Parte 7

Mia madre, Grace. Oh, beh, ci sarebbe tanto da dire su di lei e sul rapporto conflittuale che c'era tra noi due, fin dalla notte dei tempi. Lei adorava Colin mentre mio zio adorava me e mia sorella Rose e, soprattutto, nostro fratello più grande Damien, che aveva praticamente cresciuto finché mia madre non si era sposata con Jonhatan Murray, mio padre. Da piccola fantasticavo sulla possibilità che Dio mi avesse fatta nascere nella casa del fratello Evans sbagliato. Per fortuna avevo mio padre, al quale somigliavo più di quanto riuscissi a notare io stessa. Lo adoravo. Era il mio amore, il mio confidente, la spalla sulla quale piangere. Quando morì mi sembrò che il mio cuore si fosse spezzato in mille frammenti e che questi fossero in gran parte volati in cielo con lui.

Una volta morto mio padre, Grace divenne sempre più glaciale e autoritaria nei nostri confronti: per lei rappresentavo una profonda delusione.  I nostri rapporti si fecero ancora più tesi quando decisi di trasferirmi in pianta stabile in Irlanda. Ma, nonostante si comportasse da vera stronza con me, era pur sempre mia madre e io le volevo bene come lei ne voleva a me, a modo suo.

Colin e io ci passavamo solo due mesi quindi ci imponevano di vivere come fratelli gemelli, pur non avendo nulla in comune. Non si trattava della mancata appartenenza al medesimo genere: io potevo infatti vantarmi di possedere molti più attributi maschili di lui, la nostra dissomiglianza in realtà trovava il suo fondamento nella mia distima nei confronti di Colin e nel nostro reciproco odio.

Lui non faceva altro che staccare le teste alle mie bambole, in quei rari momenti in cui giocavamo insieme e io, di contro, provavo una certa soddisfazione nel distruggere tutte le sue costruzioni.

Credo che l'origine di tanta ostilità fosse generata proprio dal fatto che mio zio avesse sempre avuto un occhio di riguardo per me. Mia zia Eleanor, la madre di Colin, era una donna bellissima e molto dolce, adoravo quando cercava di pettinare i miei indomabili capelli ricci. Era stata lei a insegnarmi a fare la treccia o ad aggiustarli in maniera che non sembrassi una selvaggia.

Era morta quando io e Colin avevamo dieci anni, a causa di un tumore, e, da allora, Colin era diventato ancora più stronzo mentre mio zio aveva trovato una qualche forma di consolazione nel lavoro. Mio cugino invece restava più tempo con le baby sitter che con Will e questo lo rese ancor più ostile e meschino.

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