POKER FACE (T-BAG)


Nel film 'Forrest Gump' c'è una frase molto interessante, pronunciata dal protagonista.

'La vita è come una scatola di cioccolatini: non sai mai quello che ti capita'.

Lo stesso principio può essere applicato anche alla prigione: non sai mai quello che ti capita tra i nuovi arrivati.

A volte arrivano persone normali, a volte arrivano persone meno normali ed altre volte arrivano creature impossibili da definire e disgustose.

Io e Sucre abbiamo un incontro ravvicinato con questo tipo di creatura mentre siamo in fila in mensa.

È strano, noi due siamo molto diversi, eppure abbiamo un rapporto che può essere quasi considerato un'amicizia.

"Ma come ci si può ridurre in queste condizioni? Non riesco a capire..."

"Io si. Per aggrapparsi ad un paio di pantaloni"

"Si è aggrappato ai tuoi?" mi domanda Sucre, sconvolto, ed io mi volto a fissarlo con il sopracciglio destro sollevato.

"È vero che sono una persona aperta, ma anche io ho un limite che non sono intenzionato a superare" rispondo, prima di scoppiare a ridere insieme a lui; prendiamo posto davanti allo stesso tavolo e mentre mangio i primi bocconi del mio pranzo noto che c'è qualcosa d'insolito "dov'è il nostro piccolo Michelangelo?".

Sucre esita prima di spiegarmi che abbiamo un grosso problema.

"Michael è in cella d'isolamento"

"E per quale motivo è in una cella d'isolamento?"

"Stava studiando un nuovo piano per una nuova evasione e mi ha chiesto di procurargli una divisa da secondino per una delle sue incursioni all'interno del buco che c'è dietro il lavandino della nostra cella. Qualcosa è andato storto e quando è tornato aveva un'ustione sulla pelle"

"E come ha fatto?"

"C'èra una guardia, per non essere scoperto si è appoggiato ad uno dei tubi delle caldaie. L'ustione era così profonda che ha cancellato una parte dei tatuaggi che ha sulla schiena... Proprio il pezzo che serve a noi".

Lo guardo senza capire e così Fernando mi racconta che i tatuaggi di Scofield non sono un semplice sfizio.

Ogni singolo disegno equivale ad una parte del suo piano di evasione e del piano di riserva.

Cazzo.

La mente di questo ragazzo è così stupenda che può essere paragonata solo al suo viso o al suo culo.

"Quindi mi stai dicendo che nella pelle bruciata c'era il percorso che noi dobbiamo fare per raggiungere il reparto psichiatrico? E questo cosa c'entra con il fatto che il tuo Papi è stato rinchiuso in una cella d'isolamento?"

"Quando è andato in infermeria per essere curato, la dottoressa Tancredi ha trovato dei piccoli pezzi di stoffa che appartenevano alla divisa".

Sto per lasciarmi scappare un'imprecazione quando al nostro tavolo si aggiungono anche Westmoreland e C-Note.

"Ragazzi, anche se siamo ancora una squadra io ho una reputazione da mantenere e questo tavolo sta diventando un po' troppo scuro per i miei gusti"

"Abbiamo un problema" dice C-Note, ignorando le mie parole, ed io sbuffo spazientito.

"Perché ultimamente continuo a sentire sempre le stesse parole?"

"Scofield è stato trasferito nel reparto psichiatrico. Non sappiamo se è andato veramente fuori di testa o se è solo una recita, ma abbiamo sentito che Geary ha indetto un'asta per affittare la sua cella"

"Ma non può farlo!" protesta subito Sucre, con un'espressione offesa e sconcertata "quel figlio di puttana non lo può fare! Non è solo la cella di Michael, è anche la mia! Che cosa vuole fare? Sbattermi fuori?"

"Potrebbe essere stato Bellick ad ordinarglielo. Nessuno di noi è nelle sue grazie, soprattutto T-Bag"

"Magari lo ha fatto perché sospetta qualcosa" ribatto a denti stretti, allontano in modo brusco il vassoio perché ormai ho lo stomaco completamente chiuso; Benjamin sta per rispondere, ma qualcuno lo interrompe e ci voltiamo tutti a fissare l'intruso.

È Tweener.

"Ehi, ragazzi... Quel posto è libero? Posso unirmi a voi?" domanda, mostrandoci il vassoio che ha tra le mani.

Gli basta una mia occhiata per abbassare il viso ed allontanarsi per cercare un altro tavolo libero.

"Dobbiamo assicurarci che Sucre resti nella sua cella" riprende C-Note "ho già parlato con Geary e mi ha detto che qualcuno gli ha offerto cinquecento dollari. Quindi, se vogliamo evitare che il buco venga scoperto da un nuovo inquilino, dobbiamo dargli settecento dollari entro due ore"

"Ohh, capisco. Non mi sembra nulla di complicato. Settecento dollari sono semplici da rimediare in un carcere. Andrò a fare un po' di marchette offrendo il mio culo" commento con una risata sarcastica, ritornando poi subito serio "come cazzo pensi di racimolare una cifra simile? Se qualcuno di voi nasconde un forziere pieno d'oro sotto la brandina è il momento di confessarlo"

"Anziché sprecare fiato inutilmente, potresti accendere il cervello per una volta ed aiutarci a trovare una soluzione al nostro problema, non credi?".

Restiamo tutti in silenzio a pensare.

All'interno di un carcere si possono rimediare molte cose, perfino la droga, ma quando si tratta di denaro la faccenda è completamente diversa.

Ecco perché le persone che, come me, offrono protezione ai nuovi arrivati chiedono in cambio dei favori sessuali.

Perché questa è l'unica moneta che abbiamo a nostra disposizione.

"Forse un modo c'è. È pericoloso però è l'unico che abbiamo a nostra disposizione per guadagnare molto denaro in pochissimo tempo" dico, parlando per primo, poi abbasso la voce in modo che solo gli altri della squadra possano sentirmi "c'è un gruppo di detenuti che si occupa della gestione della cucina di Fox River. Il Capo, Jesus, organizza spesso delle partite di poker. Non lo dico per vantarmi, ma ci sono forse altre cinque persone al mondo che fanno le magie che faccio io con le carte"

"Pensavo che il tuo unico hobby fosse molestare bambini" commenta C-Note, con un sorrisino compiaciuto sulle labbra; la mia pazienza è ormai al limite e così afferro la mia forchetta di plastica e gliela punto contro.

"Stai attento a quello che dici, o potresti ritrovarti senza più una bocca per mangiare banane"

"Volete smetterla? Siete due bambini. Vi sembra questo il momento di litigare e di scambiarvi battutine? Theodore, che cosa dobbiamo fare per entrare nel giro?" mi domanda Westmoreland, esponendo in modo involontario un altro problema per nulla irrilevante.

"Se vogliamo entrare dobbiamo versare una piccola quota di partecipazione. E comunque non possiamo entrare tutti. Gli altri sanno che, ormai, siamo un 'piccolo gruppo di amici' e la cosa potrebbe apparire sospettosa. Jesus e gli altri potrebbero fiutare la fregature ed a quel punto per noi sarebbe la fine. Allora... Qualcuno di voi ha un oggetto di valore? Un qualunque oggetto di valore"

"Non guardate me" risponde subito Sucre, scuotendo la testa, la sua mano destra va automaticamente ad afferrare il rosario d'oro che porta sempre attorno al collo.

"Non accadrà nulla al tuo gingillo. Se vinceremo ci verrà restituito insieme a tutti i soldi"

"E se non vincerete? Non posso rischiare di perderlo"

"Prendete questo".

Senza aggiungere un'altra parola Westmoreland ci mostra il suo orologio da taschino, prende una foto della figlia che custodisce al suo interno e lo getta sopra al tavolo; lo prendo in mano per osservarlo con più attenzione, per assicurarmi che non è un falso.

"Si" dico alla fine, posandolo di nuovo sulla superficie liscia "questo è perfetto. Chi si offre volontario insieme a me? dobbiamo essere in due. Farò in modo di dare io le carte, ma deve essere un'altra persona a vincere. Qualcuno di voi s'intende di poker?"

"Io" risponde Benjamin.

Sorriso, ed approfitto dell'occasione per restituirgli la frecciatina di poco prima.

"Credevo che il contrabbando fosse il tuo unico hobby" dico, passandomi la lingua sulle labbra "allora è deciso. Westmoreland cercherà di scoprire altro sull'asta della cella. Io e C-Note ci occuperemo di racimolare i soldi ma tu, Sucre, devi trovare un modo per chiudere il buco che c'è nella stanza delle guardie, dato che non lo dobbiamo più utilizzare. È meglio se lo fai il prima possibile, prima che lo scoprano, altrimenti siamo fottuti".



Due ore più tardi io e C-Note torniamo nell'enorme stanza dove sono disposte tutte le celle del Braccio A.

Gli altri detenuti sono fuori dalle loro piccole abitazioni perché, oltre all'ora all'aria aperta quotidiana, abbiamo anche diritto ad un'altra piccola pausa per sgranchirci le gambe, sfortunatamente all'interno di Fox River.

"Allora?" ci domanda Westmoreland con uno sguardo che non riesce a celare del tutto l'ansia e la preoccupazione; attendo qualche secondo prima di mostrargli, con un sorriso soddisfatto, il rotolo consistente di banconote che occupa la mia mano destra.

"Settecento dollari, come promesso. E questo è il tuo orologio" rispondo, restituendogli l'oggetto a cui è particolarmente affezionato "siete tutti in debito con me dal momento che volevate farmi fuori dal gruppo"

"Non prenderti meriti che non hai, T-Bag. Se abbiamo vinto è stato solo per un colpo di fortuna: il nostro genio del poker è così bravo che una carta si è capovolta sul tavolo mentre le distribuiva e Jesus ha insistito per prendere un altro mazzo"

"Una piccola svista può capitare anche ai migliori, C-Note, non credi?"

"Smettetela, non è importante come siete riusciti a rimediare quel denaro. La cosa veramente importante è che abbiamo i soldi necessari per la cella di Michael e Sucre" interviene Charles, evitando l'ennesimo litigio.

C-Note concorda con lui silenziosamente, prende in mano il rotolo di bancone e poi si allontana per cercare Geary; ritorna da noi appena qualche minuto più tardi con il viso chino in avanti e le mani infilate nelle tasche dei pantaloni.

"Quel figlio di puttana si è preso gioco di noi. Ha detto che la cella andrà al primo offerente ed ha tenuto sia i soldi che l'orologio"

"Merda, merda, merda! Che figlio di puttana, cazzo!" esclamo, passandomi le mani tra i capelli.

I soldi vinti con la partita a poker erano davvero la nostra ultima possibilità.

"E adesso? Che cosa facciamo?" domanda Westmoreland dopo una lunga pausa.

"Non lo so" rispondo io, scuotendo la testa "che cosa facciamo? Aspettiamo che Scofield esca dal reparto psichiatrico e speriamo che accada prima che la cella venga assegnata ad un altro detenuto".

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