CAPITOLO 2
( NELLA FOTO LA NOSTRA ALI CON LA CAMICIA DELLA DIVISA SCOLASTICA)
"Quello che mi stai chiedendo da ore, piccola"
Le sue parole non facevano altro che risuonare nella mia mente. Dio, come si permetteva?
Per quanto mi piacesse non riuscivo a non notare il fatto che fosse impegnato.
E non volevo sembrare una zoccola che ci prova con uno sposato, per lo più padre della mia migliore amica, una sorella per me.
"Mi scusi signor Styles, non la capisco," velocemente ritrassi la sua mano "Cosa sta cercando di dire?" lo guardai, deglutendo.
Anche se quello che stava facendo lo desideravo più di qualunque cosa, dovevo pur contenermi sapendo la situazione. E che io avevo un ragazzo.
"Mio dio, non fare l'innocente Alison" ridacchiò rimanendo con un ghigno sul volto.
Quando sorrideva lasciava ai lati delle guance due fossette che avrei voluto mordere. Gli davano un qualcosa di adorabile.
"Jessi potrebbe rientrare, cosa penserebbe se vedesse suo padre provarci con una delle sue amiche?"
Feci la cosa più stupida di sempre, lo sfidai.
Era uno dei miei vizi che avrei dovuto togliere, sopratutto se sapevo di perdere in partenza.
I suoi occhi diventarono più scuri, e non smettevano di fissare i miei. Verde e azzurro.
In effetti avevo solo detto la verità.
Immediatamente si alzò di scatto dal divano, e accadde tutto in qualche secondo.
Io feci lo stesso, cercando tutta la forza necessaria per sostenere il suo sguardo. Mi intimoriva da morire.
"A chi crederebbe. Eh? Alla sua stupida amica o a suo padre, che ama tanto e che stima continuamente? Avanti Alison, ci conosciamo da poche ore e già mi sfidi, chi ti credi di essere? " sputò acido.
I suoi occhi scuri e la sua aria da duro non facevano altro che alimentare le mie voglie.
Ma doveva spaventarmi. Tutto questo non era normale.
Non risposi, non sapevo cosa dire perché infondo aveva ragione. Se avessi parlato con lei sarebbe stato inutile, mi avrebbe solo dato della malata di mente che cerca attenzioni da un uomo che non la guarderebbe mai.
Quando mi arresi al suo discorso se ne accorse e immediatamente fece passi verso di me che mi fecero tremare.
Istintivamente, indietreggiai. Non mi faceva paura, ma ero così intimorita da lui e non avrei potuto fare qualcosa del genere alla mia amica.
Non avrei potuto rovinare la sua famiglia..
Finii per trovarmi con la schiena contro il muro. Senza via d'uscita, e ora?
La sensazione della parete fredda contro il tessuto leggero della camicetta non era una delle migliori, riuscivo a sentire i brividi sulla mia pelle.
Continuò a fissarmi mordendosi il labbro inferiore ripetutamente, quella bocca piena e carnosa in cui avrei voluto affondare.
Poggiò le mani intorno alle mie spalle, distruggendo così ogni mio tentativo di fuga. Era molto più alto di me e riuscivo a sentirmi come una bambina accanto a lui. Ma forse lo ero.
"Questa divisa sul tuo corpo mi eccita un casino" aprì bocca improvvisamente.
Il fatto che dicesse cose sporche come se stesse raccontando la cosa più normale del mondo mi lasciava senza fiato.
Mi spaventai e portai il capo all'indietro come se in qualche stupido modo potesse servire a qualcosa.
"Harry i-io..." balbettai parole senza senso.
"Ed è per questo che sono diventato il vicepreside della vostra scuola Alison, studentesse da vedere ogni giorno" Oh dio mio.
Avrei dovuto vederlo tutti i giorni?
Era malato.
Istintivamente, maledicendomi subito dopo, gli lanciai uno schiaffo sulla guancia. Come si permetteva? Non si vergognava?
La curiosità e la voglia che avevo di guardarlo vennero sostituite dalla rabbia in meno di un secondo.
Il suo capo restò girato dopo lo schiaffo, senza muoversi, mentre io tremavo sotto di lui.
Adesso mi uccide.
Per un secondo la paura che potesse picchiarmi prese possesso. Non ne era capace, vero?
Sentivo il suo respiro pesante, io continuavo a guardarlo freddamente senza muovermi.
Quando fece la cosa più inaspettata.
Mi baciò.
La sua bocca rosea combaciava perfettamente sulla mia. Sentivo come se la cosa più sbagliata del mondo mi stesse facendo sentire bene per un momento.
Prima tenne ferme le sue labbra sulle mie, senza muoverle, poi cercò di intrufolare la lingua nella mia bocca, ma non glielo permisi.
Cercai di staccarmi, mugolando, ma con le mani immobilizzò il mio viso. Mi diede un forte pizzico sul braccio che mi fece gemere dal dolore, e lui se ne approfittò per accarezzarmi con la lingua. Furbo.
Le nostre lingue si scontravano continuamente e i nostri corpi erano vicini, chiunque avrebbe sentito la passione che c'era in quel bacio.
Picchiettava di tanto in tanto il mio palato con la lingua e io gli lasciavo dei morsi sul suo labbro inferiore.
"Mi rendi così affamato, piccola.." ansimò.
Un suono che sarebbe stato difficile dimenticare.
Prese la mia gamba e velocemente la attaccò al suo fianco. Aveva bisogno di un po' di contatto, e io ero pronta a darglielo. O forse no.
Mossi i fianchi verso i suoi e gemetti anch'io quando sentii la sua erezione colpirmi sul bacino. Questa mi fece tornare alla realtà e cercai in tutti i modi di staccarmi da lui.
"Harry, togliti.." lasciai sfuggire vari gemiti.
Intrufolò la mano nella mia maglietta accarezzandomi la pelle liscia e calda, e mi rilassai. Ma subito dopo ripresi ad ansimare per lo sfregamento che mi stava dando lì sotto.
"Tutto questo è dannatamente sbagliato Harry.." sussurrai.
Ero ubriaca sul serio.
"Cominciamo da una cosa.." disse, tenendo lo sguardo sul mio, fermando per un secondo i suoi movimenti.
Cercai di regolarizzare il respiro prima di ascoltarlo.
"Chiamami papino"
// CHIEDO SCUSA SE SONO LE 3 E AGGIORNO ORA OK VI PIACE IL CAPITOLO? LA STORIA??? FATEMELO SAPERE O MAGARI LA ELIMINO!!
COSA SUCCEDEREBBE SE JESSI LO SAPESSE? CHIUDEREBBE L'AMICIZIA CON ALI? E JORDAN?
PS :
I LORO PV: ALISON Sasha Pieterse
HARRY Styles!
JESSI È Lucy Hale!
JORDAN È Justin Bieber (figone)
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