Capitolo 24

Nessuna causa è persa finché ci sarà un solo folle a combattere per essa.
(Pirati dei Caraibi)

Metto le mani sui fianchi in attesa di una spiegazione. La sala sta cominciando a svuotarsi e la gente ci rivolge delle occhiate perplesse.

"Forse sarebbe meglio uscire fuori da qui." Suggerisce Conn.

"Tu sta' zitto. Non sei nella posizione di impartire ordini." Lo rimprovera freddo Niger. Poi si guarda intorno e nota gli occhi delle persone puntati su di noi. "Ma adesso è meglio uscire e parlare in un posto più appartato. E lo sto facendo solo perché lo ritengo giusto, non perché lo ha detto quel coglione." Precisa.

Connor si limita ad alzare gli occhi al cielo. Io ridacchio sommessamente.

"Ehi, mi prendi in giro, principessa?" Mi sussurra, spingendomi verso di sé.

Il mio cuore galoppa sempre più velocemente. "Assolutamente no, Mr. Guerriero." Lo punzecchio.

"Sai, adoro alla follia questo soprannome." Sorride dolcemente.

Sorrido a mia volta come un'ebete.

"Oh, quanto siete carini!" Esclama Belle.

La fulmino con lo sguardo. Dopodiché ci avviamo tutti verso l'uscita del cinema e ci posizioniamo in una stradina poco trafficata.

Metto le mani sui fianchi. "Aspetto ancora una giustificazione per ciò che ho visto lì dentro."

Belle si schiarisce la voce. Connor si posiziona al suo fianco e le stringe la mano.

Li fisso sconcertata. Li conosco da una vita ma non li ho mai visti rivolgersi effusioni di questo tipo.

"Non è come sembra." Interviene Cloe.

"Bel modo di cominciare, sorellina." La redarguisce Niger.

"Basta! È il momento di affrontare la situazione. Inizialmente la relazione tra Conn e Cloe era vera. Stavano cominciando ad uscire insieme, su questo non vi abbiamo mai mentito." Comincia B. "Ma, in realtà, Conn ha sempre avuto una cotta per me. Una sera, pochi giorni prima del disastroso appuntamento con Fred, siamo usciti insieme: volevamo divertirci un po', quindi siamo andati in un piccolo locale. Niv, non ti abbiamo detto nulla semplicemente perché sappiamo che questi luoghi non li frequenti piacevolmente e l'indomani c'era scuola. Quella sera ho bevuto troppo, Connor si è preso cura di me e...io l'ho baciato. Il giorno successivo ricordavamo entrambi ogni singola cosa, lui ha ammesso che sin da quando eravamo piccoli ha sempre provato qualcosa bei mio confronti. Io, i primi tempi, ho negato tutto: non potevo essermi innamorata del mio migliore amica. Ma, quando all'appuntamento con quel pervertito, lui è corso da me e mi ha salvata, ho capito tutto: lui è il mio principe azzurro. L'amore della mia vita è sempre stato al mio fianco ma io ero troppo stupida per capirlo. Mi dispiace, Niv, veramente."

Connor stringe la sua mano più forte e le lascia un dolce bacio sulla fronte.

Ho le lacrime agli occhi. Come ho fatto a non accorgermi di nulla? Sono i miei migliori amici, eppure sono stata così presa dai miei problemi dal non essere riuscita ad aprire gli occhi e pensare a loro.

"E questo spiega una parte della storia." Mi riporta alla realtà Nig. "Adesso passiamo a voi due." Indica sua sorella e il suo migliore amico.

"Allora..." Cominciano contemporaneamente i due.

"Parlo io." Chiarisce Cloe. "Come ha già detto Belle, inizialmente ero interessata a Connor. Mi piacevano le sue battute, i suoi sorrisi, il suo modo di starmi accanto. Ma ben presto mi sono resa conto che ciò che provavo per lui non sarebbe andato oltre l'amicizia. Sin da bambina ho sempre avuto una cotta per Matt. Il fatto che, però, fosse il tuo migliore amico, oltre alla convinzione che non potesse mai provare nulla nei confronti di una ragazzina più piccola di lui, mi ha sempre fatta desistere dall'idea di confessargli i miei sentimenti. La sorte ha voluto che, la stessa sera in cui Connor e Belle erano andati in quel locale, io andassi al parco. Ricordi, Nig? Volevo schiarirmi le idee perché mia sentivo tremendamente confusa." Si interrompe e, dopo aver visto il cenno di assenso del fratello imbronciato, ricomincia a parlare. "Mi sono seduta su una panchina e, qualche minuto dopo, Matt si è seduto al mio fianco. Non ho mai creduto nel destino ma quella sera penso proprio che qualche forza al di sopra di noi abbia voluto farci incontrare. Per la prima volta da quando ci eravamo conosciuti abbiamo parlato a cuore aperto, di tutto e di niente, del più e del meno. Era facile credere che si trattasse di un ragazzo qualsiasi e non del migliore amico di mio fratello. Non so come ma ci siamo avvicinati sempre più e..."

"Risparmiami i dettagli." La blocca Niger.

Cloe arrossisce. "Si, giusto. In sintesi, ci siamo baciati. Ho capito subito che lui sarebbe stato quello giusto. Mi ha riaccompagnata a casa e da quel giorno ci siamo sempre visti alla stessa ora nello stesso posto."

"Quindi tutte quelle passeggiate nel parco per rilassarti erano solo una scusa? E io che mi preoccupavo per te." Ride amaramente il fratello.

"Io continuo a non capire. Se siete tutti così innamorati e certi dei vostri sentimenti, perché mentire? Perché nasconderci la verità?" Chiedo confusa.

"Io e Belle non volevamo che qualcosa cambiasse nella nostra amicizia. Non volevamo che tu credessi che il nostro trio si sarebbe spezzato. Credevamo che ti saresti sentita esclusa, quindi abbiamo deciso di non raccontarti subito la verità ma di aspettare un po', anche per vedere come sarebbero andate le cose." Spiega Connor.

"Nig, io non potevo dirti che mi sono innamorato di tua sorella. Hai sempre detto che avresti ucciso chiunque avrebbe messo gli occhi su di lei, a malapena sopportavi Conn. Non volevo che la mia amicizia con te finisse, sei come un fratello per me. Cloe è subito stata d'accordo con me, quindi abbiamo deciso di tenertelo momentaneamente nascosto fino a quando non ci saremmo sentiti pronti ad affrontare le conseguenze che la nostra confessione avrebbe portato." Aggiunge Matt.

"Quindi Cloe e Conn hanno finto di continuare ad uscire insieme per non farci sospettare nulla?" Chiedo per sicurezza.

Annuiscono tutti con lo sguardo basso e l'espressione colpevole.

Su di noi piomba il silenzio. Non so cosa dire, in una serata ho scoperto che i miei due migliori amici mi hanno mentito e in realtà sono fidanzati e che una delle mie più care amiche esce, in realtà, col migliore amico di suo fratello, per cui, tra l'altro, ho una cotta di dimensioni epocali. Da quando la mia vita ha cominciato ad essere una telenovela spagnola?

"Vi prego, dite qualcosa." Ci prega Cloe.

Niger lascia la mia mano e si avvia verso Matt. Prima che qualcuno possa intervenire, sferra un pugno dritto sulla guancia del suo amico. "Questo è per avermi mentito." Mi avvicino rapidamente ma non faccio in tempo a fermarlo e tira un altro pugno diretto sull'altra guancia. "E questo è per aver baciato chissà quante volte mia sorella."

Ha gli occhi iniettati di rabbia. Mi accosto a lui e gli poggio una mano sulla spalla. "Ehi, Mr. Guerriero, calmati. Che ne dici se ci allontaniamo da qui?" Sussurro. "Solo io e te.

Lui annuisce, continuando a fissare con odio Matt. Riafferro la sua mano e lo conduco lontano da quelli che credevamo fossero i nostri amici. Da coloro di cui ci siamo sempre fidati. Da coloro con cui siamo cresciuti. Da coloro che, per un motivo o per l'altro, sono sempre riusciti a far spuntare un sorriso sul nostro volto. Da coloro che avrebbero dovuto proteggerci dalle menzogne e non organizzarle contro di noi. Da coloro che, d'ora in poi, non vedremo più nello stesso modo.

***

Nig si è lasciato condurre da me come un automa. Non ha detto una parola. Stiamo soffrendo insieme. Non posso credere che tutto questo sia reale.

"Pare proprio che non sia destino per noi avere un appuntamento tranquillo e senza drammi." Provo ad alleggerire la situazione.

"Io non credo nel destino, principessa." Mi fa un occhiolino.

Prova a sorridermi ma vedo che la rabbia gli deforma il viso.

"Ho un'idea." Mi si illuminano gli occhi.

"Ho paura. Tanta. Tu mi spaventi." Dice Nig, provando a rimanere serio.

Scoppio a ridere, seguita a ruota da lui. "Su, spara." Mi esorta.

"Il nostro appuntamento non è ancora finito. Possiamo ancora renderlo memorabile." Bisbiglio. Ti prego, non ricordarmi che si tratta di un finto appuntamento, ti prego.

Ma, con mia sorpresa, il ragazzo al mio fianco non obietta. "Qualche suggerimento?"

Un'idea lampeggia tra i miei pensieri confusi. "C'è un posto in cui vado sempre quando sono confusa o mi sento triste. Lì mi sembra di essere in pace con me stessa. Non so come spiegarlo ma è un'emozione che mi scuote completamente ma che allo stesso tempo mi tranquillizza. Non ci ho mai portato nessuno ma c'è sempre una prima volta." Propongo.

"Andiamo a prendere la macchina. Non posso lasciarmi sfuggire l'occasione di conoscere ancora più a fondo la mia principessa." Conferma.

Le farfalle nel mio stomaco spiccano il volo, gli occhi assumono la forma di due cuori e le gambe tremano. Tremano così tanto che non vedo una piccola buca sulla strada e cado a terra.

Sfiga, lasciami andare!

Sento la risata di Nig. "Principessa, che cazzo fai?"

Lo fulmino con lo sguardo. "Aiutami invece di starmi a fissare come uno stoccafisso."

Lui si avvicina e, senza sforzo, mi solleva, rimettendomi in piedi. "Ti sei fatta male?" Torna serio.

"No, Mr. Guerriero. E adesso andiamo nel luogo in cui riesco a trovare la pace. Anche dalla sfiga."

Spazio Me:
Ah, quanto vorrei trovare anch'io un posto in cui la sfiga non può raggiungermi, cara Niv!😂

Salve a tutti, come va?❤️ Anche il ventiquattresimo capitolo di #Likeinafairytale è online😍

Cosa ne pensate del capitolo? Secondo voi, hanno fatto bene Cloe, Conn, Matt e Belle a mentire?😕

E cosa succederà all'appuntamento tra Nig e Niv?😍

Se volete, lasciate un commento e/o una stellina⭐️ A presto!❤️

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