Capitolo 17

Le ultime settimane, gli ultimi mesi sono stati orribili.
Tra mio fratello che fa finta di prendere le sue medicine e Frank che non mi rivolge più la parola mi sento inutile.

Una notte ero andato a letto, la stanza vuota, Ray da mio fratello e i due piccioncini fuori a cena, mi sentivo così solo.
Però l'abitudine mi ha fatto spogliare e mi ha fatto sdraiare nel letto, le mani sotto la testa.

- notte scriccio... Oh -

E mi sono sentito così male che mi sono alzato, mi sono messo una felpa e sono uscito dalla camera.
Ho sceso le scale e sono arrivato davanti a quella porta.

Sono entrato così, senza bussare e le voci si sono zittite e sei occhi mi hanno guardato.

Mio fratello con i suoi occhi vuoti e tristi.
Ray che mi guarda come mi guarda sempre, con il suo sguardo amichevole.
E Frank. Frank mi guarda con odio e tristezza.

- Mikey come stai? -

Cerco di non guardare Frank.
Anche se glielo dovrò dire, gli dovrò dire che la storia con Lynz è andata avanti.

- uhm, non so, mi sento rimbambito però quelle piccole mi fanno sentire felice -

Antidepressivi.
Mi odio per non essermi accorto che mio fratello era depresso.

- capisco... E tu... Frank -
- cosa vuoi Way? -
- parlare -

Lui annuisce e apre le braccia per invitarmi a continuare.
Sto per dirgli che voglio parlargli in privato ma lui mi interrompe.

- se hai qualcosa da dirmi puoi dirmelo anche davanti ai miei amici -

Io annuisco, prendo un grande respiro e provo a dire qualcosa.

- mi dispiace -
- troppo tardi -

Mi guarda con aria di sfida.
Provocatore e il suo sorrisino strafottente mi fa innervosire.

- mi manchi -
- ho voltato pagina e a quanto pare l'hai fatto anche te -

Indica il segno rosso sul mio collo che solitamente corpo con il fondotinta ma oggi mi sono completamente dimenticato.

- non odiarmi -
- senti Ray, è vero che quella troietta è incinta -

Mi guarda mentre parla a Ray.
Stringo i pugni cercando di mantenere la calma.

- non so Frank, chiedi al diretto interessato -
- allora Gerard, non ci dai la bella notizia? -

Scoppia a ridere e io non ce la faccio più.
Mi butto su di lui dandogli un pugno in pieno stomaco.
In poco siamo a terra.
Lui che scalcia e io che lo tengo fermo sotto il mio corpo.

- ma siete impazziti? Che... Gerard! Lascia andare Frank -

La voce di Bert è alta e ferma.
Mi prende della spalle e mi tira su.
Mikey è affianco a Quinn, deve avergli chiamati.
Quando Bert mi lascia andare esco dalla stanza tirando calci agli oggetti.
Per sbaglio colpisco la chitarra di Frank che si rompe.

- che cazzo?! Figlio di... Merda scusa Mikey. La mia chitarra! -

Esco senza girarmi e chiudo la porta.
Mi fermo appoggiando la testa al muro e sento cosa dicono dentro la stanza.

- ehy Frank non piangere, te ne regaliamo un'altra -
- no! Questa era un regalo di mio padre e la persona che amo l'ha distrutta, come ha distrutto me -

La sua voce è stridula e spezzata dalle lacrime.
L'ho fatto piangere.

- quindi è vero? Che Gerard diventa padre -

La voce di mio fratello è tremolante e non c'è risposta da Frank, almeno, non c'è a voce.

- amico, non... Dio ti prego smettila di piangere - 

Sento qualcuno alzarsi e dei passi così che scappo su per le scale, codardo.

Le mie tele sono tristi e buie.
Non c'è più la felicità di Frank, lui non rallegra più la stanza e mi sento male.

Mondo crudele, perché mi vuoi morto?
La notte passa e io non dormo.
Non riesco.
Quando chiudo gli occhi vedo il viso di Frank dolorante e sento i suoi singhiozzi.
Però mi viene un idea*. 

******

Passano cinque giorni e oggi è venerdì.
Salto le lezioni per andare in camera di Frank e eccola li.
È incollata con la colla ed è in stato precario.
Prendo la chitarra e la metto nella custodia, prendo la macchina e parto alla ricerca di un negozio di musica.

Aspetto tutta la mattina prima che mi chiamino e vado a ritirarla, come nuova.
Torno a scuola, raccolgo una rosa e poi vado in camera mia.

Prendo carta e penne e scrivo:

Mi dispice, ti giuro non volevo ma guarda, è tutto a posto.
Ti amo, addio per sempre.

Si, voglio mettere a posto le cose prima di andarmene per sempre.

Porto tutto in camera di Frank e poggio sul suo letto.
Quando torno in camera mia la tristezza mi assale, è arrivato il momento.

Ho paura, non voglio morire ma in questo mondo non c'è più niente per me.

Prima di accasciarmi a terra vedo per l'ultima volta Frank, assaggio le sue labbra per l'ultima volta e sento la sua voce per l'ultima volta.

- non lasciarmi -

Dice piangendo.

******

Forse sono morto.
Sento la voce di Frank e parla di una bambina.

- Bandit si chiama, è così bella Gee, svegliati ti prego, se non per me fallo per lei, ha bisogno di un padre Gee, ti prego -

No, non sono morto.
Sento una mano stringersi attorno alla mia.
Delle lacrime bagnarmi il volto e poi sento un pianto di un bambino.

- senti come piange Gee? Ha bisogno di te, svegliati, cantale qualcosa, Gee ha bisogno che la proteggi dal mondo... Oh Linsdey, vai a casa, dormi un po' -
- okay Frank -

Una voce femminile, così famigliare ma io ho il ricordo solo di Frank, del mio scricciolo.
Mi ricordo tutte le sensazioni, il primo bacio, la prima volta e Dio voglio aprire gli occhi e guardarlo, dirgli che lo amo ma non ce la faccio.

- okay daddy, se ne è andata. No, non la odio, come potrei? È colpa mia se sei su questo letto da quasi due mesi -

No! Non è colpa tua! No, non pensarlo neanche! Frankie no!

- e tua figlia è così carina, ride e la tengo in braccio e pensa a quanto sarebbe stato bello aver adottato un bambino, un bambino nostro -

Lo faremo Frank, ma ora svegliami Frank.
Frank ti prego, non smettere di parlare, amo la tua voce.
Frank cos'è questa? È una chitarra? Stai suonando per me?

- sai Gee, mi ricordo quando io suonavo questa canzone e tu la cantavi, eravamo così affiatati -

Ricordo anche io questa canzone Frank.
Ti ho baciato davanti a tutti mentre tu suonavi questa canzone.
Mi manca sentire le tue labbra Frankie.

- At the end of the world
Or the last thing I see
You are
Never coming home
Never coming home
Could I? Should I?
And all the things that you never ever told me
And all the smiles that are ever gonna haunt me
Never coming home
Never coming home
Could I? Should I?
And all the wounds that are ever gonna scar me
For all the ghosts that are never gonna catch me -

Sento che stai piangendo Frank, perché piangi?
Non piangere per me, io ti amo.

- oh Gee, non ce l'ho fatta, non ti ho salvato! Mi dispiace! Mi dispiace! -

La tua voce è così vicina Frank.
Perché non mi baci?

Sento le tue mani sulle mie guance e Frank baciami.
Così esattamente.
Sento le tue lacrime salate entrarmi in bocca al contatto con le tue labbra e provo ad alzare un braccio a fare qualcosa e tu rabbrividisci, torna a baciarmi ti prego.

- io, tu ti sei mosso.. Non.. Svegliati Gee -

E mi baci ancora e questa vola ricambio.
Porto le braccia intorno al tuo collo e ti tiro a me, baciandoti.
E si Frank, mi hai salvato.

Ehy, questo è il penultimo capitolo.
Manny vedi che non ti ho ucciso nessuno?
Bhe si, mi vergogno di questo capitolo, solo la fine mi piace e bhu, ve se ama.
*non volevo farvi morire nei feels, scusate.

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