Chapter 5
Ho un giramento di testa.
"Andiamo al bar, ho bisogno di un caffè" dissi massaggiandomi le tempie.
"Tu ti fai di caffeina!" Esclamò Andrew con il braccio ancora attorno al mio collo "però hai ragione, io ho un mal di testa cronico a causa di Susy e tu sembri una morta vivente, quanto hai dormito stanotte?" Mi guardò notando solo ora la mia faccia assonnata. Odio quando mi prende in giro, ultimamente il mio tasso ti irritabilità è aumentato del 200%.
Susy? Che cosa è Susy? Da dove è spuntata fuori?
Sembro sul serio una morta vivente?
Ma sì, cambiamo i tempi verbali a casaccio! Tanto la grammatica è un'opinione!
Anche dopo tutto il correttore che ho messo sulle occhiaie? A questo punto spero solo di non incontrare Alison. Lei é una specie di strega, è la ragazza di Brian, il capitano della squadra di basket ed è una montata, viziata ed arrogante stronza sputasentenze.
Ma Alison e Brian? Anche loro... citati completamente a caso! Ceh... chissene frega, no?
Non la sopporto.
Tutti non la sopportano.
Sti cazzi?
Ma comunque..."Non darmi della morta vivente!" Sbottai contro Andrew "mi dai sui nervi! Mi sembri Alison!" Lo attaccai "sul serio ho una faccia così da schifo?" Gli chiesi mentre ci muovevamo tra i tavolini della caffetteria.
Sì, ma stai calma.
"Sì" rispose lui indifferente.
"Ieri notte i miei hanno litigato di nuovo" in questo periodo mio padre e mia madre litigano in continuazione, a dimostrazione che noi non siamo la famigliola perfetta che tutti credono.
"Aspetta un attimo, chi è Susy?" Chiesi ricordando il nome pronunciato da lui prima.
Ah ecco! Qualcuno glielo ha chiesto! Pensavo di star impazzendo.
"Una matricola con un culo da favola" si vantò lui.
Ma basta con ste matricole!!
Alzai gli occhi al cielo.
Ma basta con sti occhi al cielo!!
"Oh no!" Esclamò di colpo Andrew.
"Oh no. Oh no. oh no no no no!" Solo io mi sono immaginata l'audio di Tik Tok?
"Che c'è?" Seguii la direzione del suo sguardo.
Alison si dirigeva fiera verso di noi.
ZAN ZAN ZAAAAN
Tra tutte proprio miss perfettina!
"Alison!" Le feci il mio peggior sorriso falso.
Ma non dovrebbe essere il "migliore"? Boh, va beh...
"Lily, non dirmi che ti candiderai anche quest'anno alla presidenza del comitato studentesco..." mi chiese guardandomi dall'alto in basso arrotolandosi un boccolo moro tra le dita.
Che poi... sta cosa del comitato l'ho inserita del tutto a caso!
Spoiler: si candida e diventa presidentessa, ma poi? Non fa nulla! Le cose sono due: o Lily è una pessima politica, o è una politica nata! Ahahahahaha
Il comitato era una cosa stupida a cui mio padre mi costringeva a partecipare per i crediti extra, ma alla fine ci si divertiva e adoravo vedere ogni anno Alison perdere.
Fan fact: il padre non l'ha mai costretta.
"Cosa c'è Alison?" Mi avvicinai un po' di più al suo volto "hai paura di perdere anche quest'anno?"
Woooo sento aria di sfida.
Andrew soffocò una risata dopo che Alison gli lanciò un occhiataccia.
La superai con una spallata non dandogli la possibilità di ribattere.
Ma solo io vorrei tirare un pugno alla mia stessa protagonista?
Che spocchiosa! Eccome se mi sarei candidata alla presidenza, eccome!
Andrew mi guardò ridendo.
Ma che cazzo ridi?
Sapeva quanto mi dava sui nervi quella ragazza.
"La smetti per piacere?" Lo guardai stufa "sei irritante" lo rimproverai.
"Scusa, ma mi diverte quanto ti possa incavolare con così poco" si ammonì cercando di trattenere una risata.
"Si ammonì" cosa vuol dire? È un cane che si auto-ammunisce?
"Ti fa davvero così ridere?" Socchiusi gli occhi.
"No" disse secco.
Secco. A me si seccano gli occhi a leggere sta roba.
Alzai un sopracciglio scettica.
"Anzi sì, dai va a sederti. Io vado a prendere i caffè, offro io" alzai gli occhi al celo e mi diressi verso il retro del bar.
Madonnaaaaaaa che nervi. Ceh se una stesse sempre ad alzare gli occhi al cielo mentre le parlo le arriverebbero due ceffoni in zero-due secondi.
All'esterno c'erano dei tavolini in un piccolo chiostro.
C'erano alcuni studenti stesi sull'erba con un bicchiere di caffè d'asporto, altri con i libri per ripetere, altri che fumavano, altri che si rilassavano semplicemente.
Ma nessuno fa lezione in sta scuola? No. Ok.
Mi sedetti a un tavolino.
Faceva caldo.
Mi tolsi la giacca di pelle nera e rimasi in camicetta.
Mi voltai verso l'ingresso del chiostro incrociando un volto familiare.
Megan aveva un libro in mano e un bicchiere di caffè d'asporto nell'altra.
Ne approfittai per chiederle come mai prima era andata via tanto in fretta.
Ma perchè devi sempre importunare la gente?!? Ma lasciala stare, poraccia.
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