Chapter 8

Vi ricordo che il capitolo precedente è terminato con Jace che si fermava in mezzo alla strada offrendo un passaggio a Lily, ma la cosa più importante è che la strada in questione è la famosissima Dayton mountain hwy (sì perché su Maps c'era scritto così e non avevo capito che "hwy" era la sigla per HIGHWAY, ovvero AUTOSTRADA).

Se c'era una cosa che invidiavo a Jace, era la ferraglia.

Sorvoliamo sul soprannome dell'auto. Ho già insultato tutti i soprannomi che sono stata in grado di dare in questa storia.

"Mi ha lasciato a terra la settimana scorsa, adesso uso l'auto di mio padre, tanto sai com'è..." il padre di Jace viaggiava sempre per lavoro e la sua auto non la usava mai nessuno, quindi è logico che Jace gliela prendesse.

Gli lanciai uno sguardo di comprensione, la nostra situazione famigliare non era delle migliori, e lui lo sapeva.

"Nostra" di chi? Cos'è? Tuo fratello? Ma poi cosa c'entrano i problemi famigliari? Ma che sta succedendo? Aiuto.

"Allora lo vuoi o no?" Mi chiese insistente distogliendo lo sguardo dal mio, non era uno che amava il sentimentalismo, e tanto meno parlare della sua famiglia completamente sfasciata.

Tutti quanti sapevamo che sue madre era morta due anni prima e nessuno gli faceva mai domande a riguardo.

Mi spiace per Jace, sia chiaro... ma Lily, adesso cosa cazzo c'entra questa informazione?

Lo assecondai nel cambiare discorso. "Non salgo in macchina con i maniaci" ritornai a guardare la strada a testa alta.

Ma quale discorso?!? Hai fatto tutto da sola.

"Io maniaco? e quando avrei fatto il maniaco con te? A me non piacciono le grasse ricordi?" Mi lanciò una delle sue frecciatine.

Ancora #staytoxic

"Potrei elencarti almeno dieci volte in cui oggi hai tentato di toccarmi il mio grasso fondoschiena" ribattei.

"Fottiti Stacey" mi sorrise amichevolmente infilandosi gli occhiali da sole e schioccando la lingua nella sua tipica mossa da superfigo che credeva di essere.

Beh sta mossetta però mi fa ancora arrossire, ragazzi. La riutilizzerò, ho deciso.

"Va all'inferno Montgomery" arricciai il naso ricambiando il sorriso.

Lei che arriccia il naso mi fa sempre pensare ad un maialino...

Cambiò la marcia e premette sull'acceleratore.

Si vede che non avevo ancora la patente, vero?

Si fermò poco più avanti a un semaforo e tirò fuori dal finestrino un dito medio a me indirizzato.

Io lo amo ahahahahah

E poi ragazzi... il semaforo in autostrada, non riesco a smettere di pensarci.

Scoppiai a ridere prima che ripartisse con la sua auto e sparisse dalla mia visuale.

Ceh... lui se ne va davvero! Non le da un passaggio?! Io morta ahahah Jace è un genio.

Jace non lo odio, è solo che fin da piccoli siamo stati abituati a non sopportarci.

Il nostro rapporto è fatto così, non possiamo stare nella stessa stanza senza battibeccare per più di tre minuti e mezzo. Per noi è diventato una specie di divertimento, non nego che ci sono delle volte in cui vorrei sul serio staccargli la testa, ma voglio staccare la testa alla maggior parte delle persone, quindi non ci faccio molto caso.

Sì Lily, abbiamo capito che non sei una ragazza particolarmente simpatica.

Cinque minuti dopo superai il vialetto di Jace dov'era già parcheggiata l'auto nera e mi avvicinai all'imbocco di casa mia.

Ma come? Non passi al casello autostradale?
Ah no, fermi tutti! Ho capito... lei vive in Autogrill.

Aprii il piccolo cancelletto in legno bianco della staccionata e mi avvicinai al portico rialzato superando il giardino con il perfetto pratino inglese e con le stupide rose bianche di mia madre.

Questa casa è così terribilmente impersonale!

Tirai fuori le chiavi dalla mia borsa e aprii la porta appena ridipinta.

"Josh! Sono a casa" urlai a mio fratello.

Ah quindi hai un fratello? Benissimo... continuiamo ad introdurre personaggi a casissimo. Senza un minimo di contesto, spiegazione, qualsiasi cosa.

"Josh!" Lo richiamai senza ricevere risposta. "Dove sei?" Urlai poggiando la borsa sul cassettone e specchiandomi nello specchio sopra di esso.

"Sono in cucina! Ho fame! Mamma ha lasciato le uova!" Mi rispose.

Sentii il rumore dell'anta del frigorifero sbattere.

"Io ho già mangiato!" Esclamai mentre mi stiracchiai entrando in cucina.

Non mi pare ti abbia chiesto niente.

"Mamma?" Gli chiesi.

"È nello studio, non esce da lì da stamattina alle sei" mi rispose indifferente.

"Ho bisogno di un caffè, non ho dormito stanotte" gli dissi guardando il retro del giardino dalla finestra sopra il lavello.

"Mamma e papà?" Chiese comprensivo.

Chiese comprensivo cosa? Che significa? Perché non spiegavo mai nullaaaa

"Già, anche tu?" Incrociai il suo sguardo.

Anche tu? Il mistero si infittisce. Cos'è successo?!?

"Ci sarà un posto letto anche per me nel tuo appartamento a Nashville?" Mi chiese "voglio poter andare a scuola senza doverti prima rubare il correttore" mi disse ironico.

Ma perché?!? Ma di cosa stai parlando?!? Non capisco

"Mi hai fottuto il correttore per le occhiaie?" Sgranai gli occhi.

"Era una battuta" mi tranquillizzò.

Minchia, che comico! Fai stra ridere! Ah ah. Zelig.

"Che fai stasera?" Mi chiese cambiando discorso.

"Vado al lago tu?" chiesi.

"Dormo da Ryan dopo gli allenamenti" Ryan è il migliore amico Josh.

Noccapito. Ryan in realtà si chiama Josh?!

Giocavano insieme in una squadra di basket.

Ryan è cotto di me più o meno da quando ho scoperto che esiste un mondo parallelo al basket chiamato ragazze.

Cioè... sei lesbica e quindi lui si è cotto di te? Guardate che i ragazzi sono stra perversi... sempre a guardare i video porno delle lesbiche. Povera Lily.

"Voi due e il basket!" Imprecai "il football è il vero sport americano!" Non capisco come faccia a piacergli quel cavolo di sport.

E avanti con la faida tra i giocatori di basket e quelli di football. Questo secondo me era un bel dettaglio, avrei potuto e dovuto sfruttarlo di più. Avrei potuto rendere la trama un po' più originale...

"Sei una ragazza, non capisci proprio niente di sport, quindi non intrometterti" mi rimproverò ridendo.

"Non sono io che lo dico, è Sean!" Feci spallucce.

Sì, perché tu non sei in grado di ragionare con la tua testa? Lily.... Te prego.

"Il quarterback con un solo neurone?" Addentò una mela.

Beh, effettivamente il quoziente intellettivo di quel ragazzo è sotto lo zero, ma di sport ne sa qualcosa, e comunque io amo il football, Sean o meno.

In tutto ciò il ragazzo in questione dovrebbe essere il tuo ragazzo... ma che cavolo di considerazione hai di lui!

Josh si portò alla bocca un bicchiere d'acqua.

"Piantala, io e Sean usciamo insieme adesso" Josh sputò l'acqua a mo' di cartone animato facendo il bagno al tavolo rotondo in mogano preferito della mamma in mezzo alla cucina.

Provate a leggere questa frase tutta d'un fiato! Uno spasso.

"Tu e McField?" Sgranò gli occhi.

Sì, ma infatti... due minuti fa Lily lo aveva pure insultato! Sono perplessa quanti te Josh.

"Si" feci spallucce, prendendo dal lavello uno straccio.

"Da quando?" Era ancora stupito.

"Ma che palle! Perché tutti reagite così quando lo dico? È un ragazzo dolce, magari un po' superficiale, ma mi fa ridere" esclamai scocciata asciugando l'orrendo tavolo in legno scuro.

Ma tesoro... sei la prima a considerarlo un idiota.

"Chi altro ha reagito così?" Mi chiese osservandomi di soppiatto.

"Montgomery" sbuffai ripensando alla conversazione di stamattina.

"Jace? Non lo vedo da tutta l'estate, come sta?" Mi chiese passando di pari in frasca come tipico di mio fratello.

Di pari in frasca... hai citato Jace e adesso ti chiede di lui, mi sembra logico.

"È sempre un rompipalle" strizzai lo straccio nel lavello. "Comunque lo vedrai più spesso, ci hanno messo in coppia per una presentazione e in più ha deciso di candidarsi con me alla presidenza del comitato studentesco" sputò di nuovo l'acqua sul tavolo.

Ma non era Josh ad aver preso lo straccio?

"Jace Montgomery?"

No, tua sorella Lily.

È stupito.

Di nuovo.

Se sputa ancora l'acqua gliela faccio leccare via dal tavolo.

"La smetti per favore? Si, Jace, piantala!" Sbraitai riprendendo scocciata lo straccio.

"Ma non vi odiate?" Chiese impiccione "e poi, Jace che si candida per una cosa stupida come il comitato! Non ce lo vedo proprio"

Alzai gli occhi al cielo. "Nemmeno io ce lo vedo. Sì, non ci sopportiamo e abbiamo entrambi bisogno di crediti extra... l'alternativa è il club degli scacchi" gli feci intendere che nessuno si iscrive mai al club degli scacchi.

Basta con sta cosa degli scacchi...
Mi scuso con tutti i giocatori. Sappiate che sono una giocatrice anche io, ho iniziato da poco, ma è uno splendido gioco.

"Oh beh, se il prezzo da pagare è sopportarti, allora va bene" fece un sorriso posando il bicchiere nel lavello.

"Vado a prepararmi, alle tre passa a prendermi Ryan" si voltò uscendo dalla cucina.

"Okay" risposi noncurante.

Noncurante di cosa? Bah...

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