CAPITOLO 21
(lasciate una stellina, dai 🌟)
Tutti gli sguardi erano su me ed Emily, e Jessi sembrò capire la situazione. A modo suo. Credeva che io e Em stessimo discutendo per il nostro rapporto. Beh, in effetti.
Lei sembrava ferita, dai suoi occhi potevo vedere la ferita che io stessa avevo aperto.
"Vi aspettiamo fuori, noi." Jessi parlò e uscì insieme ad Andreas e Jordan.
Io abbassai lo sguardo aspettando che loro ci rimanessero da sole.
"Mi dispiace." sussurrai, senza guardarla.
Lei non rispose e girò lo sguardo. Pregai che non stesse piangendo.
Improvvisamente mi chiesi dove fossero Harry e sua moglie, forse nella loro camera? Perché non sentivano le nostre voci? Non venivano a salutare sua figlia?
Tante domande si formarono nella mia mente.
"Cosa cavolo hai contro le lesbiche, Alison? Ne parli come se fossero animali strani. Sono persone normali! Smettila! Sei odiosa, egoista e superficiale!" sbottò con gli occhi lucidi.
Merda.
"Niente Emily solo che vorrei stare fuori da queste strane storie, ho già problemi e..."
Come facevo a spiegarglielo?
Dovevo assolutamente chiedere a Jessi cosa fosse successo quella notte. E qualcosa mi diceva di dover andare a cercare un ricciolo dagli occhi verdi. Anche se ero ferita è arrabbiata, mi mancava da morire e dovevo assolutamente restare qualche minuto con lui prima di andare via.
Flashback
2 anni fa:
"Jessi! Jessi!" urlai disperatamente tra la folla. L'avevo persa e non c'era modo di ritrovarla.
Inoltre ero ubriaca fradicia e continuavo a bere senza sosta per sfogarmi. Avevo appena visto Peter, il ragazzo con cui stavo uscendo, limonare con una tizia sulle sue gambe.
Continuavo a sgolare drink a caso, quelli che sarebbero dovuti essere vodka a fragola.. o pesca o menta?
Muovevo i fianchi a ritmo di quella musica strana, con gli occhi socchiusi e il bicchiere tra le mani.
Un paio di queste, sconosciute mi cinsero i fianchi da dietro e io istintivamente mi girai. Era un tipo carino, alto, biondo ed io ero troppo ubriaca per respingerlo.
I nostri corpi si muovevano in sincronia e i nostri fianchi ogni tanto si toccavano.
Potevo sentire i suoi jeans scontrarsi sulla mia pelle scoperta dal top.
"Cosa ci fa una bambina come te qui?" sussurrò nel mio orecchio e potei sentire un pizzico di malizia nel suo tono.
Io, non gli diedi risposta, mi girai di nuovo di spalle con la mia schiena contro il suo petto. Continuavo a ballare contro di lui, il mio sedere era contro il suo cavallo dei jeans e si strusciava leggermente. Mi aiutava con un movimento fianchi. Lo sentii gemere nel mio orecchio.
Il drink era già finito e dovevo subito prenderne un'altro. Da ubriaca nascondevo i miei sentimenti, riuscivo per dei secondi a dimenticarli, a dimenticare Peter e la sua stronzaggine. Non era solito che frequentassi queste feste, però appena c'erano e ne avevo la possibilità ci andavo.
Lasciai la pista da ballo lasciando il ragazzo confuso tra la folla. Ordinai un'altro bicchiere di vodka al barista e lui velocemente me lo porse. Tutto d'un fiato lo bevetti.
Un paio di mani si fiondarono sui miei fianchi ancora, e potei giurare che se fosse quel tipo di nuovo non avrei risposto di me. Ma non era lui.
Mary?
Mary era una mia compagna di scuola, eravamo andate spesso in campeggio insieme. Mio fratello odiava la sua compagnia perché mi ripeteva che non era una brava ragazza.
Mi accorsi che fosse ubriaca anche lei.
"Vuoi ballare, gattina?"
Io mi scostai girandomi verso di lei. Intanto nel locale non c'era traccia di Jessi.
Stava veramente filtrando con me? Una ragazza?
Sapevo che lei era stata con Peter, quindi potevo sfruttare questo per sapere informazioni sul loro rapporto.
Anche se ero troppo ubriaca per fare tutto contemporaneamente.
"Sei ubriaca?" ridacchiai muovendo poco i miei fianchi a ritmo di musica.
"Sono fatta, che è diverso." rise anche lei.
Sbiancai. Era fatta? Si faceva? Erano tutte cose nuove per me. Avevo pur sempre quattordici anni e non ci avevo mai pensato..
Mary era maggiore di circa due anni ma questo non la rendeva una possibile drogata.
Mi allontanai da lei a passo lento cercando di non farlo notare.
"Sei spaventata?" mi squadrò leccandosi le labbra. Era davvero disgustosa.
Anche Peter si fa ma a te non frega un cazzo, Alison, no?
"Io? S-spaventata? Mai." balbettai, cercando di far suonare la mia voce sicura.
Ero terrorizzata.
"Ecco perché mi piaci, vieni con me."
La sua mano si unì alla mia e non ebbi neanche il tempo di replicare che ci ritrovammo in uno stanzino. Era pieno di bevande chiuse in carte trasparenti. La guardai confusa.
"Mi sei sempre piaciuta. Sei così bella e bambina, anche se cerchi di negarlo. È da tanto che ti guardo, ma tu sei chiusa in gabbia con quella tua amica stupida. Quando la lasci stare quella?" parlò, cercò di far sembrare la sua voce sensuale ma al mio orecchio passò il contrario.
Cercai di contenermi quando offese Jessi.
"Cosa dici Mary! Sei fatta e io sono ancora.. ubriaca in questo schifoso locale." dissi.
Lei mi squadrava da capo a piedi e io mi sentii leggermente nuda. Mannaggia a me che ho indossato un top e una gonna.
Lei si avvicinò a me con passo veloce e io indietreggiai.
Provava attrazione per me? Seriamente?
"Mary... Sei.. Lesbica?" parlai. Non volevo offenderla.
"No, ma mi ecciti. Lo hai sempre fatto." sussurrò nel mio orecchio.
Dalla sua tasca cacciò un sacchetto contenente delle pillole bianche. Lo sventolò davanti al mio viso, poi estrasse una di esse.
Mi aprì la bocca con le mani.
Aveva la bocca socchiusa e lei portò un dito dentro di essa, accarezzandomi la lingua. Si, ero decisamente ancora ubriaca.
La sentii lasciare un gemito, poi posizionò la strana pasticca su di essa e io sbiancai.
"Ingoia. Ora!" esclamò.
Scossi il capo ma allo stesso tempo ingoiai. Ma la coerenza?
Lei mi guardava con un ghigno sul volto e la mia testa cominciò a girare.
Ed improvvisamente, il buio.
Spazio autrice:
Ehilaaaaa! Come state? Io bene :) avete dei consigli sul volto che potrei dare a Stella? La voglio bionda e con occhi azzurri, come Ali.
Cosa pensate che sia successo quella notte? E cosa succederà nel prossimo capitolo?
Ah vi avverto, saranno capitoli 🔴! 😏😏
A presto,
@pauneismyangel
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