Capitolo 1 Alison
L'attesa sta per finire. Aggiungo "Alison" nel titolo, indicando che è il suo punto di vista. Quando ci sarà il nome di Harry, o Jessi, sarà il loro.
Claro?¿ 😆😆
Un anno dopo :
- Aliiiiii e svegliati!!! -
La voce irritante di Jason mi sveglia come tutti i giorni ed io sbuffo. Odio svegliarmi presto la mattina, l'ho sempre fatto, non vedo l'ora che questo inferno finisca.
Mi alzo con i capelli spettinati al massimo, e cammino verso il bagno. Controllo prima il cellulare e trovo due chiamate, Emily e Jessi come al solito.
Il nostro trio è tornato due mesi dopo la partenza di suo padre. Abbiamo lavorato parecchio sulla cosa, sul nostro rapporto difficile, e alla fine ci siamo riuscite.
Em è stata di grande aiuto per noi, è sempre grazie a lei che siamo riuscite ad andare oltre.
La cosa più insolita è stata quando Stella ha deciso di rimanere qui a casa con noi, che tornare a Barcellona da mia zia. Ha detto che ci andrà nelle vacanze, sembra troppo presa dalla sua relazione con Emily.
E non so perché, ma anche se abitiamo nella stessa casa, pare che cerchi sempre di evitarmi e di non avere conversazione con me.
- Sei pronta???? - mormora la mia amica dal telefono mentre infilo la divisa scolastica.
La odio come al solito, dovrebbero cambiarla. La gonna è sempre corta, la camicia stretta, e tutto mi riporta al passato.
Jessi ridacchia per non so quale motivo, mentre io continuo a prepararmi come sempre, usando un po' di fard e cipria sul viso per darmi una rinfrescata. Il mascara non manca mai.
Nell'ultimo periodo mi prendo più cura di me stessa, mi do più attenzioni rispetto a prima. È una cosa positiva, credo.
- Ti passiamo a prendere io e Andreas -
Le cose sono andate come tutti si aspettavano. È tornata con lui, ed ora sembra più felice che mai.
Certo, a volte le vecchie liti ritornano sempre e ci si rinfaccia parecchie cose, ma l'amore tra loro due non si è mai spento. Si è preso solo una stupida pausa.
Con Jordan, invece, è tornato il solito rapporto d'amicizia, anche se so che l'imbarazzo non sparirà mai per quello che è successo.
Posso sembrare bugiarda, ma quello che c'è stato tra noi era reale, e non lo rinnego affatto. Lui mi ha fatta sentire come mai nella vita, chiunque merita di sentirsi così.
Peccato però che nella mia testa malata e stupida c'era già qualcuno di terrificante. Oh, lo era davvero.
Con lui ci parla quasi tutti i giorni, la chiama da Londra e pare più felice che mai, ed anch'io lo sono, visto che ha trovato la felicità che si meritava.
È passato quasi un anno, e mi chiedo perché non sia ancora qui, visto che dovevano essere solo tre o quattro mesi.
Parlare di lui mi mette ansia ed agitazione, infatti da quando è andato via, abbiamo parlato raramente di questo. Sono io che ho origliato il più possibile durante le loro chiamate.
E lui non mi ha menzionata neanche una volta. Anche solo per chiedere se stessi bene. No, non l'ha fatto.
Scendo al piano di sotto per mangiare qualcosa a colazione, mentre fisso mia madre preparare i pancake.
È cambiata tantissimo dalla donna che ricordavo, quella che ha tradito me e la mia famiglia. È una persona diversa, e so che cerca in tutti i modi di rimediare agli errori commessi.
Quello che ha fatto è imperdonabile, sopra ogni cosa, ma tutti commettiamo sbagli.
Anche il nostro rapporto è cambiato tantissimo da quel giorno.
Forse è l'unica cosa positiva che è riuscito a darmi tutto questo.
FLASHBACK :
Jason mi ha riaccompagnata a casa, finalmente. Non mi ha chiesto o detto nulla, ha solo stretto il mio corpo tra le sue braccia, ed ho sentito quel calore che mi è sempre mancato.
La sua lettera è stretta tra le mie mani, e non so se strapparla o leggerla sul serio. Ho paura di sentirmi ancora più male.
Quando entro in casa corro nella mia stanza, non ho intenzione di parlare con qualcuno e farmi vedere in queste condizioni. E non voglio neanche andare a scuola, visto i miei occhi gonfi, ho appena smesso di singhiozzare.
Mi siedo sul letto mentre combatto con le mie lacrime che ancora minacciano di uscire. Cazzo, non sono mai stata più bambina di così. È solo che non ci riesco.
Apro, esitante, il foglio di carta che ha lasciato, e inizio a leggerlo. Preferirei che tutto questo lo dicesse a parole, quindi cerco di immaginare la sua voce calda che sussurra ogni lettera.
- Forse sembrerò un codardo, visto che lo sto scrivendo e non lo sto dicendo a parole... - inizio a leggere le prime righe ad alta voce.
Poi mi blocco perché la mia voce è tremolante, mi mordo addirittura le labbra più volte.
Quando arrivo alla fine sto piangendo ancora, e ancora. Ha scritto tutto quello che ho sempre desiderato sentirmi dire, ma perché non l'ha fatto prima?
Chiudo gli occhi e cerco di mettere una fine al dolore, ma sembra impossibile.
Ti sposerò. L'ha detto lui.
Ed io ci credo, lo spero.
Lancio il primo oggetto che trovo al muro, presa dalla rabbia, e la pioggia fuori mi fa da sottofondo.
- Perché? Perché? - grido.
Continuo a piangere ad alta voce, lasciandomi scappare qualche gemito a causa dei singhiozzi, quando mia madre entra nella stanza.
Forse mi ha sentita, ma non mi interessa.
Rimane sorpresa dalle mie condizioni, così si avvicina a me per stringermi tra le sue braccia. Le sue mani si posano sui miei capelli per accarezzarmi, ed io la lascio fare.
- Ssssshh, Alison, passerà te lo giuro... -
Forse anche lei l'ha sempre saputo.
❤
- Buongiorno tesoro - dice dolcemente mia madre mentre io le sorrido.
Mangio velocemente perché credo di essere già in ritardo.
- Sei.. solare stamattina - afferma mentre mi fissa.
- Uhm.. più o meno - ridacchio.
- Ti accompagna Jason? -
- No, passa Jessi - dico.
Annuisce, poi porta tutta l'attenzione su mio padre quando lo vede uscire dalla camera da letto. Se penso a quello che lui le ha perdonato.
- Ciao papà - saluto io.
Aspetterò Jessi fuori e lascerò a loro tutto lo spazio di cui hanno bisogno, tutti i giorni.
Scelgo una canzone dalla mia playlist mentre cerco con lo sguardo l'auto di Andreas.
Arriva dopo cinque minuti.
Lui guida e lei, a lato, ridacchia per qualcosa, mentre io faccio il mio ingresso in auto.
Questa scena mi ricorda qualcosa, qualcosa che fa male e mi stringe in petto.
- Come stai oggi, Dila? - mi chiede la mia amica, voltandosi verso i sedili posteriori per parlarmi.
- Smettila con questo soprannome, è orrendo! - ridacchio - Sto bene, grazie Jessika -
- Si è fatta bella per Zed, non è così? - ride il suo ragazzo, mentre io mi sento in imbarazzo.
Zed è un ragazzo carino della nostra scuola. Mi ha chiesto di uscire qualche volta ma io ho rifiutato. Non perché non mi piacesse, solo non mi sentivo pronta ad iniziare qualcosa di nuovo. E lui, nonostante questo, mi sta sempre vicino e cerca di farmi cambiare idea. È carino.
- Ma smettila!!! -
Il telefono di Jessi suona e cala il silenzio.
Comincia a fare caldo in questa macchina.
- Pronto? - inizia lei.
Il suo tono sembra sorpreso, ma felice.
Noto che siamo quasi arrivati.
- Cosa? Davvero? -
Forse sto origliando più del previsto, ma non posso farne a meno.
- Questa sera torni? A che ora l'aereo? Okay.. Sì, ti voglio bene - e riattacca.
Il mio cuore perde dei battiti. Non posso chiederle spiegazioni, ma se ho afferrato bene..
Scendo dall'auto e mi avvicino alla mia amica per parlarle, perché ho bisogno di chiederle chi l'ha chiamata e perché io mi stia facendo film mentali.
- Ciao bellissima -
Per un attimo mi sembra la solita voce roca e sexy di una persona. Poi mi rendo conto che è solo Zed.
E questa sera devo restare attaccata alla mia amica, cascasse il mondo rimango con lei. Devo sapere.
❤🌈
Chi torna stasera? Non è detto che sia il riccio, magari è qualcun altro!!
Ok, la sua entrata in scena is comingggggg
Mi siete mancati tutti, tutti. Veramente!! 😃
Mi servono stelline per aggiornare, più ci sono e più aggiorno velocemente.
#Harrison is back bitches ❤
@payneismyangel
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