[diciotto]

+ok, non toccava a questa storia essere aggiornata ma mi sono messa a scrivere ed è uscito sto obbrobrio.

++questo inserto diciamo, non era previsto ma qualcuno me l'ha consigliato e quindi la mia mente ha partorito questo essere mieloso e noioso.


Corro e piango, la vista mi si appanna ma continuo a mettere un piede dopo l'altro.

Mi brucia tutto, lo stomaco mi fa male e affanno verso la riva fino a quando mi reggono le gambe.

Vado lontano, dove nessuno si accorgerà di me, dove nessuno mi conosce.

Crollo vicino alla riva, mi sporco di sabbia e mi bagno con l'acqua del mare, ma poco mi importa.

Chiudo gli occhi e non riesco a respirare, i miei polmoni hanno deciso di smettere il loro lavoro, farmi vivere.

Asciugo gli occhi e con mano tremante mi accendo la sigaretta.
Fanculo tutto.

Non cambierò mai, sarò sempre così fragile e debole per lui.

Niente riuscirà a risollevarmi il cuore e l'anima, riportarmi la felicità nelle ossa, perché lui racchiude tutto, ogni cosa bella.

Mi sono illusa per tutto questo tempo, quella stupida promessa non era altro che una bambinata inutile che mi ha spezzato ancora di più.

Butto fuori il fumo dalla bocca e insieme ad esso vorrei poter espellere quelle parti dentro me che sanno di lui, che sono impregnate della sua essenza.

Sembro una barbona seduta scomposta sulla riva, i capelli scompigliati mossi dal vento non mi danno per niente un'aria per bene come dovrebbero, e neanche la mia mole di panda gigante mi aiuta granché.

Stringo i pugni per non mettermi ad urlare in mezzo a gente che non conosco, prima che mi portino in un manicomio senza neanche pensarci due volte, senza sapere che dovrebbero internare anche lui per ciò che mi sta facendo.

Non riesco a respirare e mi sale un conato fortissimo, distruttibile.

Mi alzo con fatica e annaspo fino alla fine della spiaggia, quasi gattono sulla sabbia perché le gambe non mi reggono, arrivata all'erbaccia brucata dal sole caccio fuori tutto ciò che ho dentro.

Ma so che lui resterà sempre conficcato dentro di me.

E non riesco a respirare.

«Stai bene?» voce sconosciuta titubante e preoccupata, deglutisco e annuisco soltanto.

«Sicura? Non si direbbe» ripete, e questa volta mi giro, il sole mi abbaglia ma riesco comunque a guardarlo in faccia, ha un'espressione così buffa che per poco non scoppio a ridere.

«Perchè sorridi?» mi chiede infatti, ridendo a sua volta.

Alzo le spalle e cerco di riprendermi, tossendo e buttando la sigaretta nella sabbia, la maleducazione ha ormai preso possesso di me.

«Comunque io sono Tommaso» sorride e i suoi occhi splendono, insieme ai suoi capelli biondi.

«Beatrice» rispondo, sedendomi a gambe incrociate.

Lui mi segue a ruota e mi guarda attento, mettendomi in imbarazzo «stai meglio?»

Potrei rispondere di si, perché alla fine è uno sconosciuto e non se ne farebbe niente dei miei complessi.

«No» rispondo invece.

Lui aggrotta la fronte «cosa ti senti?»

«Il cuore a pezzi»

Ridacchia e scuote la testa «problemi d'amore quindi, la solita vecchia storia»

«La solita schifosa storia» preciso, chiedendomi perché mi sto aprendo con un ragazzo mai visto prima.

«Dipende, a volte è così bello che non sembra vero, mentre altre volte ti fa dannare come un diavolo» spiega «immagino tu sia della seconda specie»

«Si» mormoro «ma è tutto molto più complicato» sbuffo.

Cala il silenzio, rotto solo dalle onde del mare poco più in là, è così un bello spettacolo, da favola.

«Lui è fidanzato in teoria» inizio titubante, ma lui non mi interrompe, si gira verso di me osservandomi «ma noi ci siamo baciati» deglutisco.

«Ma nonostante questo ti piace ancora» afferma lui, sicuro.

«Vorrei togliermelo dalla testa ma non ci riesco» mugolo vergognandomi.

«So quanto è difficile e non ti illudere di farcela, perché non credo sia una cosa possibile in tre secondi, ci vuole molto più tempo»

«Io ci sto provando da anni e non ci sono ancora riuscita» ammetto, abbassando lo sguardo e iniziando a giocare con la sabbia.

«Allora non finirà mai, durerà per sempre»

«È questo il problema, lui sarà sempre nella mia testa, nonostante tutti i miei sforzi» dico senza forze.

«Ma anche lui avrà la sua parte, non puoi soffrire solo tu»

«Lui ha fatto la sua scelta» aggiungo, alzando le spalle.

«Te l'ha detto lui?» chiede curioso.

«No, ma i fatti sono chiari» dico gelida e i brividi si diffondono sulla mia pelle.

«I ragazzi sono strani, fanno una cosa e ne pensano un'altra» sospira e mi guarda serio «vai da lui e fatti spiegare una volta per tutto ciò che sente, solo in quel momento potrai metterti il cuore in pace» si perde ad osservare l'orizzonte e sorride «fallo davvero, non perdere questa opportunità, non distruggerti ancora di più»

«Mi sento già distrutta abbastanza» sussurro, tanto che non penso che lui mi abbia sentita.

«Lo so, ti vedo, sei esattamente come tanto tempo fa» ammette.

«E come è finita per te?» non riesco a non domandare, vorrei sapere se questo esperimento porti direttamente alla morte per soffocamento.

«Nei migliori dei modi» sorride compiaciuto «stiamo insieme da più di un anno e lei mi ama come io l'ho sempre amata in silenzio»

+++mh, fa schifo vero?si, proprio.
comunque, Bea seguirà questo consiglio o farà finta di niente? e il nostro Mattia-stronzo?

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