Solo Mio
Tail, in poco tempo, si era irrimediabilmente affezionato al piccolo omega ferito che aveva trovato. Ma quel sentimento che sentiva non era così puro come pensava. Lui ne era diventato ossessionato.
Voleva quel omega tutto per lui e pensare che qualcuno li aveva già messo le mani addosso e non nel modo corretto, lo fece ribollire di rabbia. Nessuno avrebbe più dovuto azzardarsi a fargli nuovamente del male, o ci avrebbe pensato lui stesso a fargliela pagare.
Ma un'altra domanda si pose con forza nella propria testa. E se Jess non lo voleva e nel modo in cui lo voleva lui? Cosa avrebbe fatto a quel punto?
La risposta era più semplice di quanto sembrasse, avrebbe continuato a tenerlo con sé nonostante tutto.
Sentiva che era destinato a lui.
"Jess?"
Lo chiamò, riprendendosi dai pensieri per poi lasciare la sedia della sala, ed entrare in cucina, dove lo trovò intento a cucinare.
Li si avvicinò, per cingerlo da dietro,facendo aderire completamente i due corpi, tra loro.
La sensazione del calore che emanava l'altro, li fece venire voglia di conoscere ogni sua sfumatura. Voleva renderlo suo a tutti gli effetti.
"Ti voglio. Voglio che tu sia mio e solamente mio" ruggí, portando il naso nell' incavo del collo ad annusare il suo buono odore.
Jess a quel punto, reclinò la testa di lato, portando il braccio all' indietro per poggiare la mano sul retro del collo caldo dell'altro.
Quel omega che adorava, era capace di farlo mandare fuori di testa, e su questo ne era ben consapevole. Ma cosa poteva farci se il solo stargli vicino non li faceva più capire niente ?
Sentiva quel neccessario bisogno di toccarlo, di amarlo e di essere amato. Era la prima volta che li piaceva così tanto qualcuno, che provava cose profonde, mai sentite prima d' ora.
E ora che aveva incontrato la persona fatta per lui, voleva lasciarsi libero, come un spirito libero.
"T-Tail, aspetta".
Sussurrò a mezza voce, per poi voltarsi, mettendo le mani sul suo ampio petto, come per fermarlo, e guardarlo negli occhi azzurri.
"Perché, Hm? Non ti piaccio".
Rispose brusco, ora guardandoli le labbra dischiuse e poi gli occhi castani.
"N- no! Non è per questo, ma..."
Ribattè con voce incrinata, gli occhi ora fattosi un poco lucidi.
"Ma? Avanti dillo che non ti piaccio".
Tail in quel momento era invaso dalla delusione e dalla rabbia, nel sapere che forse non poteva essere lui l' Alpha della sua vita o forse che non era il suo tipo. E questo li pesava, come un mattone. Avrebbe dato qualunque cosa per avere un poco del suo amore.
"Avanti, parla cazzo! Dammi una valida ragione del perché, e io ti prometto che ti lascerò stare" disse sempre con tono alto, ma senza lasciare il piccolo ragazzino che teneva stretto a sè.
"I-io.... H- ho paura".
Pianse, con lo sguardo ora rivolto a terra.
Tail, da lì capí il perché di questa sua reazione e i sensi di colpa presto si fecero sentire, come un qualcosa che li stava divorando l' interno. Lui aveva osato, anche sapendo che quel ragazzino impaurito , non molto tempo fá, aveva subito delle violenze. Pensò che in fondo, non era poi così diverso da quelli Alpha che pensavano solo al bisogno di soddisfare il proprio istinto, senza pensare ai sentimenti dell' altra persona, e pensare a questo li fece capire che aveva sbagliato tutto. Diceva di amarlo, ma fin' ora non glielo aveva mai dimostrato nel modo corretto. E pensare di essere il danno di quelle lacrime che bagnavano quel viso angelico, si odiò.
"Mi dispiace piccolo....io, scusami.
Sono io il mostro in questo momento. Fino a questo momento ho pensato solo a me e non ai tuoi sentimenti, come tu potessi sentirti. Non voglio rischiare di perderti per questo mio stupido errore. Perdonami"disse, per poi tirare a sè il corpo del omega scosso dai singhiozzi, e abbracciandolo forte, portò una mano ad accarezzare i capelli castani.
"Non m-me ne andrò".
Singhiozzò, con il viso affondato nel suo petto a sentire dei battiti forti del cuore.
***
Quella sera, Tail e Jess si recarono nel centro della città in un pub molto frequentato dalla loro specie. Erano seduti con un amico in un tavolino a tre e per dare più atmosfera al posto, delle canzoni lente risuonavano in sottofondo dalle casse.
"Allora, ora siete una coppia a tutti gli effetti?" li chiese Josh, portandosi il drink alle labbra, per poi ingoiare un sorso.
Tail, sogghignò per poi lanciare un' occhiata di sfuggita al compagno che li stava timidamente seduto vicino.
Poi allungando un braccio sulla spalliera, facendo finta di non accorgesene toccò con le proprie dite le minute spalle.
"Non sei ritenuto a saperlo".
Disse d'un botto, per poi rivolgergli lo sguardo.
"Peccato, sai non mi sarebbe dispiaciuto provarci con il piccolo omega che ti sta affianco" buttò a scherzare, con un mezzo sorriso.
Jess che fino a quel momento rimase zitto e con lo sguardo rivolto in basso, si ritrovò a guardare il compagno ora rigido. Tail non notandolo, prese con la mano libera il calice pieno di liquore, bevendolo poi tutto d'un sorso per via della gelosia che sentiva dentro di sè.
"Questo piccolo Omega, è mio, e io sono l'unico che ha il diritto di amarlo, nessun altro" rispose secco, marcando sulle prime tre parole per mettere in chiaro le cose .
"Amico, scherzavo ".
Rispose in modo nervoso, l'amico.
Tail non rispose, li lanciò solo uno sguardo incenitore come a volerlo bruciare vivo e alzandosi da lì, prese il suo piccolo da un polso, portandoselo con sé .
***
"Tail?"
Lo chiamò dolcemente il più piccolo , non appena giunti a casa, guardando il compagno che faceva avanti indietro nel salotto.
Tail, perso nei suoi pensieri non rispose. In quel momento la sola cosa che premeva nella sua mente era quella di rivelargli i suoi sentimenti.
Ma se da una parte voleva dirgli la verità, dall' altra aveva paura di non essere ricambiato.
Facendo un lungo respiro, si avvicinò al piccolo omega che li stava a pochi centimetri di distanza, a guardarlo tra il curioso e lo spaventato.
E prendendogli le piccole mani fra le proprie iniziò il suo discorso.
"Cazzo! Piccolo Jess, cosa mi hai fatto? Mi hai stravolto completamente la vita, hai preso il mio cuore senza alcuna arroganza, ma solo con la tua dolcezza. Tu mi mandi in confusione, mi stai facendo provare cose nuove. Con te ho imparato ad amare. E divento pazzo... al solo pensiero che io non posso essere l' Alpha della tua vita. Ho paura che tu non possa ricambiare i miei sentimenti..."
Le parole si bloccarono lí, perché Jess tutto ad' un tratto alzandosi sulle punte lo baciò, facendogli cancellare ogni traccia di dubbio. Il suo piccolo ricambiava, e questa consapevolezza li fece esplodere il cuore dalla felicità.
Ora sí, che poteva dire che quel omega gli apparteneva.
Con dei sorrisi, il più grande lo fece sedere sul tavolo di marmo, portandosi le sue gambe a cingere la propria vita, senza smettere mai un secondo di baciarsi, senza malizia.
Presto si spogliarono velocemente, per poi fare per la prima volta l' amore, donandosi corpo e cuore.
Lo stesso cuore che dettato dall' Amore, batteva forte per la sola presenza dell'uno e dall'altro.
"Solamente Mio".
Mormorò Tail, dopo che loro bocche si separano,marchiandolo poi sul collo in segno di appartenenza.
"Solamente tuo".
Fine.
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