Doccia

Un paio di labbra umide contro le mie braccia, risvegliano ogni mio senso.

Sorrido, incastrando le dita tra i capelli del mio dom.

"Buongiorno Lou Lou. Come è stata la nottata?"

"Buongiorno baby. La nottata è stata grandiosa, ho avuto il corpo nudo del ragazzo più sexy della terra addosso per tutto il tempo."

"Non è vero, non è andata bene. Sicuramente avrò russato con la bocca aperta, avrò parlato nel sonno e iniziato a girare per casa a causa del sonnambulismo. Sono un caso perso."

"Che tu ci creda o no, da quando hai iniziato a dilettarti con me, questi episodi sono molto diminuiti. Stanotte è stata tranquilla piccolo, davvero."

"Magari ero troppo stanco per muovere anche solo un muscolo." Ridacchio alla mia squallida battuta stropicciandomi gli occhi.

Nel frattempo le labbra di Lou sono arrivate fino al mio sedere. Lo lecca, lo stringe, lo massaggia e lo fa vibrare.

"Mhh." Mugolo quando la sua lingua raggiunge la mia fessura.

Lou porta due dita alla mia bocca, invitandomi a succhiarle più volte.

"Posso far conoscere il tuo buchino alle mie dita? Apprezzerebbero tantissimo fare la sua conoscenza." Mi chiede il permesso, lo fa sempre quando vuole provare una cosa nuova. Cerca di metterla sullo scherzoso così da non farmi agitare e al contempo ora ha iniziato a spiegarmi le sue intenzioni, esattamente come gli avevo chiesto di fare ieri.

"Certo che possono, ma solo se mi promettono che non gli faranno male, è molto sensibile e delicato." Lo fisso con un briciolo di paura. So bene che non farebbe nulla che possa ferirmi, tuttavia non posso fare a meno di titubare.

"Cosa dite indice e medio, ah che userete una polvere magica per entrare più facilmente? Hanno detto, ah no scusa un attimo." Si porta le dita vicino all'orecchio, inscenando una vera discussione con loro.

"Mi hanno raccomandato di dirti che non è una polvere magica qualunque ma una super super magica e altrettanto super super rara, che si trova nella terra di Willonka!" Spalanca le braccia in modo teatrale, afferrando il vasetto di crema di ieri sera.

Ridacchio divertito. Questo breve sketch è servito a farmi tranquillizzare.

"Hai unito Willy e Wonka in una sola parola! Non credo si possa fare, ma come ti è venuto in mente!" Rido di gusto, accarezzando il suo dolce visino.

"Ho molta fantasia se non te ne sei accorto. Hai avuto un assaggio delle mie incredibili doti di improvvisazione." Parla con uno spiccato accento inglese facendomi ridacchiare ancora di più.

"Oh, cosa dite indice e medio? Ah volete immergervi nella polvere così potete conoscere il buchino di Harry?" Sposta l'attenzione su di me. "Possono Harry? Non ci tengo a deluderli, sono bravi ragazzi, hanno sempre fatto il loro dovere di dita perfettamente, non posso negargli questo onore."

"Mi fai parlare un secondo con loro?" Rido, mangiucchiando le unghie.

Lou le avvicina con un'espressione divertita in viso.

"Indice, medio." Li saluto entrambi facendo un piccolo inchino con la testa.
"Avete il permesso." Concludo serio, baciandoli uno a uno.

"Ti ringraziano di cuore e dicono che sei molto gentile." Si china verso il mio orecchio. "Hanno confermato anche che sei dotato di una bellezza sensazionale, ma questo te lo posso dire solo io." Aggiunge serio, facendomi arrossire violentemente.

Fa camminare le sue dita sul mio petto fino a raggiungere la mia fessura dove vi spalma una quantità esagerata di crema.

"Potrebbe bruciare leggermente all'inizio. L'importante è che non stringi e respiri profondamente, ok?"

"Sì." Rispondo tremolante, afferrando le lenzuola e serrando gli occhi.

L'indice di Lou inizia a stuzzicare il mio orifizio. Gira sempre più in tondo fino ad allinearsi con la fessura.

"Guardami." Apro gli occhi e lo guardo come desidera.
"Andrà bene, ti piacerà." Mi carezza la guancia con l'altra mano, lasciandola appoggiata a me per rassicurarmi.

In solo colpo la punta del dito di Lou è dentro di me. Non ha fatto male, è solo strano.

"Posso continuare?"

Annuisco, cercando di respirare a fondo.

Piano piano lo infila tutto, iniziando a ruotarlo per allargare lo spazio a disposizione.

"Sei così stretto e caldo." Mugola con tono eccitato, estraendo il dito sa dentro di me per osservare il mio muscolo richiudersi all'assenza della sua falange.

Si lecca il labbro maliziosamente, fissandomi con sguardo carico di lussuria.

"Ottimo lavoro baby, sei stato bravo. Ti ho fatto male?"

"No Lou. Mi piace, mi piace molto." Sussurro, sentendomi improvvisamente attraversato dal piacere.

Lo sento sorridere sollevato, così inizia a creare lo spazio sufficiente per il secondo dito. Lo cala piano, come ha fatto con il primo, allargando ancora di più la mia fessura.

"Ahi!" Piagnucolo, avvertendo il mio didietro bruciare leggermente.
In effetti sono pessimo a reggere il dolore.

"Scusami piccolo, ora passa presto vedrai." Mi bacia imprimendo tutto il suo rammarico nel vedermi soffrire.

Mi aggrappo alle coperte, sentendo il bruciore aumentare mano mano lo inserisce. Strizzo gli occhi e mi mordo le labbra per cercare di lenire il dolore.

"Ho finito, è entrato. Come stai?" Domanda allarmato, iniziando ad accarezzarmi ovunque.

"Sto bene Lou." Lo rassicuro, avvertendo il mio corpo adeguarsi alla nuova presenza.

"Mhh. Le tue pareti si stringono attorno alle mie dita." Mugola in approvazione, eccitato da questo fenomeno.

Senza alcun preavviso inizia a sforbiciare e ruotare le dita in me.

"Ah." Un leggero gemito esce dalla mia bocca.

"Ti piace ora baby?"
Fa uscire e rientrare le sue dita come fosse una vera e propria penetrazione. Ad ogni affondo lo spazio in me si allarga sempre di più. Sta esplorando ogni singolo lato di me. Mi sta possedendo piano piano, marchiandomi come suo.

"S-sì. Oddio Lou lì. Oh!" Inizio ad agitarmi dal piacere quando le sue dita raggiungono il mio fascio di nervi più sensibile.

Continua a affondare in me, raggiungendo appositamente la mia prostata, punto che mi fa vedere letteralmente il paradiso.

"Oh Lou! Oh sì! Oh!" Gemo senza inibizioni, certo che probabilmente tutto il vicinato senta le mie urla.

"Mi piace quando urli così."
Con l'altra mano libera Lou inzia a pompare il mio membro a ritmo con le sue dita.

"OH!" Un urlo acuto, il più alto che abbia mai fatto fa tremare il mio corpo dal piacere. Lo sento scorrere nelle vene, mi colpisce più forte di quanto non abbia mai fatto.

"Vieni piccolo, avanti, vieni per il tuo daddy." Sussurra seducente prima di mordicchiare e leccare il lobo.

"AH!" Con un urlo lungo vengo copiosamente nella sua mano. Le lenzuola strette tra le mie mani, le labbra spalancate, il respiro ansante, il viso sudato ed il corpo stremato. Ecco cosa avverto quando il mio orgasmo mi abbandona. Mi sento posseduto, marchiato per sempre da Louis Tomlinson.

"Cavolo baby, sei stato selvaggio questa volta." Mi bacia, accoccolandosi su di me.

Il suo capo è saldo sul mio petto, si trova proprio sopra al mio cuore, come se volesse sentirne ogni battito. Intreccia le sue gambe alle mie e fa lo stesso con le mani.

"L-lou? Che, che cosa stai facendo?" Domando sbigottito. Abbiamo fatto molte cose assieme, e mai aveva deciso di sistemarsi su di me. Di solito lui vuole sempre il comando, anche quando si tratta di coccole.

"Ti crea fastidio?"

"N-no è che, i-io ecco... io s-sono..."

"Nudo? Completamente senza vestiti? Sì, me ne ero già accorto." Si struscia appositamente sul mio membro, facendolo risvegliare all'istante.

"Ehm, ho un po' di fame, perché non andiamo a fare colazione?" Emetto una risatina nervosa, grattandomi la testa.

Lou mi guarda per un istante prima di borbottare un no categorico.

"Niall aveva ragione." Incrocio le braccia al petto, iniziando ad agitarmi per sfuggire alla sua presa.

"È inutile Hazza, non ti lascerò andare finché non lo vorrò." Dice tranquillamente, con tono rilassato.

Sento i suoi polpastrelli tracciare cerchi immaginari sul mio addome. Solo questo contatto basta a farmi venire la pelle d'oca.

Cosa stiamo facendo? Lui è un maschio come me, non dovremmo, noi non dovremmo fare tutte queste cose così intime. Ma soprattutto, io non dovrei provare quello che provo chiaramente quando è lui a toccarmi.

"Lou? Per favore, possiamo andare adesso?" Insisto, pizzicandogli leggermente le spalle.

"Sei davvero impaziente quando si tratta di cibo eh?" Ridacchia, iniziando a succhiare il mio capezzolo.

"E tu... t-tu sei" Esalo appena, non riuscendo a continuare la frase. Lou ha iniziato a muovere il suo bacino contro il mio, con una mano pizzica un capezzolo già diventato turgido mentre la sua bocca è impegnata sull'altro.

"Sì? Cosa sono io?" Ammicca seducente, portando le sue labbra al mio collo, proprio nel punto più sensibile, senza smettere con gli altri movimenti.

"Ah!" Mi lascio sfuggire appena. Non voglio dargliela vinta.

"Tu sei fissato con il mio corpo invece!" Strillo tutto d'un fiato facendolo solo ridacchiare.

"E puoi biasimarmi? Chiunque lo sarebbe." Fa scendere le sue labbra fino alla mia pancia, poi sotto l'ombelico ed infine arrivano al linguine.

"No Lou, fermati." Sospiro, afferrandolo per il viso.

"Perché? So che lo vuoi anche tu, so che ti fa impazzire." Posa le sue labbra attorno alla punta del mio membro, iniziando a succhiare e leccare.

"N-no Lou, ho detto basta. Sono sfinito, per favore." Piagnucolo.

Non è che non voglio sentirlo di nuovo su di me, il punto è che la mia mente mi suggerisce che è tutto sbagliato mentre il cuore batte solo per lui.

Cosa mi sta succedendo? Mi piacciono gli uomini? Credevo, credevo che lui fosse il mio insegnante, ora non c'è più motivo di fare queste cose.

Le dita di Lou mi alzano il viso da sotto il mento. La sua faccia è a pochi centimetri dalla mia, percepisco il suo respiro caldo sulla pelle. Cerca di incontrare i miei occhi, ma ora come ora non penso riuscirei a reggere il suo sguardo.

"C'è qualcosa che non va?"

"N-no, i-io..."

"Mi dispiace. Avrei dovuto fermarmi prima." Si allontana svelto, indossando una tuta dall'armadio.

Lo fisso mentre si veste. Perché ho permesso che mi toccasse per tutto questo tempo? Perché mi è piaciuto così tanto? Perché sento che mi sto innamorando di lui? Non va bene, nulla di questo va bene. Non voglio che anche a Lou succeda ciò che è accaduto a Michael, non potrei mai perdonarmelo se dovesse succedere di nuovo.

"Harry, piccolo perché piangi?" Il corpo di Lou è su di me. Mi stringe forte, continuando a sussurrare che gli dispiace e che la prossima volta si fermerà immediatamente appena glielo dirò.
Vorrei tanto fargli sapere che non è questo ciò che mi affligge, vorrei potergli parlare di Michael, dirgli la verità su una parte della mia storia che nessuno conosce. Ma per qualche ragione, l'unica cosa che riesco a fare in questo momento è piangere, frignare come il bambino che sono.

"Ti va di andare giù a mangiare?" Chiede cortesemente, accarezzandomi il viso con le sue dita piccole e delicatissime.

Annuisco, iniziando a indossare gli abiti che Lou ha scelto per me ossia una semplice maglietta, dei pantaloni sportivi grigi, una felpa pesante ed una coperta. Sa bene che ho sempre freddo e mi lusinga il modo in cui si prende sempre cura di me.

Scendiamo a fare colazione mano nella mano. Attorno a noi i domestici di Lou hanno già iniziato a pulire la casa. L'unica domanda che mi sorge spontanea è se loro abbiano sentito ciò che è successo poco fa. Ho strillato davvero molto forte ed in una casa silenziosa come questa, la mia voce sarà sicuramente rimbombata.

"Buongiorno signore. La colazione è servita." Il maggiordomo apre la porta della sala da pranzo, dando libera visuale di tutto il cibo presente.

"Wow, è tutto così wow!" Esulto felice, iniziando a saltellare come un bimbo accanto a Lou.

Lou fa un mezzo sorrisino, incamminandosi nella sala con una postura altezzosa che non gli avevo mai visto. Pensandoci bene, da quando siamo usciti dalla camera, lui si è come trasformato, è diventato subito freddo e distante.

Che abbia fatto qualcosa di sbagliato?

"Allora Harry, entri oppure no?" Chiede schietto, fissandomi dall'alto in basso con sguardo impaziente.

Il maggiordomo, che scopro si chiama Edwick dalla targhetta che porta appesa sulla camicia, mi saluta calorosamente forse avvertendo la mia tristezza.

"Grazie." Lo ringrazio, facendo del mio meglio per sorridergli.

Lou allunga la mia sedia, io mi accomodo e lui mi avvicina al tavolo.

"Spero ti piaccia tutto, non sono prodotti industriali, li ha cucinati Helen, la cuoca di famiglia. È davvero molto brava nel suo lavoro."

"Assaggio subito allora." Mi servo immediatamente, assaggiando timidamente un pezzo di strudel.

La distanza tra noi su questa tavola è abissale. L'avevo già vista prima ma non pensavo la usasse.

"È molto buono." Sussurro, osservando il suo viso perso in qualche assurdo pensiero.

"Senti Lou... ehm per la questione di prima-"

"No Harry, è colpa mia, non provare a sminuire la gravità di quello che ho fatto." Risponde adirato.

"È proprio di questo che voglio parlarti. Lou, non è causa tua il mio cambio d'umore. Scusa se ti ho fatto un'impressione sbagliata." Giocherello col cibo nel mio piatto, sentendomi più leggero ora che gliel'ho confidato.

"E allora che ti succede piccolo? Ne vuoi parlare?"

"No, non esattamente." Pronuncio debolmente, sentendolo irrigidirsi.

Il silenzio cala come una barriera tra noi, che si ostina a tenerci lontani. Mi guardo attorno, cercando di distrarmi dal viso pensieroso e triste di Lou. Il fatto che non gli voglia parlare di una questione deve averlo offeso. Cin sono cose che anche lui non mi dice, e scommetto che lui ha molti segreti con me per cui non capisco quale sia il suo problema. L'offeso tra noi dovrei essere io visti i guai in cui mi ha ficcato. Poso distrattamente lo sguardo sull'orologio al bancone strabuzzando gli occhi a quello che vedo.

"Oddio Lou sono quasi le dieci, io ho scuola e tu hai lavoro e siamo davvero in ritardo!" Mi agito sulla sedia, avvertendo il familiare senso d'ansia impossessarsi di me.

"Calmati piccolo. Oggi ho preso il giorno libero, abbiamo delle commissioni da fare." Ribatte con nonchalance, senza però guardarmi in viso.

"Commissioni?" Domando confuso. Quando aveva intenzione di dirmelo?

"Sì, quindi corri a farti una doccia e fatti trovare pronto tra mezz'ora."

Louis' Pov

Lo guardo mentre sale lentamente le scale per andare al piano di sopra. Sembra sofferente, come se un ricordo lontano lo stesse inghiottendo piano piano, pezzo per pezzo. Vedo nei suoi occhi quanto desidera confidarsi, tuttavia la morsa del suo passato glielo rende difficile. Ha la testa bassa, lo sguardo perso. Non sembra più lui, il mio dolce e vitale bimbo.

Mi alzo da tavola, ringraziando le cameriere e le cuoche. Devo inventarmi qualcosa che lo faccia sentire meglio, la notizia che gli darò quando saremo in macchina potrebbe seriamente turbarlo. Spero comprenda che lo faccio solo per il suo bene.

Mi sdraio sul letto con il laptop in mano alla ricerca di un posticino carino in cui portarlo dopo il nostro appuntamento alla Hohana School Department. Sono molto nervoso all'idea, so bene che non apprezza i cambiamenti, soprattutto se sono repentini.

"We are still young, we don't know where we are going but we know where we belong."

Sento la soave voce del mio Harry risuonare dalla porta del bagno. È semplicemente meravigliosa, come tutto in lui. Cerco di tornare allo schermo del laptop ma l'idea che a pochi passi da me ci siano lo splendido corpo e il visino dolce del mio piccolo mi fa desiderare di raggiungerlo. È ancora presto per un bagno insieme, ma sono felice che finalmente si senta più a suo agio a stare nudo davanti a me. Sono felice che si stia fidando sempre più e che il nostro rapporto non sia cambiato di molto nonostante tutto quello che sta capitando tra noi.

Senza potermi piu trattenere spalanco l'uscio del bagno ritrovandomi un Harry sdraiato a pancia in giù nella vasca.

"Louis come mai sei qui? H-hai bisogno di qualcosa?" Chiede. E non posso fare a meno di intenerirmi alla vista del suo volto tinto di porpora. Adoro l'effetto che ho su di lui.

Non rispondo, mi limito ad avvicinarmi lentamente, scrutandolo con sguardo malizioso mentre mi mordo il labbro inferiore. So che ama quando faccio così e chi sono io per non dare al mio piccolo ciò che vuole.

"L-lou? Cosa stai facendo?" Balbetta a metà tra il nervoso, l'imbarazzato e l'eccitato.
Alla vista del suo visino così voglioso e al contenpo innocente, il mio amico qui sotto inizia a risvegliarsi. Mi fa sempre questo effetto e mentirei se dicessi che non voglio portarlo a letto. È ciò che bramo, ciò che dissero di più al momento. Possedere in tutto e per tutto il mio piccolo. Posso solo immaginare il piacere che entrambi proveremmo. Già lo gusto sulla punta della lingua. Spero vivamente che un giorno me lo permetta, certo, io adoro stare con lui anche senza fare sesso, quello sarebbe solo un valore aggiunto che spero di provare anche solo una volta.

Mi siedo dinanzi a lui, iniziando a sciacquarlo con la spugna. Lo insapono e gli faccio piacevoli massaggi per far sparire qualsiasi pensiero negativo gli passi per la mente. All'inizio stranezza gli occhi dallo stupore come suo solito, ma ci vogliono pochi istanti prima che si rilassi completamente e si lasci deliziare dal mio tocco.

"Lou?"

"Dimmi piccolo."

"Se Li e Ni ieri erano a casa tua, in questa parte della città, loro sanno cosa siamo?"

Gli occhi chiusi, la voce rilassata. Amo vederlo così ma soprattutto amo avere il potere di farlo stare meglio.

"Diciamo che ho usato i miei metodi per non farglielo scoprire. Al massimo sospettano che viviamo insieme ma quello si può smentire tranquillamente."

"Tu vorresti nasconderlo?" Punta i suoi occhioni nei miei. Mentirei se dicessi che ogni volta che mi guarda il mio respiro non si mozza e il mio cuore non fa innumerevoli capriole nel mio petto.

"No. Ho solo pensato fosse ancora troppo presto e poi non sapevo cosa ne pensavi."

Lo sento sorridere a questa mia affermazione. Si nasconde sempre quando fa i sorrisi più belli e sinceri.

"Non coprirti, voglio vederti mentre sorridi." Glielo dico con una dolcezza che non mi appartiene. Non mi hanno insegnato ad essere così accondiscendente con il mio sub, ma Harry non sarà mai solo un semplice sub per me.

"Perché?" Domanda timido e non posso far altro che lasciargli un dolce bacio sulla fronte ed una carezza tra i suoi ricci.

"Perché mi piace quando sorridi e non ne voglio perdere nemmeno uno."
Lo vedo arrossire compiaciuto. Gli piace il modo in cui lo tratto e questo mi rende immensamente felice.

"Eri da Taylor vero quando sono tornato, avevi pianificato tutto come sempre. Non è così?"

"Già, ma quando alle sette i tuoi amici mi hanno detto che si erano già fatti scoprire e che eri solo a casa ho dovuto accelerare le cose per tornare immediatamente da te." Lo vedo sorridere di nuovo. Il suo sorriso è ormai diventato la cura per ogni mio sconforto. Credo che non potrei vivere senza di esso, e senza il mio Harry.

"Cosa le hai promesso?"

"Un provino per una casa discografica. Ce l'ha settimana prossima."

"E il video?"

"Non c'era nulla di scioccante, fortunatamente ha ripreso solo quando ti baciavo le labbra e non qualcos'altro." Ammicco malizioso facendolo imbarazzare.

"Lo ha eliminato?"

"Certo che sì, ho controllato personalmente che non lo avesse salvato da altre parti e ho detto che l'avrei denunciata per diffamazione se mai fosse uscito qualcosa sul video, quindi è tutto sistemato. Sembrava molto spaventata da me."

"Dillo che non vedevi l'ora combinasse qualcosa così avresti potuto intimorirla."

"Come? Io? Ma per chi mi hai preso, non lo farei mai."

"Ti vedevo Lou, il tuo viso diventava triste ogni volta che la nominavo. Ho capito che non ti è mai piaciuta ma apprezzo che tu non abbia ostacolato la nostra storia."

Sospiro, per un momento credevo sapesse veramente ciò che provo e ho sempre provato per lui.

"Ora devi uscire però, devo asciugarmi e vestirmi."

"Nulla che non abbia già visto o maneggiato." Ammicco malizioso, facendo strani segni con le mani. È divertente vederlo quando si imbarazza per queste cose, è completamente normale quello che facciamo tuttavia per lui la sfera sessuale rimane ancora un tabù.

"Scemo!" Bofonchia appena, giocherellando con le sue dita.

Ridacchio, intenerito dalle sue reazioni dolci e smisuratamente tenere. Come posso non innamorarmi di una persona così?

"Mi giro e non guardo allora, d'accordo?"

"Mhh, non mi fido."

Fai bene, penso tra me e me ma questo lui non lo deve sapere.

"Oh avanti, come non ti fidi? Devo ripeterti quello che mi hai detto qualche sera fa mentre la mia mano ti-"
Mi tappa la bocca, fissandomi con molto imbarazzo. Me lo aspettavo e sono contento abbia reagito in questo modo.

"Ok, ok va bene. Però ora basta parlare. Passami l'asciugamano." Si arrende mettendo uno di quei suoi bronci che adoro.
Allungo il braccio, afferrando l'accappatoio. Sto per porgerglielo ma quando la sua mano si fa vicina lo alzo in aria così che non lo possa prendere.

"Lou!" Si lamenta seccato e non posso non ridere di gusto. Ci casca ogni volta. Povero Hazz.

"Ah, ah!" Continuo ad evitare la sua mano, che insistente non smette di fare tentativi per afferrare la salvietta.

"Sei proprio un bambino!" Cerca di insultarmi, ma è troppo un bravo ragazzo per pronunciare qualcosa di offensivo.

"Non mi hai detto la parola magica. C'è scritto nelle regole e mi dispiace che tu ancora non le abbia imparate." Lo rimbocco, facendolo seccare ancora di più.

"Forse se la smettessi di importunarmi a letto, avrei più tempo per le regole!" Continua a sforzarsi nell'acciuffare senza successo l'accappatoio.

È così divertente.

"Non hai ancora detto quella parola!"

Lo vedo respirare ampiamente, cerca sempre di non scomporsi ed ha molta pazienza, specialmente con me.

"Lou, per favore, mi potresti dare l'accappatoio ora. Te ne sarei davvero molto grato." Dice con tono calmo.

"Certo baby, ecco a te. Grazie di aver fatto affidamento sul tuo daddy." Esordisco, sapendo bene che queste esatte parole lo faranno imbestialire ancora di più.

"Vai fuori! Esci di qui!" Sbotta stremato, spintonandomi e schizzandomi tutta l'acqua.

"Ok, baby, non c'è bisogno però di reagire così." Ridacchio, uscendo divertito dal bagno.
"Ah e ricorda di spalmare la crema e di depilarti. È nelle regole, non so se lo ricordi!" Concludo sgattaiolando lontano dal bagno per paura che mi lanci addosso qualcosa.

"LOUIS!!!" Strilla al limite della sopportazione.

Vorrei che ogni mattina fosse così.

Angolo autore:
Ciao a tutti! In questo capitolo abbiamo avuto per la prima volta il pov di Lou. Come vi è sembrato?
Spero come sempre che vi sia piaciuto!

-A presto 💚💙

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