[undici]
E non so come, ci siamo addormentati abbracciati, le sue braccia circondano i miei fianchi larghi, le nostre gambe di sfiorano e la sua testa è appoggiata sul mio petto.
Guardo l'orologio e scopro che sono già più delle quattro del pomeriggio, e il mio cervello è andato in palla.
Mi ha toccato.
Mi ha baciata.
Mi ha morso.
Mi ha baciata.
Mi ha baciata.
Mi ha baciata.
A me.
Il suo corpo è completamente a contatto col mio, ed inizio a provare uno strano calore che mi sale e mi attraversa.
Deglutisco e lo guardo, le labbra carnose socchiuse, i capelli scuri spettinati che gli ricadono sulla fronte, vorrei accarezzarlo ma mi trattengo, non voglio svegliarlo ora che posso guardarlo quanto mi pare.
Vorrei averlo sempre accanto per guardarlo mentre dorme sul mio letto.
"Bea."
Sussulto spaventata e il mio cuore perde un battito, ero così concentrata sul suo corpo che non mi sono accorta mi stava accarezzando lievemente una mano.
Come fa ad avere una voce roca e suadente anche da mezzo addormentato?
"Lo so che mi stai fissando."
Sussurra e apre un occhio per controllare, come fa a saperlo se dormiva?
Lo guardo stralunata e aggrotto la fronte.
"Il tuo sguardo brucia."
Mi spiega, e la sua mano mi pizzica un fianco mentre l'altra disegna dei cerchi sul ventre.
Il mio respiro si fa irregolare e lui se ne accorge.
"Rilassati."
E avvicina il suo viso al mio, i nostri nasi si sfiorano e le labbra si scontrano di nuovo.
Vorrei che il tempo si fermasse e ripetesse per sempre questo momento, questi secondi in cui mi sento una persona normale, sdraiata a letto con il ragazzo di cui sono innamorata da anni, ma lui non lo saprà mai.
Come farò a fare finta di niente domani?
E dopodomani?
E tra una settimana?
Al solo pensiero mi sento distruggere dentro, rompere in mille pezzi, e cocci di vetro si infrangono nello stomaco.
Non voglio dimenticare quello che é successo, le sue mani, le sue labbra, i suoi morsi, i suoi baci.
Non riuscirò più a guardarlo negli occhi senza provare una morsa al cuore.
"A che stai pensando?"
Mi sussurra sulla bocca e mi fissa attentamente negli occhi.
"A niente."
Mento, come potrei spiegargli cosa provo?
Cosa mi frulla in testa?
Lui non capirebbe, sono io quella sbagliata.
"Non è vero, ti irrigidisci tutta quando stai pensando a qualcosa di importante."
Dice alzando un sopracciglio e sfiorando minuta guancia con le nocche.
Sospiro pesantemente e chiudo gli occhi, il suo sguardo mi fa perdere la ragione.
"Stavo pensando a questo momento, io e te da soli, come se non avessimo fatto altro fino ad ora."
Deglutisco e apro gli occhi, ha la fronte aggrottata e un accenno di sorriso sul viso.
"E vorrei che fosse sempre così, sto bene quando sono con te."
Aggiungo sussurrando, ho detto qualcosa che stava dentro di me, conficcato nella carne, chiuse a chiave col lucchetto.
"Anche io sto bene con te, fottutamente bene."
Dice e fa sfiorare i nostri nasi delicatamente.
"Se vuoi possiamo far durare questo momento per sempre."
"In che modo?"
Chiedo con un filo di voce.
"Incidendolo qui."
Risponde e poggia una mano sul mio cuore, che ha iniziato a battere come un pazzo.
"Io.."
Inizio ma mi interrompo subito, stavo per dirgli qualcosa di cui mi sarei pentita.
Mi faccio trasportare troppo dalle emozioni quando sono con lui, non penso alle conseguenze, non penso a niente.
"Anche io."
Dice, come se avesse immaginato la mia risposta, solamente guardandomi negli occhi, forse così trasparenti e chiari da far intuire i miei pensieri.
Sposta lo sguardo sulla sveglia e inizia ad alzarsi dal letto, facendomi perdere un battito.
Non voglio che se ne vada da me.
"Scusa, devo andare."
Afferma, come se gli dispiacesse davvero lasciarmi sola in un letto sfatto.
Forse deve andare dalla Barbie, penso, e mi viene da tirare un pugno al muro.
La invidio perché lei lo può avere e io no.
Perché lei lo può toccare e baciare quando vuole mentre io mi devo accontentare a guardarlo di sfuggita, senza mai sfiorarlo.
La odio.
Ma amo lui.
Ecco cosa gli stavo per dire prima di bloccarmi, prima che succedesse l'irreparabile.
"Ti sei incantata?"
Gli sento dire a un passo da me.
Ero così persa nei miei pensieri che non mi ero accorta di fissarlo.
"Scusa."
Dico e abbasso lo sguardo sul letto.
Il suo profumo, impresso nelle lenzuola.
Stanotte non dormirò neanche cinque minuti.
E neanche domani notte.
Consumerò il suo profumo sulla mia pelle, lo voglio su di me, dentro di me, scalfito sul mio corpo.
"Smettila di chiedere scusa per nulla."
Dice e mi prende il volto tra le mani.
"Cristo, sei così bella."
E si morde il labbro inferiore, facendomi trasalire.
Le sue parole mi entrano dentro e non vogliono uscire.
Perché quando me lo dice lui ci credo?
Forse a causa del suo viso, dei suoi occhi fissi, della sua espressione, non lo so.
Sento solo che ora sto per avere un infarto.
"Ti giuro che se potessi non ti lascerei più uscire da questa stanza."
Dice tutto d'un fiato e mi aggredisce le labbra, le morde, le succhia, le bacia.
Sto morendo di lui.
Mi ritrovo di nuovo stesa sul letto in intimo e lui sopra di me, vestito.
La sua bocca è sulla mia, forte, affamata, le sue mani vagano sul mio corpo, sfiorano, toccano, pizzicano, graffiano.
"Cazzo."
Impreca e si alza da me come se avesse preso una scossa.
"Mi farai impazzire un giorno tu."
No, tu mi fai impazzire da una vita intera.
[ho aggiornato dopo un'eternità, ma sono stata mooolto impegnata!
non so cosa sia uscito, ho scritto di getto quello che mi veniva in mente, spero di non aver affrettato le cose tra i due]
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