CAPITOLO 4

Vi consiglio di guardare il video che vi ho messo in alto, quella è la nostra Alison, sia fisicamente che in alcuni aspetti caratteriali è fatti che caratterizzeranno la storia. Possiamo notare anche Lucy Hale, che qui è la nostra Jessi! I love u!

Dopo quel momento, Harry come disse, mi accompagnò a casa. La serata non fu come mi aspettavo, ero abbastanza stanca da ciò che era successo e volevo solo dormire, stressata semplicemente dal fatto che ci sarebbe stata scuola il giorno dopo.
Quando mio padre, l'unico oltre mio fratello a preoccuparsi per me, mi chiese dove fossi stata lo liquidai con la scusa che ero a studiare da Jessi.
Mia madre come tutti i giorni era a lavoro, e ci ignorava spesso. Non avevamo mai avuto un buon rapporto, solo quando io ero piccolissima, come sostiene mio padre.

Anche lui lavora nella sua azienda, ma questo non vuol dire che non possa contare mai su di lui. Lei invece, oltre ad averlo tradito già una volta, non ci vede tutto il giorno se non a cena raramente.

Non voglio creare problemi quindi trattengo il mio odio manifestando solo l'indifferenza nei suoi confronti. Io e Jadson, mio fratello, ne siamo abituati.

Su Jordan, avevo liquidato anche lui con la scusa dello studio. Per quanto avevo voglia di vederlo, avevo rimandato tutto.
Da domani sarebbe cambiato, ignorerò Harry per quello che mi ha fatto oggi, e lo farò anche per Jessi. Volevo semplicemente non avere più segreti con lei.

-





"Di Laurentis!" e dopo un forte urlò alzai la testa dal banco dove era poggiata.
Mi ero addormentata a scuola durante la lezione di storia, assolutamente bello.

"Chiamerò i tuoi genitori per assicurarmi che lei dorma la notte, qui la voglio sveglia, capito?"urlò con la sua voce da oca.

Mi limitai ad annuire e ad alzarmi quando suonò la campanella poco dopo, sistemandomi la divisa scolastica. Si prospettava veramente una bella giornata.

Quando tutti uscirono mi affrettai a farlo anche io, ma una mano mi fermò.
Mi girai per vedere di chi fosse, quando mi accorsi che era una ragazza che non conoscevo.
Le sorrisi, chiedendomi cosa volesse, così mi affrettai a parlarle.
"Tu, sei?" "Emily!" buttò fuori. Sembrava leggermente ansiosa e imbarazzata.

"Io sono Alison. Posso aiutarti?" in effetti non mi conosceva quindi non potevo sapere cosa volesse.
Aveva dei lunghi capelli castani, la pelle era abbronzata e gli occhi erano neri. Diciamo che era il mio opposto.

"Alison, uhm.." "So che sei la più brava in inglese qui e vorrei chiederti se potessi aiutarmi" parlò.

Era la prima volta che qualcuno mi chiedesse aiuto in qualche materia. Se potessi essere utile in qualche modo, perché no?

"Va bene, dimmi quando e dove" dissi in modo più carinamente possibile.

Il mio pensiero cadde di nuovo su Harry e sulle sue parole. Davvero aveva trovato lavoro nella scuola, o mi stava mentendo?

"Puoi venire a casa mia, ecco questo è l'indirizzo, a oggi!" rispose prima di stamparmi un bacio sulla guancia, e darmi un bigliettino con su scritto l'indirizzo e infine uscire dalla classe dove eravamo rimaste sole.

Era davvero strana quella tipa, ma vabbè non ci pensai a lungo che uscii dalla classe anche io e camminai verso gli armadietti. Posai i libri di storia e presi quelli di matematica, una peggio dell'altra.

Sospirai, tenendo i libri tra le braccia e camminai verso il bar della scuola per prendere una caffè. Ultimamente bere caffeina era l'unica cosa che mi teneva in piedi.

Quando entrai nel bar affollato della scuola, era abbastanza piccolo, mi avvicinai verso il bancone dove il barista era pronto a servire.
"Un caffè, grazie." dissi gentilmente e lui annuì facendo quello che gli avevo chiesto.

"Mettilo sul mio conto" una voce roca urlò per farsi sentire dalla confusione che gli altri creavano.

Quella voce mi fece rabbrividire, tanto da far intimorire anche il barista.
"Harry" sussurrai più a me stessa, che a lui. Sinceramente non avevo voglia di altri problemi, e neanche di farmi trattare come una puttana, ero determinata a chiudere.

Ringraziai gentilmente il barista quando mi porse il caffè e mi disse che era già zuccherato, così mi limitai a soffiare delicatamente il liquido e a fare un sorso.

"Ti vedo stressata, oggi" gemetti frustatamente. Si Harry, tu mi stressi.

"Non ti conviene più camminare così a scuola, ti ricordo che sono il vicepreside" sussurrò nel mio orecchio.

E quello confermò i miei dubbi. Ti farò licenziare al più presto, Styles.

Per fortuna vidi la ragazza di prima, Emily, passare e fu una buona scusa per andarmene.

"Emily!" urlai e sembrò stare già a fissarmi da un po', e prima di avvicinarmi a lei, il solito braccio mi intrappolò per sussurrarmi qualcosa.

"Stavolta ti lascio scappare, ringraziami bambolina"

Sarebbe stata una lunga giornata.

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Emily non mi sembra aver carine intenzioni con Alison, boh....LE MIE EMISON PIANGO OK NON VI PREOCCUPATE ALISON NON È LESBICA A DIFFERENZA DI QUALCUN ALTRO (CHI?!?!!!) CI SARANNO CAPITOLI (MAGARI IL PROSSIMO? :P) DI SCOPATE ASSURDE.. INTANTO VI METTO UN ANTICIPAZIONE DI UNO DEI CAPITOLI CHE VERRANNO;

-" Harry, "- non mi lasciò neanche finire che il suo tono brusco mi fermò.
-"Papino, ho detto, mi sa che hai proprio bisogno di essere punita, Di Laurentis."- quelle parole dovevano spaventarmi, ma non facevano altro che eccitarmi. Si slacciò la cintura e continuò a fissarmi con uno sguardo cupo, cosa voleva fare?

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