4 - Il Festival

[===============================]

-sicuro di star bene?-
-si, ed anche se cosí non fosse, questo è un problema che non la riguarda-

[===============================]

Avevano passato settimane a pianificare ogni minima cosa, ma avevano dovuto rimandare i piani data la mancanza dei nomu e della rischiosa idea che ebbe All for One stesso.

-questa è pura follia, anzi un suicidio-
-Merdaraki ha ragione, avanti-
-smettila di chiamarmi così!-
-All for One ritiene sia un ottimo modo per vedere da vicino gli studenti all'opera-spiegò Kuroghiri.
-rischia di farsi scoprire-
-non esattamente, ci sarà molta gente, inoltre ha pensato bene di cambiare il suo aspetto-
-e pensate sia VERAMENTE una buona idea?-
-è inutile discutere, tanto ha già deciso-

Toga si era presa la libertà di preparare Izuku, indossava un completino semplice, la felpa che ricordava un coniglietto era troppo carina ed Izuku sapeva che era adorabile.

-è pronto?-
-certo, eccolo qui! Carino e adorabile come sempre-

Toga era soddisfatta del suo lavoro.

-Izuku ricordi quella frase che devi urlare se qualche brutto eroe si avvicina troppo?-domandó Tomura avvicinandosi al bambino.
-uh...-
-devi urlare "AIUTO! UN PEDOFILO MI VUOLE RAPIRE"-
-Tomura rilassati-

Kurogiri era l'unico a conoscere il vero scopo di All for One nello esporsi cosí, certo voleva vedere con i suoi occhi gli studenti e passare una giornata "normale" con suo figlio...

Ma una ragione piú profonda lo spingeva a rischiare.

-Izuku è pronto?-

Domandò All for One quando entrò nel locale tutti gli sguardi si sposatoro su di lui, Izuku allungò immediatamente le braccia verso di lui appena udita la voce.

-è sicuro sia una buona idea? Non sarete troppo esposti?-domandò Dabi.
-non preoccupatevi per Izuku e me, so cosa fare-disse prendendo il bambino in braccio.

Svanirono in una poltiglia nerastra, un quirk di All for One, simile a quello di Kurogiri ma piú potente, a quanto pare.

-se gli succede qualcosa...-strinse i denti Tomura.
-ammaziamo chi gli ha fatto male-finí Dabi.
-possiamo cambiare il nome della gang in "Izuku protection squad"?-domandò Twice che era pronto a creare delle magliette.

Ne seguì silenzio ma nessuno sembrava in disaccordo.

**al Festival**

Era entrato come se niente fosse, preso posto molto vicino al ring, dove Izuku potesse vedere, All for One conosceva bene suo figlio e vedere i quirk all'opera era sempre uno spettacolo per il bambino.

-abbi pazienza mio principino, presto vedrai tutto ok?-

Izuku gonfiò le guance indispettito ma appena vide delle persone sull'arena si concentrò su di loro, All for One dovette tappargli le orecchie qualche volta a causa del chiasso causato non solo dal presentatore ma anche dalle urla furiose di un ragazzino biondo che era fin troppo irruento.

Mentre le lotte andavano avanti, lo sguardo di All for One si muoveva alla ricerca di un obbiettivo preciso e passò molto prima di spostare l'attenzione su Izuku che gli stava tirando la giacca, indicando un ragazzo, era sul ring intendo a lottare contro il ragazzo biondo dell'inizio festival, i capelli erano per metà rossi e bianchi, All for One capí subito che il ghiaccio non era il suo unico quirk.

-Abi! Abi!-
-piccolo mio, non è Abi, cosa te lo ha fatto pensare?-rise.
-Abi!-

La lotta stava durando fin troppo ed il ragazzo biondo urlava, non solo parolacce e insulti, ma anche di "fare sul serio e usare entrambi i suoi quirk" al bicolore, ma ancora nessun segno del suo secondo quirk, l'uomo tornò a cercare tra la folla, notando finalmente quello che cercava, la sua espressione divenne immediatamente cupa, sebbene prima fosse sollevata ed allegra.

-papà?-
-sto bene piccolo, abbiamo solo bisogno di cambiare programma-

Aveva atteso un altro paio di minuti prima di agire, doveva assicurarsi che l'attenzione fosse totalmente sulla lotta.

La tensione era altissima, nessuno stava badando a lui, dopo un attimo il terreno iniziò a tremare, lo stadio fu svuotato, tra eroi e civili che fuggivano per All for One era stato uno scherzo avvicinarsi all'obbiettivo, ma doveva nascondere Izuku in qualche modo e Kurogiri non era reperibile al momento.

-Izuku adesso facciamo un gioco, ok?-
-gioco? Si!-

Izuku non aveva paura della situazione, sapeva benissimo che suo padre era forte e lo avrebbe protetto da ogni cosa.

-molto bene, adesso devi chiudere gli occhi, quando li riaprirai saremo tornati a casa va bene?-

Izuku annuí, chiudendo gli occhi, suo padre, passandogli la mano sul capo, lo aveva fatto cadere in un sonno profondo, non poteva e voleva che lo sentisse arrabbiato, spaventare suo figlio era qualcosa che non voleva fare, lo coprì con la sua giacca, lui e la persona che cercava erano quasi fuori, ma tra la folla che urlava impaurita, chi mai li avrebbe sentiti.

Gli poggiò una mano sulla spalla appena furono vicini.

-è bello rivederti... Inko-

Sebbene quell'immenso trambusto, Inko aveva sentito chiara e tonda quella voce, bloccandosi sul posto, ed irrigidendosi.

-H-Hisashi...?-

All for One sorrise, lasciandosi scappare una risata.

-che ci fai qui? Come hai fatto a entrare?-

Non si era ancora voltata e non l'avrebbe fatto, tremava come una foglia ma cercava di tenere un tono di voce impassibile.

-non devi preoccuparti di niente mia cara, piuttosto... Vedo che sei voluta restare vicina ad All Might... Non mi piace come ti parla, è troppo... rilassato-
-sono affari miei Hisashi, tu... Tu mi hai portato via Izuku-
-ti devo correggere su questo, sei stata tu a portarmi via Izuku, ti avevo promesso tante cose, e se non ricordo male, sei ancora mia moglie...-
-questo era prima di sapere chi eri! Cosa facevi!-
-avevi paura che ti avrei fatto del male? O che potessi farlo ad Izuku?A nostro figlio?-

Inko rimase in silenzio, Hisashi avvicinò il corpo ad Inko, il capo era a pochi centimetri dal suo orecchio.

-non sarebbe bello se tornassimo ad essere una famiglia? Izuku ha bisogno della sua mamma-
-come posso essere sicura che tutto questo non sia una tua trovata per eliminarmi?-
-non lo farei mai, nemmeno dopo la tua fuga e il tuo tentativo di allontanarmi da Izuku, ti amo ancora Inko, tutto quello che voglio è dare ad Izuku una famiglia-
-allora lascialo andare, non deve vivere cosí-
-cosí come? Felice? Protetto? Destinato alla grandezza?-
-destinato ad essere infelice!-

La mano che prima le toccava la spalla la lasciò, sentì la presenza non essere piú cosí asfissiante.

-mi dispiace che la pensi cosí tesoro, ed io che volevo farti vedere com'è cresciuto Izuku-
-Izuku? Cosa...? Lo hai portato qui?-

Sentì la sua voce emozionata, ma ancora non si era girata.

-mi sono occupato di lui in questi due anni-

Inko riuscì a vederlo di sfuggita, non era cambiato affatto dopo tutti questi anni, Hisashi sorrise verso di lei, cogliendo il suo sguardo.

-dov'é Izuku?-
-oh mi dispiace tesoro... Ma non credo che te lo farò vedere-

Mentre la folla si muoveva, Hisashi la spinse verso l'uscita.

-non puoi farmi questo Hisashi!-stava per piangere.
-come posso essere certo che non fuggirai con Izuku? Voglio solo che tu faccia la scelta giusta, amore mio-
-è un ricatto-
-forse... Ma è per il bene di Izuku-

Erano usciti dall'edificio ma la folla non si era ancora dispersa.

-spero di rivederti presto, ma fino ad allora, non parlare del nostro incontro con gli eroi... Non vorrai mettere in pericolo Izuku vero? Non un'altra volta-
-è stata colpa tua che-
-se mi avessi dato ascolto non sarebbe accaduto niente, per ora addio mia cara, è quasi ora che porti Izuku a casa-
-non posso nemmeno vederlo?-

Hisashi sospirò un istante.

-mi dispiace... Ma non posso fidarmi, mi capisci vero?-
-Hisashi non portarmi via mio figlio-
-farti soffrire cosí non mi piace, sappilo, ma ho bisogno di farti capire che non sto scherzando, rifletti e poi... Si vedrà-
-Hisashi-
-non disperare troppo Inko, se mi ascolterai andrà tutto come deve andare-

Inko si girò rapidamente ma non c'era piú traccia di Hisashi, aveva girato ovunque ma senza piú trovarlo, doveva ritrovate rapidamente la calma, ma come poteva? Suo figlio, il suo Izuku, era cosí vicino ma lontano al tempo stesso, Hisashi aveva sempre dei fili che la tenevano legata a lui, in un modo o nell'altro.

-Inko!-

Sobbalzò sentendo la voce, ormai familiare, di Toshinori.

-stai bene? Non ti trovavo e mi sono preoccupato-

Lei annuì sorridendo, eppure l'eroe aveva intuito che era un sorriso orribilmente finto, ormai la conosceva troppo bene, ma adesso non era il luogo e il momento adatto per parlarne.

**qualche ora dopo**

Tutta la folla aveva ormai sgombrato l'area, gli studenti tornati a casa... Quasi tutti almeno.

Shouto Todoroki non aveva la minima intenzione di ascoltare il ciarlare di suo padre, l'uomo che ormai odiava con tutto se stesso, e dopo il caos di oggi, non avrebbe certo sopportato i suoi discorsi sulla forza o cose simili, il ragazzo si era allontanato molto da casa, cercando un posto dove poter chiamare l'unica figura paterna che aveva mai avuto, ma che per problemi di natura lavorativa, ed un po familiari, non poteva stargli accanto in quei momenti, suo nonno, purtroppo il cellulare era determinato a non collaborare, quando prima sembrava funzionare perfettamente.

Shouto si ritrovò vicino a quello che era un parco giochi, guardava le famiglie con invidia, chiedendosi se anche lui, in diverse circostanze, avrebbe potuto vivere con quella felicità, chiuse gli occhi sospirando, tentando di contenere il fiume di rabbia che gli scorreva in corpo.

Quando un suono, non cosí rumoroso, lo colse alla sprovvista, un piccolo peluche rattoppato fino all'estremo, con due piccoli capanelli legati da un nastro blu acceso al collo, lo riportò alla realtà, doveva essere caduto all'uomo con il bambino in braccio che l'aveva superato, raccogliendolo si soffermò un secondo a guardare quelle "cicatrici", sorrise con amarezza.

-anche tu ne hai viste tante eh?-pensò mentre cercò l'attenzione dell'uomo che si fermò girandosi verso di lui.

-oh grazie infinitamente! Se mio figlio se ne fosse accorto piú tardi non oso immaginare il caos che avrebbe fatto!-

Shouto lo guardò provando un strana tensione addosso, l'istinto gli stava urlando di scappare via per qualche motivo.

-tutto bene ragazzo?-
-ah si... Sono solo pensieroso-
-capisco capisco...-fece una breve pausa, sollevando il sopracciglio-ah ma tu sei il giovane del festival, dico bene? Todoroki Shouto?-
-ah si... Sono io-
-mi dispiace molto che tu non abbia vinto, il mio Izuku faceva il tifo per te-
-oh beh...-non sapeva, onestamente, cosa dire.
-non era molto contento di andare via, ma sai, quando madre natura decide di fermare qualcosa, bisogna ascoltarla-

Shouto si limitò ad annuire e osservare il bambino, che poco a poco si stava svegliando dal sonno, gli occhietti luminosi si caricarono di energia quando incontrò quelli di Shouto.

-ABI ABI! ABI!-
-no, Izuku, Abi è a casa, lo sai-
-no! Abi!-indicava con le guanciotte gonfie dalla rabbia.
-chiedo perdono, ma sembra averti confuso con il ragazzo che gli fa da babysitter-
-nessun problema-
-papà, Abi triste?-

Shouto rimase sorpreso, questo Izuku era sveglio.

-sicuro di star bene?-
-si, ed anche se cosí non fosse, questo è un problema che non la riguarda-
-sai ragazzo, tutti cercando di capire perché si sono ritrovati in una situazione o in una vita che non è giusta, a mio parere quelli sono gli imprevisti che ti fanno lottare seriamente contro il male, ti rendono forte, qualunque cosa ti stia turbando, se riuscirai a sfruttare tutte le tue capacità, nessuna esclusa, sarai una persona migliore, sarai piú forte, e potrai guardarti indietro e dire questo ostacolo l'ho superato e posso andare avanti-
-Abi e forte!-aggiunse Izuku sorridendo.

Shouto fissò entrambi con occhi spalancati.

-per me è piú complesso, devo vivere con qualcuno che odio, e odio quello che lui mi ha dato-
-non possiamo scegliere come venire al mondo, e rinnegare chi sei non servirà a fargliela pagare, se vuoi eliminare il problema, dovresti liberarti di quelle catene che ti sei messo da solo, perché tu non sei quella persona, tu sei tu giusto?-

Gli sembrava di parlare con una vecchia conoscenza, quell'uomo sembrava... Averlo capito.

-temo sia ora di andare, se non porto Izuku a casa, quegli scalmanati finiranno per ammazzarsi tra loro, vero Izuku?-

Si stava avviando ma Shouto lo fermò.

-il peluche-
-no, Abi tiene!-
-cosa? No è tuo-

Izuku scosse il capo sorridendo.

-Ashe protegge Abi! Ashe manda via tutte le cose cattive e brutte-spiegò gesticolando.
-allora arrivederci Todoroki Shouto-

Svoltarono l'angolo, Shouto fissava il peluche, quell'oggetto lo rincuorava in qualche modo, come se fosse in grado di donare calore al suo cuore, tornando verso la scuola si affrettò a correre nella sua stanza, mise il peluche in un posto sicuro, non voleva certo perderderlo.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top