England
'Solo colui che riesce a scorgere la vastità del mare, avrà le risposte che cerca.'
"Cosa diamine significa tutto questo?!" Sento Lou sbuffare al mio fianco. Da quando siamo atterrati ha iniziato a ricevere strani indovinelli dal numero di Zayn. Frasi che ci hanno portato in alcuni luoghi della città dove abbiamo trovato delle lettere in carta incastrate dove nessuno le potesse vedere. Non ho idea di che tipo di gioco sia questo o quali intenzioni essi abbiano nei nostri riguardi, ma è da ore che ci sentiamo spiati, osservati e seguiti, quasi come se qualcuno volesse avere la certezza che noi stiamo trovando tutti i pezzi che hanno intenzione di darci.
Con un tonfo si accomoda sulle panchine a ridosso dell'oceano. Sta perdendo la pazienza, è comprensibile, è naturale anche chiedersi per quanto questa farsa andrà avanti e cosa accadrà una volta che vorranno smettere di giocare.
"Stai bene?" Domando, carezzandogli la schiena. Le mie dita scorrono su e giù con lentezza, cercando di cullarlo e calmarlo. "L'unico lato positivo è che abbiamo esplorato quasi tutto il posto in un giorno e abbiamo letto tutte le informazioni riguardanti ogni edificio storico visto." Cerco di sdrammatizzare, scrutando il sole specchiarsi nell'acqua poco prima di lasciar spazio alla sera.
"Ma non abbiamo risposte concrete, non sappiamo nemmeno se siano Zayn e Liam al comando di tutto questo." Passa una mano sul volto in evidente frustrazione. Dopodomani inizierà la mia caccia, sarò preso di mira da chiunque voglia soldi facili e abbia a che fare con la malavita. è una corsa disperata contro il tempo la nostra, dove non sappiamo assolutamente se ne usciremo vivi.
"B,R,I,A,N,N... Cosa vogliono dire queste lettere? Sono una combinazione? Il nome di un luogo, di un edificio? Un piano segreto? Una app?"
"Potrebbero anche essere un acronimo, oppure semplicemente qualcosa per sviarci in modo che si divertano nel vederci soffrire e cercare disperatamente di salvarti."
"Non può essere così Lou, Liam e Zayn sono nostri amici, non ci farebero mai una cosa del genere."
"Quindi non ti fidi di Aidan e di ciò che ha riferito riguardo a Zayn?"
"Non ho detto questo, semplicemente ritengo che ci sia molto di più sotto. Delle ragioni che hanno spinto Zayn a fare quello che sta facendo e per coinvolgere anche Liam significa che è in guai veramente seri."
"Liam lo farebbe." Asserisce convinto.
"Come? Liam? Stiamo parlando dello stesso ragazzo?" Chiedo in tono scherzoso, lasciandomi andare ad una leggera risata.
"Da quando ha saputo che ho fatto l'amore con te ha iniziato a minacciarmi. Mi ha accusato ripetutamente che avrebbe voluto portarti via da me in qualunque modo perché non sono degno di stare con te e meriti di meglio."
"L-Lui, lui ha detto questo?"
"Sì, per questa ragione anche lui potrebbe essere uno dei tanti che ti darà la caccia. Ovviamente lui tenterà di salvarti ma come potrà tenerti al sicuro a lungo? Lui è un nerd, non sa come sopravvivere nel mondo reale, solo nei videogiochi è capace e fidati che sono due cose totalmente separate la realtà e un videogioco di sopravvivenza."
Mi ammutolisco, senza riuscire a metabolizzare le sue parole. Davvero Liam arriverebbe a tanto?
"Tsk, credevo davvero che fosse più intelligente di così. Ma come si suol dire, il mare è pieno di pesci no? Per vederli però si dovrebbe salire su un faro così da capire di quali puoi fidarti o meno osservandoli per giorni da lì in modo imparziale."
"Un faro..."
"Sì sai no, era una metafora per dirti di non starci troppo male e che di amici migliori ne trovi a bizzeffe, e comunque lui a settembre andrà al college quindi non è di certo un problema tuo. Non dovrai mai più averci a che fare."
"C'è un faro qui vicino?"
"No, c'è solo la Spinnaker Tower che assomiglia a un faro, ma cosa c'entra? Vuoi trovarti un nuovo amico così?"
"La frase Lou, l'indovinello diceva che se riuscivi a vedere il mare avresti trovato l'ultimo indizio, la verità. E come lo vedi il mare nella sua vastità se non sali in alto!" Lo scuoto, trascinandolo sulla torre senza badare alle sue lamentele. Ci rechiamo nel piano più alto, osservandoci attorno.
"Pensi sia da qualche parte qui intorno o che sia da vedere nel panorama?"
"Dubito che adottino un nuovo modus operandi all'ultimo e poi come sei certo che si possa vedere da quassù? No, è chiaro che l'ultima lettera si trova vicino, su questo piano, incastrata nel punto meno sospettabile di tutti."
Come fossi un detective professionista, copio le azioni di Lou. è da sempre un ottimo investigatore, solo che questo caso, essendo personale, lo spiazza, confondendolo ed agitandolo e questo gli impedisce di mantenere quella lucidità che è essenziale in circostanze simili.
"Haz, l'ho trovata." Sussurra emozionato, mostrandomi immediatamente la lettera.
"Una A?" Bofonchio confuso, rigirando il pezzetto bianco tra le dita.
"Sì, con questa si compone la scritta BRIANNA."
"La tua ex?" Domando sbigottito.
"Io, non lo so. Cosa c'entra lei in tutto ciò? Non ci sentiamo da molto tempo ed è vero che non ci siamo lasciati in modo pacifico, ma non penso che avrebbe orchestrato una cosa simile."
"Dici? Aidan parla di una lei, e se fosse Brianna questa lei che tutti temono?"
"Ma perché? Non ne capisco il motivo. E poi Zayn perché ce lo direbbe, lui è dalla sua parte, la conosce bene se ha deciso di risparmiarlo e di dargli un trattamento privilegiato." Si gratta il capo. C'è decisamente qualcosa che non quadra. D'improvviso, la porta di accesso all'area si chiude velocemente, e le luci si spengono in contemporanea, lasciandoci confusi e impossibilitati a muoverci. Solo una tenue luce che filtra da uno dei finestroni ci permette di scorgere ciò che è vicinissimo a noi.
"Lou?" Pronuncio con la voce graffiata e terrorizzata, senza però ricevere risposta. Un tonfo, un urlo da parte di mio marito e poi più nulla. Tremo sul posto, avviandomi con passi incerti nel punto in cui proviene la sua voce.
"L-Lou? S-Stai b-bene?" Balbetto terrorizzato, muovendomi a scatti. Gli è successo qualcosa di brutto.
Una mano mi afferra d'improvviso sbattendomi contro il muro. Senza riuscire neppure a pensare ulteriormente, un paio di labbra morbide e carnose si schiantano sulle mie. Sbarro gli occhi, fissando l'individuo davanti a me. Capelli neri, occhi nocciola, barba e carnagione scuri. Trattengo a stento un urletto sorpreso quando comprendo che questa persona è Zayn in carne ed ossa. Le labbra umidicce si muovono lente sulle mie, con la lingua le schiude di più facendola poi rotolare nella mia bocca fino a sfiorare la mia lingua. Cerco di allontanarlo dal petto e sottrarmi al bacio ma lui mantiene salda la presa sul mio collo e sul mio fianco, spingendomi e schiacciandomi sempre più contro il muro, così da impedirmi la fuga.
"Figlio di puttana!" La voce di Lou risuona in sottofondo, lo fisso, pregandolo tacitamente di aiutarmi. Il viso di Lou è contratto in un'espressione di odio profonda, si incammina verso di noi con i pugni chiusi e le vene sporgenti. Calpesta talmente forte i piedi al suolo che sembra quasi che stia tremando. Senza più trattenersi, afferra Zayn per i capelli lanciandolo per terra per poi iniziare a colpirlo con ganci ripetuti in viso. Zayn, nonostante sia stato colto di sorpresa, riesce a tenergli testa, proteggendosi il viso con gli avambracci e spingendo Lou al suolo per attaccarlo a sua volta. Resto immobile a guardarli mentre lottano. Non è un bello spettacolo, ma sono talmente spaventato e scioccato, da non riuscire a muovere un muscolo. Un'altra figura, sbuca di soppiatto da un angolo, tiene un vaso in mano e si avvia quatta verso Lou.
"Liam no!" Urlo, precipitandomi verso di lui ma è troppo tardi. Con l'oggetto che tiene in mano colpisce Lou in testa, facendola sanguinare. Lou fissa prima Zayn e poi me con sguardo sconcertato, poi chiude gli occhi e sviene al suolo.
"Lou!" Questo nome, tre singole e brevi lettere fuoriescono dalla mia bocca in un gemito di dolore profondo. L'ho sempre visto come invincibile, come se nulla potesse scalfirlo e invece ora si trova a terra sanguinante, ferito da quello che reputavo uno dei miei migliori amici.
Louis' pov
La voce strozzata del mio piccolo si fa vicina. Si accascia accanto a me tamponando la ferita alla testa. Sta piangendo, le sue lacrime scivolano sul mio viso, bagnandolo tutto. Attorno a noi la luce si fa chiara, segno che i due sono fuggiti e hanno riportato la sala alla normalità. Subito, delle urla soffuse si irradiano, credo dicano 'chiamate un'ambulanza', 'c'è per caso un medico qui vicino?' e così via. è terribile il fatto che in molti mi vedano in questo stato ma ne sono anche felice, una signora infatti si precipita da Harry, abbracciandolo e consolandolo. Tento di parlare, ma i colpi che ho subito alla testa me lo impediscono. Riesco a percepire ogni cosa accanto a me ma il mio corpo stanco non mi permette di muovere un muscolo. Chissà se è questo ciò che ha sentito Harry quando Simon lo ha aggredito. Povero piccolo, ha dovuto sopportare così tante ingiustizie a causa mia.
"Eccoli, fate spazio ai paramedici." Questa è l'ultima cosa che sento, prima di sprofondare in un sonno profondo.
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Un fastidioso rumore metallico e dei bip disconnessi, giungono al mio orecchio. Spalanco gli occhi a fatica, avvertendo un forte dolore alla base della testa. Accanto a me, un casco di folti ricci è poggiato sul materasso. La sua mano è nella mia, non l'ha mai lasciata, di questo ne sono assolutamente convinto. Con lentezza, scorro il pollice sul dorso della sua mano, carezzandola leggermente. In quello stesso momento due meravigliose perle smeraldo mi fissano sorprese. Sono arrossate e gonfie ma mantengono comunque quella scintilla che li rendono i miei preferiti.
"Lou?" Domanda sorpreso, abbracciandomi di getto. Di rimando, lo accolgo tra le mie braccia, felice di averlo accanto.
"Lou mi dispiace sono fuggiti, ma tu stavi male non sapevo cosa fare e, e..." Dice tutto d'un fiato, senza nemmeno prendersi un momento per respirare.
"è tutto apposto Harry, sono felice che tu stia bene. Ti hanno fatto altro?"
"No Lou. Non mi hanno sfiorato."
"Stai bene?"
"Sono io che lo chiedo a te sciocco, tra i due sei tu quello su un letto d'ospedale con un trauma cranico e sei punti in testa."
"Ti ha molestato. La prossima volta che lo vedo lo ammazzo, anzi dò subito ordine ai miei uomini di prenderli e torturarli."
"Lou, per favore smettila di dire queste cose. Volevano solo aiutarci."
"Aiutarci? Tu quello lo chiami aiutare?"
"Sì, esatto. Mentre mi stava baciando Zayn mi ha messo in bocca questa." Tira fuori dalla tasca una fialetta. "C'è un messaggio dentro, leggilo."
'Quella ragazza che ti è familiare è la causa di tutti i tuoi mali, è colei che si nasconde dietro il nome TA. Domani manderà i suoi uomini a prendervi. Vi vuole entrambi per la resa dei conti. Alle 10 del mattino, non importa dove sarete, loro vi troveranno, non avete via di fuga se non quella di batterla al suo stesso gioco. Buona fortuna.'
"Merda!"
"Volevano avvertirci Lou, ci siamo così concentrati sulla mia incolumità per la caccia degli altri malintenzionati che non abbiamo più pensato a lei. Brianna, è lei la mente diabolica Lou, e tu sei l'unico a conoscerla, a sapere quali siano i punti deboli o come affrontarla."
"Abbiamo solo tredici ore prima della fine." Sbuffo, sarà dura elaborare un piano concreto. "Bene, mi serve il mio laptop, il cellulare e uscire all'istante dall'ospedale."
"Ma non sei ancora pronto, stanno facendo degli accertamenti e poi bisogna pulire bene la ferita che hai in testa. Sono passate solo due ore da quando sei arrivato e qualche minuto da quando ti sei risvegliato."
"Non abbiamo tempo H, io non ho tempo per crogiolarmi in questo fottuto letto! è arrivato il momento di tirare fuori chi sono davvero, e io non mollo mai."
Senza voler sentire altre ragioni, quella stessa sera, contro il parere di ogni medico della struttura e quello di Harry, vengo dimesso. Ci rifugiamo nella camera di un lussuoso hotel cinque stelle e mentre consiglio al mio piccolo di fare una doccia rilassante e una vigorosa dormita, mi rintano in una stanza per elaborare l'ultimo piano geniale di questo caso. Siamo giunti alla fine ormai, che vinca il migliore.
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