Capitolo 31
Ma io darei mezzo mondo, per poter vagabondare con lui, per poter vagabondare con lui...
(Lilli e il vagabondo)
Stringo con forza la mano di Niger. "Portami via da qui, per favore." Gli sussurro all'orecchio.
Lui mi fissa sempre più confuso. Dopo lunghi istanti, annuisce. Saluta con un cenno le persone che lui definisce amici e ci avviamo fuori dalla casa.
Una volta arrivati all'esterno, Nig si blocca e mi fissa in attesa di una spiegazione. Ma io non riesco ad aprire bocca. Il dolore mi travolge. Ferite passate, che sembravano essersi rimarginate, si riaprono sanguinando.
Scuoto la testa, cercando di scacciare via tutti i pensieri. I ricordi mi travolgono: l'amore, l'amicizia, la gioia, il tradimento, il dolore. Mi sembra di riviverli in un solo secondo.
"Ehi, principessa, guardami. Se non ti senti pronta in questo momento, mi racconterai tutto più tardi." Mi propone.
Io mi limito ad annuire, lasciandomi cullare dalle sue braccia confortanti.
"Che ne dici se prima ti porto a prendere una cioccolata calda?" Mi chiede dolcemente.
I miei occhi si illuminano. "Si." Urlacchio con voce flebile.
Niger sorride e mi dà un bacio sulla fronte.
Ed eccolo qui, con me, colui che ha voltato le spalle ai suoi amici, seguendomi senza un minimo dubbio, senza neanche sapere cosa fosse successo con quelle persone, il mio salvatore. Il ragazzo che amo.
***
"Sa...buonissima." Grugnisco estasiata non appena il sapore del cioccolato entra in contatto con le mie papille gustative.
Niger si limita a fare un sorriso tirato. Vuole sapere la verità.
Faccio un sospiro profondo. "Io conoscevo i tuoi amici già prima che me li presentassi. Purtroppo." Butto fuori.
"Questo lo avevo capito." Borbotta il mio ragazzo. "Ti prego, Niv, fidati di me e dimmi cosa è successo."
Faccio un respiro profondo. "Io e Alex stavamo insieme qualche anno fa. È stato il mio primo ragazzo. Ero innamoratissima di lui." Socchiudo gli occhi per non permettere alle mie lacrime di sgorgare. Odio questa mia dannata fragilità.
Niger serra la mascella e chiude le mani in due pugni stretti. "Lo uccido." Sussurra piano.
E non ha ancora sentito il resto della storia. "Julia, invece, era una delle mie migliori amiche. Io, lei, Belle e Conn eravamo un gruppo mitico, stavamo sempre insieme, non c'era cosa che non conoscessimo l'uno dell'altro."
"Ma Alex e Julia adesso stanno insieme." Mi dice Niger confuso.
"Già." Confermo. "Era il giorno del nostro primo anniversario. Mi aveva invitata ad andare ad una festa ma io non volevo passare il nostro giorno speciale circondata da ubriachi. Litigammo moltissimo fino al punto che decidemmo che io sarei rimasta a casa e lui sarebbe andato alla festa."
Raccontare queste cose è come rivivere d'improvviso tutti quei momenti. Ogni singola emozione è ancora viva dentro di me.
"Belle e Conn corsero subito da me per consolarmi. Ero disperata: quella era la lite peggiore che avessimo avuto fino a quel momento. Julia, invece, quella sera mi aveva liquidata con un semplice "che peccato" scritto per messaggio. I miei due migliori amici mi convinsero che dovevo andare alla festa e risolvere le cose con Alex. E così feci." Continuo a narrare. "Misi il vestito più bello che avevo nell'armadio, le scarpe più nuove che possedevo, mi truccai per far sembrare il mio viso senza imperfezioni e mi sistemai i capelli per farli sembrare come oro colato. Dovevo riconquistare il mio ragazzo."
Fisso un punto imprecisato della sala.
"Principessa, se non te la senti, puoi sempre continuare a raccontarmi il resto più tardi." Mi conforta.
Io prendo la tazza tra le mani e prendo un altro sorso di cioccolata. Faccio una smorfia delusa quando mi rendo conto che sta cominciando a freddarsi.
Niger intuisce subito i miei pensieri e chiama la cameriera.
"Cosa posso fare per te, tesoro?" Chiede smielata.
La fulmino immediatamente con lo sguardo, cercando di trattenere la voglia di tirarle la tazza ormai vuota in testa.
"Vorrei un'altra cioccolata calda per la mia ragazza. Aggiungiamo anche della panna, principessa?" Mi domanda.
Sorrido felice nel vedere che ha subito messo in chiaro la sua posizione, frenando le avance della ragazza.
Io annuisco contenta. Non appena la cameriera si allontana, mi sporgo sul tavolo per baciare il mio fantastico ragazzo.
Veniamo interrotti, pochi attimi più tardi, dalla cameriera che sbatte la tazza sul tavolo, rischiando seriamente di romperla. "Ecco a voi." Dice irritata.
"Ecco a voi." Le faccio il verso, imitando la sua voce stridula.
Niger ridacchia.
Prendo un sorso di cioccolata e torno seria. "Stavo dicendo: ero pronta a riconquistare Alex e passare il giorno del nostro anniversario nella maniera che piu preferisse, l'importante era che stessimo insieme. Arrivai alla festa ma non riuscivo a scorgerlo tra la gente in pista. Lo cercai dappertutto: nella sala giochi, in bagno, in cucina. Chiesi ad un suo amico e mi riferì che si era chiuso da poco in una delle camere al piano superiore. Io, da stupida ingenua quale ero, ho subito creduto che si fosse sentito male e si fosse chiuso in camera per riposare." Faccio una risata amara. "Sono subito corsa su preoccupata, ho aperto tutte le stanze alla sua ricerca. Fin quando non vidi una scena che ancora oggi è impressa nella mia mente. Julia e Alex. Su un letto. Completamente nudi. Mi è crollato il mondo sotto ai piedi. Non so cosa abbia fatto più male in quel momento: se il tradimento del mio ragazzo o quello della mia migliore amica. Si sono resi conto della mia presenza, eppure non si sono fermati. Anzi, Alex aveva provato a scrollarsi Julia di dosso, ma non ha insistito molto, visto che ho avuto il tempo di bere due birre senza che loro venissero a cercami." Concludo.
"Principessa, io non avevo idea che fossero persone del genere." Si scusa Nig.
"Mr. Guerriero, io non ti ho raccontato questo per allontanarti da loro, sono comunque dei tuoi amici e potrebbero essere cambiati nel corso del tempo. Volevo semplicemente che tu sapessi tutta la verità." Gli spiego. "Mi dispiace per aver rovinato la serata. Volevi farmi conoscere una parte della tua vita e, invece, ho rovinato tutto come al solito."
"Non devi dirlo neanche per scherzo, principessa. Tu vieni prima di tutto e di tutti. E, ora come ora, non so se riuscirei a guardare Alex allo stesso modo, sapendo che è stato il tuo ex." Interviene. "Cazzo, non so se voglio spaccargli la faccia perché ti ha fatto soffrire o perché è stato il tuo primo ragazzo. Forse per entrambe." Conviene alla fine.
"E, invece, l'altro ragazzo che era presente? Will, mi sembra." Tento di cambiare discorso.
Niger sembra rabbuiarsi. "Lui è una persona speciale. L'ho fatto soffrire tanto in passato, ho combinato un guaio che ancora oggi mi tormenta, di cui porto le cicatrici sulla pelle e sul cuore. Lui, nonostante tutto il male che gli avessi fatto, mi ha perdonato e ha sempre continuato a trattarmi come un fratello minore. Gli voglio un bene dell'anima, è il fratello che non ho mai avuto." Mi spiega.
"Immagino che non sei ancora pronto a raccontarmi quale sia questo guaio che hai combinato, vero?" Ipotizzo.
Lui annuisce piano. "Già, non è né il momento né il luogo adatto." Si ferma un istante. "E, poi, se ti raccontassi cosa ho fatto, con ogni probabilità mi lasceresti immediatamente." Si rabbuia.
"Smettila, Niger. Facendo così mi fai capire che non riponi fiducia né in me né in noi." Lo biasimo.
Lui si limita a fissare il vuoto. Mi alzo di scatto dalla sedia e mi siedo sulle sue gambe, nella sedia di fronte alla mia.
Prendo il suo viso tra le mie mani e fisso i miei occhi nei suoi. "Nig, guardami. Non voglio più vedere quell'espressione vuota e tetra sul tuo viso, hai capito? Ogni volta che un pensiero infelice ti attraversa la mente, devi pensarne uno più felice per poterlo scacciare via. Me lo diceva sempre mio padre." Gli confesso.
"È difficile, Niv, è difficile." Poggia la mia fronte sulla sua.
"Lo so, lo so. Ma adesso hai me. Non ti libererai della sottoscritta così facilmente, ti avverto." Scherzo.
"Beh, a dir la verità, spero proprio di non liberarmi mai della mia principessa."
Penso di essermi completamente sciolta. Quanto posso amarlo?
Lo abbraccio forte.
"Invece, parando di te, quando pensi di aprire quella busta?" Mi chiede, facendo riferimento alla situazione di mia madre.
Io scuoto la testa. "Ho paura, Nig, non so se ce la faccio."
Lui mi riporta dietro l'orecchio una ciocca di capelli biondi. "Se vuoi, posso rimanere al tuo fianco mentre la aprirai, la leggerai e scoprirai cosa preoccupa così tanto tua madre." Mi propone.
Io annuisco subito. "Si, mi farebbe infinitamente piacere."
"Allora che dici se andiamo a casa tua e la apriamo così le rotelline del tuo bel cervello smettono di girare preoccupate?"
Io annuisco flebilmente. "Lo faccio solo perché ci sei tu al mio fianco, sappilo."
Mi lascia un bacio sulla fronte. "Beh, io vivo solo perché ci sei tu, penso che siamo pari."
Sgrano gli occhi. Non sono abituata a queste manifestazioni così improvvise di dolcezza.
Ci alziamo entrambi dal tavolo e ci avviamo verso la cassa, litigando come sempre su chi deve pagare.
Subito dopo esserci messi d'accordo, ci avviamo mano nella mano verso l'uscita del locale. O meglio dire, verso la verità.
Quella verità che mi attanaglia la mente. Che non mi lascia dormire tranquillamente. Quella verità che, in meno di un secondo, potrebbe distruggere completamente la mia intera vita.
Spazio Me💕
Ciao a tuttiiii💕Come state? Come va l'estate? (Wow, ho fatto rima😂)
Ecco a voi il trentunesimo capitolo di #Likeinafairytale✨ Cosa ne pensate? Vi aspettavate che Alex e Julia avrebbero potuto tradire così la nostra Niv? E quale sarà questo guaio commesso dal nostro Nig?
Nel prossimo capitolo foooorse conosceremo il contenuto della busta😜 Attenzione, potrebbe essere una bomba ad orologeria pronta ad esplodere🙈
Ma, parlando di cose importanti, quanto sono carini i nostri Smilson?😍 (si, questo è ufficialmente il nome della ship tra Nig e Niv😂 tralasciando il fatto che sembra il nome della marca di uno sgrassatore, ma sono solo dettagli😂)
Se volete, lasciate un commento e/o una stellina⭐️ A presto!❤️
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