Capitolo 8: Un giardino di Lycoris Radiata

Acqua cristallina, limpida tanto da far passare attraverso la luce del sole. Nel fondo, con la poca luce che entrava, laddove da fuori non si poteva vedere nulla, dietro la facciata del lago magnifico, lì in profondità vidi il peggio: una miriade di persone legate da alghe nere sul fondo, intorno piccole creature nuotavano andandoci a sbattere contro e poi fuggendo. Scesi in profondità nuotando con forza, arrivai alla loro altezza e guardai una delle vittime: non era legata totalmente, semplicemente l'alga girava intorno al corpo e la punta si fermava sulla testa

(c'è qualcosa di... familiare...)

"No, non voglio!"
"Iniziamo l'esperimento..."

Un urto mi fece tornare alla realtà: una di quelle creature mi aveva colpito, ferendomi con i denti la guancia, mi voltai e lo vidi raggrupparsi insieme a un altro centinaio di creature: piccoli come pesci, avevano la bocca deformata da enormi denti aguzzi sporgenti, sotto di loro una serie di alghe iniziarono ad alzarsi puntandomi. Mi misi in posizione di combattimento, faticando nel restare bilanciata sott'acqua. Sentivo il fiato mancarmi e con lo sguardo cercavo una via di fuga per riprendere fiato. Partirono all'attacco, con uno scatto Iniziai a nuotare per sfuggirgli, intanto cercavo con lo sguardo la mia Killar. La trovai, ferma tra altra gente, legata da quelle alghe mentre veniva ferita continuamente da altri pesci. Con uno scatto subacqueo la raggiunsi, poi mi aggrappai con forza mentre la mandria che mi inseguiva ci prese in pieno: sentivo ferite aprirsi da ogni parte, poi uno strattone forte spinse me e Killar più indietro: la mandria che ci era venuta addosso aveva strappato l'alga che teneva Killar, facendoci volteggiare nel mare mentre la mandria in lontananza stava virando per tornare all'attacco

(Svegliati Killar, dobbiamo fuggire!)

Cercai di darle qualche colpetto, ma nulla. Stavo per perdere i sensi e con fatica cercavo di risalire mantenendola a me. Un'altra carica ci venne addosso, coprii con il mio enorme corpo quello minuto di Killar, ferendomi sempre più.  Sentii anche la ferita alla schiena aprirsi, ma strinsi i denti. Appena la mandria si allontanò per virare spinsi il corpo di Killar in superficie

(Almeno tu... salvati... mia Killar)

E con l'ultima luce nei miei occhi la vidi arrivare in superficie, poi buio.

"Mamma... chi sono?"

"E gente che vuole scoprire quanto sei fantastica, ora seguili"

"Signora, grazie per il suo contributo... ecco a lei la somma di denaro richiesta"

"Mamma, perché ti danno così tanti soldi?"

"Niente di strano, figliola... ora vai, ci vediamo quando avrai finito"

"Tornerai presto?"

"Si, tesoro... tornerò presto"

Riaprii gli occhi sputando acqua e tossendo l'anima, gli occhi con fatica si aprirono mostrando un immensa luce, poi una figura minuta davanti a me

- K...Killa...r...

La figura si voltò leggermente

- sei stata brava, Lampilla... da ora ci penserò io a salvarti

La sua voce come un suono del paradiso mi fece piangere. Era lei, era viva, era sana. Gli occhi iniziarono a mettere a fuoco mostrandomi il panorama intorno a noi: l'acqua era sparita, intorno a me tutte le vittime delle alghe erano sdraiate a terra dormienti, davanti a Killar un'enorme pianta rampicante si muoveva come una creatura tentacolare. Iane spinose vorticavano intorno a una rosa viola con al centro una dentatura ovale che vorticava come una trivella. Killar davanti a me guardava la creatura ferma, poi mosse le mani verso l'alto

- Tecnica finale... campo di morte, Lycoris Radiata!

Dal prato iniziarono a spuntare una miriade di fiori rossi, prima intorno a Killar, poi mano mano ad allargarsi verso la creatura. Uno di questi fiori crebbe più alto degli altri accanto a lei e quando lo strappò fuori dal terreno, Il fiore divenne una katana lunga che prese con due mani

- Naginata cremisi!

La creatura partí all'attacco ma in quel momento la ragazza svanì. La cercai con lo sguardo e la ritrovai alle spalle del fiore gigante. Era in piedi, la spada bassa, ferma, immobile. La creatura era ferma a guardarmi, poi cadde al suolo in mille cubetti.

- ...Killar...

Si girò, in quel momento la katana svanì, così come i fiori rossi che erano apparsi

- ...grazie Lampilla, sei venuta a salvarmi

La vidi sorridere in mezzo a tutti i fiori che in quel momento stavano volando via trasportati dal vento. Un sorriso dolce, calmo, che mi portava a voler fermare il tempo solo per non perderlo più. Un sorriso che inebriava. Mi alzai e barcollando un po mi avvicinai a lei, la minuta era ferma senza cambiare espressione, mi avvicinai e mi misi in ginocchio davanti a lei, le mani sulle spalle, gli occhi miei di fronte ai suoi chiusi apposta per dare forma a quel magnifico sorriso

- ...varcherei l'inferno per salvarti, Killar...

- ... Lampilla, ora posso riposarmi?

Le sorrisi, poi l'abbracciai saldamente

- Riposa, mia Killar... ci penso io a proteggerti da ora

Sentii il suo corpo appesantirsi, fino a quando non divenne un corpo morto tra le mie mani. Quando le guardai il viso la vidi dormiente

(Sta dormendo... deve aver usato molta forza per quella tecnica...)

La fissavo mentre dormiva, il viso candido e pulito, le labbra che si muovevano a ritmo del respiro, il calore della sua carne poggiata alla mia. La desideravo. Volevo Killar. Mi avvicinai lentamente alla sua bocca e le diedi un bacio sulle labbra

(La mia Killar... solo mia...).

Presi in braccio Killar, poi mi avvicinai agli altri: erano tutti ancora dormienti, poggiai Killar accanto a Mako, poi portai vicini anche Danika e Woorlok

- Ragazzi, siete vivi? Svegliatevi su...

Il primo a reagire fu Woorlok che, con un movimento della mano cercò di allontanarmi

- Mamma... oggi è domenica... c'è sciopero... hanno occupato la scuola... non si va...

- ...Io ti ci manderei lo stesso, data la fiducia nelle parole che hai detto...

Aprí gli occhi di scatto, alzandosi rapidamente

- La pianta! Le alghe! I pesci!

- Calma calma calma... e tutto ok, è finita

- Che... succede? Stavo sognando Hamburger e mi avete svegliato...

Mako si alzò lentamente stropicciandosi gli occhi

- Siete tutti salvi, la misteriosa Quest è finita

Mi avvicinai a Danika, lei stava ancora dormendo. Provai a scuoterla un pó ma Mako mi fermò la mano allontanandomela

- Non rischiare... meglio non toccare Danika mentre dorme

- In che senso?

Lui fece segno a Woorlok, lui si aggiustó gli occhiali e con la mano toccó la spalla di Danika. Appena la mosse un pó la ragazza si girò di scatto tirando un manrovescio all'aria, schivando per poco il viso di Woorlok

- come vedi, Lampilla, Danika e manesca oltre ogni dire quando dorme... potrebbe ucciderti senza accorgersene

- Capisco... e come la svegliamo? Se non riusciamo a svegliarla dovremo portarla in braccio fino alla cit...

Mi bloccai, la vista si offuscó in un secondo e l'equilibrio iniziò a mancare, così come i suoni intorno a me

- Lampilla, tutto ok? Sei diventata pallida... Lampilla?

- io... io sto...

Un movimento offuscato, un colpo alla testa, poi buio. Mi svegliai sul morbido, le coperte che mi scaldavano, voltai leggermente il capo e vidi due cosce sottili a farmi da cuscino, seguendole vidi la sagoma di Killar dormire seduta con la schiena sul muro. Provai a muovermi ma le braccia duolevano a ogni gesto

- dove...

Sentii una sedia muoversi, voltai lo sguardo e vidi Danika in piedi a guardarmi

- Che Dio Matery sia lodato, ti sei svegliata... come stai Lampilla?

Si avvicinò lentamente a me, poi si mise in ginocchio per raggiungere l'altezza del mio viso

- sei svenuta improvvisamente, sei stata KO per due giorni, non sapevamo cosa fosse successo... per fortuna stai bene

Le feci un sorriso, poi sentii un movimento

- Danika... non fare chiasso...

-Killar, Lampilla si è svegliata!

Sentii uno scatto improvviso, alzai lo sguardo e vidi Killar guardarmi impanicata

- Lampilla! Tutto bene? Senti dolori? Hai fame? Come ti senti?

- calma Killar, sto bene... ho male dappertutto ma sto bene, voi come state invece?

- noi stiamo in piedi, sei tu la sdraiata...

La risposta provení dalla porta d'entrata, dove Mako e Woorlok stavano entrando in quel momento con delle buste di carta

- è vero Mako, ma chiedere è lecito...

- hai ragione Lampilla... ecco! Ti sei svegliata giusto in tempo, abbiamo fatto compere di cibo per tutti, se riesci a mangiare ti riprenderai più in fretta

Danika si mise tra me e loro

- si, però dovete aspettare giù! Lampilla e nuda sotto le coperte, deve vestirsi prima

Mako accennò con la mano libera, poi spinse via Woorlok fuori dalla porta chiudendosela alle spalle

- Ragazze, grazie...

- grazie di cosa, Lampilla? Io, Killar, Mako e Woorlok siamo in debito con te! Sei tu che ci hai salvati, se non fossi arrivata tu a liberarci ora non eravamo qui

- vero... sei tu l'eroina Lampilla

Sorrisi, poi vidi Danika avviarsi alla porta

-io vado a tenere a bada quei bambinoni... se non stiamo attente si mangeranno tutto loro... Killar, aiuti tu a far vestire Lampilla?

- si, ci penso io

- ok, a frá un po allora

Poi con un cenno della mano uscì anche lei. Rimanemmo da sole. Killar con movimenti delicati sgusció via da sotto il mio capo mettendosi in piedi, io intanto provavo a muovere il dolorante corpo per potermi mettere almeno seduta. Appena ci riuscii vidi lei con degli abiti in mano verdi e oro

- guarda, hai un nuovo completo... il drop di quella pianta era per un Monaco, perciò per te che preferisci usare le mani che le armi è ottimo

- Killar...

L'entusiasmo si fermò, così come il tempo in quella stanza

- ... grazie... sei tu che hai salvato tutti...

- ... se non fossi venuta tu, saremmo tutti bloccati li dentro...

- ti ho vista...

Il suo viso si congeló

- ... il campo di fiori... la spada... la tua mossa... sei stata fantastica... sembravi una divinità...

- ...e una tecnica proibita...

Mi zittii

- ... mi permette di superare i miei limiti per dieci secondi... ma al costo di tutta la mia vita, facendomi rimanere a un solo punto vitale... se per puro caso qualcuno riuscisse a resistere, sarei spacciata...

- ... allora perché l'hai usata? Sapendo il pericolo che poteva esserci, hai rischiato tutto per salvarci...

- ... salvarti... per salvare te ho usato quella tecnica...

Mi alzò la maglia sulla testa, poi con delicatezza cerco di aiutarmi a infilarla. Le dita sfioravano leggermente la mia pelle ed io, inebriata da quella sensazione, la lasciai fare senza reagire in alcun modo. Un tocco delicato, caldo, che scendeva poi per le braccia, per i fianchi, fino alla vita. Riaprii gli occhi con delicatezza, coccolata da quel tocco, la vidi allontanarsi per guardarmi meglio

- come te la senti?

Abbassai lo sguardo su un abito lungo tutto verde smeraldo senza maniche, lacci dorati che legavano la vita e seguivano le curve sinuose del petto fin dietro la schiena, le mani coperte da guanti senza dita del medesimo colore dell'abito, con venature dorate che raggiungevano le punte, davanti ai miei piedi due scarpe da ballerina dello stesso colore

- forse bisogna stringere un pó i fianchi, per il resto sembra che vada bene

- Okay... ti metto i sandali, poi se riesci ad alzarti ti stringo i fianchi e sei apposto

Si mise in ginocchio e con delicatezza prese uno dei miei piedi, nel mentre che la vedevo indossarmi i sandali pregavo che mi facesse anche la proposta di matrimonio

(Lampilla, non fantasticare! Sei adulta, non una bambina che crede nel principe azzurro!)

Killar si rialzò dopo avermi fatto indossare i sandali, io nel mentre sbuffai dando ragione alla mia coscienza

- tutto ok? Ti fa male qualcosa?

- no no, sto bene... andiamo

Mi alzai e Killar si mise sotto al braccio come stampella, poi iniziammo a fare dei passi lenti verso la porta. La fermai davanti alla soglia

- Killar... resterai sempre con me?

La sentii drizzarsi

- ...si... starò accanto a te a difenderti e a salvarti tutte le volte che c'è ne sarà bisogno...

- ...grazie Killar....

Mi misi l'anima in pace mentre tornammo a camminare per raggiungere gli altri al piano di sotto. Non potevamo stare insieme, ma il pensiero che starà sempre accanto a me mi faceva sentire felice.

(La mia... unica... sola... Lycoris Radiata)

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