like a skyscraper
Questa è la mia prima os e la mia primissima storia.
BUONA LETTURA
PS. l'ho scritta ispirandomi alla canzone di demi lovato "skyscraper".
POV JESS
Per l’ennesima volta mi ritrovo a leggere il diario di mia madre con le lacrime agli occhi e la voglia di tornare indietro, impedire ai miei di uscire di casa, impedire la loro morte.
Ora vivo con Patrick, mio zio materno, quello mi ha sempre odiata, lui mi picchia.
Non vado a scuola da chissà quanto tempo, tutto per evitare domande inutili sui lividi che ricoprono perennemente la mia pelle chiarissima.
****
POV NARRATORE
N:” ragazzi mia cugina verrà a stare da noi per un po’…mi raccomando e non dico altro”esclamò Niall con tanta ovvietà, come se già sapesse che i ragazzi ci avrebbero provato con lei.
“si capo!”risposero cantilenando, tutti in coro.
N:”no sul serio…non è stato facile per lei…quindi andateci piano pervertiti.”
Il campanello suonò e Niall scattò alla porta, aprendola e trovandosi davanti una ragazza bellissima, che non vedeva da chissà quanto tempo.
N:”J!!!Oh mio dio…quanto sei diventata grande”.
La abbracciò con tanta forza che le cadde la borsa dalle mani.
N:”vieni ti presento i miei amici…Liam, il capo…Harry il rubacuori riccioluto…Zayn, il ragazzo con record mondiale di permanenza davanti allo specchio…. e Louis il più grande ma con il cervello più piccolo!”
Lou:”Ah-ah spiritoso! -_-“
N:”Dai sai che scherzo”fino a quel momento avevano parlato tutti, tranne che jessica, era impegnata a scrutare con attenzione ogni mimino particolare della casa e dei ragazzi con cui avrebbe dovuto vivere.
Una voce maschile molto profonda la distolse dai suoi pensieri…
X:”hey io sono zayn!”le tese la mano
J:”jessica…jess o j per gli amici”sforzò un sorriso sul viso.
Lee:”vabbè ti do una mano con il borsone e ti accompagno in camera tua…”
Jess annuì solamente.
Salirono le scale seguiti dagli sguardi degli altri e questo la imbarazzava molto…da piccola era sempre quella bimba pazzerella sempre al centro dell’attenzione, ma ora era un po’ diverso.
La stanza era piccolina e mansardata, jess si guardò in giro, c’era tutto ciò che le serviva: un letto, un armadio per i vestiti, una scrivania e un bagno.
Liam appoggiò il borsone a terra e lei si sedette sul letto ancora immersa nei suoi pensieri.
Lee:”Bene ti lascio riposare …io sono nella stanza accanto,se hai bisogno di qualcosa chiamami pure”già, jess aveva bisogno di qualcosa, anzi di qualcuno, qualcuno che la ascoltasse, che la stringesse forte a se, senza più farle provare dolore.
Ma non sapeva ancora se potersi fidare, si certo liam sembrava il più serio e affidabile dei ragazzi, ma non era ancora pronta a parlargli.
Si mise qualcosa di più comodo addosso e si buttò sul letto, lasciando che i pensieri le scorressero nella mente uno alla volta e pian piano si addormentò.
***
Quando sentì che qualcuno le stava toccando il braccio, jess sobbalzò e subito lo ritrasse, il suo cuore batteva a mille, il respiro quasi non usciva e lei era terrorizzata.
Solo quando riuscì a mettere tutto a fuoco si accorse che non era lo zio, ma fortunatamente solo liam e questo la calmò all’istante ma le sue lacrime ormai scendevano tremando come tutto il resto del corpo.
Lee:”Hey jess tutto ok?”
J:”N-no…”
Liam fortunatamente dal suo sguardo capì che non voleva parlarne, così si limitò ad abbracciarla.
Inizialmente jess rimase rigida, ma poi lentamente vincendo la sua paura, ricambiò l’abbraccio.
Lee:”Ti voglio aiutare. Puoi fidarti di me!”
Lei annuì convinta di potersi fidare di lui, un abbraccio aveva cambiato tutto, ma lei ne era certa…quello non era stato un semplice abbraccio, era un modo per dire ”io ci sono per te!”.
Così jess gli raccontò tutto, dei suoi genitori, dell’incidente, di Patrick, del perché si trovava lì e gli spiegò anche che avrebbe voluto tornare la ragazzina spensierata di prima, quella che adorava stare le ore a guardare fuori dalla finestra, fantasticando su mondi sconosciuti.
La loro conversazione venne interrotta da un :”A tavola!!!!”
Lee:”Beh sembra che sia pronta la cena…mangiamo qualcosa?!!”
J:”No grazie non ho fame…”
Lee:”Oh vedrai che appena entrerai in cucina la fame ti verrà!Sta sera lasagne alla niall!”
J:”Ok ok” liam le afferrò la mano e dolcemente la portò in cucina.
A cena parlarono di molte cose e jess rispondeva ad ogni domanda.
Si sentiva già un po’ cambiata, tutto grazie a liam.
Finita la cena i ragazzi andarono a guardarsi una partita di calcio alla tv, mentre niall e sua cugina rimasero a sparecchiare la tavola e a chiacchierare.
N:”Allora j?”
J:”uno schifo…”
N:”lo zio vero??”
Il silenzio lo confermò e niall si sentì improvvisamente in colpa, anche se in fondo lui non poteva fare niente.
N:”J mi dispiace è che tu eri minorenne e quindi non potevo prenderti e portarti via da lui…non mi ha nemmeno permesso di venire a trovarti!”
J:”C-cosa?!?!”
N:”non te l’ha detto…che pezzo di hummmmm!!!Non devo dire parolacce, no!No!No!Allora l’anno scorso mi sono fatto 8 ore di macchina da solo per venire a trovarti e lui quando mi ha trovato alla porta ha detto che non potevo vederti”.
J:”Io non so cosa dire…comunque non è colpa tua! Non lo pensare perché nemmeno io l’ho mai fatto e comunque ora sono qui, sto più o meno bene e vivo con cinque persone fantastiche. Poi… no no nulla!”
N:”cosa??”
J:”Liam…”
N:”Ti sei innamorata di liam??”niall bisbigliò con un sorriso da ebete sul viso.
J:”No…cioè è un bravo ragazzo e sentivo di potermi fidare di lui, così gli ho raccontato tutto e ha detto che vuole aiutarmi.”
N:”hai fatto benissimo a fidarti. Lui ha aiutato un po’ tutti in qualsiasi situazione. Sono sicura che ve la caverete.”si abbracciarono e una volta terminata la pulizia della cucina, raggiunsero gli altri in sala.
Tutti erano concentrati a guardare la partita.
X:”n° 9 prende la palla, corre, corre, riesce a sorpassare gli altri e…”
J:”gooooolllll!!!!”
H:”j guarda che è la nostra porta quella…stiamo perdendo!”
J:”Si..no…infatti…cioè lo sapevo, volevo vedere seeee…eravate attenti!Cooomunque io andrei in camera mia che oggi il viaggio è stato lungo. Buona notte ragazzi.”
Salì le scale e entrata in camera cominciò a svuotare la valigia e a posizionare tutto nell’armadio.
***
Mentre era immersa nei vestiti qualcuno bussò alla porta, scavalcò tutto e si trovò davanti un liam con un pigiama con su gli orsetti.
J:”liam vieni…siediti pure se trovi il letto o una sedia”
L:”Cavolo mi spieghi come hai fatto mettere tutto in una valigia e a chiuderla?”
J:”Non lo so nemmeno io”.
Passarono una piacevole serata e liam era riuscito a far parlare jess come mai aveva fatto e intanto l’aveva aiutata a sistemare le sue cose.
Lei si sentiva più leggera, come se pian piano i brutti ricordi scomparissero.
J:”yaaawnh… che sonno!”
L:”Dai ti lascio sola così vai a dormire…tanto sai dove trovarmi!”
J:”N-no, liam r-rimani con me!Ti prego”.
L:”Sei sicura?!Non riposi meglio da sola??E poi tuo cugino mi ammazza se scopre che ho dormito qui,chissà che penserà”.
J:”Niall sa che te ne ho parlato e quindi non ci sono problemi e poi è solo per una notte…”
L:”Ok vado a prendere le mie cose di là”.
***
liam tornò con il suo tenero pigiamino, il cellulare e una bottiglietta d’acqua.
Jessica si stava cambiando in bagno così lui urlò attraverso la porta:”Da che parte vuoi dormire?”
J:”E’ uguale…scegli tu!”
***
Jess uscì dal bagno e trovo liam sdraiato nel letto intento ad inviare un messaggio.
Si sentii un po’ in imbarazzo, del resto non era normale per lei dormire nel letto matrimoniale con un ragazzo, ma si fece coraggio, sapeva che per superare il passato le serviva anche quello.
L:”Voglio farti vedere una cosa…”si allungò con un braccio su di lei e col dito premette un tasto, posto sopra la testata del letto; immediatamente il soffitto si aprì mostrando un’enorme finestra ”…mi piace venire qui la sera e guardare le stelle, e da quello che mi hai raccontato tu prima ho pensato che ti sarebbe piaciuto.”
J:”E’ bellissimo!Grazie”.
L:”E poi non so se l’hai notato, ma dal balcone puoi vedere il mare.”
Jess era in estasi, non poteva chiedere di più ed essendo rimasta senza parole, si limitò ad abbracciare liam, lasciando che lui le raccontasse qualche storia sulle costellazioni o su pianeti sconosciuti.
Si lasciò trasportare dalla fantasia, ancora accoccolata a lui e lentamente si addormentò, cullata dalla dolce voce di liam.
***
La mattina seguente si sveglio e aveva deciso che per nessun motivo avrebbe lasciato il letto: era così caldo e non aveva mai trovato un cuscino così comodo, allungò il braccio e si accorse che quello non era un cuscino, ma solo in quel momento ricordò che non era sola nel letto, ma c’era anche liam.
Con uno scatto si spostò più lontano, osservando il viso di liam che si piegava a punto interrogativo.
L:”Jess tutto bene?”
J:”Si…perché?”
L:”Perché sei scattata e mi sono preoccupato”
J:”No no tranquillo.”
L:”Dai vieni qui!” allargò le braccia e jess si posizionò tra esse, appoggiando il viso nell’incavo del collo di liam, “Sai cosa facciamo oggi…andiamo al mare!” continuò lui.
J:”Al-al mare?”
L:”Su su alziamoci che si parte presto.”
J:”Ma io sono stanca, ho tanto tanto sonno!” disse stropicciandosi gli occhi.
L:”dai ruffiana”.
J:”Ok”.
***
si prepararono tutti e sei, e dopo la colazione partirono.
Z:”Let’s go to the beach!?”domandò ironicamente
Lou:”Yessss!”rispose
La strada era lunga e passarono il viaggio a canticchiare le canzoni che passavano alla radio, l’unica in silenzio era jessica, si era persa a guardare il paesaggio.
Arrivati in spiaggia si sistemarono e alcuni si buttarono immediatamente in mare.
Zayn e jess erano ancora sulla spiaggia, lei era titubante se rimanere in costume o no, ma un urlo la fece decidere.
N:”Dai j vieni, è tanto che non facciamo un bagno insieme!”
Si tolse velocemente i vestiti osservando zayn che non si decideva ad entrare, così lo prese per il braccio e lo trascinò in acqua.
Z:”Aaaahhhh freddo….ti odio. Ahaha”
POV LIAM
Solo ora mi accorgo del fisico mozzafiato di jess… lei che ha sempre paura a farsi vedere, persino a rimanere in costume.
E’ davvero bellissima.
POV NARRATORE
Giocarono un po’ a palla e poi i ragazzi andarono a rendere un po’ di sole, mentre jess e liam si fecero una nuotata a largo.
Ad un tratto liam si fermò prendendola per mano.
L:”Posso provare una cosa?”
Lei annuì.
L:”chiudi gli occhi e non ti muovere”
Annuì nuovamente, questa volta con un po’ più di titubanza.
L:”Fidati di me come hai fatto fino ad adesso”.
Lei si fidò e fece come lui gli aveva detto, aspettando che succedesse qualcosa.
Infatti dopo pochi secondi sentì la mano di liam scivolare sul suo fianco e delle morbide labbra premere sulle sue.
Fu un bacio semplice, ma pieno di emozioni.
L:”magari ti sembrerá strano ma, mi sono innamorato di te, in un solo giorno”.
J:”Grazie…grazie dell' aiuto che mi stai dando pet farmi tornare la ragazza di prima, di avermi capito dall’inizio e di apprezzarmi per quella che sono!Perchè mio zio mi ha tolto tutto, ma grazie a te riusciró a rialzarmi, come un grattacielo.”
¡FINE!
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