CAPITOLO 55
( la nostra odiata, ma bellissima, Patricia ❤️ )
"Questa potrebbe andare bene, no?"
Mormora Jason tenendo tra le mani una parrucca, col taglio corto e la frangia. È praticamente l'opposto dei miei capelli quindi questo potrebbe farmi comodo.
"Mmh, sì è carina, cosa potrei indossare?"
Parlo io mentre girovaghiamo ancora per il negozio. Subito dopo scuola siamo venuti qui, e sono contenta visto che non avevo voglia di tornare a casa.
"Qualcosa di.. composto, che ti faccia sembrare più adulta"
Ha ragione. Se ho detto a quell'uomo di essere amica di Patricia non devo mostrare la mia vera età o capirebbe subito. Ho detto tante bugie in vita mia e spero di essere all'altezza per una così grande.
Passiamo una mezz'ora in quel negozio decidendo di prendere quella strana parrucca e insieme usciamo per tornare all'auto parcheggiata fuori. È orario di pranzo e ho una fame immensa, così propongo subito di andare a mangiare qualcosa.
Ho voglia di hamburger e patatine, una combinazione perfetta.
"Sempre la solita mangiona, eh?" sbuffa mio fratello.
In realtà anche lui mangia spesso e non riesco a capire dove il cibo finisca visto che è magro. Okay che fa palestra ma è impossibile eliminare tutto ciò che divora come una bestia.
"Credi che tra Stella e Emily duri?" chiede lui.
Mi ha colta alla sprovvista. Credo che Jason non sappia tutto, non è a conoscenza dei sentimenti che Emily provava per me.
In passato, giusto?
"Uhm.. spero di sì, Stella è una persona migliore ora" mormoro sincera.
Non che prima fosse una brutta persona, ma grazie ad Emily ha smesso di fare cazzate inutili, come se lei fosse la sua ancora.
Il contrario di me e Harry, lui è riuscito a farmi fare le cose che mai avrei pensato di fare.
"Non gli sono mai piaciuto" ribatte mio fratello.
Non so rispondere a questo, probabilmente è vero ma credo che si sia resa conto dopo di provare attrazione per le ragazze. So che non avrebbe mai preso in giro mio fratello.
"Non è vero, Jason, era così agitata che aveva paura di non baciarti bene! Era così tenera.." sussurro.
Dopo le mie parole, ci pensò un po' e la mia mente viaggia velocemente. Mi ritrovo nella mia camera quel giorno, quando lei venne per le lezioni di inglese. Dopo mi chiese di essere baciata, come mai prima d'ora, ed io l'ho fatto.
"Mi piaceva per questo.. era diversa dalle altre, aveva quell'innocenza che non è facile trovare oggi. Arrossiva per ogni cosa" mormora a bassa voce.
Le sue parole mi fanno accennare un sorriso e non posso fare a meno di essere d'accordo con lui. Emily è esattamente così. Fu lei ad avvicinarsi a me a scuola, ricordo ogni volta che arrossiva e balbettava dall'imbarazzo. Probabilmente le piacevo già, oggi è tutto più chiaro visto che riesco a comprendere i suoi comportamenti che prima parevano strani.
"È cambiato tutto Jason, tutto.. Devi andare avanti, perché meriti di amare qualcuno che ricambi"
Parlo con lui o con me stessa?
Onestamente io e mio fratello siamo molto simili in questo. Siamo entrambi sfortunati in amore e non possiamo farne a meno.
"Non voglio che mia sorella abbia una relazione con uno più grande di lei, per favore Alison.. cosa penserebbe la gente?" parla lui.
La cosa mi innervosisce, non mi piace che ascolti il giudizio delle persone. Ci ho pensato anch'io, so che tutti parlerebbero di noi nel quartiere e nella scuola, della "ragazza che si faceva il preside della scuola" oppure "la tipa con uno col doppio della sua età". Ma ho sopportato di peggio, e riuscirei a tollerare una cosa simile.
O c'è un opzione. Potrei scappare via da qui.
"Sai Jason.. quando la nostra famiglia è andata in pezzi.." inizio, affogando nei ricordi brutti che ho con mia madre "Ho cercato di non mostrarlo, di andare contro me stessa per non vederti stare come stavo io. Mi preoccupavo di dirti la verità, non avrei sopportato la tua sofferenza, ti saresti sentito senza una famiglia come me, e ho preferito sopportare il dolore di entrambi. Da sola, letteralmente" parlo sincera, scandendo ogni singola parola.
Lo vedo stringere le mani sul volante, forse è nervoso, e la sua mandibola si tende. Sta ascoltando alla perfezione e sa che sto dicendo la verità.
"Potresti sopportare me e lui insieme, anche se so che non succederà. Non per Harry, ma vorrei che qualunque fosse la mia scelta, tu mi appoggiassi. Ho bisogno che qualcuno desideri la mia felicità, e non vorrei che tu.. mi andassi contro"
Vorrei che facesse uno sforzo per farmi felice e che se mai la gente parlasse, lui tapperebbe le orecchie. Come ho fatto io per tanto tempo.
Scendo dall'auto dopo le mie parole visto che ha parcheggiato di fronte il pub dove è solito venire. Non lo aspetto, entro e scelgo uno dei tavoli liberi.
Adesso ho solo fame.
🔥🔥🔥🔥🔥
"Ahhhhhh, era buonissimo" sbuffa Jason passando una mano sulla pancia.
Ha divorato due panini enormi, senza parlare per un secondo. Sembra che le mie parole siano già uscite dalle sue orecchie.
"Uhm, sì.. Sono solo le quattro" mormoro io non appena prendo il telefono in mano per guardare l'orario.
Io e Max avevamo appuntamento alle sei, quindi ho tutto il tempo di cambiarmi e preparare la mia bugia.
Neanche un messaggio, uno solo. Non gli manco.
Devo sbarazzarmi dell'anello che ho a casa o non riuscirò ad andare avanti per una volta. Devo eliminare qualunque cosa mi porti a lui.
Questa è una cosa che faccio anche per la mia amica, e spero non si ritorci contro.
"Andiamo? Voglio cambiarmi e voglio farlo in fretta senza che Ana faccia delle domande" mi riferisco a mia madre.
Jason sospira e annuisce. Gentilmente paga lui il conto ed usciamo da lì dentro dove c'era abbastanza confusione per ritornare in auto.
Il tragitto è breve e silenzioso. Passo tutto il tempo a canticchiare la canzone a caso che c'è in radio e aspetto che parcheggi di nuovo per entrare a casa mia.
Il mio letto mi manca, e spero che stasera mi ospiti senza problemi. Anche se ultimamente è più vuoto.
"Ehy Alison! Hai fame? Hai mangiato? Potrei preparare.."
Ha tradito te, tuo padre.
"Non ho fame, e non l'avrò mai se cucinerai tu, okay? Ora smettila di chiederlo in continuazione" sospiro stressata, alzando leggermente la voce.
Sembro esagerata, ma non so come comportarmi. La ferita è ancora aperta, ed è difficile da sanare. La persona che amavo di più al mondo mi ha tradito è ricattato come se fossi un oggetto del cazzo, e non potrò mai scordarlo.
Se chiudo gli occhi, sono immediatamente in quella stanza e ho lei davanti con i soldi.
Corro in camera mia e chiudo la porta a chiave per non essere disturbata.
Vado in bagno e faccio i miei bisogni; impiego più di venti minuti per mettere quella parrucca visto che non ne ho mai messa una da sola in vita mia. Mi guardo allo specchio e quasi mi viene da ridere, somiglio ad una persona completamente diversa solo perché ho un taglio diverso. Che strana la vita.
Decido di mettere dei pantaloni neri non così attillati e una camicia. Ci abbino una giacca ugualmente nera per rendere il completo elegante.
Sembro avere dieci anni in più e, guardandomi così, non sono più stronza.
Il mio vestito di Carnevale è migliore della mia persona reale. Wow.
"Sono Bethany.." ripeto a me stessa mentre guardo la mia figura allo specchio.
È passata un'ora e mezza e decido di uscire già di casa, anche perché sono lenta a camminare.
Metto gli occhiali da sole, non c'è molta luce fuori come stamattina, ma servono a coprire più il mio viso e sono utili.
"Sei.. diversa, sembri la mia professoressa di matematica" ridacchia Jason quando esco dalla mia camera.
"Stronzo eddai!!" ridacchio anche io facendogli una smorfia.
Ha ragione.
Mi assicuro che mia madre non stia nei dintorni ed esco di casa. Non voglio che mi chieda il perché del mio cambiamento improvviso, mi scambierebbe per una pazza da manicomio. Il problema grave è che non avrebbe tutti i torti.
Il bar che avevo comunicato a Hale è distante una decina di minuti. Mi prendo tutta la calma e durante il percorso ripeto più volte cosa dire a quell'uomo. Se è stato con la vipera, sarà sicuramente furbo.
"Un tavolo per due, grazie" comunico gentilmente al cameriere in quel bar grande.
Lui annuisce e mi indica il posto dove sedermi.
"Puoi iniziare a portarmi un caffè?"
Lo ringrazio di nuovo e sospiro, sono più agitata del solito. Non devo mostrare le mie emozioni o può capire tutto.
E dovrei smetterla di osservare lo schermo del cellulare ogni minimo secondo, aspettando l'impossibile.
Il mio telefono squilla e velocemente rispondo.
"Sì?"
"Sono Max, dove sei? Sono qui fuori"
Mi sto agitando di nuovo.
"Entra.. ehm.. sono l'unica ad essere seduta da sola, s-sarà facile.."
E devo smettere di balbettare, somigliando ad una bambina che fa le sue prime parole.
Mi giro per un secondo e quando mi volto, Max Hale è davanti a me che mi sorride cordialmente, prendendo posto al tavolo mio.
Non so che tipo mi aspettassi di vedere. È.. diverso da Harry.
Sembra avere qualche anno in più ed è più basso è più robusto. Ha lo stesso sguardo di Jessi, la somiglianza tra i due è visibile. Ed io che pensavo che fosse identica a Harry.
"Buonasera" mormoro con finto tono serio.
Lui sorride ordinando un caffè al cameriere.
"Allora, Bethany giusto?"
"Esatto"
"Amica di Patricia?"
"Sì, da molto tempo.." fingo io.
"Cosa c'è, perché sono qui?"
"Vorrei che dicessi la verità alla sua famiglia, per il bene di tutti, e per il suo. Sono sicura che potreste sistemare le cose"
Fingo di preoccuparmi anche per lei, anche se non mi importa un fico secco. La mia unica preoccupazione sono la mia amica e lui.
Max annuisce e sembra credere alle mie parole. Il cameriere arriva con i nostri ordini e verso lentamente lo zucchero nel caffè caldo.
"Prima non voleva che parlassi" risponde lui.
Ha un piccolo accenno di barba. Dovrei smettere di fissarlo come se fosse un alieno venuto da altri pianeti, ma non riesco.
"Per il suo bene devi farlo. E anche per quello di sua figlia, vuole conoscerti"
Si irrigidisce quando nomino Jessi, forse è il suo punto debole.
"Fallo per lei, sono sicura che ricaverai qualcosa da questo, come il bene di una figlia. È una cosa preziosa"
Sono sincera, non mento. Ma so per certo che lei ama e considera suo padre Harry, e lo sarà per sempre. Sono legati ed il loro rapporto non verrà mai spezzato.
"Ricavare qualcosa, eh?" pensa lui.
Sembra essere l'unica parola che ha compreso dal mio discorso.
"Ho sempre voluto conoscerla, ma lei me lo impediva. È venuta a cercarmi quando suo marito non c'era, ed è successo di nuovo. Per questo adesso sarò di nuovo padre"
Annuisco comprensiva, non perdendo una parola del suo discorso.
Quindi tutto il tempo che io passavo col riccio, lei era con quest uomo. Addossando poi le colpe a Harry.
Gli ha dato la responsabilità quando erano solo adolescenti, impedendogli di vivere la vita con la libertà che avrebbe dovuto avere per una cosa che non aveva fatto.
Era solo un bambino quando Jessi è nata. Si sarà sentito perso, non all'altezza, forse ha deluso la sua famiglia.. ed è tutto per i soldi.
Harry non lo merita.
"Devi dirglielo. La mia amica Patricia ha bisogno di stare bene in questo periodo di gravidanza, quindi mi assicuro del suo benessere" fingo.
"Okay. Andiamo a casa loro"
Mi ha colto alla sprovvista. Ha intenzione di andarci ora? In questo momento?
"Voglio ricavarci qualcosa.." lo sento sussurrare.
"Ora? No m-ma.."
"Ora"
E se non fossero a casa? Dovremmo aspettare qualche giorno e prepararci prima di far entrare Max in casa. Potrebbe succedere l'inferno.
Max si alza e paga velocemente dicendo di tenere il resto. Mi fa cenno di alzarmi ed io, esitante, lo seguo. Ha la macchina parcheggiata fuori e gentilmente mi fa entrare. Non è come l'auto di Harry, ma è carina.
Ora capisco perché quella donna ha mentito.
"Gli dirò la verità, che mi hai convinto tu"
Mi allarmo ora.
"No, non dirlo.. non vorrei che la mia amica mi incolpasse!!" mento.
Sembra indifferente, e lo sembro anche io, ma dentro sono completamente nervosa e agitata. Ho il maremoto.
Siccome era abbastanza vicino, ferma l'auto proprio fuori la loro casa e scende da essa. Mi era mancata questa villa maledetta, e ricordo ancora l'ultima scena che ho vissuto lì fuori con lui.
Ci siamo lasciati lì, è rimasta una parte di noi in quel posto.
"Io aspetto qui.." dico rimanendo in auto.
Se vado mi scoprirebbero in due secondi, quindi evito un'altra lite.
"Okay" lo sento dire.
Così bussa e dopo cinque minuti entra in casa. Il mio cuore martella come un tamburo senza fine e non riesco a calmarlo.
È Harry che gli ha aperto la porta.
E poi l'ho visto. Era lì, a pochi passi da me, e nulla aveva più un senso. Il suo viso triste, il suo sguardo, i suoi occhi che mi fissavano come la prima volta. E poi c'ero io con il cuore che batteva a mille e le gambe che tremavano come se fosse il primo giorno.
Non mi ha riconosciuta, visto che non mi ha fissata come di solito.
Cosa potrebbe succedere mai? Eh?
Non voglio vedere Harry distrutto, per tutto quello che mi ha fatto, io non voglio vederlo soffrire.
Fa male, e non è un modo di dire. Fa male come un carico di botte.
Aspetto più di mezz'ora in auto col petto che balla la samba. Non mi sono calmata neanche un secondo, mi mangio le unghie e passo ripetutamente la mano tra i capelli.
Sono fottuta.
Qualche minuto dopo la porta si apre e Max esce di casa, sbattendo la porta alle sue spalle.
Entra in auto e lo guardo agitarsi come non mai. Ha i pugni stretti e ogni tanto il respiro diventa pesante.
"Lo sa" inizia. "Lui ora lo sa"
💃🏼💃🏼💃🏼💃🏼
Sono viva anche qui! Sapete che ho da fare ma cerco sempre di aggiornare.
( DATE QUALCHE OCCHIATA A DOMINATOR!!! )
Comunque cosa pensate del capitolo?
Cosa succederà?
Ci vediamo a un bel numero di stelline!
Solo qualche capitolo e finirà, mi mancherà un casino uffaaaaaa!!
Comunque io ho scritto la storia semplicemente per passione, per sfogarmi, senza pensare mai a diventare "scrittrice" ( POI SE DIO VUOLE CHI LO SA ) quindi le accuse sono inutili, lo faccio per passione senza credermi chissà chi perché di scrittrice non ho neanche un capello.
( leggere le critiche pesanti ogni volta e non poter rispondere mi altera seriamente )
Per il resto, GRAZIE! ❤
Adoro chi commenta sempre e all'ultimo capitolo prendo i commenti più carini e vi taggo alcune.
Seguitemi su @payneismyangel ❤
Ps: SELENA E THE WEEKND???? ( o come si chiama )
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