/ Genere /
→ Thriller, Paranormale, Horror
/ Avvertimenti, rating /
→ Arancione - Violenza, tematiche delicate, contenuti forti

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/ Trama /

Lóreley Dubois ha vent'anni, una gobba sul naso che fa provincia, una madre vulcanologa sempre a spasso per l'Islanda e la fortuna di frequentare l'università privata più in voga dello stato, la Fær Øer, chicca indiscussa di Reykjavík.
Messa alle strette dai figli di papà e dal conto in banca perennemente in rosso, le difficoltà di tutti i giorni all'interno dell'istituto diventano, sin da subito, l'ultimo dei suoi problemi terreni. Una premonizione inaspettata la lega in maniera viscerale a Gaël Elíasson, studente d'élite tanto affascinante quanto misterioso. E cieco. E antipatico, soprattutto.
Lór ha quindi due possibilità: darsi per vinta e ignorare i sussurri inquietanti del suo ego, oppure... rimboccarsi le maniche e cercare di sopravvivere alla valanga di sfighe che la morte semina sul suo cammino, senza mai battere in ritirata.
La seconda opzione non è delle migliori, in quanto comprende i seguenti (e terrificanti) punti: ammazzare uno spietato serial killer prima che ammazzi lei, svelare un mistero antico quanto il mondo, lavorare in una catena di supermercati nel fine settimana e impedire a un gruppo di potenti di sfruttare un'aldilà totalmente incolore. Potrebbe emigrare in Francia e cambiare identità, certo. Ma Bodvár l'ha scelta e... non avrebbe potuto commettere sbaglio peggiore.

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/ Cast /

─ Lóreley Anaïssdóttir-Dubois / Elizabeth Olsen ─

─ Gaël Elíasson / Joe Collier ─

─ Bergljót Johannsdóttir / Lily Collins ─

─ Edith Franciska Bersisdóttir / Ellie Bamber ─

─ Gíta Maria Bersisdóttir / Emily Browning ─

─ Björn Þorvarsson / Alexander Ludwig ─

─ Johanna Asaelsdóttir / Amber Heard ─

─ Werner Garðarsson / Colton Haynes ─

─ Richard Olvasson / Dylan Sprayberry ─

─ Anaïs Østergaard / Gillian Anderson ─

─ Marcel L. Lancelot Dubois / Jeff Bridges ─

─ Ísmey Elíassdóttir / Emily Rudd ─

─ Dísella Stewart / Holland Roden ─

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Rieccoci qui! E, ad esser onesti, non mi sembra vero. Prima di lasciarvi alla lettura di Litlaus, però, ci tengo a precisare un paio di punti che differenziano questa versione dalla precedente datata 2016:

→ Il mio stile di scrittura è cambiato parecchio in tre anni. Ma ciò non vuol dire che io abbia distorto o modificato più del dovuto la prima bozza del racconto. La storia era già in un certo senso "avviata" e molti degli eventi accaduti nella prima versione sono rimasti intoccati. Mi sono semplicemente concentrata sulla riscrittura e sull'inserimento di qualche scena bonus, oltre che a completare l'intera vicenda dalle fondamenta. Nulla del primo atto, quindi, ha subito sostanziali modifiche.

→ I cliché e gli stereotipi che percepirete fin dall'inizio sono stati ideati di proposito. Mi spiego: Litlaus è nata proprio da un battibecco riguardante queste due cose che tanto ci fanno storcere il muso durante la lettura. Io, da gran cafona orgogliosa che sono, ho preso la palla al balzo e mi sono buttata a capofitto in questa vecchia avventura, tentando un'evoluzione più approfondita e una crescita emotiva più realistica dei vari personaggi. Considero quindi il romanzo una sfida che mi sono posta nel tentativo di migliorarmi. Che io ci sia riuscita o meno, lo vedremo: ogni commento/critica/scatoladicioccolatini è ben accetta! :3

→ Il racconto non è ispirato a nulla, tolte varie ed eventuali citazioni che sono state inserite al suo interno.

→ Dal 27/03 la storia verrà aggiornata ogni venerdì notte all'una. Chiudetevi in camera, spegnete le luci e sgusciate sotto le coperte... le sfortune di Lóreley Dubois vanno lette al buio, mi raccomando!

Per il momento è tutto. Un bentornato a chi c'è stato e benvenuto a chi ci sarà ad accompagnarmi!

Maria
(Scritto in data: 17/03/2019)