Unexpected Kiss
"Buongiorno signor Styles. Come si sente?" Il dottor Paul spalanca l'ampia porta bianca, facendo capolino all'interno della mia stanza completamente vuota.
Sono trascorse solamente cinque ore da quando ho riacquistato coscienza. Mamma, Niall e Liam sono rimasti al mio fianco, consolandomi quando i brutti ricordi riaffioravano dalla mia mente.
Mi hanno dato un aiuto prezioso. Mi sono stati accanto quando più ne avevo bisogno, tuttavia, sento un grande vuoto dentro di me. Sono felice di averli al mio fianco, eppure sento che manca qualcosa, qualcuno. È così ridicolo se ci penso, come può una sola persona essere talmente importante? Tanto rilevante da condizionare il mio umore, la mia vita. Tanto essenziale da far sentire in modo indelebile la sua assenza.
"Bene." Mi limito a rispondere, giocherellando con il bordo della mia maglietta.
Ho sempre avuto un irrazionale terrore per i dottori, e nonostante io sappia che fanno del loro meglio per salvare delle vite, non riesco a fare a meno di tremare come una foglia in loro presenza.
"Sua madre non è qui?" Domanda cordialmente, avvicinandosi a passi lenti.
"No." Rispondo con un monosillabo, squadrandolo incerto.
"Sa se tornerà presto?"
"N-No." Balbetto, tremendamente spaventato dalla sua improvvisa vicinanza.
"Ok, va bene." Mi lascia un sorriso dolce, nel tentativo di calmarmi.
"Allora Harry" Biascica accomodandosi sul mio letto.
D'istinto prendo le distanze da lui. Non mi fido, e dopo quello che è successo ora ho un motivo in più per dubitare degli altri .
"Ho ricontrollato le tue analisi." Esordisce facendomi irrigidire sul posto.
"I tuoi parametri sono buoni, non hai riportato danni permanenti o seri, tuttavia ti affiderò una cura di farmaci per i prossimi mesi. Ovviamente dovrai restare sotto osservazione ancora per un po', alcuni valori sono ancora bassi e preferisco monitorarti finché non si saranno stabilizzati." Mi scruta a fondo, desideroso di ricevere una mia qualche risposta.
"Ok." Pronuncio flebilmente, rattristito dal fatto che non potrò tornare a casa a breve.
"Quando ti dimetteremo poi discuteremo anche delle tue sedute psichiatriche e delle prossime visite. Sicuramente vorrei vederti almeno una volta al mese per un consulto neurologico, così da escludere potenziali complicazioni future."
"Sedute psichiatriche? Complicazioni future?" Domando incredulo.
"Sì. Hai subito due traumi qualche giorno fa, uno fisico e uno mentale. Di quello fisico non devi preoccuparti, necessiti solo di molto riposo e poco stress, e vedrai che in massimo sei mesi sarà tutto passato. Il problema, anzi il lato più complesso da curare è la tua psiche e voglio essere sicuro che tu ti riprenda completamente da quanto è accaduto." Conclude, segnando qualcosa sulla mia cartella clinica.
"A questo proposito ti presenterò presto lo psichiatra, se ti va anche questa sera, subito dopo l'orario delle visite."
"I-io, io sto bene." Ripeto, nel tentativo di convincere gli altri, ma specialmente me stesso.
"Harry, consultare uno psichiatra non vuol dire essere pazzi. Non è una cosa di cui vergognarsi, non significa essere deboli. Riconoscere di aver bisogno di aiuto ti rende forte, talmente forte da voler affrontare i tuoi demoni e lottare contro di loro per vincerli." Pronuncia con sguardo comprensivo. I suoi occhi viaggiano sul mio viso, come volessero decifrare ogni mio pensiero.
"O-ok." Ammicco, senza sapere come reagire alla notizia.
"Dottor Higgins." Mia madre irrompe nella stanza con un'espressione sorpresa.
"Salve Anne, ho appena terminato di visitare suo figlio, se vuole possiamo parlarne fuori. Ora Harry ha bisogno di riposo." Il dottor Paul ha un tono calmo e paziente, cerca di far sentire tutti a loro agio, ma soprattutto infonde tranquillità e positività.
"Certo dottore." Si limita a rispondere, prima di lasciarmi un dolce bacio sulla tempia e abbandonare la stanza.
"A dopo." Conclude Paul, avviandosi alla porta.
Resto fermo, poggiato contro il tessuto dei morbidi cuscini.
Sono felice che supererò tutto, anche se non so se mai riuscirò a dimenticare il viso perfido di Simon, il coltello attaccato al mio collo e il lucchetto sul quale mi ha sbattuto.
Al solo pensiero mi vengono i brividi.
Il dottore ha ragione, non sto bene.
Il trillo del mio cellulare, cattura la mia attenzione. Lo afferro, speranzoso di ricevere un qualche messaggio da Lou. Immetto la password e premo immediatamente sull'icona di WhatsApp, restando però deluso nel vedere il nome del mittente.
Taylor: Hey Harry, sto venendo a trovarti! Spero che tu abbia fame! A tra poco
Sbuffo rumorosamente. Non è il momento di ricevere ulteriori visite.
Sto per risponderle che sono troppo stanco per vederla quando sento delle piccole dita bussare all'uscio.
"Si?" Il respiro si fa strozzato. Il cuore pompa veloce nel petto.
Sarà il mio piccolo Lou?
"Ciao, spero di non disturbarti." La chioma bionda di Taylor fa il suo ingresso.
"No, non disturbi." Cerco di sorridere, nascondendo tutta la mia delusione.
"Bene, perché ho una sorpresa per te. In realtà ne ho due di regali per te, così avrai il doppio di velocità nella guarigione." Esclama fiera, con le guance tinte di un rosa pallido.
"Non so se funziona davvero così." Ridacchio, sentendomi improvvisamente in colpa di aver anche solo pensato di scriverle di non venire.
"Di cosa si tratta?" Chiedo curioso, mordicchiando una pellicina.
"Styles, non riesci proprio ad attendere eh?"
"No." Rido ancora più forte.
"Dove sono i ragazzi, si sono già stufati di te?" Scherza.
"Ehi, nessuno mi dimentica dopo avermi conosciuto." Incrocio le braccia al petto, indossando un piccolo broncio.
"Aw, sei davvero carino quando ti offendi."
Si avvicina barcollando sui suoi tacchi vertiginosi. Le labbra ricoperte da un gloss rosso acceso, ed il corpo snello e slanciato, fasciato da un paio di jeans ed una camicia a fiori.
"Non sono offeso.- Mi giro dall'altra parte, nascondendo un sorriso- "E i ragazzi sono tornati a casa a farsi una doccia e riposare, è da circa trenta ore che erano in ospedale. Ne hanno bisogno."
"Avrei voluto esserti accanto anche io, purtroppo però, me lo hanno comunicato poco fa. Non piaccio molto ai tuoi amici, soprattutto a Niall. Non perde occasione per ricordarmi che sono una patata, e non so davvero cosa significhi, ma penso nulla di positivo." Una risata sincera esce dalla sua bocca. Scuote la testa ridendo, ancora alla ricerca di cosa significhi assomigliare ad una patata.
"Non preoccuparti Ty, sei qui adesso, questo è ciò che conta. E Niall, beh, Niall è Niall, nessuno sa cosa dica, ma sono certo che non è nulla di offensivo. Niall non lo farebbe mai, non è un tipo sgarbato."
"Sai Styles, adoro quando difendi i tuoi amici e dici cose carine tutte nella stessa frase. è per questo che esco con te." Asserisce, lasciandomi un rapido bacio all'angolo della bocca.
Di rimando arrossisco violentemente. Io Taylor ci frequentiamo ormai da tre mesi, periodo in cui non ci siamo mai detti ti amo, non ci siamo mai nemmeno baciati. Il massimo è stato abbracciarci, tenerci per mano, darci dei nomignoli teneri ma al contempo imbarazzanti e pronunciare il fatidico 'mi piaci'.
"Ora, per farmi perdonare del mio ritardo..." Fruga nel suo zainetto, cercando qualcosa.
"Chiudi gli occhi." Dice una volta afferrato il suo dono per me.
Immediatamente, le mie palpebre si serrano strette. Allungo le mani così che possa poggiarvi sopra l'oggetto. Scosse di adrenalina percorrono il mio fisico. Mi sento emozionato ed incredibilmente curioso. Adoro quando è lei a prendere il comando e mi dice cosa devo fare.
"Primo regalo." Sussurra. Qualcosa di morbido e circolare entra in contatto con il mio palmo, lo tocco ai lati cercando di indovinare cosa è.
"Puoi guardare ora." Ride sinceramente divertita dal mio atteggiamento.
Apro gli occhi, trovando una gustosa ciambella ricoperta di zuccherini colorati tra le dita.
"Grazie." Pronuncio timidamente. Le ciambelle non sono di certo il mio snack preferito, sono più propenso per i cibi salati, tuttavia non posso rifiutare.
"Cosa te ne fai della chitarra?" Domando sbigottito.
"Ho scritto una canzone per te."
"T-Tu cosa?"
"Già, un giorno diventerò una fantastica cantante. Questa è la mia speranza. Amo scrivere e cantare e non voglio fare altro nel mio futuro."
"Sono certo che questo tuo desiderio si realizzerà." Le sorrido, confidando nelle sue doti.
"Di cosa parla. Cioè di quali lati di me parla." L'imbarazzo aleggia sul mio viso. Nessuno aveva mai fatto una cosa talmente dolce per me.
"Ora lo saprai." Si limita a dire prima di iniziare a suonare.
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"You got that James Dean daydream look in your eye And I got that red lip, classic thing that you like And when we go crashing down, we come back every time 'Cause we never go out of style, we never go out of style."
Conclude la sua esibizione, notando il mio viso in estasi.
"Ti piace?" Domanda titubante.
"Scherzi? L'ho adorata! Taylor tu hai un sacco di talento. Mi sono sentito speciale tutto il tempo, è così romantico scrivere una canzone per qualcuno!" La stringo forte al mio petto, sentendo letteralmente le farfalle nello stomaco.
"Tu non sei qualcuno per me Harry, tu sei il ragazzo che amo." Pronuncia seria, fissandomi con i suoi occhioni azzurri. Li ho sempre trovati affascinanti, mi ricordano Lou. Ma i suoi di occhi sono molto più belli. Sono di un azzurro cristallino, e brillano come delle stelle. Nelle pozze di Louis è impossibile non perdere il senso dell'orientamento, sono spaziali, uniche, stravolgenti e piene di scheletri e misteri.
È assurdo come ogni cosa che vedo mi ricordi Louis. C'è qualcosa in lui, qualcosa di affascinante, che mi impedisce di separarmici.
Sono talmente perso nei miei pensieri che non mi sono accorto delle labbra di Taylor che si muovono timide sulle mie. Resto immobile, scioccato e impreparato. Mi ha colto alla sprovvista e non ho idea di come comportarmi. Non avevo mai baciato nessuno prima d'ora e non so come si faccia.
"C'è.. c'è qualche problema?" Il visino preoccupato di Taylor mi si para davanti.
"N-no. I-Io sono un po' stanco, ecco tutto. Il dottore ha detto che ho bisogno di riposarmi molto durante il giorno." Cerco una scusa qualsiasi, sicuro di aver rovinato ogni cosa con lei.
"Certo, tornerò presto a trovarti allora. Dormi bene Harry." Se ne va rapidamente, confusa dal mio comportamento.
Lei mi ha appena aperto il suo cuore dicendomi che mi ama, mi ha scritto una canzone meravigliosa e mi ha baciato. In bocca.
Oddio sono proprio uno stronzo. L'ho liquidata con una palese scusa inventata al momento. E tutto ciò per cui riesco ad essere triste in questo momento è il fatto che Louis non sia qui a suggerirmi cosa fare.
Prendo nuovamente il telefono, deciso a inviargli un messaggio.
Non so perché all'improvviso hai smesso di interessarti a me. Insomma Louis, non sei venuto a trovarmi e magari sei impegnato, lo capisco, ma almeno un piccolo messaggio potevi mandarmelo. Semplicemente due parole mi sarebbero bastate, un come va oppure uno stai bene. Ti sei stancato di me? Mamma mi ha detto che ti ha informato della mia situazione e io ho bisogno di te. Non ti odio per quello che Simon mi ha fatto, tu non c'entri nulla! Quello che è successo è stato deciso ed attuato unicamente da Simon, non devi incolparti. Ti prego scrivimi almeno che stai bene.
Con il dito ancora tremolante premo invio. Di solito non passava nemmeno un secondo prima di avere una risposta, ma ora non so come andrà. Non ho idea di cosa abbia e questo mi sta distruggendo.
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Due ore. Due lunghe ed infinite ore sono passate da quando gli ho mandato il messaggio.
Ovviamente non ho ricevuto nessuna risposta. Continuo a fissare le due spunte blu ai bordi del messaggio. Lo ha letto circa un'ora fa, ma non mi ha scritto nulla.
Perché mi ignori Louis? Cosa ho fatto? Ti prego, possiamo almeno parlarne? Questa situazione mi fa soffrire. Mi avevi promesso che mi avresti difeso ed aiutato, che fine ha fatto tutto questo? Ora ho bisogno di aiuto, del tuo aiuto!
Invio un altro messaggio, nella speranza che risponda presto e che questa situazioni si sistemi.
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È ormai giunta ora di cena. Mamma se n'è andata, lasciandomi solo e ovviamente di Louis nessuna traccia.
Prima che se ne andasse le ho chiesto se Louis stava bene visto che lo aveva chiamato questa mattina per informarlo del fatto che mi sono svegliato, lei mi ha risposto semplicemente che era preoccupato ma felice che la mia salute stesse migliorando, le ha promesso che mi avrebbe contattato, eppure non lo ha ancora fatto.
"È proprio un idiota o meglio una patata marcia." Niall pronuncia urlando attraverso lo schermo del suo computer.
"Nemmeno io posso credere che non ti abbia risposto." Aggiunge Liam, estremamente alterato. In tutti questi anni, non lo avevo mai visto così adirato.
Stiamo facendo una videochiamata. Dopo che mia mamma è andata via loro si sono preoccupati di chiamarmi immediatamente. è in momenti come questo che capisco che ho trovato degli amici fantastici. E ovviamente non gli ho parlato, nemmeno accennato della visita di Taylor. Mi sento ancora troppo in colpa per affrontare quell'argomento.
"Magari gli è successo qualcosa." Aggiungo turbato.
"O magari è solo una patata cattiva."
"Niall, smettila di usare questo linguaggio, patata cattiva non rende quanto stronzo LT sia."
"Liam per favore non insultatelo."
"Come puoi non essere arrabbiato Harry. Se solo penso che tutto quello che ti è accaduto è stato a causa sua. Ah vorrei spaccargli la faccia!"
"Liam." Bofonchio esausto. è stata una giornata incredibilmente dura e ho solamente voglia di chiudere gli occhi per ricominciare da capo domani.
"Io ragazzi vi saluto, vado a letto." Senza attendere le loro risposte clicco la cornetta rossa.
Non ho intenzione di continuare a sentire in quali modi diversi vorrebbero ferire Lou. Non si è comportato bene e dovrei essere furente con lui, ma prima di incappare in litigi vorrei sentire anche la sua versione dei fatti.
Se vuoi sparire bene, ho una famiglia, degli amici, ed una fidanzata fantastici, non ho bisogno di te. Però credo che tu mi debba un favore. Ho una proposta, una che non potrai rifiutare e dopo che ti sarai sdebitato con me sei libero di andartene. Non ti cercherò, non ti scriverò e non ti parlerò mai più visto che mi sembra di capire che è questo quello che vuoi.
Una lacrima solca il mio viso. Non avrei mai pensato di poter scendere a tanto con Lou, eppure eccomi qui. Disposto a rinunciare per sempre a lui solo per un ultimo incontro. Probabilmente suona patetico ma sono davvero stanco dei suoi giochetti. Senza di lui la mia vita è molto più semplice, e io rivoglio quella semplicità.
Ok, appena uscirai dall'ospedale verrò a casa tua e ne parleremo.
Risponde solamente dopo dieci minuti. So che non dovrebbe, ma il mio cuore fa una capriola dalla gioia. Mi rigiro nel letto addormentandomi sereno, sognando di trovarmi tra le braccia del mio Lou.
Spazio autrice:
Ciao a tutti! Eccomi con l'aggiornamento giornaliero. Questo capitolo è lunghissimo, mi ci è voluta una vita a scriverlo, spero vi piaccia!
-Ci vediamo al prossimo aggiornamento e come sempre TPWK!!!
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