CAPITOLO 33
(stellina ❤️)
Avevo portato Luke con me solo per mostrare a tutti di essere andata avanti ed essere felice.
Quando non è affatto così, continuavo a mentire.
Le bugie non mi avrebbero mai lasciata, mai. Facevano parte di me.
Il taxi mi aveva fermata proprio di fronte casa mia, Luke era tornato dai suoi parenti che abitavano poco lontano da me. Il viaggio in aereo l'avevamo passato a dormire e chiacchierare, senza menzionare la chiamata di Harry.
Trascinai il mio trolley, trovando finalmente il coraggio di suonare il campanello.
Diversi minuti dopo un Jason sorridente venne ad aprirmi la porta di casa.
Subito mi strinse tra le sue braccia e non potetti fare altro che sentirmi al sicuro.
Durante la mia permanenza lì era stato così strano con me, ma spero che le cose cambino.
"Mi sei mancata, Alistronz" mormorò.
Gli stampai dolcemente un bacio sulla guancia ed entrai in casa. Mi era mancato tutto questo.
Chiesi gentilmente alla cameriera di sistemare la mia valigia e lavare i vestiti, mentre mi sedetti accanto a lui sul divano.
Dovevamo parlare.
"Perché sei stato così distante?"
"Io e Emily ci siamo lasciati definitivamente" sputò.
Rimasi completamente scioccata dalla sua improvvisa rivelazione.
"Perché?"
"Fattelo dire da lei" rispose freddamente.
Sperai che non centrassi qualcosa almeno per una volta.
Sospirai, e decisi di cambiare discorso per non metterlo a disagio.
"Cosa mi dici degli altri?"
"Jordan sta frequentando una tizia finalmente, e c'è aria di crisi tra Jessi e Andreas."
"Cosa?!"
Ero mancata solo tre mesi e ritrovavo già quasi tutto diverso.
Mi sentii leggermente ferita dal fatto di scoprirlo da mio fratello e non da loro.
La suoneria del suo cellulare ci distrasse.
"Devo rispondere, mamma e papà ceneranno con noi per il tuo arrivo."
Che merda.
Avrei dovuto rimanere lì.
La mia curiosità si spingeva soprattutto sul motivo della rottura tra Jason ed Emily.
Così senza esitare le mandai un messaggio.
Tra 10 minuti al bar di fianco casa tua xx A
Sapevo che lei mi avrebbe detto la verità, non mi mentiva mai. Mi fidavo di lei.
Okay che ogni volta che inizio a fidarmi di qualcuno inizia a pugnalarmi alle spalle, ma con lei era diverso.
Ero pronta a scoprire la verità, così mi affrettai a uscire di casa e dirigermi verso il bar. Non avrei tardato per niente al mondo.
💙
Mi sedetti a tavolino e ordinai due caffè al cameriere che sembrava chiamarsi Bob. Emily non era ancora arrivata quindi ne approfittai per mandare un messaggio anche a Jessi per chiederle dove fosse. Ma la risposta non arrivò.
"Ciao bionda, posso sedermi?"
La sua voce mi fece alzare il capo dallo schermo e non potetti trattenere un sorriso.
Mi alzai per stringere il suo corpo tra le mie braccia.
Emily mi era mancata un casino, sentivo di avere qualcuno su cui appoggiarmi adesso. Lei mi aveva sempre aiutato, con Harry, con Jessi, con Jordan.
Adesso toccava a me riuscire a sistemare le cose.
Non appena prese posto accanto a me il cameriere arrivò, servendoci i due caffè caldi. Sapevo che lei come me era una grande ammiratrice della caffeina.
"Sono contenta di vederti"
"Sì anch'io. Ho bisogno di parlarti"
Andai subito al sodo. Ero troppo curiosa.
"Perché ti sei lasciata con mio fratello?" domandai subito dopo.
La vidi irrigidirsi e deglutire nervosamente. Calò lo sguardo e si portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Era dannatamente nervosa.
"Io.." mormorò confusa "Ho bisogno di altre cose"
La guardai con sguardo interrogativo non sapendo minimamente a cosa si riferisse.
"Sono innamorata di un'altra persona, Alison" parlò, guardandomi negli occhi questa volta. "La amo tanto, forse anche troppo. Sono persa da mesi, e non riesco a ritrovarmi. Non posso più illuderlo, per quanto mi piaccia come persona, odio il pensiero di farlo soffrire"
Il mio cuore si sciolse.
Pensava prima al bene degli altri che al suo, forse è per questo che la ammiro.
Avvicinai una mano alla sua, e la strinsi. Dovevo farle sapere che io ci sarei sempre stata, sempre.
Ho sempre letto che l'amore rende felici, ma a questo punto non ci credo più.
"Hai fatto bene, Em. Io ti appoggio"
"E io ti amo"
Non credo di aver sentito bene.
Mi paralizzai, e sbiancai. Non avevo il coraggio di parlare e nessuno delle due fiatava.
Mi amava? Probabilmente avevo veramente sentito male o qualcosa del genere.
Non può succedere tutto a me.
"C-cosa? Emily? È uno scherzo?" balbettai confusa e senza parole.
Non potevo essere la persona di cui stava parlando.
"No, Alison, sono innamorata di te dal nostro primo bacio, quelli che tu definivi 'in prova'" parlò freddamente.
Notai che stesse trattenendo le lacrime, così cercai di non risponderle male visto che il pensiero di lei in lacrime mi faceva male.
Improvvisamente tutto mi fu più chiaro, ogni sua mossa risultò motivata.
Ogni volta che l'avevo definita "amica comprensiva", avevo sbagliato. Lei lo faceva perché era innamorata di me.
"Come puoi amarmi? Come puoi amare una come me?"
"Sei così bella che non te ne rendi neanche conto. Mi piace guardarti, lo faccio spesso. Quando stavi male per Harry volevo morire, pur di non vederti così. Per questo ti ho consigliato di andare via, vedere la persona che ami perdere la testa per un altro fa schifo."
Io, completamente scioccata, non fiatavo ancora. Non volevo dire la cosa sbagliata e non sapevo come esprimere i miei pensieri.
Non la giudicavo, la comprendevo.
"Io ti voglio bene Emily, e per me non cambia nulla." continuai a stringere la sua mano. "Sei una delle mie migliori amiche e questo non cambia. Sei parte di me."
"È così sbagliato, tutto questo"
Portò una mano tra i suoi capelli e gemette frustata.
"No, può capitare. Lo supereremo"
Non avevo intenzione di abbandonarla. L'avrei aiutata e fatta innamorare di qualcuno alla sua altezza, ma non di me.
Esitai un momento su quello che stavo per dire.
"Emily, non ti piacciono i ragazzi?"
"Non lo so, ho una strana attrazione per le ragazze, non so cosa provo"
Sospirai.
"Okay, Emily, tranquilla"
"Posso baciarti?"
Sgranai gli occhi per la richiesta. Non era la prima volta, ma adesso per lei il motivo era diverso. Lei ci metteva malizia, io no.
"Cosa?"
"Per l'ultima volta. Poi inizierò a cercare oltre, diciamo che è un addio per il mio cuore"
Ridacchiai e le annuii teneramente.
Forse avevo tutto questo buon senso perché non volevo vedere qualcuno stare male come sono stata io.
Lei mi si avvicinò con lo sguardo fisso sulle mie labbra e mi baciò. Un bacio che durò pochi secondi, e ringraziai Dio che non avesse messo la lingua.
"Qualcuno ti sta fissando" sussurrò nel mio orecchio. "Ha dei ricci e un paio di occhi verdi. E sta venendo proprio al nostro tavolo"
I brividi presero possesso della mia pelle. Non mi voltai, non c'era bisogno.
Emily lasciò un bacio sulla guancia prima di andarsene e lasciarmi sola al tavolo.
In pochi secondi la sua sedia fu occupata.
"Ti sono mancato, piccola?"
Il suo petto stretto nella sua t-shirt a mezze maniche e i suoi jeans scuri. I ricci mandati all'indietro e la sua bocca rosea.
"Andiamo in bagno, non mi piace parlare qui"
Gli obbedii per la millesima volta nella mia vita.
SPAZIO AUTRICE:
People! Finalmente Emily ha fatto un mezzo coming out 😂😂
Nel prossimo capitolo succederanno COSE (😏😏😏😏😏) in quel bagno e qualcuno li vedrà.
Mi odierete per un momento!!
Se volete scrivetemi e mandatemi le vostre storie, mi piacerebbe leggerle e se mi piacciono posso lasciarle qui a fine capitolo :)
@payneismyangel
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