È finita

La suoneria della sveglia interrompe il mio riposo facendomi mugugnare in disapprovazione. Raggiungo il mio cellulare sul comodino, notando con disappunto che sono solo le sette del mattino.

Sbuffo, rifugiandomi sotto le coperte solo per sonnecchiare ancora qualche minuto in più.

"Sono le sette e dieci." La fastidiosa voce robotica fuoriesce dagli altoparlanti del cellulare, vibrando lungo tutta la stanza.

"Ho capito!" Ansimo già esausto, costringendomi ad alzarmi.

Appoggio i piedi al suolo, iniziando a vestirmi svogliatamente. Oggi è il primo giorno in cui ritornerò a scuola dopo l'incidente, ed il mio corpo cerca di rendermi questa cosa ancora più spiacevole di quanto già non sia.

Infilo in tutta fretta dei semplici jeans e una t-shirt con una felpa sopra. Prendo la cartella e mi reco al piano di sotto per la colazione.

Scendo le scale cercando di combinare i capelli in una capigliatura accettabile mentre uno sbadiglio lascia le mie labbra.

"Buongiorno."

Spalanco la bocca in stato di shock quando vedo Lou in piedi nella mia cucina, intento a sistemare crêpes, ciambelle, pizza e focaccia al prosciutto sulla tavola. Sono ancora mezzo addormentato e proprio non ricordavo il fatto che Lou fosse rimasto a dormire da me.

I suoi lucenti occhioni blu scorrono sulla mia figura, immobile sulla soglia della porta.

"Tutto bene?" Sorride compiaciuto, consapevole dell'effetto che ha su di me.

"Hai cucinato tutto tu?" Chiedo sbigottito, cercando di distogliere l'attenzione dal suo meraviglioso sedere tondo, reso ancora più sodo dai pantaloni stretti che lo circondano. 

"No, gli ho ordinati in panetteria. Sono pessimo ai fornelli, non so fare nulla." Inizia ad ancheggiare sensualmente verso una sedia, lo seguo, tappandomi la bocca con il palmo della mano per soffocare un gemito. Il mio amico nel basso ventre è già sull'attenti, desideroso delle attenzioni di Lou.

Mi accomodo rapidamente sulla sedia. La mia protuberanza si fa sempre più visibile e non voglio di certo che lui la veda.

"Non avrai cucinato nulla ma almeno il caffè lo hai fatto tu." Sorrido, portando la tazza fumante alla bocca mentre Lou si schiarisce la gola con sguardo colpevole.

"Nemmeno quello? Lou sei davvero un caso disperato!"

"Tu invece baby, cosa sai preparare da solo?" Appoggia gli avambracci proprio accanto alla mia figura. Lo sguardo blu cobalto mi scruta attentamente, come se riuscisse a leggermi dentro. Lo trovo dannatamente sexy con la voce impastata del mattino, i capelli in disordine e il suo odore a inebriarmi. Deglutisco a fatica, chiaramente imbarazzato da questa improvvisa vicinanza.

"Taco, pasta, insalate, omelette, uova alla Benedict e così via. Non sto ad annoiarti, staresti troppo male nel sapere quanto più bravo di te sono."

"Non sono geloso. Mi fa piacere, nella coppia è importante che almeno uno dei due sappia preparare qualcosa."

Nella coppia. So bene che abbiamo due visioni completamente differenti su questa parola, tuttavia non posso fare a meno di sorridere ed esultare tra me e me.

"Comunque Lou questo è un chiaro affronto alla mia silhouette." Ridacchio allegro, addentando un pezzo di focaccia.

"Ogni tanto si deve fare qualche eccezione." Inzuppa la ciambella nel latte al cioccolato, mugolando in approvazione non appena raggiunge il suo palato.

"Ho comprato tutto al negozio qui all'angolo. Non lo avevo mai sentito nominare ma devo ammettere che la qualità dei prodotti è eccellente."

"Sembri mio padre lo sai? Anche lui è fissato nella ricerca di un luogo in cui i prodotti siano sempre perfetti."

"Beh in un certo senso lo sono." Ammicca malizioso, alzando un sopracciglio di sottecchi.

Scuoto la testa rassegnato. Ci saranno sempre i doppi sensi con Louis Tomlinson.

"Il linguaggio che usi è molto raffinato, da quando questo cambio?"

"Ora ho qualcuno a carico e voglio essere un buon esempio."

Arrossisco. Mi sento molto felice del fatto che Lou abbia preso seriamente il suo ruolo da dom, e per essere la sua prima volta trovo che ogni cosa di lui sia assolutamente perfetta. Non che prima di tutto questo non lo fosse, ma ora mi sta permettendo di scoprirlo meglio e non c'è orgoglio più grande per me.

"Comunque quella è la panetteria dove lavoro, è gestita da due coppie di anziani che sono dolcissimi e sempre molto gentili e disponibili."

"Davvero? Non sapevo avessi un lavoro."

"Ho voluto iniziare per aiutare mamma con le spese delle bollette. Abbiamo qualche mese di affitto arretrato e ci tenevo a darle una mano. Non è nulla di che, lavoro solamente un paio d'ore ogni pomeriggio."

"Sei un'ottima persona Harry."

"Per così poco."

"Sono certo che per tua madre non significhi poco e neanche per me è una cosa da minimizzare. Non so quanti ragazzi della tua età avrebbero fatto lo stesso. Devi andarne fiero." Mi strizza una guancia per poi abbracciarmi amorevolmente.

"Il mio piccolo dolce Harry. Sei bellissimo stamattina. Dormire con me ti fa bene."

"Mi rilassi." Allaccio le braccia attorno ai suoi fianchi, iniziando ad accarezzargli la schiena.

"Ti è piaciuta questa sorpresa?"

"Sì Lou, molto."

"Ci tenevo perché la colazione è il pasto più importante della giornata..." Continua a parlare di dati statistici, energia, ricerche scientifiche e così via. Non avrei mai immaginato che un giorno avrei visto Louis Tomlinson in versione genitore. Quando ha detto che avrebbe adottato le stesse punizioni che i genitori usano nei confronti del figlio adolescente non mi sarei aspettato che era il preludio della nuova versione di Lou. Lou dom genitore.

Soffoco una risata continuando a sprofondare nel filo di pancetta che ha. La trovo così tenera, è nel punto perfetto per appoggiarvi comodamente il viso.

"Piccolo, che ne dici se ti porto a scuola?"

"Cercherai di imbarazzarmi come spesso fanno i padri e le madri quando accompagnano i figli?"

"No, certo che no, non sono tuo padre. Sono il tuo tutore provvisorio."

"D'ora in avanti ti chiamerò mamma, oppure mami Lou. Che te ne pare? Trovo sia perfetto per te e per il tuo nuovo ruolo. In fondo mi stai trattando come un ragazzino e non come un tuo amico quindi direi che il nominativo calza perfettamente."

"No, non lo faresti mai."

"Vuoi scommettere mamy Lou?"

Iniziamo a correre come due idioti per tutta la casa, ignorando i vari oggetti che facciamo cadere al nostro passaggio.

"Harry, non avrai mica timore di tua madre!" Lou mi raggiunge di soppiatto, con un'espressione divertita in viso. So bene che vuole farmi il solletico fino a quando non mi rimangerò tutto, ma questo non accadrà, non oggi.

"Ho solo paura che mi annoierai di nuovo con le tue motivazioni sul perché è importante fare colazione." Cerco di sfuggirgli ma riesce ad afferrarmi per il braccio, trascinandomi sul divano.

"Sono noioso quindi?" Sussurra a un palmo dal mio orecchio. Avverto le sue gambe tra le mie, si sorregge dalle braccia per non schiacciare il mio corpo con il suo mentre la punta del naso scorre leggiadra sulla mia guancia.

"Mhh credo che il tuo amichetto qui sotto non la pensi come te." Si lecca il labbro inferiore, guardando con bramosia la mia intimità.

"Ti ricordo che è mattina ed è normale. Non pavoneggiarti troppo Tomlinson."

"Non mi vedo molto come un pavone, in realtà mi hanno sempre considerato un toro, sai per una mia abilità che ancora non hai provato."

"Scommetto che te lo sei appena inventato."

"Vuoi provare per credere?"

Lo fisso serio, non sapendo assolutamente cosa dire. L'unica cosa di cui sono consapevole è che perdo ogni briciolo di razionalità quando lui è così provocante, sexy e vicino a me. Senza spiegarmelo, afferro il suo viso e premo le nostre labbra tra loro. Non so perché lo sto facendo, ma ne ho bisogno, non riesco a farne a meno. 

"Lou." Bofonchio quando la sua lingua inizia a ruotare nel mio palato. Bacia divinamente. Ogni volta sento delle scosse di adrenalina e le farfalle librare leggere attorno al mio corpo. Mi sento vivo.

"Lascia che ti aiuti Harry." Sussurra e non riesco più a fingere che non lo voglia anche io.

"Sì Lou, aiutami, ti prego." Supplico, adorando il fatto che sia lui il dom tra noi.

Sogghigna entusiasta, voltandomi a pancia in giù.

"L-lou, che fai?" Cerco di girarmi verso di lui, detesto non poterlo guardare in viso.

"Shh, so quello che sto facendo piccolo. Ti piacerà molto, forse più di tutto quello che abbiamo già provato."

Sento le sue dita armeggiare con la cerniera dei miei pantaloni. Li sbottona rapidamente, facendoli calare fino alle caviglie. Pochi istanti dopo anche ai boxer tocca la stessa sorte.

"Posso toccarti Harry?"

"Sì, ma non guardare più di quanto hai già fatto." Metto un piccolo broncio, sentendomi imbarazzato del fatto che Lou abbia visto il mio sedere.

"Ok baby, non lo farò. Se vuoi puoi bendarmi tu stesso così sarai ancora più tranquillo."

"No, mi fido di te. So che rispetterai il mio desiderio."

"Sempre piccolo mio, lo farò sempre." Accarezza la mia guancia, iniziando a posare casti baci lungo il collo mentre con le dita della mano libera inizia a massaggiarmi la spalla.

"Perché sei sempre così teso." Chiede dolcemente, tracciando piccoli cerchi lungo la mia schiena. Mugolo in approvazione, sentendo la pelle d'oca irradiarsi sulla mia pelle.

"Sono solo agitato."

"Perché?"

"Non so cosa vuoi fare."

"Hai paura che non ti piaccia? Perché in quel caso basta che me lo dici e mi fermo."

"Non è questo."

"Ne sei sicuro? Harry non voglio che tu ti senta obbligato magari dai miei modi di fare troppo invasivi, sappi che io preferisco un no che un sì forzato."

"Ho sempre desiderato tutto quello che abbiamo fatto Lou, non è questo il punto il punto."

"E allora qual è, baby, non riesco a capire." Il suo tono è dolce, calmo e paziente, sufficiente a farmi stare tranquillo ed esporgli i miei dilemmi.

"Penso sempre che tu non ti senta appagato da tutto questo. Sono così inesperto e poi molte volte solo io ho raggiunto il limite."

"Puoi usarla la parola orgasmo, l'hanno creata apposta per quello sai?" Mi stringe forte tra le sue braccia. Sono così piccole, eppure mi sembra di essere al riparo da ogni male.

"Sono felice con te, di quello che faccio con te. Vederti sperimentare qualcosa di nuovo con il tuo bellissimo visino tutto segnato da un enorme piacere che solo io ti ho dato è un qualcosa di indescrivibile per me, molto più appagante di un orgasmo. Hai capito curly? Non farti paranoie, se ci sono problemi, te li comunicherò immediatamente. Ora come ora, sto adorando ogni istante della vita con il mio sub." Mi lascia un bacio sulla tempia, senza smettere di accarezzarmi. Mi sento così coccolato, così importante, speciale ed unico. Quando mi tratta in questo modo sento il cuore sprizzare di gioia, è difficile spiegare a parole cosa sento per lui, di sicuro è qualcosa di immenso e importante.

"Cosa volevi farmi provare poco fa?"

"Ecco che ritorna il lato malizioso dell'innocente Harry Styles." Unisce le sue labbra alle mie, sorridendo nel bacio.

"Comunque, bramo di assaggiare il tuo sedere da tempo ed oggi è il giorno in cui tu mi concedi l'occasione di realizzare il mio sogno più proibito."

"Non sono certo che sia il tuo sogno più proibito, sicuramente immagini molte altre cose e tanto più sporche di questa."

"E se vorrai un giorno le proveremo tutte."

"Mi stai proponendo di realizzare le tue fantasie erotiche?"

"Può darsi, per ora mi limito a leccare il tuo bel buchino roseo."

"Lou!" Mi lamento.

"Che c'è?"

"Devi proprio urlarlo? Mia madre è al piano di sopra che dorme, di solito si sveglia alle nove quindi vedi di non disturbarla."

"Oh Harry, Harry. L'unica minaccia al suo sonno di bellezza saranno le tue di urla."

La sua lingua calda e umida si posa senza preavviso sulla mia apertura. La fa scorrere su e giù in un movimento lento e terribilmente piacevole.

"Sei squisito." Dice tra sé e sé, iniziando a strizzare le mie natiche.

Ha gli occhi chiusi, come ha promesso non avrebbe guardato. Non so quanto senso abbia questa cosa dato il fatto che la sua lingua si è impossessata del mio sedere, tuttavia mi fa sentire più a mio agio sapere che non vedrà le mie imperfezioni.

"AH!" Cerco di strozzare ogni mio gemito nel cuscino.

I miei occhi si serrano dall'intenso piacere che avverto. I piedi si arricciano e i miei fianchi vanno in contro al viso di Lou per chiedere sempre di più.

"Oh Lou!" Esalo col fiato corto, quando la sua lingua s'infiltra nella mia apertura iniziando ad assaggiarne l'interno. Lou inizia a ruotare il mio bacino sul divano, così da fungere da frizione per il mio membro.

"Oh sì!!" Strillo. In altre circostanze mi vergognerei di quello che sta uscendo dalla mia bocca, mi preoccuperò di questo più avanti perché ora come ora sembra così giusto ed eccitante.

"S-sto p-per... il divano L-lou si sporcherà!" Esalo sfinito cercando di trattenermi per non rovinare il sofà.

Lou mi gira prontamente, alzandomi le gambe in aria per continuare a divorare indisturbato il mio sedere. Pochi secondi dopo vengo copiosamente sul mio petto, emettendo tanti piccoli urli.

"Wow, sei così sensibile Harry. Vieni anche senza essere toccato." Lou afferra un panno per pulirmi l'addome, complimentandosi del fatto che ha evitato che mi sporcassi anche la maglietta.

"Non è da vantarsene. Duro troppo poco, non riuscirò mai a far felice qualcuno su questo piano se dopo cinque minuti ho già finito."

"Non essere troppo duro con te stesso, sei solo all'inizio, ci vuole tempo per queste cose. Andrà meglio più avanti, fidati." Mi bacia appassionatamente. Sulla sua lingua avverto il sapore amaro del mio sedere, onestamente non so come faccia a piacergli.

"Patataaa! Siamo arrivati, muovi il tuo bel culetto o arriviamo tardi." La voce inconfondibile di Niall si sente dalla porta d'ingresso.

"Hai già un passaggio a quanto vedo."

"Sei arrabbiato? Scusami Lou, dovevo dirtelo prima ma loro ci tenevano davvero molto ad accompagnarmi e non sapevo come dirgli di no."

"Piccolo, non devi giustificarti. Va bene."

"Ma tu hai detto che devo avere il tuo permesso perché quando non sono con te è rischioso."

"Me lo hai chiesto ora ed io ho acconsentito, poi chiamerò immediatamente Paul e sarà da subito alle tue spalle."

"Per proteggermi?"

"Sì piccolo."

"Da chi?"

"Non preoccupartene, ok? Ho tutto sotto controllo, non mi sembra il caso di dirti qualcosa che possa agitarti inutilmente. Ora pensa a divertirti e imparare a scuola, fai il bravo bambino." Mi bacia un'ultima volta, aiutandomi a sistemare i capelli in una accapigliatura che non urli 'Louis Tomlinson ha appena assaggiato il mio sedere sul divano di casa mentre mia madre dorme al piano di sopra.' Dio questa cosa non è da me, se ci penso un po' mi viene il ribrezzo. E se mia madre avesse sentito?

Ancora perso nei miei pensieri imbarazzanti non mi accorgo che Lou ha spalancato la porta, rivelando un Niall scioccato che alterna lo sguardo da me a lui.

"Bene, grazie per la colazione. Io vado ora, ci sentiamo." Lou si dilegua fino alla sua macchina senza più aggiungere altro.

"No Niall non ne voglio parlare." Lo supero, entrando in macchina dove Liam mi osserva di sottecchi.

"Oh no anche tu!" Cerco invano di uscire da quella gabbia ma le chiusure bambino mi costringono ad accettare la mia fine certa.

"Cosa succede ragazzi?" Zayn, accomodato sul sedile dell'autista ridacchia confuso.

"Molto semplice, un tale qualcuno, che a parole di Mr Styles è solo un amico è appena uscito da casa sua."

"Sai che novità, viene sempre a dormire con me."

"Oh, wow." Zayn sussurra stupito, fraintendendo la mia frase.

"Intendo dormire dormire non fare altre cose." Puntualizzo.

"Sicuro patata biricchina?" 

"Odori di sesso, ha le gote rosse, i vestiti sgualciti e una piccola macchia bianca sui pantaloni. Per non dire che sembri molto rilassato, troppo conoscendo le tue continue ansie per ogni cosa. E anche lui non era messo meglio." Liam mi osserva da capo a piedi, indicando tutto ciò che nota.

"Liam, capisco che tu sia il suo migliore amico ma neanche tu dici o descrivi nel dettaglio tutte le cose che facciamo a letto. Lascia in pace questo povero ragazzo." Zayn ammonisce il fidanzato, strizzandomi giocosamente un occhio. Inizia a piacermi seriamente questo ragazzo.

"Certo mi sembra giusto, solo che il tuo ultimo aggiornamento risaliva ad un bacio molto hot e ora penso che le cose si stiano evolvendo in fretta. Quindi H puoi rispondere a una sola mia domanda scuotendo la testa?"

"Solo se smetti poi di tormentarmi Liam!"

"Ok giuro."

"Sei incorreggibile." Zayn ride di gusto, portando una mano sulla coscia di Liam, che di rimando arrossisce e gli manda un bacio volante così da non distrarlo visto che è alla guida.

"Bene. Allora è successo qualcosa?"

Annuisco, sperando che una domanda sia veramente una sola ed unica domanda.

"Qualcosa del tipo importante importante tra voi oppure qualcosa del tipo stiamo imparando a conoscere il corpo dell'altro, scoprire i punti più sensibili e cose simili?"

"Liam era una domanda ed io ho risposto. Mettiamo della musica ora."

Il resto del viaggio scorre tra le battute di Niall e noi quattro che cantiamo all'unisono ogni canzone trasmessa in radio. So bene che i miei amici mi fanno tutte queste domande perché per loro Louis è una persona ambigua e proprio non lo vedono bene come fidanzato, specialmente per me. Il problema è che loro non hanno conosciuto Lou nel modo in cui lo conosco io, un po' mi spiace perché ha davvero molto da offrire e il fatto che le persone non lo comprendano mi spezza il cuore.

"Niall, non dirmi che non hai studiato per il compito di scienze che è tra circa sette minuti!"

"Liam non ti agitare, ho sette minuti, sono tanti."

Il cellulare fa un paio di bip, segno che è arrivato un messaggio. Lo apro subito e sorrido nel leggere ciò che Lou mi ha mandato.

Com'è tornare? Ho chiesto ai tuoi amici di non parlare di quel particolare episodio, credevo ti avrebbe fatto stare meglio. In ogni caso io ci sono sempre per te baby boy, verrei a salvarti anche con un elicottero o in fondo al mare se dovesse servire.

Adesso me lo hai ricordato tu! Certo che hai proprio poco tatto con le situazioni delicate! Scherzo, per ora non ci avevo pensato per niente ma sicuramente ritornando sul luogo mi sarebbe tornato tutto alla mente.

E sei pronto ad affrontarli i brutti ricordi se dovessero comparire?

Ci sei tu al mio fianco, questo basta a darmi forza.

Ricorda ciò che ha detto la terapeuta, profondi respiri, concentrati su un momento felice e chiamami che voglio esserci anche se tramite videochiamata, è chiaro?

Sì Lou, non preoccuparti, andrà tutto bene.

Ne sono certo, sei molto forte baby. Sei bellissimo, questo ricordalo sempre e sei anche maledettamente perfetto in tutto quello che fai. A volte penso che tu sia un angelo, il mio angelo. TI voglio tanto bene Harry, ti auguro di vivere un ottimo rientro.

Ti voglio tanto bene anche io Lou, buon lavoro.

Ah poi secondo me ti senti molto felice e spensierato grazie al mio piccolo intervento di questa mattina ;)

Lou!:(

Non c'è di che baby, ora il tuo daddy deve andare in riunione (una lunga e noiosa riunione) ma Paul sta arrivando.

OK Lou, ci vediamo all'uscita nel pomeriggio.

Sicuro baby, a dopo 💚

A dopo e grazie che ti prendi sempre cura di me.

È un onore per me.

Anche per me averti come dom lo è.

"Coraggio, andiamo subito in classe così ti faccio un riassunto di tutti e cinque i capitoli che erano da studiare."

Ridacchio sommessamente. Niall e Liam sono proprio gli opposti, eppure guai a separarli. È semplicemente un piacere vederli battibeccare ma al contempo aiutarsi sempre a vicenda. A volte dimentico che sono io il più piccolo del gruppo, ben un anno di distanza separa me, Niall, Liam e Zayn mentre con Lou sono addirittura tre.

"Menomale che ieri sono stato a casa tua a costringerti a studiare, altrimenti dovevo compierne due di miracoli in sette minuti questa mattina. Anche se non ti fa male ripassare." Liam trascina a braccetto i due poveri malcapitati che si ribellano come possono a Liam il terribile. Quando si tratta di imparare qualcosa Liam pretende almeno le basi, solo per prendere una sufficienza.

"Ci vediamo in mensa Harry." Mi salutano calorosamente, Niall con la faccia annoiata, di chi non gli importa proprio nulla di capire il funzionamento dei globuli rossi, Zayn che asseconda il fidanzato perché sa che se si mette contro di lui finirà in guai seri e Liam tutto affannato nel tentativo di far accadere il suo miracolo, ossia far si che i due individui attorno a lui escano trionfanti con un sei in mano.

Li osservo allontanarsi. Niall e Zayn che si distraggono chiacchierando su qualsiasi cosa vedano attorno a loro mentre Liam strilla buffamente per richiamare la loro attenzione.

Se ci penso vorrei tanto essere già al quarto anno assieme a loro, scommetto che in classe si divertono tantissimo.

"Harry? Posso parlarti?" La voce stizzita di Taylor, si presenta d'improvviso al mio fianco.

"Certo, c'è qualche problema?"

"E me lo chiedi? Fai sul serio Harry? Mi fai ribrezzo, come ho potuto innamorarmi di uno come te."

"Ma Tay cosa ho fatto?"

Mi tira uno schiaffo in pieno viso.

"Ti ho visto sai, con quel ragazzo. Vi stavate baciando sul divano di casa tua questa mattina. Vi ho visti dalla finestra, ero venuta a farti una sorpresa ma sei tu che l'hai fatta a me."

"I-io, mi..."

"Non dire che ti dispiace. Non permetterti di mentirmi mentre mi guardi negli occhi. Come mai era a casa tua? Quante volte mi hai tradita ma soprattutto da quando sei gay? Ho forse sbagliato qualcosa?"

"No, tu..." Mi blocco, non sapendo come comportarmi.

"Non mi interessano le tue futili parole, sei solo un lurido verme! Tra noi è finita Styles!" 

Getta a terra dei palloncini con scritto bentornato ed un biglietto in cui diceva che sperava di farmi dimenticare le cose brutte successe in corridoio con il suo amore, il suo affetto, la sua presenza. Ha perfettamente ragione, le ho sbriciolato il cuore noncurante dei suoi sentimenti ma solo concentrato su ciò che io volevo come un arrogante egoista. 

Alcuni gruppi di ragazzi iniziano a parlottare tra loro. Hanno sentito tutto. Tutti sanno che l'ho tradita con un maschio. Mi guardano storto, alcuni con sguardo torvo, spintonandomi quando mi passano accanto. Me lo merito, sono una pessima persona.

Raccolgo il necessario per la prima lezione della giornata, incamminandomi verso l'aula con le lacrime agli occhi. Era distrutta, il modo in cui mi guardava, con tutto quell'odio. È stato lacerante. Ha aspettato che venissi a scuola per umiliarmi davanti a tutti. Ha fatto bene, in questa storia lei ha tutta la ragione dalla sua parte e meritava la sua vendetta. 

Il bip del telefono mi fa trasalire. Lo afferro, sperando sia di nuovo Lou ma resto scioccato quando vedo il mittente e ciò che mi ha mandato.

Taylor

Video

Se non farai esattamente ciò che ti dirò da oggi in poi, manderò in rete questo video di te mentre baci il tuo nuovo ragazzo, così tutti a scuola e in paese sapranno cosa sei. Puoi pure denunciarmi, intanto il video non lo toglierai facilmente dalla rete.

Mi accascio contro gli armadietti. Sento che sto per avere un attacco di panico. All'improvviso tutto ritorna a galla nella mia mente, Simon, i nemici di Lou, la vita da sub, e ora anche Taylor. Non avrei mai pensato che una ragazza che pare così a modo e pacata possa fare una cosa del genere.

Ok, ok Taylor ma per favore cancella quel video

Solo dopo che avrai fatto tutto ciò che voglio. Ora vedi di sparire da scuola, ho sentito un paio di ragazzi dire che stanno organizzando un pestaggio, il tuo, sai una versione molto più dura di quella che Simon ti ha offerto. Ti avviso e sono seria, voglio ferirti ma devo essere io a farlo altrimenti non c'è gusto. Ciao Ciao traditore!

Corro fuori da scuola ansimando. La testa gira, il respiro affannato, non riesco a crederci. Non ho visto interamente quel video ma spero che Taylor non abbia visto più del dovuto e che non abbia registrato più del dovuto. Sarebbe troppo, non ho ancora superato l'affronto di Simon ed ecco che un altro enorme problema sorge. La mia vita è solo un concatenarsi di problemi e sofferenza.

Giro senza meta, lo zaino, il cellulare e tutte le mie cose sono rimasti sul pavimento freddo della scuola. Non li ho presi, sono fuggito in uno stato di panico. Come potevo preoccuparmi del resto? Le macchine circolano, le mamme accompagnano i figli a scuola, le signore più anziane si incontrano fuori dai bar per chiacchierare oppure vanno a fare spese nei piccoli negozi di alimentari sparsi per la città. Avanzo, percorrendo ogni via nel tentativo di calmarmi e capire come affrontare questa situazione. Non so bene quanto tempo sia trascorso, sono seduto su questa panchina ad osservare i piccioni volare liberi nel cielo. Quanto vorrei avere l'abilità di volare via da tutto questo. Passo le mani nei capelli iniziando a piangere disperatamente. Sono stanco di persone che mi feriscono, sono stanco di essere chi sono. Vorrei potermi svegliare domani ed essere un'altra persona. Tra tutte vorrei diventare Niall, è sempre così sereno, rilassato, dolce e felice. È la persona perfetta, che tutti vorremmo diventare. Ha capito tutto nella vita infatti tutti lo amano, è impossibile non restarne piacevolmente incantati.

"Ehi, tutto bene?" Un ragazzo dagli occhi azzurri e dai capelli biondi mi si accosta, sedendosi accanto a me.

"Scusa se te lo chiedo ma è da circa due ore che sono qui. Quando sono arrivato piangevi, ma pensavo di lasciarti il tuo spazio, invece il tempo sta passando e non sembra che tu stia meglio. Tieni, bevi un pochino, sembri stremato."

"Sto bene, grazie." Taglio corto, osservando il suo fisico racchiuso in un giubbino di pelle nero e dei jeans del medesimo colore.

"Ti piacciono i miei anfibi?" Ridacchia. Dalle sue labbra carnose fuoriesce un suono acuto e strambo, molto simile alla risata di Lou. Solo al suo pensiero mi sembra di tornare a respirare ancora.

"Io sono Aidan comunque e mi hanno detto che confidarsi con gli estranei aiuta." Prende una sigaretta tra i denti per poi accenderla e sbuffare in aria il fumo.

"Harry." Sussurro guardando a terra.

"Bene Harry è un piacere e visto che mi sembra di aver capito che non vuoi parlare di quello che ti affligge ti dirò io cosa ferisce me, ok?"

Annuisco. Sentire i problemi altrui può darmi forza.

"Bene, sei un tipetto curioso allora, cosa vuoi sapere?"

"Sei di queste parti?"

"No, mi sono appena trasferito qualche mese fa e non conosco nessuno."

"Beh, ora conosci me."

"Sei decisamente troppo piccolo e innocente caro Harry per essere mio amico."

"Sei maleducato a dire queste cose."

"No, solo che tu a quanto vedo hai già molti problemi e io sarei un carico extra."

"Per questo sei qui? Per fumare via i problemi?"

"Anche, ma specialmente perché quando torno da lavoro mi piace sostare qui qualche ora a osservare il paesaggio."

"Ti manca casa tua?"

"Non ho una casa, vado dove capita, viaggio spesso di posto in posto finché non ne trovo uno che mi piace."

"E Los Angeles fa per te?"

"Ora direi decisamente di sì."

"Ora?"

"Se sono tutti gentili e carini come te, potrei restare qualche mese in più." Sbuffa il fumo in aria, fissandomi intensamente. Sento le guance diventare rosse dal modo intenso in cui mi osserva.

"Deve essere bello poter esplorare il mondo. Dove sei stato finora?"

"Italia, Belgio, Inghilterra, Francia, Irlanda, Repubblica Ceca, Germania e ora qui negli USA."

"Wow."

"Sì è piacevole, ma non se sei sempre solo. A volte fa piacere avere anche solo una persona accanto."

"Beh, forse dovresti aprirti di più e lasciare entrare qualcuno senza paura di sentirti un peso o un problema per quella persona. Io ad esempio sono curioso di sapere di più su di te. Sicuramente avrai un milione di belle avventure da raccontare."

"Modestamente sì, ma vedere il sorriso sul tuo viso ora è la mia avventura più bella."

"Grazie." Mi accarezza dolcemente, sorridendomi ampiamente.

"E dove è casa tua?"

"Come?"

"Mi hai detto dove sei stato ma non da dove sei partito."

"Non ha importanza."

"A me importa."

"Ti sei mai sentito di troppo Harry, come se nessuno ti volesse e tutte le persone che ami ti ferissero continuamente? Ecco, io sì, e non voglio più saperne di quella vita."

"Vorrei tanto anche io cambiare vita."

"E puoi farlo, sei tu l'unico che impone i tuoi limiti."

"Sono ancora minorenne e poi non ho soldi, e non so nemmeno dove andare."

"Non lo devi sapere, devi partire e basta e poi fermarti quando sei stanco. Come hai fatto tu oggi, ma io l'ho fatto più in grande cambiando stato."

"Mi spiace Aidan che ti hanno ferito, credo che nessuno lo meriti. Non così profondamente."

"Ti hanno proprio fatto male queste persone eh? Se un ragazzino della tua età capisce di cosa sto parlando devi avere avuto una vita difficile."

"Già, dall'inizio è stata sempre una lotta. Quando avevo sette anni i miei hanno divorziato, è stata dura, specialmente perché non vedo mio padre quasi mai. Ha una nuova famiglia, dei figli ed è loro che ha scelto. Mi sento così sbagliato, come se non fossi adatto ad essere apprezzato per la persona che sono. Ha scelto altri, tagliando fuori me. E  questo è stato solo l'inizio della fine."

"Mi dispiace Harry, sembri un bravo ragazzo, meriti di meglio."

"Sai Aidan mi hai dato una bella idea. Quando finirò la scuola viaggerò solo per il mondo, potrebbe essere un po' troppo solitario ma mi serve andare in un luogo in cui nessuno mi conosce e dove posso ricostruire chi sono."

"Mi fa piacere Harry di averti incontrato, sei uno in gamba, e sono certo che ci rivedremo presto." Detto ciò si alza e scompare misteriosamente esattamente come è comparso.

"Signorino Harry! Signorino Harry!" Un omone alto e muscoloso si precipita verso di me preoccupato.

"Chi, chi sei?"

"Oh scusatemi signorino, non volevo turbarvi, sono Paul. Vi ho cercato per ore in tutto il paese, sono ormai le quattro del pomeriggio e il padron Louis era molto preoccupato. Ha detto che ha provato a chiamarvi e a mandarvi messaggi ma non avete risposto, è molto arrabbiato."

"Da quanto tempo mi cerca?"

"Dalle undici di questa mattina. Coraggio, dobbiamo tornare a casa ora, Mr Louis sarà sollevato nel vedervi al sicuro."

Lo seguo di fretta dentro la limousine. Da cinque ore Lou ha provato a contattarmi e cercarmi senza risultati. Sarà furibondo, non ho rispettato un'altra delle sue regole e il tutto è accaduto in meno di quarantotto ore dalla firma del contratto. Mi punirà stavolta?

Angolo autrice:

Aidan è tipo così, che ne pensate?

Cosa dite di Aidan, secondo voi che ruolo avrà nella vicenda? Ve lo aspettavate questo breakup? E il lato malvagio di Taylor? Ma soprattutto, ora Lou come si comporterà nei confronti del piccolo Harry?

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