CAPITOLO 39



La figura di Luke, seguita da quella di Harry, seduti al mio stesso tavolo mi spingeva a suicidarmi nel caffè.

"Amore allora, che fai qui?"

Il tono amorevole del biondo stava facendo innervosire il riccio, tanto che i suoi occhi da verde chiaro presero a scurirsi di nuovo.
Era geloso? Come si conoscevano?

Mi mordicchiavo il labbro nervosa, cercando di dare una risposta sensata e non balbettare come una bambina di cinque anni.

"Ehm.. Io.. S-sono venuta a prendere un caffè"

Piano fallito.

"Lui è Harry, ma ha spiegato che ti conosce già" disse.

Harry mi sorrise, come se fosse uno dei miei migliori amici.

"Io e Alison ci conosciamo perché sono il padre della sua amica" la sue voce roca riprese a parlare.

Quanto mi era mancata.

Aveva detto due bugie in una singola frase: non è quello il nostro rapporto e lui non è il padre di Jessi.

"Io e Alison ci siamo conosciuti a Barcellona e ci siamo fidanzati, mi ha costretto a venire qui perché non riusciva a stare senza di me" ridacchiò Luke completamente ingenuo.

Datemi qualcosa per tappargli la bocca.
Tenevo lo sguardo in giro senza mai incontrare i suoi occhi o mi avrebbero uccisa.

"Mi fa piacere, non è che andresti a prendere un cappuccino al bancone? C'è troppa gente e il cameriere prenderà l'ordine fra ore" sbuffò il riccio falsamente.

Luke, senza esitare come se Harry fosse il capo, subito si alzò ed eseguì i suoi ordini. Rimanere da sola con lui era veramente pericoloso.

Harry prese posto accanto a me e si calò verso il mio orecchio per sussurrare qualcosa, facendomi provare brividi che solo lui sapeva darmi.

"È lui? Il tizio con cui viaggiavi in aereo e ti sei quasi masturbata a telefono con me?"

Il suo ghigno mi fece vergognare di me stessa. Sapeva come umiliarmi e come toccare i tasti giusti, se non fossimo stati qui gli avrei dato due schiaffi.

"Non parlare così di Luke! Come lo conosci?" sbottai.

"Mio padre conosceva il suo visto che lavorava nella nostra ex - azienda di famiglia"

Tutto a me. L'universo continuava a giocarmi contro.

La mano di Harry si poggiò in modo possessivo sulla mia coscia, mentre da lontano potevo vedere la figura di Luke ancora in fila.

Spostai la sua mano pericolosa e gli mandai un occhiataccia ma lui, come se non contassi nulla, la rimise tranquillamente al suo posto.

Ringraziai Dio per aver scelto dei pantaloncini e non una gonna, o a quest'ora chissà cosa sarebbe successo.

"Andiamo in bagno?"

La sua voce sussurrata mi mandava fuori di testa, e se ci si metteva la sua lingua contro il lobo del mio orecchio sarebbe arrivata la fine.

Dovevo alzarmi e andare via da qui.

"No! C'è Luke lì!" sbottai disgustata.

In realtà sarei corsa in bagno in me che non si dica, ma cercai di rimanere composta e di ricordare quello che mi aveva fatto passare in due giorni.

"Sai quanto me ne importa? Non è il tuo ragazzo" ridacchiò amaramente.

"Gli piaccio e lui.. mi piace" mentii.

Mi pentii subito di averlo detto perché l'espressione di Harry quasi mi fece rabbrividire. Dovevo assolutamente smetterla di sfidarlo visto che ogni volta perdevo contro di lui.

"In bagno. ORA" ordinò.

Alzò leggermente la voce e il suo tono risultò freddo e brusco, tanto da farmi spaventare.

Luke aveva quasi superato la folla e da lontano non faceva minimamente caso a noi. Harry lo ignorava completamente e l'unica sua preoccupazione era il fatto che indossassi pantaloncini che impedivano di toccarmi lì.

"Ti giuro che se non fili in bagno ti sfilo i vestiti qui e ti scopo davanti a tutti"

Oh no. Ansia paura e imbarazzo. Lo avrebbe fatto sul serio, conoscendolo. Cosa devo fare?

Lo odio lo odio lo odio.

Vai a fanculo tu e tua moglie di merda!

Mi alzai di fretta e camminai verso il bagno, che a quanto pare era vicino al nostro tavolo. Era piuttosto grande e aveva varie toilette chiuse in cabina.

Restai per un paio di minuti a guardarmi allo specchio, forse avrei dovuto fare una preghiera per farmi perdonare. Avrei dovuto fare come Blair di Gossip Girl e andare dal prete subito dopo aver perso la verginità.

Harry non tardò molto, entrò circa dopo cinque minuti in bagno e si avvicinò a me con passo lento, dopo essersi assicurato di chiudere la porta.

La chiave ovviamente non c'era perché era un bagno pubblico e magari questo l'avrebbe fatto contenere. Spero.

"Dov'è Luke?" mormorai agitata.

Se ci avesse scoperti sarei morta e non sarei più uscita di casa.

"Ho detto che ti eri sentita male, e che te ne sei andata"

Sperai che Luke ci avesse creduto e non avesse sospettato nulla di noi.

"Che c'è, siamo tornati a nasconderci?" parlai acida.

Sarebbe mai arrivato il giorno in cui saremmo potuti uscire mano nella mano?

Incrociai le braccia al petto e lo guardai, ma il suo sguardo che scendeva lungo il mio corpo mi faceva solo innervosire e imbarazzare.

Per quanto Harry mi conoscesse fisicamente, il suo sguardo mi metteva soggezione e i miei complessi riaffioravano.

Non mi sono mai lamentata del mio corpo, delle mie curve, ma di certo non ero la fan numero uno.

Lui sembrò notarlo, mi conosceva davvero troppo bene per riuscire a nascondergli le cose.

"Sei bellissima, non metterlo mai in dubbio"

Ti amo. Amo il modo in cui a volte cerchi di rimettere insieme i pezzi.

Ma evitai di dirglielo e rimasi in silenzio.

"Non sono con te adesso perché devo aspettare che mia figlia lo superi"

Mia figlia. Troppe cose facevano male quando eravamo insieme.

"E per questo non mi hai calcolata per due giorni?! Io ti ho perdonato subito quando hai scopato con una segretaria e mi hai sverginata da ubriaca!!" urlai.

Onestamente non pensai a chi avesse potuto sentirci, ero arrabbiata con lui e non avevo controllo. Non aveva diritto di decidere certe cose quando lui all'inizio mi aveva trattato come uno straccio, e io gli avevo perdonato ogni cosa.

Sentii il suo respiro diventare più pesante e i suoi occhi contro i miei.

"Mi sono scusato per quello, mi sono pentito!! Sai come sono fatto, ti ho confessato che ti amo nonostante hai la metà dei miei anni! Cazzo!!"

Rispose col mio stesso tono e io non fiatai.

"Mi metto la reputazione in culo per te, ma se devo starti vicino sapendo che faccio male a MIA figlia, non riesco ad essere felice!"

Mia figlia. Non resisto, deve sapere. Jessi stasera avrebbe parlato, o l'avrei fatto io.

Portai lo sguardo sulle sue labbra piene e cercai di contenere la voglia di baciarlo.

Ma a questo ci pensò lui, visto che fece passi in avanti per avvicinarsi a me e baciarmi. Un bacio che avevo tanto desiderato.

Per un minuto esitai sul ricambiare o meno, poi schiusi le labbra per far entrare la lingua nella sua bocca.

Chissà che fine avesse fatto Luke. Quanto me ne importa da 1 a 10? Forse -0.

Le sue mani vagavano sul mio corpo, accarezzavano i miei fianchi leggermente scoperti dal top e continuava a torturare la mia bocca con i denti.

Forse fare l'amore sul letto, pieno di candele e petali di rosa, non era da noi. E a dirla tutta, non mi sarebbe neanche piaciuto.

Amavo Harry per questo, perché era tutto al di fuori di 'normale'. Avremmo dovuto essere come Elena e Stefan.

Ma in realtà siamo Tate e Violet.

SPAZIO AUTRICE:

Tadaaaaan!! Purtroppo Wattpad ha cancellato tutte le foto e i video che avevo messo sopra ogni capitolo!
Vi ho lasciato una foto di Sasha - la nostra Alison - ( se esce ), per farvi notare che non è la solita ragazza magra che finge di essere in curve, è veramente come si descrive ed è BELLISSIMA!!! ❤️ (Non a caso ho scelto lei)
Nel prossimo capitolo succederanno 🔴🔴🔴🔴🔴🔴🔴🔴🔴🔴 e rivedremo Jordan.

Ho letto alcuni commenti dove ci sono veramente delle offese forti, se la storia non vi piace o c'è qualcosa che vi turba non la leggete, non c'è problema :)

Vi saluto e grazie per le 300+ mila visualizzazioni, è bellissimo scrivere per così tante persone ❤️ Date un occhiata alla mia storia "Dominator"

E niente seguitemi su @payneismyangel e grazie ancora per i messaggi

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