CAPITOLO 14







Per fortuna nessuno aveva notato che sia io che Harry eravamo scomparsi nello stesso momento. Probabilmente sua moglie si fidava tanto di lui.

Andreas era arrivato da poco, potevo sentire l'ansia e il nervoso di Jessi anche da lontano. Eravamo così, riuscivamo a metterci sempre nei panni dell'altra e a capirci.

Teneva la mano in quella di Andreas come per sostenersi a vicenda. In quel momento la invidiai, era innamorata e felice con la persona che voleva realmente.

Andreas chiacchierava con Patricia, e quando vide la figura di Harry avvicinarsi, si irrigidì. Harry era così intimidatorio, forse per il suo sguardo.

Anche Andreas era alto, i suoi capelli erano neri quanto i suoi occhi. La sua figura vicino a quella bassa di Jessi mi fece sorridere.
Tutti e quattro parlavano in piedi, lei ogni tanto ridacchiava per diminuire la tensione. Gli occhi di Harry scrutavano Andreas ripetutamente, il suo gesto da padre premuroso era adorabile. Patricia, per calmarlo, ogni tanto gli accarezzava la coscia, ma lui sembrava ignorarla.

L'idea di fare un succhiotto ad Harry in faccia per marcare il territorio mi sfiorò. Odiavo il fatto che lei potesse toccarlo quando le pareva. Ero percaso gelosa?

Io, Em, e Jordan eravamo seduti sul divano, loro parlavano ma io avevo la mente da un'altra parte.

"Mangiamo?" parlò Patricia rivolgendosi a tutti. Noi annuimmo, camminando verso la tavola. Per fortuna aveva già apparecchiato ordinatamente, non avevo voglia di aiutarla e stare a parlare con lei.

"Le ho chiesto di fare le lasagne, io le adoro.." ridacchiò la mia migliore amica.

Assaggiai quel piatto e dovetti ammettere che era veramente buono. Tutti mangiavano e stavano in silenzio.

"Allora, Andreas, studi?" chiese Harry.

"Si Mr. Styles. Sono esattamente un anno avanti a sua figlia, nella vostra scuola" rispose Andreas.

Nella sua voce era chiaro ormai che fosse nervoso.

"Tuo padre mi adorerebbe" sussurrò Jordan nel mio orecchio.

Quasi mi affogai col cibo.
Non lo avrei mai presentato a casa. Non dopo quello che ho fatto. Mi limitai ad annuire e a portare lo sguardo altrove.

"Cosa vorresti fare dopo gli studi?" parlò sua moglie.

Andreas sembrò pensarci un minuto, forse per paura di dire la cosa sbagliata, poi rispose.

"Se posso, vorrei studiare medicina. Mio padre è dottore, quindi non mi dispiacerebbe seguire le sue orme"

Patricia sembrò soddisfatta, così gli sorrise.

"Sembri un bravo ragazzo. Spero di non sbagliarmi. Noi appoggiamo la vostra relazione, ma ad un passo falso nei confronti della nostra bambina, sei fuori."

"Io non appoggio ancora un bel niente. Dovremmo stabilire delle cose, come ad esempio non dormire insieme. La cosa è fastidiosa" intervenne Harry, facendo una smorfia a sua moglie.

Emily ridacchiò e io lo guardai disgustata. L'aveva appena messa in imbarazzo.

"Tu, invece, sei il ragazzo di Alison?" chiese Patricia.

Tutti gli occhi furono puntati verso di noi, e mi sentii in imbarazzo. Harry mi fissò come per dire 'attenta a quello che rispondi'.

"Si, ci stiamo provando." ridacchiò Jordan.
Questa conversazione non portava nulla di buono.

"Chi vuole il dolce?" mi alzai. Mi guardarono stranita, poi annuirono e noi ragazze ci dirigemmo in cucina.

Non poter sfogarmi con nessuno di quello che succedeva era frustante.

Jessi prese il dolce dal frigo, che sembrava essere una torta al cioccolato. Qualcosa di buono finalmente.

"Grazie, per averlo accettato. Vuol dire molto per me" sussurrò a sua madre. Lei le sorrise e la strinse tra le sue braccia.

Io non sapevo neanche che fine avesse fatto mia madre. L'avevo vista la settimana scorsa. Forse era partita.

"Emily, Jessi, andate. Mi aiuta Alison a tagliare le fette di torta e a portarle in sala da pranzo."

Fu così che rimanemmo da sole.
Cominciai a tagliare velocemente la torta e mettere ogni pezzo in un piatto, non volevo restare da sola con lei.

"Credi che non me ne sia accorta, ragazzina?" parlò improvvisamente.

Il mio cuore moriva nel petto. Di cosa parlava?
I suoi occhi mi fissavano e notavo dell'odio in essi.
Si strinse in quel tubino elegante che fasciava il suo corpo snello.

"C-cosa?" balbettai.

"Non so se ami quel povero ragazzo, seduto a tavola e non mi interessa. Ho notato come continui a fissare mio marito con gli occhi a cuoricino, e mi disgusti. Lui non ti noterebbe mai, sei una bambina e ha occhi solo per me. Infondo, non voglio che ti illuda e mi fai abbastanza pena. Quindi per il momento, vattene, non dirò nulla e avvertirò gli altri che ti sei sentita male. Ma, smamma bambina." parlò con un sorriso falso sul volto, poi prese i piatti, e se ne andò in cucina lasciandomi sola.

Ero ancora immobile, non riuscivo a parlare e il mio cuore continuava a battere fortissimo. Era tutto così evidente? Quella donna sembrava gentile e dolce, ma dentro era una vera serpe. Forse è per questo che Harry non la ama abbastanza.

Socchiusi gli occhi sentendo le lacrime bagnarmi la guancia. Cosa sarebbe successo?
Lei comunque pensava che era solo una cotta da parte mia, non sapeva della nostra relazione. Quindi in parte, non poteva dire nulla di concreto.

Continuavo a piangere, a singhiozzare, ma più che altro era per il nervoso. Odiavo tutta questa situazione.

Dovevo sembrare orrenda, avevo il mascara sciolto e i capelli spettinati. Pregai che qualcuno non arrivasse, ma ovviamente non si avverò. Sentii dei passi e quando mi accorsi chi fosse, sospirai. Un sospiro di sollievo, nel vedere Emily.

Si spaventò quando mi vide in quello stato.

"Cazzo, quella donna ha detto che te ne eri andata perché ti sentivi male. Cosa è successo?" sussurrò a bassa voce, avvicinandosi.

Dovevo assolutamente raccontare tutto a qualcuno, qualcuno di fiducia.

A Jessi non potevo. E Jordan neanche.

"Emily ti prego, non dire a n-nessuno che mi hai vista così.."

Mi strinse tra le sue braccia. Era più alta di me, la mia testa era poggiata sul suo petto dolcemente.

Harry non si era preoccupato neanche di vedere se me ne fossi andata realmente. Probabilmente starà ridendo e scherzando con gli altri.
Emily mi accarezzò i capelli, confortandomi.

"Solo se mi dirai cosa è successo."

"Portami via da qui, ti prego."
Detto questo, lasciammo quella casa, con la promessa di non metterci mai più piede.


.

Eravamo andate a piedi a casa sua. Era poco distante da lì. E appena arrivate, prendemmo la sua auto.

Lei guidava attentamente, verso una meta a me sconosciuta. Io poggiai la testa sul sedile, socchiudendo gli occhi per trattenere altre lacrime.

A quest'ora già sapevano tutto?

"Dove mi stai portando?" chiesi.
"In un posto, tu intanto dimmi cosa ti succede per favore, o ti lascio qui." rispose.

"Prometti di non giudicarmi, e di tenere la bocca chiusa? Mi fido, per favore."

"Sì. Non lo direi a nessuno, ci tengo a te Ali."

Non so perché, ma mi fidavo di lei. Sapevo che non mi avrebbe mai tradita.

"Ho tradito Jordan con una persona. Questa, è più grande di me di 16 anni ed è sposato. Inoltre, ha figli. Inizialmente era basata sul sesso, poi però mi sono resa conto di provare qualcosa. Non è amore." parlai velocemente, temendo la sua risposta.

"Oddio santo! Alison ma cosa hai in testa?" mi guardò male. "Ti rendi conto?"

"Si, non farmi la predica. So di aver sbagliato."

"Menomale che lo sai. Chi è questa testa di cazzo? Più che altro, è lui il problema." disse.

"Almeno per sua figlia, non doveva farlo." continuò.
Poi mi feci coraggio.

"È il padre di Jessi."
Fermò l'auto improvvisamente, girandosi verso di me con una faccia disgustata e scioccata.

"Cosa?!" urlò.

"Ho sbagliato, faccio schifo. È stato lui ad iniziare, io inizialmente lo rifiutavo. Finché non ha iniziato a..a piacermi" balbettai.

Sembrò più comprensiva.

"Alison, cosa pensi che succederà quando Jessi scoprirà tutto questo?"

"Mi odierà, e mi darà della puttana. Ma il problema è che io rifarei esattamente tutto uguale. Io ci starei accanto a lui."

Si portò la mano davanti alla bocca, fissandomi.

"Tu lo ami!"
Esasperata, aprii la portiera ed uscii dall'auto. Mi stava giudicando anche lei. Camminai, non sapendo dove fossimo. Più che altro, c'erano alberi intorno a me.

Sapevo mi stesse seguendo.

"Alison!" urlò.

Mi raggiunse immediatamente, tirandomi per un braccio facendomi voltare verso di lei.
I suoi occhi scuri mi penetravano, ma allo stesso tempo i suoi modi di fare dolci mi calmarono.

"So che ho sbagliato da morire, Em. Ma mi hai chiaramente dato della puttana" piansi. Stavo quasi finendo le lacrime.

"Non lo farei mai, io sono qui. Io ti a-voglio bene." balbettò.

Ritornai tra le sue braccia sentendo il conforto di cui avevo tanto bisogno.

"Jordan? Lo ami?"
Deglutii.

"Non lo amo. Ma gli voglio troppo bene per lasciarlo. La mia vita continua in tutti modi a fare schifo. Spero che col ragazzo che ti piace tu possa stare sempre serena. Quello che non capita a me" sospirai.
"Lo vuoi, un bacio in prova?" rise.

"Beh, ho bisogno di affetto. Qualunque cosa per dimenticare quel riccio infame."

Unì le labbra alle mie e mi baciò. Erano solo baci per provare, per aiutarla, ma comunque riuscivano a farmi sentire meglio. Non schiusi le labbra, non avevo intenzione di aggiungere la lingua, anche se notai che per lei fu diverso. Mi leccò più volte il labbro inferiore.
Esitante, mi scostai trattenendo l'espressione disgustata. "Non leccarmi la faccia, gattina"

La vidi ridacchiare.

"Però adesso voglio solo dormire ed andare a casa. Puoi?" continuai.

Lei dolcemente annuì, e quando stavamo per tornare in auto, il mio telefono prese a squillare.

Feci un cenno ad Emily e lei comprese.
"Pronto?" la mia voce era ancora coperta dal pianto.

"Piccola? Dove sei?" la sua voce roca inconfondibile.

Socchiusi gli occhi cercando di calmarmi. Poi parlai. Anche se per poco, mi era mancato.

"Tua moglie sa metà della storia. Mi ha cacciata capisci? Crede che io voglia portarti a letto e che stia cercando di sedurti. Ma tu sei il povero bambino che ama sua moglie alla follia." parlai duramente.

Non parlò, per un minuto pensai che avesse riattaccato.

"Se pensi che questo mi impedisca di starti vicino, ti sbagli. Vengo da te più tardi."

Il mio cuore tornò a battere velocemente.
"Harry.. Io n-ci vediamo stasera."
Mi arresi ai miei sentimenti.




Come va? Ho dato un volto anche ad Andre! Poi con Tyler è stupendo!!! Il mio alpha preferito! (TW È LA MIA SERIE PREFERITA)  cosa pensate del capitolo? Vi ho dato due capitoli in un solo giorno. Cosa succederà da oggi in poi? Indizio: secondo voi chi è il ragazzo che ha conosciuto oggi Emily? I baci in prova mi fanno ridere troppo!! Che carine!! Però sempre team #harryson 💜 vi bacio e fatemi sapere @payneismyangel (scriverò un'altra ff a breve, vi avviso poi!) inoltre, la storia non sarà molto lunga, a limite scriverò un sequel. Baci, Alessia (si questo è il mio nome) xx

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