annunciò che nel giro di un'oretta ci sarebbe stata un'assemblea nella chiesa.
Io dissi subito che ci sarei andata anche se Michonne e Daryl non erano molto convinti di farmi partecipare, non tanto all'assemblea quanto a quello che ne sarebbe derivato.
Avvisai i miei e un'ora dopo ci unimmo alla folla di persone che entrava nella chiesa.
Ascoltai Rick attentamente, parlò a lungo e in quel momento pensai che forse quello che dovevamo fare era necessario; Daryl, Sasha e Abraham avevano provato la furia di quei bastardi per strada e non avrei mai accettato e dico mai che questi stronzi toccassero anche solo uno dei membri del mio gruppo.
Morgan cercó di contrastarli ma eravamo tutti d'accordo con Rick, mio padre voleva venire a tutti i costi perciò sarebbe stato a controllare il perimetro con Maggie, mia madre non se la sentiva, io avrei coperto le spalle a Rosita.
Ovviamente non mi piaceva l'idea di uccidere degli esseri umani, ma non ne avevo paura.
Cominciammo a formulare un piano, saremmo partiti il giorno dopo.
Non volevo affatto che Maggie venisse e nemmeno Carol voleva che corresse un rischio così grosso.
Daryl stava cercando di convincermi a restare ma io lo tranquillizzai, non avevo paura dei Salvatori, tantomeno di Negan o di uccidere.
Terminata la riunione corsi con mio padre a casa, dovevamo prepararci.
Mia madre stava cercando di convincerci a restare con lei ma non potevamo, volevamo combattere, dovevamo attaccarli prima che loro ci trovassero.
Dormii male, come chiunque sarebbe dovuto partire il giorno dopo.
Il mattino salutai mia madre che piangeva disperata e, dopo averla consolata, io e mio padre raggiungemmo gli altri.
Quasi giunti a destinazione ci fermammo per una questione di una certa testa, non capii molto, parlai semplicemente con Carol e con Daryl.
•Ragazzina, non voglio che tu venga là dentro con noi. Non voglio che uno di quei coglioni provi anche solo a sfiorarti. Insomma, non voglio che tu faccia parte di queste spedizioni.•
Scossi la testa •Bhe ormai sono qui e non ho intenzione di tornare indietro, faccio parte anche io di Alexandria e Negan ed il suo gruppo hanno attaccato te ed altri due dei nostri. Non ho paura di loro.•
Carol replicó •Sei forse piccola, sappi che se tu vuoi stare con noi, puoi farlo ma... ricorda sempre che non ne sei obbligata•
Annuii.
Era arrivata l'ora di attaccare, il ragazzo di Hilltop portó loro la finta testa e Daryl e Michonne fecero fuori le guardie, issai il mio fucile ed iniziai a seguire Rosita.
Non ci misimo molto a trovare alcune delle camere, un tipo si era svegliato e stava per chiamare gli altri ma io gli sparai. Era la prima persona che uccidevo e cominciarono a scendermi lacrime silenziose dagli occhi, sentivo la mia anima rompersi in piccoli pezzi.
Rosita annuì e mi fece uno sguardo comprensivo.
Lottammo a lungo e fu veramente dura,  finimmo il mattino seguente, alcuni di noi partirono subito in spedizione mentre noi restammo lì.
Daryl venne ad abbracciarmi, Rosita gli aveva raccontato la mia reazione all'uccisione dell'uomo.
Stavo già meglio ma lui insistette per parlarmi, stava per aprire bocca quando sentimmo dei passi e ci accorsimo che uno di loro era rimasto in vita e stava correndo via.
Rick lo fermó e una voce femminile ci annunciò, attraverso una radio, che avevano Carol e Maggie.
Ero infuriata ma dovevo mantenere la calma, Rick le avrebbe salvate.
Cercó di contrattare e sembró quasi funzionare, mi avvicinai a Rick e gli dissi ciò che pensavo ovvero •Non penso faranno l'accordo senza precauzioni, non sono scemi. Tenteranno di attaccarci non appena scopriremo la loro locazione.
Seguimmo le tracce ed arrivammo in uno strano edificio, ci avevamo messo circa due ore. Vidi del fumo e in quel momento sperai che Carol e Maggie stessero bene.
Spalancammo una porta ed eccole.
Erano a pezzi, corsi da loro.
Stavano veramente male, inoltre vidi la pancia di Maggie sanguinare.
Ero arrabbiata, molto arrabbiata.
Daryl le abbracció a sua volta.
Carol sembrava in stato di shock
•Ci penso io, ho letto sui libri cosa fare•
La abbracciai di nuovo e la allontanai da quel posto,  feci il necessario per farla riprendere.
Ce la feci, mi raccontò tutto e non potei fare a meno di piangere, la misi a dormire sul piccolo divanetto del camper e poi ci raggiunsero gli altri.
Cosa avremmo fatto adesso? Gli avevamo uccisi tutti? Cosa sarebbe successo con Hilltop?

SPAZIO AUTRICE
Ciao belli!
Ecco il capitolo, buon appetito! Un bacio!
Ilaria XX

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