Le guardie afferrarono Younne e Zanfi, mentre Remmer prese Destiny per i capelli.
Il consigliere, preso con forza, lasció cadere a terra i due libri che teneva in mano.
I tre vennero violentemente trascinati dentro il palazzo.
"Questa non la passerai liscia, Younne!" disse Remmer con malizia.
Il guerriero si dimenó, ma i suoi sforzi risultarono vani.
La bambina urló per il dolore, mentre Remmer la teneva per i capelli ramati.
Le porte del palazzo si richiusero dietro di loro.
Alte colonne erano disposte ad entrambi i lati di un lungo corridoio. Erano di un marmo bianco, decorate da fasce dorate, che le avvolgevano ad aspirale. Sopra le colonne vi erano due lunghe balconate bianche che davano sulla sala e ancora sopra le balconate, vi eran disposti dei quadri dalle cornici d'oro, raffiguranti gli antichi re di Aither.
Il pavimento era anche esso di marmo bianco, decorato da mosaici.
Sul soffitto vi era disegnata una grande mappa del regno.
Due grandi braceri di ferro erano disposti ai lati di un grande trono dorato.
Un'enorme ed imponente maschera d'oro dalle estremità leggermente ricurve verso l'interno, ospitava il seggio reale, come a proteggerlo.
Ai lati del trono vi erano due scalinate che portavano ad altre stanze, mentre tra ogni colonna vi era una porta d'argento.
Destiny rimase incantata da tanta ricchezza e bellezza.
I raggi del sole entravano da grandi finestre di vetro blu, illuminando la sala e il trono.
Un uomo di media statura, con dei corti capelli rossi e una barba curata, sedeva sul trono.
Aveva due occhi marroni, piuttosto grasso e sul capo portava una corona decorata con gemme di ogni tipo e forma. I suoi vestiti erano assai sfarzosi.
"Smettetela! Non si può toccare un consigliere con le armi! È una figura sacra!" disse Zanfi, dimenandosi.
"Ma sta zitto, vecchio!" rispose una guardia.
"lasciate il consigliere." disse d'un tratto Aron dal suo trono.
"Mio re! Questi sono dei traditori e la bambina è.." iniziò a dire Remmer.
"ESIGO DI POTER SPIEGARE TUTTO A SUA MAESTÀ NELLA SALA DEL CONSIGLIO!" urló improvvisamente Zanfi con tutta la voce che aveva in corpo, interrompendo Remmer.
Younne guardò l'amico, sorpreso.
"Hmm." disse il re.
"La prego di soddisfare la mia richiesta!"
"non voglio inimicarmi uno di voi consiglieri. So bene quanto potete essere testardi"
"Grazie,mio re" rispose Zanfi.
"Ma mio signore..." cercó di dire Remmer.
"Non un'altra parola, Remmer!" disse il sovrano.
Remmer rimase in silenzio, mentre il re e il consigliere si ritirarono nella Sala del Consiglio.
Un lungo tavolo in legno di tasso era disposto al centro della grande stanza, mentre dodici sedie erano intorno ad esso.
Cinque su ogni lato, destinate ai consiglieri e una rossa e dorata, destinata al re. Molti libri e pergamene erano posizionati su grandi scaffali. Il pavimento era di marmo grigio e sul soffitto vi erano scritte le leggi del regno. Sul tavolo vi erano ancora alcune pergamene, rimaste dall'ultima riunione del Consiglio.
I due uomini si sederono ai rispettivi posti.
"cosa ha da dirmi di così importante, consigliere?" domandó poi Aron.
"La bambina che è nella sala del trono è la figlia di Iris." disse Zanfi, andando direttamente al punto.
"Cosa?! Guard-!" Urló il re, sbattendo entrambi i pugni sul tavolo di legno, furioso.
"Mio signore, sono un suo consigliere e desidero dire qualcosa riguardo la ragazza"
Aron, calmatosi, rispose :" parla allora, Zanfi, prima che io chiami le guardie!"
L'anziano consigliere si alzó dalla sedia e dopo aver aggiustato la sua tunica argentea, prese la parola.
"io non sono nessuno rispetto a sua maestà, ma ho un grande consiglio da darvi, sire.. Oggi la bambina ha sprigionato il suo potere, lo stesso del padre. Tuttavia, al posto di ucciderla, io avrei una proposta migliore. Perché non usarla?"
"usarla? In che senso?" domandó l'altro, dubitoso.
"Ci sono tanti regni pronti a dichiararci guerra. Celarca, Albomen, Tannarea e Narrow. Noi potremmo partire avvantaggiati"
"in che senso?! Spiegati meglio, vecchio!"
"voglio dire che potremmo avere un' arma più potente delle loro. Il potere che ha la bambina è un potere innato. Lo hanno visto tutti.
La bambina, una volta cresciuta e ben addestrata, potrebbe esserti utile, Aron"
"Mi si rivolterebbe contro..."
"non lo farà..."
"e come posso fidarmi delle tue parole?"
" Destiny non sa ancora chi è il suo vero padre. Noi le faremo credere che tu sia suo padre".
"hmmm interessante.. Mi aiuterebbe a tenermi il trono..."
"Esattamente"
"Un nuovo Leader, quindi, eh?"
"si"
"hm. Chi la addestrerà?"
"il migliore. Younne."
Dopo un lungo silenzio, il re disse:" Questa potrebbe essere una buona soluzione. Potrei accettare il tuo consiglio, vecchio."
Zanfi emise un lungo sospiro di sollievo e il suo corpo, teso per la pressione, si rilassó.
" Ma sia chiara una cosa!" disse Aron, facendo risalire la tensione nell'anziano consigliere.
"si, mio signore?"
"Se te o Younne direte la verità alla bambina riguardo al suo vero padre, non esiterò a far tagliare la tua testa, quella di Younne e quella della ragazza"
"si, mio signore."
"Ci stanno mettendo troppo." si lamentò Younne, mentre le guardie lo tenevano costantemente d'occhio.
"Younne, io ho paura" disse d'un tratto Destiny.
"Non devi avere paura. Zanfi tornerà. Lo ha promesso e lui mantiene sempre le sue promesse."

Le porte della sala del consiglio si riaprirono e Zanfi varcó la soglia.
Due guardie armate gli si pararono davanti.
"lasciatelo passare" ordinò Aron.
Le guardie eseguirono.
Il re e il consigliere tornarono nella sala del trono.
Aron si risedette sul suo seggio dorato, mentre Zanfi tornó da Younne e Destiny.
"Guardie. Rinfoderate le spade" disse il re in tono autoritario.
"Cosa?!" rispose Remmer, irritato, ma allo stesso tempo sorpreso. Il capo della guardia reale e i suoi compagni furono costretti a rinfoderare le loro spade.
"Zanfi!" disse la bambina, abbracciando il consigliere.
"cosa è successo? Come è andata??" domandó Younne.
Zanfi, dopo aver ricambiato l'abbraccio di Destiny, si avvicinó a Younne e mettendo una mano su una spalla del guerriero disse:" spero che tu sia contento, Younne. D'ora in poi dovrai addestrare un nuovo Leader. "