CAPITOLO 52



( Guardate che bellezza la nostra Stella ❣️ )

ALISON'S POV

Continuai a stare seduta sul pavimento a piangere non appena Harry riattaccò.

Non mi ha creduta. Ha creduto a sua moglie e non a me.

Ma la cosa che fa più male è che pensa che mento solo perché voglio che torni qui.

Dovrebbe sapere che non lo farei mai, non mentirei su una cosa così importante per lui e per la mia migliore amica. Non era compito mio fare una rivelazione simile ma non sono riuscita a trattenermi.

Sto continuando a singhiozzare ed il mio mascara è leggermente colato sotto i miei occhi. Sembro un panda o qualcosa del genere.

Probabilmente il vestito è stropicciato e i miei capelli spettinati. Non può lasciarmi qui, da sola, in questo stato e con un anello al dito il giorno del mio compleanno.

Non posso non fare a meno di fissare il diamante che ho tra le dita, di una bellezza rara, forse fin troppa per una come me.

Mi alzo dal pavimento. Le rose blu sono ancora qui e il cuore mi fa male di nuovo.

Devo chiamare Jessi. Seleziono subito il suo nome tra i contatti telefonici e dopo due squilli sento finalmente la sua voce e tiro un sospiro di sollievo.

"Cosa c'è?" mormora.

Bel modo di rispondere. Non mi sarei aspettata di certo grida di gioia ma credo che stia davvero esagerando. Non nei miei confronti, ma in quelli di suo padre.

"Gliel'ho detto.. di Max Hale.. " la mia voce è scossa dal pianto "Jessi.. diglielo anche tu, deve sapere!"

"No, Alison. Esci fuori da questa storia! Non sono affari tuoi!"

Questa volta riesce davvero a far salire la mia rabbia.

"Mi stai dicendo che devo stare col mio uomo sapendo un segreto che lo distruggerebbe? Eh? Non capisco perché glielo tieni nascosto!" sbotto.

"Devo tenerlo nascosto o mia madre mi spedisce in collegio dall'altra parte del mondo. Non è tutto rosa e fiori come a te! Smettila ed esci fuori dalla mia famiglia che non hai fatto altro che rovinare!"

Torno a sedermi o c'è il pericolo che possa svenire. Non riesco più a provare dolore, o forse è una cosa che provo così costantemente che non ci faccio più caso.

Non credo di aver rovinato la sua famiglia. Quella non è mai stata una vera famiglia. Harry non è suo padre e non ha mai amato quella donna. Si tradivano a vicenda.

E sta seriamente dando la colpa a me?

Mi rendo conto che non vale la pena parlare con lei. È una persona diversa dall'amica che conoscevo. So che ha paura che quella donna la porti via da qui, ma non so come faccia a zittirsi su una cosa simile.

È surreale.

E per l'ennesima volta sono io a soffrire qui. Sono io quella con l'anello finto al dito e con false promesse.

L'amore porta in alto e io soffro di vertigini.

Esco dal ristorante come se potessi trovare una via d'uscita da quella situazione. Porto anche i fiori con me, in un certo senso è come se ci fosse lui accanto.

Non mi ha creduta e non so se potrò mai superare una cosa simile.

Chiamo un taxi e gli comunico l'indirizzo di casa Styles. O meglio, casa di Jessika Hale.

Non voglio arrendermi. Non è per la nostra relazione, perché l'ha rovinata quando non si è fidato di me, ma non voglio che viva in una bugia.

Riuscirei a sentire il suo dolore anche da lontano.

Ci metto giusto dieci minuti ad arrivare e l'autista si rifiuta di essere pagato. Probabilmente gli faccio tenerezza visto il mio aspetto o forse è l'unico regalo di compleanno decente. Eppure è iniziato da poche ore.

Sono di fronte quella maledetta casa. Quella che ha rovinato ogni cosa, ma anche quella che mi ha portata a lui. Non so se definirla una cosa negativa o positiva.

"Che fai qui? Cristo.." mormora Harry a voce bassa per non farsi ascoltare dalle persone che sono dentro casa.

Scruta il mio viso e riesce a vedere la sofferenza tramite i miei occhi. Tralasciando il mascara sciolto.

Sembro una di quelle spose lasciate all'altare in modo drammatico. Le rose blu in mano completano l'opera. Non sarebbe poi una cosa scioccante per me, ci sono tutte le possibilità che questo accada.

"Harry.. devi.."

"No, Alison, no. Non crederò ad una cosa simile. Ho cresciuto Jessi con le mie forze, ho rinunciato a parte della mia adolescenza per creare una famiglia e so che lei è mia. Lo è. Perché dire una bugia del genere? Eh?"

Sono venuta qui inutilmente.

Riprendo a piangere e mi maledico da sola per le fottute lacrime che escono continuamente dai miei occhi. Vorrei averne il controllo.

Faccio un passo in avanti verso di lui. È ancora vestito elegantemente e i suoi ricci sono spettinati visto che passa la mano tra essi ripetute volte, segno di nervosismo. Sta male anche lui.

"Non direi mai una cosa così cattiva. Io ti amo, Harry"

"Va a casa, Alison"

Mi sta dicendo che tutto quello che abbiamo programmato sta andando in pezzi?

Sei tu la mia casa. Ma sapere che ora io non sono la tua, fa male.

"Non ho la forza per combattere ancora, non più. Sono esausta. Ho bisogno di tranquillità"

È da mesi che stiamo lottando, quand è che smetteremo?

Farò un'ultima mossa. Poi abbandonerò il gioco, per sempre.

Mi avvicino a lui in modo da essere distante solo qualche centimetro. Il suo corpo tocca quasi il mio ed inchiodo i miei occhi nei suoi in modo da percepire ogni sua emozione.

"Dimmi che non mi credi, e me ne andrò. Ogni cosa tra noi si spezzerà, ma ho bisogno che tu lo dica. Ho bisogno di sentirtelo dire o non me ne renderò conto" sussurro, poggiando la fronte contro la sua.

Socchiudo gli occhi come se riuscissi a sentire meglio il battito del suo cuore.

"Smettila di fare questi giochi, sai che averti vicino mi rende debole. Non ti credo Alison, non con una cosa così importante, no" sussurra duramente.

Mi mordo il labbro trattenendo ogni mia emozione. Era questo che volevo sapere.

Non so cosa fare, cosa dire. Non so se ne vale la pena.

Il mio cuore si spezza in silenzio, lasciandosi cullare dal vento come un pezzo di carta.

Volto solo le spalle e vado via. Mi dirigo verso casa, perché ho bisogno di dormire.

I miei genitori sono a letto e ne approfitto per non farmi notare. Non voglio le loro domande.

Credo che Emily sia qui. Ho notato la sua giacca sul divano quando sono entrata. Sarà con Stella.

Cammino verso la stanza di mio fratello. È steso a letto e dorme beatamente. Mi è mancato.

Sfilo i tacchi e mi stendo accanto a lui. Lo sento sospirare e mi stringe da dietro, mentre la mia schiena preme sul suo petto.

Lui lo sa. Sa tutto.

E sapeva che questo momento sarebbe arrivato.

Dovrò prendere esempio da uno dei miei vampiri preferiti e spegnere la mia umanità.

Non soffrire farebbe bene a tutti. Non saprò mai cosa si sente ad essere scelti da quel qualcuno che ho scelto.

Ma non voglio che Harry si faccia ingannare da quella stronza.

Tra noi è finita ma questo non vuol dire che non tenga a lui. Voglio solo che sappia che tipo di persone ha intorno.

Credo che domani lascerò una chiamata a Max Hale. Solo perché, quella donna, merita una bella punizione.


ECCOMIIIII!!!! ALLE DUE DI NOTTEEEE ❤️

Ci vediamo a 600 stelle!! PAZZIA?

Non sono molto soddisfatta.. che pensate?

@payneismyangel

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