Capitolo 25
L'amore è una canzone che non finisce mai.
(Bambi)
"Dovevi prendere a destra, non a sinistra, stupido!" Lo rimprovero ridendo.
"Ma se quando ti ho chiesto se dovevo imboccare questa strada, hai annuito." Afferma sconvolto Niger.
"Io? Annuire? Era uno spasmo involontario del mio collo." Mento spudoratamente.
Niger mi fulmina con lo sguardo, trattenendo un sorriso. Fa una inversione e questa volta imbocca la strada giusta.
"Adesso ricordo! Vai avanti fino alla fine della strada." Ordino, felice di aver riconosciuto il percorso corretto anche di notte.
Niger osserva gli alberi che ci circondano. "Ma sei sicura che non mi hai portato qui per uccidermi?"
"Solitamente nei romanzi rosa che leggo è la ragazza ad affermare questo." Ridacchio. "Comunque aspetta di arrivare in cima e vedrai."
"In cima? È per questo che mi hai chiesto di passare a prendere delle coperte all'appartamento prima di venire qui?" Domanda Nig.
Io annuisco. "Farà freddo, dopotutto siamo alla fine di Novembre."
Dopo alcuni momenti arriviamo alla fine della strada. Qui ci sono le luci e l'atmosfera si fa meno inquietante.
"Wow." Esclama meravigliato Nig.
Sorriso, osservandolo. Ho un paesaggio mozzafiato davanti a me- il fitto bosco ha lasciato spazio ad un prato verde che di giorno risplende sotto la luce del sole, la collina si staglia su tutta la città, facendoci sentire potenti, come i padroni del mondo, vediamo le luci della città, le case che sembrano un puntino lontano da noi, il cielo stellato che ci osserva e la luna che è l'unica testimone dei nostri sussurri estasiati- eppure l'unica vista che non mi stancherei mai di osservare è il viso del ragazzo al mio fianco.
"Scendiamo?" Mi chiede.
Annuisco. Lui afferra le coperte e scende dall'auto. Faccio lo stesso e ci allontaniamo un po' dalla macchina, sedendoci nel punto più alto della collina.
Distende una coperta sul prato e l'altra la mette sulle spalle, poi si siede.
Io resto come un'idiota a guardarlo perché le coperte sono solo due e lui le sta utilizzando entrambe.
"Su, principessa, cosa aspetti?" Picchietta lo spazio libero sulla coperta al suo fianco.
Mi avvicino piano e mi siedo. Vengo subito investita dal suo profumo. Non mi stancherei mai di sentirlo! Lui afferra un lembo della coperta e copre dolcemente anche le mie spalle.
Il cuore batte come impazzito e mi sembra di vivere un sogno surreale.
Lui mi afferra per la vita e mi avvicina ancora di più a sé. Appoggio delicatamente la testa sulla sua spalla e lui avvolge un braccio attorno ai miei fianchi. È una posizione così naturale, non una forzatura, che mi sembra di conoscerlo da sempre.
"Questo posto mi lascia estasiato perché mi sembra di vivere in una realtà parallela, in un mondo separato da quello in cui il tempo corre e ti soffoca. Posso vedere le persone piccole e lontane ma loro non possono vedere me. Mi sento libero." Mi spiega Niger.
Resto qualche attimo in silenzio. "Sai, questo posto me lo ha fatto scoprire mio padre. Quando ancora non ci aveva abbandonato, intendo. Ricordo poco di lui, quasi nulla. Non sono riuscita a tenere incollati nella mia mente i lineamenti del suo viso o il suono della sua voce. Ma le sue parole non riesco a dimenticarle." Sussurro.
"I-io non credevo che tuo padre..." Si interrompe.
"Tranquillo, puoi dirlo, non mi fa più male. Mia madre mi ha spiegato che, in realtà, lui non era mai rimasto con noi, per questo non ricordo quasi nulla. Aveva un'altra famiglia, noi eravamo la seconda, quella che poteva passare in secondo piano. A volte veniva a trovarci e, puntualmente, mi portava in questo posto. Pensavo che volesse condividere qualcosa di speciale con me perché ritenevo questo posto magico. Ma oggi, col senno di quanto mi ha raccontato la mamma, capisco che mi conduceva in questo posto perché eravamo lontano dagli occhi indiscreti della gente che avrebbe potuto vederci e spifferare tutto alla vera moglie. Dopo la nascita di Jace, non si è più fatto vedere, forse perché stavo diventando più grande e avrei potuto comprendere tutto." Affermo, mentre questi ricordi mi distruggono l'anima per l'ennesima volta.
Niger non parla, non dice parole che sarebbe solo inutili, si limita ad abbracciarmi, sprofondando il naso nei miei capelli. Mi fa sentire protetta.
Rimaniamo, per un lasso di tempo che non so identificare, a osservare il meraviglioso paesaggio che si estende davanti a noi, ognuno perso nei propri pensieri, nei propri dolori.
Dopodiché Niger decide di sdraiarsi, trascinando a ruota anche me. Si stende a pancia in su e io poggio la mia testa sul suo petto e la mia mano sui suoi addominali. Vi risparmio i dettagli perché sono gelosa. Lui, invece, tiene ancorata la sua mano sul mio fianco.
Alzo di poco la testa e osservo il cielo stellato. "In questo posto sembriamo più vicini al cielo che al mondo terreno." Bisbiglio.
"Ho sempre amato la notte. Forse perché è in tinta con l'oscurità della mia anima, forse perché il buio ti circonda e puoi finalmente cominciare ad essere te stesso, forse perché puoi finalmente osservare le stelle e perderti in esse." Mi spiega.
"Quando ero più piccola, molte notti stavo sveglia fissando la finestra della mia cameretta, in attesa che Peter Pan venisse da me e mi conducesse verso l'Isola che non c'è, dove non ero obbligata a sentire le urla di mia mamma contro il piccolo Jace che piangeva solo perché aveva fame. Volevo che mi portasse in un mondo in cui potessi essere speciale per il mio papà. Poi, improvvisamente, ho capito che nessun mago, nessuna fata, nessun essere magico mi avrebbe salvata dalla crudeltà della vita reale e che dovevo solo rimboccarmi le maniche e cominciare a combattere." Gli sto aprendo il mio cuore, sto confessando parole che erano poste come un peso sulla mia anima.
"La prima volta che ti ho vista pensavo che tu fossi la solita principessina viziata che non appena dice una parola tutti cadono ai suoi piedi." Mi confessa.
Io aggrotto le sopracciglia. "Perché ti ho dato questa impressione?"
"Tutti sembravano pendere dalla tua bocca come se ogni parola che uscisse dalle tue labbra fosse un ordine. Poi ho capito che tutti ti guardavano in quel modo per la tua bontà, per la tua gentilezza. E lì ho capito che non eri una principessina ma una principessa. Una di quelle con l'animo buono, pronta a tutto pur di difendere le persone che ama."
Mi stringo di più contro di lui. Rimaniamo in silenzio lasciandoci cullare dalla colonna sonora ricreata dalla natura.
Improvvisamente Nig si alza sui gomiti e con un dito punta il cielo. "Guarda, principessa, una stella cadente."
Mi giro appena in tempo e vedo una scia luminosa tagliare il dipinto statico del cielo stellato. "Una delle cose che ricordo che mio padre mi diceva è che non appena vediamo una stella cadente, dobbiamo chiudere gli occhi e pensare a qualcosa che bramiamo perché quando le stelle cadono, lo fanno per lasciare spazio lassù ad un nostro desiderio." Spiego.
Chiudo gli occhi e rifletto sul fatto che, in questo momento, tutto ciò che desidero è al mio fianco.
Apro gli occhi e mi giro verso la fonte dei miei pensieri. Noto che non ha mai staccato lo sguardo dal mio viso.
"Perché dovrei chiudere gli occhi ed esprimere un desiderio se tutto ciò che desidero è già qui?" Sussurra.
Si sporge leggermente verso di me, i centimetri tra di noi diminuiscono fino a diventare millimetri, sento il cuore che batte anche nelle orecchie, il desiderio di sentire le sue labbra premere contro le mie si fa sempre più forte.
Finalmente le nostre labbra, che tanto si sono cercate dalla prima volta che si sono viste, si congiungono in una danza dolce e delicata.
Sento le barriere che ci hanno sempre separati cadere a terra in un mucchio di ciottoli. Sento la maschera che ha sempre indossato per mostrarsi cattivo sbriciolarsi in polvere. Sento l'amore che provo per lui accendersi e infiammarsi.
Ho appena capito che mi sono innamorata di lui. Ma non posso dirglielo, con lui questo bacio è già un enorme passo avanti, quindi lascio che siano le nostre bocche silenti e unite a comunicarglielo.
Aggancio le braccia al suo collo e desidero che questo bacio duri per sempre. Non so cosa aspettarmi quando ci separeremo. E se tornasse ad essere brusco e freddo come sempre?
Scaccio via questi pensieri e mi concentro sul meraviglioso momento che stiamo vivendo.
Quando ci separiamo, continuo a tenere gli occhi chiusi.
"Ehi, principessa, che succede? Perché non apri gli occhi? Ho fatto qualcosa di sbagliato? Cazzo, ti ho baciato dando per scontato che anche a te andasse bene ma forse non eri ancora pronta. Dopo quello che è successo quella notte con quei pezzi di merda, sarebbe anche comprensibile. Mi dispiace, davvero. Non so cosa mi sia pres-"
Apro gli occhi. "Mr. Guerriero, calmati. Il bacio mi è piaciuto da impazzire e non ho pensato nemmeno per un secondo a quella notte. Avevo paura di riaprire gli occhi perché non sapevo quale Niger mi sarei ritrovata davanti: quello dolce e affettuoso o quello freddo e scostante." Confesso.
"Principessa, non ho buttato via la mia maschera perché non riuscivo a farlo. Ma, con quel bacio, sento che non ti sei limitata a gettarla via ma a sgretolarla in mille pezzetti. Quindi non preoccuparti. D'ora in poi esisterà solo ed esclusivamente il vero Niger con te."
Mi diventano gli occhi lucidi per l'emozione. Voglio credere alle sue parole, voglio fidarmi di lui.
"Ma noi adesso cosa siamo?" Gli chiedo timorosa.
"Non abbiamo bisogno di un'etichetta. Siamo due persone che si piacciono a vicenda, che sono l'uno la speranza dell'altro, che non posso vivere senza la reciproca presenza. Siamo due persone che, soprattutto, non possono fare a meno di baciarsi."
Si avventa sulle mie labbra. Io sorrido e, per una volta, penso che posso lasciare da parte la mia mania di avere tutto sotto controllo e vivere questa storia piena di incertezze con lui.
Dopo questo bacio, se ne susseguono altri. Tra l'uno e l'altro, sussurriamo i nostri pensieri, osserviamo le stelle e sorridiamo alla luna. Questa notte rimarrà nella mia mente per sempre. Tutte le lacrime che ho versato per questo cavaliere oscuro sono state finalmente ripagate. So che non sarà una storia semplice, una delle sue caratteristiche è proprio l'essere complicato. Sono consapevole che nasconde molti segreti e che, probabilmente, non sarà presto pronto a confidarmeli. Ma so che mi sono innamorata di lui non solo per il suo aspetto e per i suoi lati buoni, ma anche per i suoi difetti.
Ringrazio la stella cadente per aver lasciato posto al mio desiderio e averlo realizzato.
Guardo il ragazzo disteso al mio fianco, osservo il suo profilo perfetto e le labbra gonfie per i nostri baci e non posso fare a meno di pensare una sola cosa: se questo è un sogno, non svegliatemi, grazie!
Spazio Me:
Si, è successo veramente, non è un'esercitazione😂 Dopo la bellezza di 25 capitoli, finalmente è arrivato il bacio😍
Siete contenti? Vi è piaciuto il capitolo?✨
Avete qualche idea sul nome della ship tra Niger e Nives? Ho bisogno di aiuto😂🙈
Se volete, lasciate un commento e/o una stellina⭐️ A presto!❤️
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