Donazione di Cacciatricediamore

Donazione
di Cacciatricediamore

Genere: Paranormal romance

Oggetto: Una bozza della trama e i protagonisti principali

Stato: Storia iniziata ma mai portata avanti. Prologo concluso (lascio al futuro genitore la decisione di revisionare o meno, ma mi piacerebbe che i cambiamenti non fossero radicali.)

P.S.

Mi piacerebbe poter "tenere d'occhio" la storia, ci sono molto affezionata.

Contenuto:

L'idea per "Mortal sin" mi è venuta in mente mentre cercavo di scrivere qualcosa pensando al concetto di libertà. È venuto fuori un prologo di cui mi sono letteralmente innamorata e, pian piano, una trama si è fatta strada nella coltre dei miei pensieri.

Ecco cosa è venuto fuori:

Evangelyne è un giovane angelo appartiene alla Seconda Gerarchia e, più precisamente, all'ordine della Potestà (gli angeli di questo ordine hanno il compito di scacciare gli attacchi del male e tenere a bada i demoni per impedire loro di attraversare il confine che li porterebbe a poter girare a piede libero sulla Terra ); ha sempre amato il suo compito e mai le è venuto in mente di venir meno alle sue responsabilità.

Il problema sorge nel momento in cui un demone in particolare, Damian, decide di cercare di oltrepassare i confini.

(S)Fortunatamente, la sua impresa non va in porto grazie all'intervento di Ev.

Ma il ragazzo (che io immagino con i riccioli neri e gli occhi verdi) non si lascia scoraggiare e decide di sedurre l'angelo; cosa che, dopo un po' gli riesce... peccato che così facendo condannerà per sempre la ragazza da cui, malauguratamente, si sente attratto.

Evangelyne viene scoperta dai Serafini e denunciata così, dopo essere stata "arrestata", viene processata.

Prologo

Sollevai le palpebre compiendo uno sforzo che a me parve enorme. Intorno a me buio. L'oscurità mi avvolgeva impedendomi di riprendere completamente conoscenza.
Il cemento freddo ed irregolare graffiava le mie cosce nude, i muscoli della schiena mi dolevano per la posizione innaturale in cui, per troppo tempo, erano stati costretti ed i polsi bruciavano a causa delle corde che mi avevano scavato la pelle fino a conficcarsi nella carne.
Respirai affannosamente lottando per tenere buona quella parte di me che scalpitava e si ribellava tentando di uscire, di liberarsi e tornare a brillare per quella che probabilmente sarebbe stata l'ultima volta, ma non potevo permetterlo, ero già nei guai e, considerando quanto avevo fatto infuriare i piani alti non mi conveniva peggiorare la situazione.
Fin dalla nascita tutti siamo stati sommersi di regole e divieti,spinti a scegliere sempre tra ciò che è giusto e ciò che non lo è, senza nessun aiuto anche se... be' io un aiuto l'avevo avuto e se vogliamo essere sinceri, a noi venivano date poche e semplici regole insieme ad alcuni divieti di cui solo pochi erano severamente puniti: I Peccati Mortali, peccati che riguardavano solo ed esclusivamente loro.
Sentii qualcosa premere contro la schiena, e istintivamente chiusi gli occhi, sospirai ed alzai il volto alla ricerca di uno spiraglio di luce; ero chiusa in quella cella da tempo immemore, e per quanto ne savevo sarei potuta restare lì ancora a lungo mentre in alto, in qualche luogo inondato di luce e canti celestiali vecchi burberi dalle lunghe barbe bianche, che avevano perso l'amore per la vita, decidevano seduti ad un tavolo cosa ne sarebbe stato di una giovane componente della corte della Potestà che aveva compiuto il più grave dei peccati.
Un sospiro spezzato abbandonò le mie labbra quando un paio enormi, soffici e candide ali bianche si spiegarono contro la mia volontà. Non avrei dovuto, ma la paura era tanta ed ero debole, troppo; di conseguenza l'istinto di sopravvivenza aveva avuto la meglio e la vera me era emersa senza esitazione al momento del bisogno.
Mi sentivo improvvisamente rinvigorita, il respiro più regolare e non sentivo più freddo, le corde bruciavano contro i miei polsi, ma non sentivo più dolore, solo un fmiliare torpore che mi induceva ad abbandonarmi alle dolci braccia di Morfeo.

Quando aprii gli occhi non sapevo quanto tempo fosse passato, il buio non era andato via, ma non avevo più freddo.
Una strana sensazione mi strinse la bocca dello stomaco e seppi che tutto quello stava per finire, le ali fremevano avvertendo il mio nervosismo, decine di metri sopra di me un cancello arrugginito venne aperto e uomini avvolti da pensanti mantelli grigi scesero fino ad arrivare alle celle sussurrando una lugubre ed antica litania, poi... il silenzio.
Tutto taceva, ma sentivo la loro presenza e a dividerci, solo quelle che sembravano innocue sbarre di ferro.
Erano tre, il più alto era coperto da un mantello di una tonalità così chiara di grigio che sembrava quasi bianco ed era proprio lui che, distaccatosi dal gruppo iniziò la sua accusa, estrasse dal mantello una pergamena arrotolata e la aprì iniziando a leggere il suo contenuto.
-Evelyn, figlia dell'Altissimo, appartenente all'ordine della Potestà, sei condannata ad un esecuzione pubblica insieme al tuo complice, Damian, l'angelo tentatore... -
Probabilmente andò avanti a leggere per un'ora intera, ma io avevo smesso di ascoltare nell' istante in cui venne nominato Damian: il mio angelo tentatore, la persona che aveva stravolto la mia vita.

***

Nota:
tengo davvero molto a questa storia. Non sarà una trama chissà quanto originale, ma ha un posto speciale nel mio cuore quindi trattatemela bene!

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top