Chapter 13
Sono in una stanza d'ospedale, seduta davanti al letto su cui è steso Tony Stark.
La tenuta tipica dell'ospedale gli da un tocco di tristezza e vederlo ad occhi chiusi con un macchinario che determina la sua vita e la sua morte è triste.
Appoggio i gomiti sulle gambe e abbasso il capo, congiungendo le mani.
Ne ha presa davvero troppa.
Sospiro e già sento l'ansia che mi accompagna da un giorno visto che tra poco io e Peter andiamo alla ricerca del siero mentre il magnate è bloccato in una stanza.
Chissà che noia starsene stesi tutto il giorno.
Prova questa ossessione al limite della malattia mentale verso lo scudo di Captain America, per questo l'ho nascosto al sicuro per evitare di farlo ricadere nelle sostanze che assume per dimenticare.
Quei ricordi sono davvero un dramma per lui, si agita nel sonno.
Scalcia e digrigna i denti, mi sposto con la sedia al suo fianco e afferro la sua mano sudata, stringendola con le mie.
Si muove poco, l'espressione concentrata di dolore ora si è rilassata.
Sento che deve lasciar libero Peter ma anche fungere da padre per lui, per l'ultimo passo prima di vederlo volare via dal nido. L'ultimo, fatidico passo.
Dopo quello ti spingono nel vuoto e non hai fili che ti salvano, solo la tua volontà.
Quando si tocca il fondo l'unica direzione da prendere è su.
La porta si apre.
-Dobbiamo andare.
Sussurra l'insetto facendomi salutare Stark con un'ultima stretta di mano per poi seguirlo fino ad una stanza piena di armadietti. Si leva dalla mia visuale e quello che vedo è una teca con dentro ciò che presumo sia il mio costume da eroe.
Una tuta uguale a quella del super soldato, ma nera e bianca con al centro non una stella ma bensì una corona. Sul casco nero c'è sopra una Q bianca, originale.
Il mio sguardo si sofferma sullo scudo che è...wow.
Prima era nero con una stella rossa al centro, adesso invece è nero e grigio metallo, gli stessi cerchi dello scudo di Cap e al centro sempre una corona.
-Te l'ho modificata io.
Si pavoneggia Peter.
-Captain Queens.
-Come?
-Devo darmi un nome per uscire fuori in calzamaglia e combattere i cattivi giusto? Captain Queens.
L'insetto mi sorride.
-Sapevo che avresti trovato il nome perfetto per quella Q sul casco.
Già, è stato un bel regalo lo ammetto.
-Io vado a prepararmi, tu vestiti e troverai una piccola sorpresa.
Ammicca leggermente ed esce dalla stanza, lasciando che mi fiondi verso la teca per aprirla e togliermi i soliti vestiti che indosso per sostituirli con questa figata pazzesca.
Ai lati delle spalle sono cucite due piccole corone, iconico.
Dopo aver finito di indossare l'armatura noto che sul braccio sinistro c'è un pulsante minuscolo. Lo premo e dal nulla mi si assembla una sorta di bracciale sull'avambraccio.
Lo avvicino al viso e noto che è una sorta di pistola assemblata a questo coso.
Leggero.
Mi avvicino allo scudo e punto il braccio armato verso di esso, fisso il mio avversario e l'arma automaticamente spara come una mitragliatrice.
Quanta forza in questa piccola arma.
Lo scudo incredibilmente non si è neanche graffiato, la vernice resiste eccome.
Imbraccio fieramente lo scudo e mi guardo allo specchio, il casco allacciato che mi copre metà viso.
Sarà una guerra da combattere.
Non appena Peter entra zampettando nel suo costume da ragnetto io metto lo scudo dietro la schiena.
-Pronta?
Mi guardo un'ultima volta allo specchio e giro leggermente la testa verso Peter.
-Sono nata pronta.
*dormo fortissimo, ciao. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.
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