Chapter 1
Raga il primo capitolo è infinito e non avevo il coraggio di leggerlo tutto in un colpo solo.
È qualcosa di troppo terrificante. Perciò ho deciso di dividerlo in tre o quattro parti.
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PRIMA PARTE: Il liceo.
Iniziamo bene.
***
Asterischi osceni: parte 3.
"Ehi stronza!" Una voce familiare mi giunse all'orecchio.
Subito. Così. Alé. Evviva il linguaggio scurrile.
Senza neanche tentare a indovinare, sapevo già di chi si trattasse.
TIRARE A INDOVINARE. BRUTTA IGNORANTE CHE NON SEI ALTRO.
Scusate. Cerco di darmi un contegno visto che sono solo alla seconda frase.
Sbattei l'anta dell'armadietto alla quale -come al solito- mi si inceppava quel cavolo di lucchetto.
La punteggiatura? La sintassi? I pronomi ad cazzum?
Va beh ciao eh. Ciao.
Lui ridacchiò vedendomi in difficoltà con l'armadietto ed io gli feci una smorfia di tutta risposta.
"Ehi stronzo!" Gli ammiccai ironicamente e girai i tacchi per andarmene, ma ovviamente mi seguì: era irritante già di prima mattina.
"Sai che questi nuovi jeans ti ingrassano?" Mi disse allungando una mano intenzionato a toccarmi il fondoschiena, ma lo precedetti afferrandogli il polso e cogliendolo di sorpresa.
"Primo: se fossi in te, non ci proverei. Secondo: parli proprio tu Riccioli d'oro? Terzo: Sean non si è mai lamentato del mio fisico" dissi fiera. Jace strabuzzò gli occhi.
"Tu non esci con Sean!" Si era bloccato nel corridoio.
First reaction: SHOCK
Ripresi a camminare.
"Aspetta! Aspettami! Da quando esci con lui? Perché esci con il quarterback?" Era stupito e parlava a vanvera.
Prima insinuava che gli stessi mentendo, poi mi chiedeva se fosse realmente vero ciò che gli avevo raccontato e poi iniziava a farmi un sacco di domande: tutte nell'arco di 15 secondi circa.
"Da quando sabato scorso mi ha chiesto di uscire" mi raggiunse lungo il corridoio "e comunque perché dovrei dirlo proprio a te?" Sbuffai.
"Perché tu non esci con i ragazzi! Da quando esci con i ragazzi? Perché esci con i ragazzi? Quelle come te odiano i ragazzi!" Mi continuava a seguire.
Perché gli importa se esco con Sean? Ha paura di rimanere da solo come al campeggio di due anni fa? È stato divertente... (piccola risata malefica interiore). Tutti i ragazzi erano nel letto di una ragazza, ma lui era l'unico a vagare come un'anima in pena perché non lo avevo fatto venire a letto con me e non rimorchiò nessun altra perché erano già tutte impegnate.
Trash. Trash. Trash. Trash.
Ho davvero scritto "piccola risata malefica interiore"? Vado a morire.
Avevo un sorriso da ebete sulla faccia e mi accorsi di essermi fermata nel corridoio nel bel mezzo dei miei pensieri, quando notai la sua espressione del tipo perché sei ferma nel corridoio con una faccia da rincretinita?
Devo commentare? Davvero?
Mi riattivai mentalmente con un pizzicotto e misi a fuoco i suoi occhi verdi.
Ma ehm... lei si è davvero tirata un pizzicotto? Così, a caso? "Ehi scusa un attimo, mi tiro un pizzicotto per svegliarmi fuori". Disagio puro.
Ha dei bellissimi occhi verdi ora che ci penso.
Ma che caz...?
Aspetta! Cosa? Oddio. Da quando sono così distratta?
Lily, riattivati, concentrazione! Devi rispondere a Jace!
Questa ha dei problemi seri.
"Da quando ho capito che i maschi non fanno schifo" misi a fuoco il corridoio "a parte te ovviamente" strinsi gli occhi "Riccioli d'oro" lo congedai riprendendo a camminare e lo superai per entrare in classe mentre gli facevo una linguaccia.
"Oh piantala strega!" Entrò in classe anche lui e si sedette nel banco di fianco al mio.
"Mi spieghi perché ti siedi da 12 anni accanto a me?" Sbattei i libri scocciata.
"Perché adoro darti fastidio. Tu perché dici la stessa cosa ogni giorno?" Mi guardò con il suo solito sorrisetto perfetto.
Ha davvero un bel sorriso, davvero, davvero, davvero bello.
Ma che caz... parte 2.
Oh ma dai!
Stanotte ho dormito poco ma speravo che dopo i due caffè di stamattina mi fossi ripresa.
"Oh piantala Riccioli d'oro" sbuffai imitando il suo modo di parlare e recuperando la concentrazione.
"Cosa devo fare per farmi togliere quel soprannome? per caso è marchiato a sangue sui miei addominali perfetti?" Si alzò la maglietta bianca vantandosi.
Perché devono sempre avere degli addominali perfetti? PERCHÉ?!
Ok, forse Jace non è proprio il ragazzo più brutto sulla faccia della terra, ma è comunque... Jace. Lo conosco da quanto? Dodici anni? Ed è ancora il mio nemico per la pelle di quando avevo cinque anni, il mio carissimo, arrogantissimo e soprattutto vanitosissimo nemico per la pelle.
"Non riesci proprio a trattenerti vero? Devi per forza metterti in mostra?" Cercai di fare una delle mie espressioni di drammatica pena per lui.
Qualcuno può spiegarmi cosa significa "drammatica pena per lui"? Grazie. Ciao.
"Eh già, non riesco proprio a farne a meno" mi guardò con i suoi occhioni verdi sbattendo le palpebre come se avesse un tic, anche se secondo me il tic ce l'ha al cervello.
Ma che simpaticona! Come mi venivano in mente ste battutone?
Rimase qualche secondo a fissarmi.
Poi distolse velocemente lo sguardo.
Socchiusi gli occhi torva "sarai sempre Riccioli d'oro" di colpo sbatté i pugni sul banco facendomi sobbalzare. Scoppiai a ridere e incrociai le braccia al petto appoggiandomi allo schienale della sedia.
"La smetti di chiamarmi così?" Si lamentò strabuzzando gli occhi come al solito "strega" concluse la frase quasi sussurrando il nomignolo con quella che sembra... cosa? Malizia?
Questo è il suo solito modo di sfottermi.
"Ok" sbuffai "niente più Riccioli d'oro... ma neanche più strega" mi arresi.
Che poi... non ho capito perché scrivevo riccioli d'oro sempre con la R maiuscola e strega con la S minuscola.
"Wow... è stato facile convincerti" iniziò a ridere.
"Sì, sì, non farci l'abitudine" sentii una pallina di carta colpirmi le spalle.
Era Mike, un compagno di squadra di Sean che tutti prendevano in giro chiamandolo Bowling perché essendo di colore e avendo una testa pelata enorme, sembrava una palla da Bowling.
Sti soprannomi da dove li ho tirati fuori non lo so. Tra "riccioli d'oro", "strega" e "bowling", non so cosa sia peggio.
"Lily! Jace!" Ci chiamò.
Jace si voltò per primo "Ehi Bowling!" Lo salutò.
Mike alzò gli occhi al cielo. "Ci venite stasera giù al lago?"
Ogni venerdì sera, sul lago, nella residenza estiva di Billy -un mio amico- organizzavaamo una specie di festa con musica e falò sotto le stelle.
Va beh, io le regole di punteggiatura... le creo.
"Io porto gli alcolici" rispose Jace sorridendo da spocchioso.
"Tu ci vieni?" Chiese guardandomi.
"Sì, penso di sì" risposi.
Mi voltai e presi a scarabocchiare su un foglio in attesa che iniziasse la lezione.
Il professor Lee richiamò la nostra attenzione alla cattedra e finalmente iniziò a spiegare chimica.
Frequento questo corso solo perché mi interessa la chimica dei materiali per la mia pittura, e devo dire che negli ultimi tempi ha iniziato ad affascinarmi moltissimo.
"Chimica dei materiali"... ma ero imbecille? Neanche so cosa sia la chimica dei materiali. È una materia universitaria... io boh raga.
"Bene ragazzi, la consegna per la presentazione sarà tra due settimane. Lavorerete in coppia con il vostro compagno di banco. Le indicazioni per il compito le troverete sul fascicolo che prenderete a fine lezione. Ricordate che la valutazione varrà un terzo del voto finale del corso e sappiate che non ho intenzione di vedere nessuno di voi ai corsi di recupero." Fantastico! Ora sono obbligata a studiare con Jace!
Ma non mi dire!
Da un lato essere in coppia con lui non mi dispiace: è uno dei ragazzi con la media più alta e quando ci mettono in coppia insieme lavoriamo sempre abbastanza bene. Solo che studiare con lui, è pur sempre stare nella stessa stanza con lui... irritante come cosa, no?
Stavo picchiettando la matita sul banco scocciata per il fatto che ci avessero assegnato compiti già la prima settimana di scuola.
"Passo dopo la scuola?" Domandò Jace alzando le sopracciglia in tono interrogativo, non era mai scherzoso in fatto di studio, ci teneva alla scuola.
Questo passa da grandissimo rompipalle a laureando in chimica in 0.2 secondi a quanto pare.
"No, iniziamo dalla settimana prossima, non ho voglia di studiare" l'estate è appena finita e durante i week-end voglio ancora godermi un po' di libertà prima che inizi a far freddo e non potrò più uscire.
Chi avrebbe voglia di studiare la prima settimana di scuola?
Quando suonò la campanella raccolsi le mie cose e uscii dall'aula disinvolta.
Andai verso il mio armadietto e mi voltai pensando che Jace mi stesse seguendo, ma non lo vidi.
Probabilmente sarà già in mensa, pensai.
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Avevo seri problemi.
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