Capitolo 6

Merda, merda, merda.
Oggi la scuola è chiusa per la festa e io non ho ancora trovato niente da mettere.

Ora sono in uno stupido negozio a provare dei vestiti.
Bert è fuori dal camerino con Quinn (già, ho deciso di farci amicizia).

- hai finito?! -
- quasi! Come si allaccia la cravatta Dio? -

L'ultima cosa è quella che si addice di più.
Un completo formato da una giacca e dai pantaloni verdi scuro e una camicia dello stesso colore più la cravatta.
Potrei essere un militare, però dai, non mi sta tanto male.

Esco dal camerino e Bert sta per mettersi a ridere.
Quinn gli tira una gomitata e poi mi guarda.

- vi prego, sono ridicolo vero? -
- nha, non ti sta male -

Quinn mi sorride ma penso che stia mentendo.

- non posso mettermi quello che avevo in mente? -
- cioè? -

Ora siamo seduti a un bar.
Alla fine ho comprato il completo.

- la maglietta a righe e i jeans -
- è un ballo Way! -

Sbuffo e prendo un sorso di caffè.
Sono così carini quei due insieme, si completano.

- come fate a non essere nervosi? O eccitati? -
- bhe, semplice, Way, noi non dobbiamo fare colpo l'uno sull'altro -

Bert spiega e Quinn annuisce per poi scambiarsi i ruoli.

- e poi noi non ci andiamo -
- esatto, sta sera la dedicherò al mio tesoro biondo -

Gli stringe la mano e Quinn arrossisce sussurrando un "Bert" che nessuno sente.
Non voglio scendere in particolari e annuisco.

- merda! Guarda che ore sono! Sono già le cinque! -

Mi alzo e lascio qualche dollaro sul tavolino.
Bert dice qualcosa che suona come un "primadonna" mentre corro verso i dormitori.

Incrocio mi fratello vestito di tutto punto con dei jeans neri, una camicia rosso scuro e una giacca rosso misto arancione.
Lo trascino a forza fino in camera mia e lo faccio sedere sul letto di Ray, che per la cronaca non è ancora tornato.

- che fai Gee? -
- Mikey, io vado a farmi una doccia, tu stai li -

Annuisce e io mi fiondo in bagno.
L'acqua calda mi rilassa leggermente e quando esco mi guardo allo specchio.

Sono un disastro.

Mi metto i boxer e esco dal bagno.
Mikey sta giocando con il telefono e io inizio a vestirmi.

- e se non gli piaccio? -
- Gee, vai bene. Ti devo aiutare con la cravatta? -

Annuisco e lui si alza e mi allaccia quella maledettissima cosa.
Le mano mi tremano e sembro una ragazzina al suo primo appuntamento, vero?

- non voglio uscire, magari non gli piaccio seriamente -
- Gerard mi hai rotto le palle, tu ora vai e ti diverti e vedi di non interrompere la mia serata -

Sbuffo e annuisco.
Lui era il ragazzo innocente e carino? Mha.
Prendo un respiro profondo e mi dirigo verso camera di Frank e del piccolo Way.

Busso alla porta e mi apre Frank, vestito con dei jeans e una maglietta verde.
L'ho detto io che potevo benissimo vestirmi così.

- oh, Gee, quanta mh, eleganza -
- già, scusa, se vuoi vado a cambiarmi, è tutta colpa di Bert e Quinn, si ora vado e... -

Non riesco a finire di parlare che mi bacia per farmi stare zitto.
Quando si stacca mi sorride e mi fa entrare.

- Gee, sei bello, ti sta bene questo colore -
- oh si, anche tu sei bello, anzi bellissimo -

Lui sorride e prende il portafoglio.
Poi mi guarda e usciamo dalla stanza.
Incrociamo Quinn che ci sorride.

- io l'avevo detto che dovevo vestirmi in modo più semplice -
- tu stai mettendo in dubbio i miei gusti in fatto di moda? -

Il biondino mi guarda in modo che dovrebbe essere minaccioso e sento Frank ridere al mio fianco.

- secondo me sta bene, ci si vede Allman -

Entriamo nella sala centrale che è stata addobbata per la festa.
Ci sono ragazzi che ballano e si baciano e si appartano in angolini.
Troppa gente per i miei gusti ma sopporto solo per Frank.

Passa un po' e io non ce la faccio più.
Frank se ne accorge perché mi prende la mano e me la stringe.

- stai bene? -
- troppa gente -

Lui sorride e mi tira verso la terrazza aperta.
Si siede sul bordo e prende una sigaretta.
Me ne passa una anche a me e io l'accendo.

- guarda su, quante stelle -
- io ho qualcosa di più bello da vedere -

Arrossisce leggermente.
Mi siedo affianco e lui e lui si appoggia a me.
Dicono che l'amore arrivi dopo dell'amicizia ma credo che io mi sia innamorato di lui al primo sguardo.
Ti amo! Ti amo vorrei gridarglielo ma non riesco, non mi escono le parole.

- a cosa pensi Gee? -
- che sei bellissimo Frankie -

È vero, lui è bello.
I suoi capelli neri, i suoi occhi strani.
I suoi tatuaggi e la sua risata.
La sua risata, quant'è bella.

- cosa vuoi fare l'anno prossimo Gee? -
- andare al college, magari a studiare l'arte -

Lui sorride.
Io lo disegno a volte.
Quando la mia mano si muove da sola sul foglio mi esce fuori il suo viso, un suo tatuaggio.
Non gliel'ho mai detto ma io lo disegno.

- io non lo so, forse andrò a studiare musica ma mi ci manca ancora tanto -
- diventerai un musicista straordinario -

Lui sorride e poi abbassa lo sguardo.
Sembra preoccupato ma non so, ha uno sguardo strano.
Non lo conosco abbastanza bene per dire se qualcosa non va.

- Frankie? Tutto bene? -
- credo di si, vuoi andare a fare un giro? -

Io annuisco e lo prendo per mano.
Camminiamo fuori, nel giardino della scuola.
È tutto illuminato da piccole lucine e è tutto così bello.

Riesco solo a sorridere quando il ragazzo si stringe a me perché ha freddo.
Mi sfilo la giacca e gliela appoggio sulle spalle.

- ti va un po' grande -

Lui sorride e sprofonda nel tessuto.
Le mani sono nascoste dalle maniche e il tutto lo fa apparire più minuto.
È mio, solo mio.

Mi fermo sotto un albero e lui si ferma con me.
Sospiro e gli poggio le mani sulle guance per poi piegarmi in avanti per far appoggiare le mie labbra sulle sue.

- ho paura Frankie, se qualcuno ci vede e non ci accetta? Infondo chi sa di noi? E poi c'è un noi? -

Lui annuisce prima di mettersi sulle punte e baciarmi ancora e ancora e ancora.

- non aver paura, l'importante è cosa pensiamo noi, tuo fratello lo accetta e anche Ray lo accetterà -

Io annuisco e poi ci sediamo insieme sotto all'albero a parlare e a baciarci.

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