Punizione?

"Dove stiamo andando Paul?" Chiedo nervosamente, mangiucchiandomi le unghie.

Sento il cuore palpitare rapidamente. Non sapere cosa mi attente mi fa sentire un pesciolino chiuso in una rete. Non ha importanza quanto provi a girare in tondo, perché lei è sempre lì e ti impossibiliterà la strada finché non avrai la forza di affrontarla. Ma sono pronto per affrontare Lou?

"A casa signorino, questo è il volere del padron Louis."

Fisso il paesaggio fuori dal finestrino. Il sole sta calando, rifugiandosi dietro l'orizzonte per riposarsi, regalandoci splendidi colori. Sono così felice di essere vivo, di avere l'occasione di meravigliarmi per ogni cosa. Così trascorro il resto del mio viaggio, cerco di tranquillizzarmi e trovare le parole giuste per dire ciò che è successo nei minimi dettagli. Sicuramente lui vorrà sapere tutto, non so se avrò la forza di ripetere, a volte vorrei potesse leggermi la mente così da evitarmi il dolore e la difficoltà di rivivere questo trauma.

Paul parcheggia l'auto nel vialetto, spalancando la mia porteria per guidarmi alla porta di ingresso.

Cammino incerto, tutto tremolante. Una parte di me vorrebbe andarsene e non tornare mai più. Non so se riuscirei a restare se mai dovesse punirmi senza ascoltare le mie motivazioni. Sto soffrendo, ho bisogno di amore non di ulteriore dolore e umiliazione. Afferro il pomello sentendo il respiro spezzarsi. Non mi sta accogliendo come mi aspettavo, credevo sarebbe uscito e mi avrebbe abbracciato lieto di avermi di nuovo a casa. Credo che questo già sia un chiaro segnale di quanto sia arrabbiato. Spero solamente che non mi aspetti con un frustino in mano, pronto a sfogare il suo dispiacere su di me.

Entro nella villa, trovandola vuota e silenziosa. Vago nelle diverse stanze, senza trovare anima viva.

"Harry!" Liam e Niall sussultano appena mi vedono, e senza perdere tempo mi stringono in un caloroso abbraccio.

"I-io..." Inizio a parlare ma le lacrime mi impediscono di aggiungere altro. Sono a pezzi.

"Shh sappiamo tutto." Mi accarezzano dolcemente, aiutandomi a calmarmi.

"C-come?"

"Sappiamo perché l'hai fatto, Lou ce lo ha detto."

Inizio a piangere copiosamente tra le loro braccia, lasciandomi cadere al suolo. Restiamo fermi in quella posizione per dei minuti interminabili. Sono grato di averli con me, ma soprattutto sono felice che sappiano già ogni cosa. Lou, il mio Lou sapeva che mi avrebbe risparmiato un'ulteriore sconforto.

"Dov'è Lou?" Domando speranzoso, avvertendo l'irrefrenabile bisogno di stringerlo a me.

"In camera sua penso, non lo vediamo da quando Paul ha chiamato dicendo di averti trovato."

"E mia madre?"

"Non lo sa Harry, abbiamo aspettato prima di darle una notizia simile. Tu stai bene? Credo che questa sia la domanda più importante. Siamo stati pessimi amici, non ci siamo presi cura di te, non c'eravamo nel momento del bisogno."

"Ci dispiace così tanto H, dovevamo starti più vicino, abbiamo fallito. Lo capiremmo se non volessi più avere a che fare con noi."

"Ragazzi, smettetela. Non è colpa vostra, avete cercato di trattarmi come se nulla fosse successo e l'ho apprezzato più di ogni altra cosa. Non mi avete compatito e ha significato molto per me. Nessuno avrebbe immaginato che Taylor, c-che lei..."

"Oh piccola patata. Siamo qui."

"E non ce ne andremo mai. Vedrai, la supereremo tutti insieme. Ti va di distrarti un pochino adesso?"

"Esatto, non fa bene tartassarsi per tutto il giorno. Ci pensiamo noi ad una soluzione ok?"

"Ok." Scaccio le lacrime, sentendomi improvvisamente più sollevato.

"Lo scorbutico Lou ha preso dei film, tutti i tuoi film preferiti, ti va di vederne uno?"

"Sì." Respiro a fondo, cercando di pensare positivo. Ci sono i miei amici accanto a me, non può succedermi niente di brutto.

"Come mai Lou non scende? Sa che sono arrivato?"

"Magari vuole solo concederti del tempo con noi." Liam mi sorride, facendomi sdraiare sul divano. Mi toglie le scarpe e mi copre mentre Ni mi abbraccia calorosamente.

Alla fine guardiamo 'Le pagine della nostra vita' sotto le coperte. Liam si impegna a farmi mangiare degli stuzzichini salutari e Niall mi rallegra con le esperienze imbarazzanti e divertenti che ha avuto quando ha cercato di approcciarsi a delle ragazze.

"Mangia ancora Harry, finisci tutto che è da questa mattina che non metti niente sotto i denti. Coraggio." Liam mi porge una carota da immergere in una salsa.

Lo assecondo, apprezzando il fatto che si facciano in quattro per farmi stare meglio.
È bello stare con loro, ma la mia mente ruota attorno a Lou. L'ho deluso di nuovo e sento il bisogno di andare a scusarmi con lui. Non si è ancora fatto vedere, quindi andrò io a cercarlo.

"Patata Harry, degnaci della tua attenzione per favore."

"Scusate."

"Stiamo ordinando del sushi per cena, guarda il catalogo e di a Ni quello che prendi così chiamo!"

"Voi mangiate qui?"

"Se ti va."

"I-io sì ma..."

"Per Lou non è un problema, ci ha detto se potevamo tenerti compagnia fin dopo cena."

"Perché? Mi state nascondendo qualcosa?"

Si guardano a vicenda, consapevoli di essere stati scoperti.

"Ragazzi." Insisto.

"Appena ti ha visto scendere dalla limousine se ne è andato. Ha detto che aveva alcune cose importanti da fare e che sarebbe tornato di sera, verso le nove."

"Ci ha detto di fare come fosse casa nostra, mostrandoci i dvd, sapeva ti avrebbero fatto stare meglio."

Tengono lo sguardo fisso al suolo, in evidente stato di rammarico e pentimento. Li osservo a fondo, decisamente scioccato del fatto che anche loro, miei cari amici d'infanzia, miei fratelli abbiano avuto l'ardore di guardarmi in viso e mentirmi.

"Quando smetterà la gente di mentirmi! Avevate detto che era qui, che sarebbe sceso subito sapendo benissimo che non era così?"

Li guardo piangendo, sentendomi profondamente ferito e deluso.

"Harry noi..."

"Andatevene! Andate via subito!" Strillo spingendoli fuori, sbattendogli furiosamente la porta in faccia.

"Come avete potuto!" Tiro leggeri pugnetti prima di accasciarmi lungo la superficie fredda dell'uscio. Sono così stanco d'esser preso in giro da tutti.

Arranco rapidamente nella camera degli ospiti, sicuramente Lou non vuole condividere il letto con me, non stasera. Cammino a testa bassa, sentendomi solo. Tutti mi hanno fatto del male, hanno lasciato su di me una lunga e profonda cicatrice che non so se sparirà mai.

Sprofondo nel materasso iniziando a piangere disperatamente fino a quando non mi addormento stremato.

"Mi dispiace così tanto piccolo Harry. Non sono riuscito a proteggerti neanche questa volta. Deve essere stato straziante per te sapere che un'altra persona a cui tenevi ti ha portato dolore. Mi vergogno così tanto, che razza di dom sono?" Una manina calda viaggia tra i miei ricci, sento il peso del suo corpo accanto a me.

Sorrido involontariamente, riconoscendo il ragazzo che mi ha stravolto la vita.

"Lou?" Sussurro senza aprire gli occhi, allungando le braccia per toccarlo. All'improvviso sento la porta sbattere. Sussulto, accendendo immediatamente la luce, ma di lui qui non vi è più alcuna traccia.

Esco dalla stanza guardandomi attorno. Avanzo lungo il corridoio fino a raggiungere la camera padronale. Devo vederlo, ne ho bisogno.

"Lou?"

Una macchia scura è seduta ai piedi del letto. I gomiti appoggiati sulle cosce e le mani pressate sul viso. Il respiro ansante, e piccoli lamenti fuoriescono dalla sua bocca. Sta piangendo?

"Lou io, ecco io non avevo il telefono e non so dove sia nemmeno adesso è per questo che ho perso la cognizione del tempo e non ti ho risposto. Non volevo, te lo giuro, non so cosa mi è preso oggi. Scusami tanto, perdonami non volevo andasse in questo modo. Ti prego Lou scusami, scusa mi sento davvero in colpa, non era mia intenzione farvi preoccupare tutti in questo modo!" Sento gli occhi riempirsi di lacrime.

"Di qualcosa, ti prego." Pronuncio appena con la voce incrinata.

Di rimando Lou batte il palmo sul materasso accanto a sé. Lo raggiungo e senza nemmeno il tempo di sedermi cattura le mie labbra tra le sue.

"Lou mi dispiace. Mi dispiace, mi dispiace tanto."

"Lo so piccolo, anche a me."

Scaccio le sue lacrime con i polpastrelli. I suoi occhi lucidi e sofferenti brillano nel buio.

"Non è colpa tua."

"Sì invece." Carezza i miei capelli.

"No Lou, non lo è, smettila di punirti. È colpa mia, avrei dovuto dirle che non è più lei quella che voglio."

"Hai già trovato qualcun'altra?" Domanda triste e mai l'avevo visto così ingenuo e vulnerabile.

"Già. Questa persona non è molto alta, spesso va in giro a dire che è uno e ottanta, tutti sappiamo che non è vero ma lo assecondiamo solo per farlo felice." Ridacchio notando il suo viso tingersi di porpora non appena realizza che sto parlando di lui.

Mi stringe forte a sé, baciandomi la testa.

"E poi, devi darmi altre informazioni se vuoi che lo capisca sai? Anche se onestamente mi sembra di conoscere molto bene questa persona." Sorride, e sentirlo più felice porta una gioia infinita nel mio cuore.

"Ha degli occhi stupendi, un sorriso magnifico e mi tratta sempre molto bene."

"Mhh mi servono più indizi."

"È la persona migliore che si possa incontrare nella vita, riesce sempre a rendermi felice. Lo fa ogni giorno e sono orgoglioso di lui per essere la persona che è nonostante tutto quello che gli è capitato. È la cosa più bella che mi sia successa e non lo sostituirei per nulla al mondo!"

"Sembra proprio un essere perfetto quello che conosci."

"È anche molto modesto ed è un mago nel pavoneggiarsi."

"Pavoneggiarsi è?" Mi spinge sul letto, facendomi il solletico.

"Sì! Vorrei dirgli che non è molto sexy, ma lui sembra non poterne fare a meno perciò faccio finta di nulla."

"Fai finta anche di gemere così da non diminuire la sua pavoneggiosità?"

"Non credo esista questa parola." Ridacchio.

"Chi lo dice? Le parole che usiamo sono nate così perciò se voglio, pavoneggiosità esiste eccome."

"Allora sua pavoneggiosità dovrebbe sapere che non fingo nulla a letto, perché parole vostre, voi siete un toro in questo campo. Vedete? Fate anche la trasformazione da animale in animale!"

"Devi ritenerti fortunato allora, guarda quanti criteri soddisfo."

Iniziamo a baciarci intensamente. Labbra contro labbra, lingua contro lingua. Ogni volta mi sembra sempre più di diventare un tutt'uno con lui. Inizia a baciare il mio collo, stringendo le mie natiche come fossero ormai divenute di sua proprietà.

"Ah!" Gemo, quando i suoi denti iniziano a pizzicare i miei capezzoli.

Lo voglio, voglio sentire il suo fisico nudo sul mio, voglio fondere i nostri corpi in uno solo. Sono sicuro, voglio che lui sia la mia prima volta.

"Voglio fare l'amore con te Lou."

"Harry cosa stai dicendo?"

"Voglio te Lou, trattami come fossi il tuo sub anche a letto, fammi tuo."

"Sei sconvolto da oggi-"

"So quello che dico e sono sicuro di questo. Fammi stare bene, ti prego."

Mi osserva sconvolto, scioccato da questa mia inaspettata richiesta.

"Sicuro?"

"Sì Lou, ne sono più che convinto."

Subito apre il cassetto estraendo una benda ed una crema.

Lo osservo incantato dalla sua bellezza, amo il modo in cui la punta della lingua sbuca tra le sue labbra ogni volta che è concentrato.

"Questa mi serve per non vedere nulla come tu desideri. In cambio però ti farò venire così tante volte da scordarti il tuo nome." Si copre gli occhi, sussurrando maliziosamente queste parole al mio orecchio.

Gemo al pensiero del piacere che sta per darmi, piacere che solo lui sa darmi.

Afferra il bordo della mia maglietta gettandola lontano, fa lo stesso anche con tutti gli altri indumenti risparmiando soltanto i boxer.

"Spogliami."

Sussulto imbarazzato. Non mi era mai sfiorata l'idea di doverlo fare.

"C-cosa?"

La sua bocca è pressata sul mio collo, lascia piccoli segni violacei qua e là, divertendosi anche a mordicchiarlo.

"Spogliami Harry." Sussurra seducente, facendomi venire la pelle d'oca.

Lo fisso in cerca di supporto ma i suoi occhi sono nascosti, coperti dalla benda. In un nanosecondo Lou afferra le mie mani. Le fa scorrere sulla superficie della sua maglietta fino al bordo dove mi aiuta a togliergliela.

"Continua solo ora piccolo. Fai felice il tuo daddy." Inizia a baciarmi il viso, solleticando la mia pelle con il suo cenno di barba ed i suoi capelli lisci che odorano di fragole.

Allungo la mano ai suoi pantaloni. Il fatto che non stia guardando ogni mia mossa e che non si aspetti nulla di rapido, mi aiutano a darmi il coraggio per continuare la mia imbarazzante impresa. Afferro il bordo dei suoi jeans facendoli scivolare lungo le sue cosce. Mi prendo un momento per osservarlo. I muscoli definiti delle cosce, i boxer neri, dai quali si intravede il suo membro eretto. Una visione celestiale, ecco come la definirei.

"C'è qualcosa che vuoi fare?"

"Sì daddy." Esalo appena, scioccato di averlo ammesso così facilmente.

"Allora fallo."

Scorro l'indice su tutto il suo addome. Seguo le linee dei suoi muscoli definiti ma non eccessivi o notabili da sopra la maglietta.
È liscio, profumato, tonico. Mi prendo qualche minuto per adorarlo e toccarne ogni pezzetto.

"Ti piace baby?" I suoi occhi si incastrano nei miei, sono così brillanti, ardono di passione e desiderio.

"Non rimetterla, voglio guardarti." Prendo la maschera per la notte che ha in mano e la lancio lontano.

Non ha più senso ormai nascondersi.

"Ok piccolo." Sorride, e il mio cuore perde un battito.

"Sei dannatamente bello Louis Tomlinson." Mi lascio sfuggire questo pensiero mentre le mie mani gli accarezzano dolcemente la testa, ed i suoi occhi vagano sul mio viso.
Subito mi accorgo dell'errore commesso, avvertendo l'ansia dilaniare il mio corpo.

Perché l'ho detto? Ho rovinato tutto, ora mi odierà.

Serro gli occhi tappando la mia boccaccia. Sono totalmente rosso dall'imbarazzo, vorrei sprofondare la testa nella sabbia o da qualsiasi altra parte lontano da Lou.

"Harry, non vergognarti. Guardami." Scorre i polpastrelli sulle mie palpebre, per poi farli scivolare su tutto il mio viso. È delicato e leggero, quasi come il battito d'ali d'una farfalla.

Apro gli occhi in adorazione alla vista di Lou che si morde il labbro inferiore. È così bello.

"Ripetimelo." Sussurra sorridente senza mai risultare autoritario. Non è un ordine ma una richiesta fatta in modo dolce e gentile.

"Sei bellissimo Louis Tomlinson."

"Ancora."

"Sei bellissimo."

Inizia a muovere le sue dita sul mio addome mentre mi lascia succhiotti sparsi sul collo.

"Non devi preoccuparti di Taylor, ci ho pensato io." Bofonchia, iniziando a giocherellare con i miei capezzoli.

"In che senso? Cosa hai fatto? Come lo sai?" Inizio ad agitarmi.

Lou sa davvero tutto tutto?

"Rilassati, non l'ho mica rapita." Ridacchia sereno, leccando ogni punto del mio addome.

"E allora cosa è successo?" Alzo la testa per incontrare i suoi occhi.

"Paul ha trovato il tuo telefono in mezzo al corridoio stamattina, così ho usato qualche trucchetto per avere accesso a tutte le tue chiamate e le tue chat."

"Tu hai visto, t-tu..."

"Sì ma non è più un problema. Ti ho comprato un nuovo telefono con una nuova sim e l'altra l'ho fatta bloccare, non funziona più."

"Oddio." Esalo quando le sue labbra baciano dalla punta dei miei piedi fino l'interno coscia.

"Le mie cose, io ho file importanti su quella sim."

"Tutto il materiale eccetto il numero di Taylor sono nella nuova sim. Mi credi forse uno sprovveduto piccolo?" Mi fa un sorrisino a metà tra il divertito e il malizioso.

"Ah!" Urlo non appena la sua lingua lecca la mia intimità ancora racchiusa nella stoffa dei boxer.

"L-lou c-cosa le hai detto?"

"Nulla baby, solo di lasciarci in pace e in cambio le ho dato ciò che più desiderava. Abbiamo un accordo e lei è propensa a rispettare la sua parte." Afferra i bordi delle mutande con i denti, tirandole giù fino alle caviglie.
Il mio membro svetta fino al mio ombelico. È grosso, pulsante e sembra stia per esplodere da un momento all'altro.

"Wow." Lou esclama stupefatto, senza distogliere lo sguardo dalla mia intimità.

"Sei stupendo."

"No, il mio Willy lo è visto che continui a fissarlo come un maniaco." Metto il broncio, serrando le gambe e coprendo il mio Willy.

Non è giusto che apprezzi di più ciò che ho tra le gambe che la mia persona.

"Siete entrambi stupendi e questo lo sai benissimo, non essere geloso di Willy, ho tempo per entrambi." Mi lascia un bacio casto sulle labbra, accarezzandomi con premura i capelli.

"Lo vuoi ancora fare H?" Ritorna serio all'istante, chiedendo sempre e più volte il mio consenso.

"Sì Lou." Rispondo convinto, notando con piacere i lineamenti del suo viso rilassarsi.

"Non ti dispiace se dò attenzioni a Willy vero? Infondo ci siamo appena visti, mi sembra educato dedicargli alcuni minuti non pensi?"

Ridacchio, osservandolo mentre strizza la mia pancia. Ho sempre pensato fosse troppo tonda e brutta. Non sono atletico come Lou, anzi direi che sono leggermente in carne e ho molte insicurezze sul mio corpo.

"Mi piace, dovremmo darle un nome."

"È così grande da darle un nome?"

"No, è così perfetta da doverle dare un nome. Belly Belly è tenero come lei."

"Big Belly volevi dire. Aw perché mi morsichi!"

"Non fare il bambino, non ti ho lasciato nemmeno il segno. Parti sempre prevenuto Styles. E poi i miei denti sono sensibili alle stupidaggini ecco perché mordono. Sei perfetto Harry e a me piaci esattamente come sei, anche e specialmente per Belly Belly e le tue maniglie dell'amore."

Unisce le sue labbra alle mie in un bacio urgente, che sa di amore. Non esagero se dico che ad ogni suoi gesto i miei sentimenti per lui si moltiplicano.

"Mi prometti che non ti imbarazzerai mai con me?"

"Sì, lo giuro." Annuisco con un sorriso smagliante in viso. Lui mi fa sentire più sicuro di me stesso, più bello e meno sbagliato. Come posso non innamorarmi di una persona del genere?

"Bene, ora basta parlare baby."

Bacia a stampo tutta la mia pancia per poi passare alle fastidiose maniglie dell'amore. Continua a sussurrare che le adora, e per quanto questo gesto possa sembrare insignificante, mi fa sentire più a mio agio che mai.

"Oh Lou!" Esulto quando la punta del suo naso scorre su tutta la mia lunghezza.

"Cosa vuoi baby? Dillo al tuo daddy."

Con la lingua ne lecca la punta, mandandomi in estasi.

"F-fammi venire."

"Non hai risposto alla domanda piccolo." Con le dita inizia a massaggiare i testicoli. Questo movimento, insieme alla sua lingua che ruota sulla punta del mio membro, sono sufficienti ad avvicinarmi al limite.

"L-lou, ti prego."

"Verrai quando mi dirai quello che vuoi da me. Dillo Harry." Tira tra le sue labbra un testicolo, facendomi urlare dal piacere.

"Succhialo daddy, ti prego, oh ti prego." Alzo i fianchi verso il suo viso nel disperato tentativo di essere soddisfato.

"Bravo bimbo. Ora daddy si preoccuperà di farti stare bene ma dovrai venire solo dopo aver avuto il mio permesso. È chiaro?" Pompa rapidamente la mia lunghezza, rendendo il compito di rispondere una frase di senso compiuto molto arduo.

"Ah!"

Urlo, ansimo, sudo. Sono totalmente rapito nel vortice di piacere. La mano di Lou pompa sempre più rapidamente mentre con l'altra solletica i miei testicoli, mandandomi fuori di testa.

"Ah daddy!"

Ogni volta che mi avvicino al limite lui si ferma il tempo necessario a regolarizzare il mio respiro, così da allontanare per qualche minuto in più l'orgasmo.

"Daddy, Lou ti prego, ti prego!"

"Cosa vuoi Harry?" Chiede compiaciuto, leccando la punta senza smettere la tortura con le mani nemmeno un attimo.

"Fammi venire daddy, ti prego voglio venire. Ah!" Sussulto quando prende imbocca il mio membro tutto d'un fiato. Sento che la punta gli tocca la gola. Lo ha preso tutto, immediatamente.

Osservo la sua testa fare su e giù. Non c'è altro di più sexy che vederlo accovacciato tra le mie gambe. Solo questa vista basta a farmi perdere ogni inibizione.

"Non venire." Bofonchia cercando di prendere più aria possibile.

Le gote rosse, gli occhi lucidi e le labbra gonfie a causa dell'intrusione di poco fa. È difficile trattenersi con questa visuale.

Lou sorride compiaciuto, sicuramente entusiasta di vedermi contorcere dal piacere a causa sua. Ritorna subito sul mio membro, cerca di non tossire e non avere i riflessi del vomito. Ad ogni stoccata sento l'orgasmo sempre più vicino. Adoro avere le sue labbra morbide attorno a me ed i suoi occhi maliziosi e seducenti incastrati con i miei dall'inizio.

"Daddy! D-daddy, s-sto per..." Cerco di trattenermi mentre osservo Lou leccare il liquido preseminale direttamente dalla punta.

"Oddio Lou! Ti prego, ti prego non ce la faccio più!" Urlo sentendo il mio membro al limite della sopportazione.

"Resisti ancora per poco piccolo." Chiude un pugno alla base del mio membro per continuare a leccarlo e succhiarlo con gusto.

"Sei così buono che crei dipendenza." Si concentra sulla punta, la stuzzica, la lecca, ci gioca.

"Oh! Sto per, s-sto p-per..." Alzo i fianchi, cercando di accogliere un orgasmo che sento vicinissimo ma che stranamente non riesco a raggiungere.

"No! Cosa sta succedendo?" Dimeno la testa sul cuscino, tirando le lenzuola tra le dita.

"Finché la mia mano è salda qui, tu non puoi venire." Ridacchia, trovando esilarante il mio viso frustrato e supplicante.

"Lou! Voglio venire subito, non è più bello così!" Puntualizzo serio avvertendo la mano di Lou allontanarsi all'istante, come se avesse preso la scossa.
Sto per chiedergli cosa gli prende quando la sua bocca torna sopra il mio membro. Bastano ancora poche stoccate che vengo direttamente nella sua gola.

"Oh Lou! Oh Lou! Oddio!" Strillo in preda a spasmi di piacere. Ogni volta che penso che con lui sono arrivato a toccare il piacere massimo raggiungibile da un mortale, ecco che mi fa ricredere.

Ansimo, cercando di regolarizzare il respiro mentre il piacere sconquassante mi abbandona. Apro gli occhi trovando Lou ancora attaccato al mio membro per accompagnarmi fino alla fine dell'orgasmo.

"Oh cavolo Lou. Cavolo, wow. Ommioddio! È stato stupendo!" Esclamo tirando il suo viso verso il mio per baciarlo. Sulla sua lingua avverto il sapore aspro del mio seme, è molto forte come sensazione ma si mischia bene al sapore di Lou.

"Ti è piaciuto veramente così tanto? Anche quando ti ho negato l'orgasmo?"

"È stato sexy."

"Sexy? Non credevo ti fosse piaciuto." Si sdraia dietro di me, abbracciandomi forte.

"Beh non ricordo bene cosa ho detto in merito, ma posso assicurarti che è così."
Appoggio la schiena sul suo petto, accarezzandogli le braccia a penzoloni sul mio corpo.

"Che ne dici baby se il secondo round lo rimandiamo a domani mattina?"

"Va bene." Sbadiglio, sentendomi stanco ma appagato.

"Notte daddy Lou, grazie di avermi fatto stare molto bene. Ti adoro, sei il migliore dom del mondo!" Inizio a baciargli la fronte mentre gli tiro leggermente i capelli.

"Hai intenzione di dormire in questa posizione?"

"Sì, notte daddy Lou." Appoggio la testa sotto il suo mento, accovacciandomi con il busto contro il suo addome.

"Notte baby, anche tu sei la persona migliore che mi sia mai capitata."

Angolo autore:

Ciao a tutt*! Spero stiate bene visto il periodo di incertezza che stiamo vivendo. Eccomi con l'aggiornamento settimanale, come sempre spero che vi sia piaciuto.

-A presto!

PS molti di voi commentano con 'No non dire che è un angelo' e volevo chiedervi come mai ahha

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