4.Check your lipstick before you come for me
<<Ashanti, la smetti di ascoltare merda?>> dissi ad Ashanti che urlava a squarciagola una canzone dei Jonas Brothers a me sconosciuta. Agii di conseguenza e con il riconoscimento automatico della macchina cambiai canzone e misi "Say My Name" delle Destiny's Child. <<SAY MY NAME, SAY MY NAAAAAAME>> la Beyonce che era in me era libera di esprimersi in tutta la sua stonatezza. <<Stasera lo stendo.>> dissi ad Ash mentre davanti a noi apparve un grande cancello nero: il "Red Bottom", che gioco di parole strepitoso. Entrai, e dopo aver dato una banconota di venti dollari al parcheggiatore, posai la macchina e mi diressi verso l'ingresso. Avevo scelto un outfit semplice: un body incastonato di Swarovski, un tacco gioiello e una pelliccia di visone. Il mio tacco incastonato di diamanti assorbiva la luce, e la rifletteva in tutto il parcheggio. Ashanti accanto a me sembrava una bambina delle elementari con la sua gonna di pelle e il reggiseno. "Mamma mia, che posto, mette i brividi" Ashanti si strinse nelle spalle. A me ricordò i racconti di mia madre sui locali latini di Cuba dove lei conobbe mio padre una sera. Mi ricordo ancora quel racconto "Sai indossavo poco e niente, ¡tu abuelita no tenía ní la minima idea! Ay Diocito todo poderoso." Ero lì seduta vicino allo snack nella mia cucina, mamita ridacchiava al pensiero. "Tuo padre era lì giovane e atletico, e io adocchiai la preda. Il resto è storia..." E credere che si erano conosciuti in un locale come questo. Incredibile ma vero. Ed eccomi qui, fuori dal locale, pronta a dominare... "Ash dai, non fare la spaventata umile e Santa" le sorrisi le presi la mano e entrammo pronte a passare una serata nelle mie origini.
"No soy ni mala ni santa" iniziai a cantare mentre lasciavo la mia pelliccia di visone all'ingresso pagando un extra "Si no lo encuentro cuando vuelvo te mato" feci un sorriso intimidatorio e, dopo aver ritoccato il mio rossetto, entrai nel locale dove "needed me" suonava a tutto volume. Entrata nel locale mandai un messaggio a Isidro "¿Donde estas?" Ashanti mi stingeva stretta, "un po' di contegno, nena" poteva anche infastidirmi ma, cosa potevo farci? Era la mia migliore amica... "al bar, bebiendo una copa" mi guardai intorno cercando il bar. Eccolo, una sorta di chiringuito con luci led molto forti e seduto lì, Isidro, che beveva un cocktail. "Ash ti amo, ma ora lasciami" con un colpo d'anca lo cacciai, facendole perdere l'equilibrio sui suoi stripper heels. Mi avvicinai con passo felpato verso il bancone e non appena fui accanto a Isidro dissi al barman "un blue angel, guapo" ammiccai sensualmente. "Ah princesa, sei arrivata alla fine, pensavo non arrivassi più..." la sua voce era bassa e sensuale, dopo iniziò a ridacchiare "un blue angel, la nena es peligrosa" io presi il mio cocktail, facendo un cenno al bartender "tu sabes" e presi un sorso del drink. Adoravo il sapore dell'alcol, bruciava in gola come fuoco liquido. La canzone cambiò e Please Me di Bruno Mars e Cardi B esplose in tutto il locale, Isidro mi si avvicinò spostando il suo bicchiere con il liquido verde acceso al suo interno che sgocciolava su tutto il bancone. "Che hai preso?" Dissi incuriosita, dal drink di una persona si possono capire tante cose. "Un Japan Ice, semplice ma bello forte." Disse con un sorrisino ammiccante. Un Japan Ice? Un drink forte, Maria Jesus non aveva mai sentito così tante cazzate in una serata. "Niño ci vai così leggero?" Alzai il mio bicchiere e bevetti tutto il drink in un sorso. Nessun effetto. Ero ancora perfettamente lucida e pronta all'attacco. "Sapevo che eri una tipa pericolosa." Disse lui mettendo una mano sul mio fianco alzando le file di diamanti del mio body, piccole scosse si smossero per tutto il corpo fino a farmi rabbrividire. Allontanai la sua mano, "No soy una tipa facíl, Isidro" lo guardai fisso negli occhi, "Non mi basta un blue angel per farmi ubriacare" lui rimase fermo per un paio di secondi. "¿Quieres Bailar?" Mi prese per la mano e mi lasciai trasportare, avevo davvero voglia di ballare e poi la canzone era davvero troppo per resistere. "I'm gonna put you in seven position for seventy minutes" Isidro mi aveva portato al centro della pista e mi stringeva un fianco con il braccio per avvicinarmi a lui. Mi cantava la canzone nelle orecchie, come se volesse trasmettere un messaggio subliminale nel mio cervello. Ma sapevo quale fosse il suo gioco, e non ci sarei cascata. Mi iniziò a baciare il collo, lentamente, in maniera quasi innocente. Le luci della pista, rosa fluo unite al fumo facevano sembrare tutto più onirico, "I wanna take you down and then rewind" sussurrai al suo orecchio, lui sapeva giocare ma io ero la top player. Lui si animò e iniziò a muovere i suoi fianchi aderenti ai miei. "Me vuelves loco, niña" mi sussurrò nell'orecchio, gemendo. "Te gusta lo qué vees? Dissi maliziosa, ridacchiando nel suo orecchio. "De puta madre" mi disse e lasciammo che la canzone ci trasportasse, i nostri corpi sulla pista che lottavano per la supremazia. La situazione si scaldò fin troppo ormai mancava poco alle effusioni in pista e l'ultima cosa che mi serviva era una denuncia per atti osceni. "Avrei proprio bisogno di una sigaretta" gli dissi nell'orecchio, Isidro annuí ed insieme ci dirigemmo verso l'uscita. Non mi preoccupai di Ashanti, la tenevo sott'occhio per controllare che non si cacciasse in qualche guaio, ma eccola che ammiccava con un bellissimo ragazzo dalla pelle d'ebano, il suo sguardo incrociò il mio quasi a dire "you go girl!" Sorrisi con Isidro affianco a me mentre uscivamo dalla discoteca...
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top