Ti amo
"Buongiorno." Spalanco gli occhi, avvertendo il profumo di Lou ovunque.
"Giorno baby." Sorride, iniziando a carezzare la mia testa.
Mugolo in apprezzamento, adorando le coccole che mi regala.
Siamo sdraiati l'uno sull'altro, la mia testa è appoggiata al suo petto che si alza e si abbassa ad ogni respiro.
È semplicemente incantevole questa situazione, vorrei rimanere così per sempre. D'istinto le mie dita si muovono sul suo ventre muscoloso e tonico. È davvero un toccasana poter godere del suo corpo.
Lou sospira rilassato, afferrando la mia mano per guardare l'anello al mio dito.
Lo guardo intensamente a mia volta, ricordando ogni dettaglio della serata. Lo abbiamo fatto davvero, lui si è proposto davvero.
"Per un momento credevo mi volessi sposare." Ridacchio divertito, poggiando il mento sul suo petto.
"Non ero nemmeno sicuro che avresti accettato."
"Siamo fidanzati quindi?"
Ci pensa su un attimo per poi rispondere con un ampio sorriso.
"Sì, in pratica e in teoria sì."
Il silenzio cala di nuovo tra noi, solo le nostre dita si muovono sui nostri corpi per coccolarci e viziarci a vicenda.
"Perché chiedermelo ieri?"
"Non lo so, sentivo che era il momento giusto. Ho capito davvero ciò che rappresenti per me, e sai bene che prendo tutto ciò che voglio."
"Non è ancora ufficiale però."
"Penso che ci serva del tempo per lavorarci su con calma noi due, poi ovviamente lo annunceremo, se lo vorrai anche tu."
"Non riesco a crederci."
"Non riesci a credere di aver accalappiato un bel uomo come me?"
In realtà il punto è che non so perché ho detto sì. Provo qualcosa per lui, qualcosa di forte ed innegabile ma iniziare una vera e propria relazione seria mi spaventa, è come se non mi sentissi ancora pronto a un tale impegno.
"Non avrei mai immaginato che un giorno mi sarei messo con te."
"Fino a ieri eri convinto di essere etero e anche io lo ero."
Sobbalzo quando i ricordi di Michael mi tornano alla mente. Riuscirò mai a raccontargli la sua storia?
"E poi cosa è cambiato?"
"Un ragazzo dai ricci cioccolato mi ha proposto di baciarlo."
"Baciare me è stato meglio che baciare delle ragazze?"
"Sì, decisamente."
"Ed è da lì che lo hai capito?"
"Provavo attrazione nei tuoi riguardi all'inizio, questo è certo. Ho iniziato a vederti in luce diversa da quando ti ho baciato e poi naturalmente è nato un sentimento. È successo all'improvviso, non era decisamente previsto."
"Anche a me è successo lo stesso. È folle quanto fino a pochi anni fa eravamo solo buoni amici e poi ora ci troviamo qui." Indico i nostri corpi nudi avvolti dalle lenzuola.
"Sei felice che qualcuno abbia posseduto la tua bella boccuccia?" Prorompe all'improvviso con un cipiglio orgoglioso in viso.
"Come potrei non esserlo?" Sorrido, accoccolandomi a lui. Le dita di Lou mi accarezzano le spalle, massaggiandole leggermente.
"Vorrei tanto restare così con te per sempre, ma abbiamo molte cose da fare, oggi è il giorno in cui sei nato ed è d'obbligo fare le cose in grande. Domani ci coccoleremo a letto, lo prometto."
"Cosa hai pianificato ancora? Lou hai già fatto tantissimo!"
"Mi piace viziarti."
Mi bacia, pizzicandomi il naso.
"Forza, vado a farmi una doccia così mentre ti svegli per bene mi preparo."
"Dove andiamo?"
"È un segreto, mi pare ovvio." Strizza un occhio, per poi sparire dietro la porta del bagno.
Ridacchio felice, circondando con le mani il mio viso per nascondere un gridolino di gioia. Mi rende sempre dannatamente felice.
Il bip del cellulare cattura la mia attenzione. Quasi mi ero dimenticato che anche altre persone avrebbero voluto festeggiarmi oggi. È assolutamente strano quanto all'improvviso sento che avere Lou è tutto ciò di cui necessito. Ricevere i suoi auguri e le sue sorprese è l'unica cosa che conta, non importa quanti altri regali mi faranno, quelli di Lou resteranno sempre gli unici in grado di farmi sentire al settimo cielo.
Afferro il cellulare in trepidante emozione di vedere i messaggi di auguri. Ce ne sono già molti nonostante sia mattino, sono tutti da parte di familiari o amici di famiglia. Non c'è da stupirsi, d'altronde non sono mai stato un ragazzo popolare o con tanti amici. Scorro tra le varie chat trovando gli auguri anche da parte di Niall e Liam. Ci siamo lasciati davvero in malomodo qualche tempo fa, e vedere i loro nomi sul display dopo parecchi giorni è tremendamente strano.
Sospiro, non sapendo bene come reagire. Mi devo limitare a ringraziarli? Vogliono che gli risponda? Dovrei chiedergli anche come stanno?
C'è come un muro tra noi, e vorrei tanto poterlo superare e far ritornare tutto come prima.
Sto per rispondere ai loro messaggi quando qualcuno bussa alla porta della stanza.
Mi vesto in fretta e furia, arrancando goffamente verso la luccicante maniglia della porta.
"Salve, lei è Harry?" Una donna delle pulizie piomba davanti a me.
"Sì, è il mio nome, come mai?"
"Questo pacco è arrivato poco fa proprio per lei, glielo lascio."
"Deve essersi confusa signorina, io non stavo aspettando nessun pacco e nessuno di mia conoscenza sa che mi trovo qui."
"Non lo so questo signore, il mittente è anonimo e lei è l'unico Harry che alloggia qui. Se non dovesse essere lei può pure riportarlo alla reception così troveremo il vero proprietario."
"Ok, grazie."
Mi avvio verso il letto, saltellando curioso. Sicuramente sarà un'altra delle trovate di Lou, ha aspettato il momento giusto per andarsi a lavare così che io potessi prendere il pacco. È così romantico!
Lo scarto subito, trovando un biglietto:
Da Micah,
benvenuto in famiglia.
XX
La scatola è piena di merendine al cocco, le stesse che ha preso ieri il signore che ho aiutato, le stesse che mangia il peggior nemico di Lou.
"Oddio." Sussurro senza fiato. Lui sa dove mi trovo, conosce persino la mia camera d'albergo.
Mi stava spiando? Ha assistito a tutto quello che è accaduto ieri sera?
Sento il cuore battere veloce. L'ansia si sta impadronendo del mio corpo.
Senza avere il tempo di realizzare, la porta del bagno si spalanca appena.
Di scatto nascondo il pacco sotto al letto. È il mio giorno e voglio viverlo senza problemi.
"Cosa stai combinando?" Mi scruta con sguardo circospetto, strofinando la salvietta sul capo.
"I-io? N-niente, sto solo... vado a lavarmi!" Sfreccio immediatamente nella doccia senza più aggiungere altro.
Una relazione si basa sulla fiducia e non so se sto sbagliando a non dirgli nulla.
Benvenuto in famiglia.
Cosa significa? Benvenuto nella famiglia Tomlinson? Si sta beffando di me perché appartengo a questa famiglia? È un uomo pericoloso, non credevo potesse rintracciarmi così facilmente.
Scruto la mia immagine nello specchio. I capelli bagnati lasciano cadere piccole goccioline sul mio petto.
Sono spaventato. Quell'uomo mi ha preso di mira e non posso fare a meno di pensare che se non lo avessi aiutato ieri, nulla di tutto questo sarebbe accaduto.
"Baby, stai bene?" Le braccia di Lou mi circondano la vita da dietro.
Mi lascio abbracciare, sprofondando il viso nell'incavo del suo collo.
"Ti cuoricino Lou, ti cuoricino davvero tanto." Pronuncio debolmente, annusando il suo profumo.
Lou mi fissa sbigottito, intuendo che qualcosa di serio mi turba.
"Anche io mio piccolo Harry ti cuoricino." Mi stringe più forte, baciandomi il capo con dolcezza.
"Ti cuoricino tantissimo." Aggiunge senza smettere di fissarmi titubante.
"Sto bene Lou."
"So che non è così, e spero vivamente che me ne parlerai."
"Mi dispiace."
"Per cosa piccolo?"
"Per averti mentito. È vero, non sto bene, ma passerà presto."
Lo sento respirare pesantemente. Le sue mani iniziano ad accarezzarmi lentamente la schiena.
"Non deve succedere mai più, ok? Sai bene che per me la fedeltà e la lealtà sono cose molto importanti."
"Sì Lou, te lo prometto."
Dico, ma so bene che certe cose non si possono dire, si tengono nascoste per non complicare le cose e vivere bene. Si ignorano nella speranza che spariscano da sole.
"Andiamo in auto ora, ti farà bene muoverti un po'."
Nemmeno dieci minuti dopo, lasciamo la camera, portandoci dietro tanti bellissimi ricordi.
L'orso di peluches, lo striscione e l'anello. Li tengo stretti a me come se fossero il mio tesoro più prezioso. Riguardo la stanza, luogo in cui ho messo piede da ragazzo fidanzato e luogo in cui la mia bocca è stata sverginata.
"Vedo che ti piace molto."
"Sono accadute tante belle cose."
"Se conoscere Wonka ti pare una bella cosa allora sono davvero lusingato."
"Willy e Wonka."
"Come?"
"I nostri... amici... tu, tu hai chiamato il tuo coso Wonka apposta?"
"Se con coso intendi pene, sì, è vero. Ma l'ho fatto perché ci completiamo. Siamo due anime gemelle, ed una cosa sola."
"Solo tu riesci a far risultare una cosa simile romantica."
"Sono fantastico, lo so bene."
"Che sfacciato!" Divento rosso dalla rabbia, schiaffeggiandolo leggermente con il sorriso stampato sul viso.
"Adoro vederti adirato. Sembri un piccolo cricetino carino."
Si avvicina seducente, costringendomi ad arretrare fino a toccare la parete con la schiena.
"Mi ecciti." Sussurra al mio orecchio, leccando una striscia del mio collo.
"Lou, la p-porta..." La indico appena, avvertendo ogni mio senso perdersi nel piacere quando le sue labbra lasciano enormi succhiotti su di me.
"Non vuoi che gli altri vedano? Che sappiamo quanto sei bello mentre urli il mio nome?" Tira tra i denti un lembo di pelle per poi mordicchiarlo voracemente.
"Oh Lou!" Gemo con un filo di voce.
Stringo tra le dita la sua maglietta solo per trascinare il suo corpo ancora più attaccato al mio.
"Mhh sei diventato improvvisamente selvaggio." Mi lascia un sorriso malizioso mentre una scintilla di eccitazione gli attraversa le pupille.
"Voglio baciarti." Mormoro serio.
"Allora fallo." Sussurra con il desiderio intriso nella voce.
Allungo una mano per accarezzargli la guancia rosea, appena decorata con i primi cenni di barba. Scorro l'indice sulle sue labbra, ne traccio il contorno. Non so bene cosa stia facendo, ma questi miei gesti sono molto più intimi rispetto a tutto ciò che abbiamo fatto. Ora c'è amore, un sentimento sicuro e forte.
Lou mi guarda fisso negli occhi, è sorpreso ma allo stesso tempo deliziato da questa mia nuova intraprendenza. Le labbra sono leggermente schiuse, mi lascia fare, senza mettermi fretta o pretendere qualcosa. Fisso le sue labbra, così belle e rosa. Sono decisamente da baciare, non so come spiegarlo in altro modo, sono state pensate per spingere chiunque a baciarle.
Serro gli occhi, avvicinando le mie labbra alle sue. Si scontrano delicatamente, strofinando le une sulle altre prima di lasciarsi andare ad un bacio lento ma carico di passione.
Ci assaggiamo a vicenda. Le nostre lingue si accarezzano delicatamente in una danza travolgente.
"Voglio assaggiarti di nuovo." Bofonchia come a chiedermi il permesso tacito di prendere il mio membro tra le sue labbra per la terza volta.
"La porta Lou, chiudila."
Mi guarda eccitato, quasi incredulo che abbia accettato la sua proposta. In un balzo chiude l'uscio a chiave, iniziando a slacciare i miei pantaloni per tirarli giù fino alle mie ginocchia insieme ai boxer.
"Impaziente a quanto vedo." Ridacchio. Sono felice che abbia così tanta voglia di me.
"Sei troppo buono." Risponde, fissandomi dritto negli occhi.
Da quando gli ho parlato dell'impressione che a lui piacessi solo perché voleva il mio corpo, ogni volta che abbiamo un momento intimo cerca di guardare il mio viso il più possibile, così da farmi capire che è tutto di me che vuole e che ama, non solo una parte.
Sorrido, apprezzando gli sforzi che sta compiendo solo per me.
"Oh!" Gemo quando vedo il mio membro scomparire completamente nella bocca di Lou.
"Oh cavolo Lou!" Urlo in preda al piacere.
Lo lecca, lo succhia sulla punta per poi affondare di colpo su tutta la lunghezza, lo masturba, massaggia i testicoli stringendone la cima.
È bellissimo, fottutamente bellissimo.
Il mio respiro si spezza ed aumenta non appena scorgo Lou a masturbarsi con la mano libera. È una visione dannatamente erotica. La sua bocca così piccola, intorno al mio enorme membro. Deve andarne fiero. Fisso il punto in cui si sta donando piacere da solo. Il suo membro eretto, ricoperto da vene è solleticato dalle sue fragili dita. I capelli di Lou sono spettinati a causa delle mie dita che vagano al loro interno mentre il suo viso è rosso, gli occhi lucidi mentre tenta di allontanare il riflesso del vomito. È stupendo, semplicemente l'essere più perfetto che cammina su questa terra.
"Oh Lou! Oh Lou, oddio!" Gemo incontrollatamente, piagnucolando nel tentativo di raggiungere il limite.
Strabuzzo gli occhi quando Lou mi volta, piegato a novanta contro il muro ed inizia a leccare la mia fessura, inserendovi la lingua. Con una mano riprende a masturbarmi e sono certo che esploderò molto presto.
"Oh Lou! Oh Lou! Oh Lou! Ah!" Con un'ultima leccata ecco che mi riverso nella mano di Lou e sul tappeto della suite.
Il viso ancora appiccicato alla parete sembra andare a fuoco. Avverto il mio fisico scosso dal piacere più puro. Ogni volta è sempre meglio, è sempre più bello.
"Bravo il mio piccolo selvaggio." Lou posa un bacio sulla mia guancia, abbracciandomi forte.
"Ti cuoricino piccolo, tantissimo." Sussurra flebilmente, mentre mi osserva compiaciuto attraversare il potente orgasmo che mi ha regalato.
"Non male per essere solo il tuo terzo."
"Il mio terzo?"
"Sì, la terza volta che lo fai."
"Non illuderti, mi sono esercitato parecchio a scuola. Come ti ho detto, ci insegnano a dare piacere sia agli uomini che alle donne, per cui sono molto equipaggiato."
"Ho capito, ma un conto è farlo su uno strumento in silicone, un altro è farlo davvero."
"Chi ti dice che erano di silicone?" Pronuncia malizioso, facendomi sorridere imbarazzato.
"N-non, no?"
"È adorabile come smetti di funzionare quando qualcosa ti imbarazza."
"Non, non mi imbarazza è solo che..."
"Che ti piaceva l'idea che il tuo Willy fosse stato il primo che io abbia mai visto e mai... assaggiato." Mi fa l'occhiolino.
"Questo non è assolutamente vero!" Sbuffo, sapendo bene che entrambi abbiamo capito che sto mentendo.
"Comunque, è vero. Tu sei il primo." Mi lascia un bacio appena sotto il lobo, mordicchiandolo come suo solito.
"Mhh." Mugolo, avvertendo il mio corpo reagire al suo contatto.
"Vedo che Willy oggi è proprio insaziabile. Tipico dell'adolescenza." Fa rotolare la mano dalla mia pancia fino al membro, che è di nuovo eretto e desideroso di attenzioni.
"L-Lou, ecco..."
"Faremo veloce, non posso lasciarti andare così. Ti darà fastidio e fidati, per dove stiamo andando non vorresti che si vedesse il rigonfiamento nei pantaloni." Sussurra misterioso al mio orecchio.
"Ok Lou, ma..."
"Shh, rilassati e smetti di pensare sempre a tutto." Mi volta verso di lui, guardandomi intensamente.
"Sei davvero bello, lo sai questo?"
"G-grazie, anche tu, insomma anche tu lo sei, e molto." Abbasso il viso, concentrandomi sulle sue scarpe.
Un secondo dopo, le dita di Lou mi afferrano il mento, costringendomi a guardarlo.
"Ripetilo, guardandomi in viso però." Soffia queste parole sulle mie labbra, risultando dolce e premuroso.
"S-..." Inizio, ma i suoi occhioni blu così carichi d'amore mi fanno dimenticare come si parla.
"Allora? Il gatto ti ha mangiato la lingua?" Chiede con un sorrisino. È consapevole dell'effetto che mi fa e vederlo di persona lo lusinga molto.
"I-io c-credo che tu..."
"Harry, non devi mai imbarazzarti quando dici cose belle. Solo quando sputi odio dovresti sentirti rammaricato ma per una cosa bella come questa dovresti esserne fiero."
"Fiero?"
"Sì. È facile insultare qualcuno, ma hai mai pensato invece a quanto sia difficile dire un ti voglio bene?"
Sento il cuore perdere un battito. È vero, quand'è l'ultima volta che ho ringraziato mia madre per tutto ciò che fa per me. Quand'è l'ultima in cui ho detto ai miei amici quanto gli volessi bene e quanto fossero preziosi per me. Ho sempre dato tutto per scontato, anche se queste cose non lo sono mai.
"Ti amo." Bofonchio, guardandolo dritto negli occhi.
"Come?" Domanda stupito, incredulo di aver sentito questa parola da me.
"Ti amo fottutamente tanto Louis Tomlinson!" Ripeto, a voce più alta e con sicurezza trascinandolo verso di me per baciarlo.
"Ti amo, ti amo, ti amo." Sussurro tra un bacio e l'altro.
"Non sei costretto a dirlo."
"Lo so bene. Ma è la verità, e un uomo come te merita di essere amato con tutto il cuore e non cuoricinato. Grazie a te questa parola ha un nuovo significato."
"Ti amo anche io e anche Wonka ti ama molto, non dimenticarti di lui."
Ridacchio divertito. Lo amo così tanto, ogni singola particella di lui è perfettamente amabile.
"Ora se non ti dispiace, Wonka sta esplodendo di gioia per questa novità e vorrebbe tinteggiare di bianca neve la tua mano."
"Come?"
"Voglio provare una cosa, ti va?"
"Che domanda, è ovvio che mi va."
"Bene." Sorride, afferrando il mio membro per portarlo vicino al suo.
Le differenze tra i due sono abbastanza evidenti. Il mio è più lungo mentre il suo più tozzo, ma insieme costituiscono un bel vedere.
"Toccali."
"C-Cosa? L-Lou sai che..."
Afferra la mia mano nella sua, portandole sui nostri membri per iniziare a masturbarli.
"Oh!" Le mie pupille si ingrandiscono a dismisura. Anche ieri sera ha fatto la stessa cosa, ma ora anche la mia mano è lì a fare quei movimenti ed è una cosa nuova e strana.
Scorgo le nostre mani fare su e giù in sincronia. È una visione erotica e eccitante.
"Oh Lou! Oh!"
"Ti piace?" Chiede, iniziando a lasciare baci a stampo sulle mie labbra.
"Sì." Bofonchio appena, allacciando la sua bocca alla mia.
Il pollice di Lou inizia a ruotare sulla mia punta mentre con l'altra mano si dedica ai miei testicoli.
Gemo, ansimo, urlo il suo nome. I nostri membri attaccati l'uno all'altro, che si strusciano a vicenda portano un piacere ampio e inaspettato.
"S-sto per..." Interrompo il nostro bacio per prendere aria e per bofonchiare queste parole.
Lou si abbassa verso Willy, iniziando a succhiarlo con gusto nella sua bocca. Lo tratta come se fosse un gustoso Chupa Chups al suo sapore preferito.
Dopo nemmeno due secondi che la sua bocca si trova attorno al mio membro, vengo copiosamente nella sua bocca, lasciandomi andare ad un orgasmo lungo e intenso.
Lo fisso mentre inghiottisce fino all'ultimo centimetro del mio seme.
"Oh, oh, oddio." Emetto col fiato corto, passando una mano tra i miei ricci.
"Oggi sei proprio senza limiti." Sorride, pulendosi la bocca con il dorso della mano.
Sono troppo coinvolto nell'orgasmo per rispondere. Questo è stato a dir poco fenomenale. Non appena il piacere scompare dal mio corpo noto che Lou non ha mai smesso di masturbarci. Ha continuato per tutto il tempo, accompagnandomi mentre il piacere mi scuoteva. È stato talmente potente da non farmi accorgere della situazione.
Lo guardo mentre fissa i nostri membri strisciare tra loro. Sta cercando di venire, lo vedo, è vicino. Preso da un impeto che non pensavo di possedere mi chino sulle ginocchia, posizionandomi davanti al suo membro, fissandolo con sguardo innocente. Non sono sicuro di saper riprendere Wonka nella mia bocca. Lo fisso, nella speranza che lui mi dica qualcosa che mi aiuti a superare questa mia incertezza.
"Prendilo baby, fa presto." Si limita a dire prima di trascinare il mio viso sul suo membro.
Di rimando prendo appena la punta, concentrandomi a succhiarla e a leccarla come meglio posso.
"Baby sto per venire, puoi lasciarlo se vuoi." Mi avverte ma gli faccio cenno con la mano che lo voglio, voglio assaporarlo.
Dopo poche stoccate ecco che il suo seme aspro inizia a colare nella mia bocca. Cerco di prenderne più che posso ma esce talmente veloce che sono costretto a staccarmi per non soffocare, sporcandomi la faccia di sperma.
"Ah baby, questa visione è allucinante!" Bofonchia, continuando a toccarsi fino alla fine del suo orgasmo.
Mentre lui è occupato a godere, io tossisco senza freni a causa del pessimo sapore.
"Stai bene?"
"Sì, scusa, mi ci devo ancora abituare." Sussurro imbarazzato. Probabilmente ci resterei male se Lou facesse tutte queste scenate per il sapore del mio seme, infondo anche lui è alle prime armi sulla questione.
"Tranquillo, vado a prendere qualcosa per pulirti." Fa cenno al mio viso sporco, sorridendo cordialmente.
"E anche questo è marchiato." Si avvicina con un panno, passandolo sulla mia pelle.
"Già, ci sono ancora davvero poche cose che ancora puoi provare di me."
"Oh non me ne preoccuperei, ci sono infiniti giochini e posizioni che conosco, per cui siamo solo davvero all'inizio." Mi strizza l'occhio, baciandomi la fronte.
"Rivestiti ora, una gita speciale ci attende!"
Detto questo prendiamo le ultime cose ed usciamo dalla stanza, incamminandoci verso la prossima avventura.
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