20
Destiny
Da quel che avevo sentito, vi sarebbe stata un'importante riunione del consiglio ed era stata richiesta la mia presenza.
Ripensai alla sera prima, allo strano incontro con quell'uomo dai lunghi capelli neri.
Nessuno si era mai rivolto a me nel modo in cui aveva fatto lui.
Ma chi si credeva di essere?!
Camminai per uno dei corridoi, diretta alla sala, mantenendo lo sguardo sul pavimento e osservando i mosaici.
Emisi un Sospiro annoiato e alzando gli occhi, guardai di fronte a me e lo vidi. L'uomo di ieri sera si stava dirigendo verso la sala.
Indossava dei pantaloni marroni, degli stivali neri e una giacca anche essa nera con una pelliccia sulle spalle.
"Non così in fretta, soldato" dissi, sopraggiungendo.
"Generale. Generale Kaifah"
mi corresse l'uomo, prima di domandarmi con il suo tono di voce caldo e profondo:" cosa posso fare per te?"
Sentii gli occhi del Generale sul mio corpo. La cosa mi infastidiva.
"smettila di guardarmi in quel modo" lo ripresi.
"come desideri" .
"Non puoi entrare in quella sala senza un permesso del re" mi posizionai davanti a lui.
"sono il Generale Kaifah di Narrow" mi ricordó, con un sorriso.
"Questo l'ho capito, grazie. io sono il Leader"
"Non sei il re o qualcuno che può dare ordini. Sei una specie di simbolo, niente altro. Ora io entrerò nella sala del consiglio e tu non ti azzarderai a fermarmi"
Kaifah fece un passo avanti quando gli diedi un forte spintone, che lo fece indietreggiare.
"il mio compito è proteggere ed è quello che farò impedendoti di entrare" dissi, con uno sguardo di sfida.
L'uomo, visibilmente irritato, posó lentamente una mano sull'impugnatura della sua spada.
"io non lo farei se fossi in te" lo avvertii , con un mezzo sorriso sulle labbra.
"Nessuno vedrà. Sarà una cosa veloce" rispose , con un ghigno malvagio che mi fece rabbrividire.
A quel punto lo imitai portando anche io una mano verso una delle spade che tenevo dietro la schiena.
Eravamo pronti a sfoderare le nostre lame quando sopraggiunse Zanfi, vestito con la sua tunica argentea. Quella volta indossava anche il suo cappello piumato.
" Salve, Destiny" mi salutò l'anziano , prima di voltarsi verso Kaifah "oh Generale. Vedo che ha fatto la conoscenza del nostro Leader"
"hm" Quello continuava ad osservarmi.
"cosa aspetta ad entrare? Mi segua, prego" disse poi Zanfi, aprendo le porte della sala e entrandovi.
Il Generale mi passó vicino,guardandomi con un'espressione divertita.
Sbuffai e dissi: "pff. Sei fortunato."
"me lo dicono tutte" rispose lui, con un sorriso spavaldo ed entró nella sala, dove vi eran già seduti diversi consiglieri, mentre a capo tavola stava Aron, sulla sua poltrona rossa e dorata.
Kaifah aspettó che io mi accomodassi, per sedermisi di fronte, dall'altra parte del tavolo. Lo osservai, seccata.
"Generale, la aspettavamo." disse Aron
L'uomo dai capelli neri si alzó e chinó il capo, per poi tornare a sedersi comodamente e dire:"Sono qui per discutere le condizioni dell'alleanza, mio signore" .
" In caso di bisogno, Narrow ci fornirà il suo esercito, mentre in caso contrario, noi daremo due truppe." cominciò a dire un consigliere.
"inaccettabile" rispose il generale.
"Come, scusi?"domandó un'altro.
Guardai l'uomo, che continuava a sorridermi, per poi continuare a dire :"Non è equo. Perché voi dovreste avere tutto l'esercito di Narrow a vostra disposizione, e noi solo due truppe? Perdonatemi, ma sono un Generale, so la differenza tra due truppe e un intero esercito."
"Due nostre truppe sono più forti di tutto il vostro esercito" dissi, guardandolo dritto negli occhi.
"Questo non giustifica il fatto" mi rispose.
"riguardo al bottino, tre quarti andranno ad Aither e il rimanente sarà vostro" prosegue il consigliere "la stessa cosa varrà per i commerci. Sarete sempre i benvenuti ad Aither. " riprese il primo consigliere.
"Mi state prendendo per il culo?" domandó ad un tratto Kaifah.
Tutti i presenti si voltarono a guardarlo, stupiti dalle sue parole.
Sbattei un pugno sul tavo e alzandomi dalla sedia, urlai:"ma chi ti credi di essere! Mio re, chiedo il vostro permesso per sistemare come si deve questo rozzo individuo!"
Aron rimase in silenzio e con un gesto pigro della mano mi disse di tornare seduta sulla sedia.
" manteniamo tutti la calma" un anziano impose le mani.
"voi permettete ad una donna di parlare ad una persona del mio rango?" domandó Kaifah.
"Generale, le consiglio di non provocarmi" gli risposi.
A questo punto Kaifah si alzó dalla sedia e disse, unendo e sfregando le mani:" Bene signori, se le cose stanno così, grazie per la perdita di tempo, mi sarei potuto risparmiare il viaggio. Non ci sarà nessuna alleanza."
"lei cosa proporrebbe?" gli domandó Aron, cercando di trovare un altro modo per ottenere il consenso del Generale.
"in caso di necessità, dovrete dare almeno la metà del vostro esercito. Due quarti del bottino di guerra e due quarti del derivato dai commerci. Sarete sempre i benvenuti a Narrow. Abbiamo un accordo?" propose quello.
"Discuteremo in privato della vostra proposta. Tra pochi giorni avrete una risposta" rispose il re, guardando i consiglieri incerti.
L'uomo mi rivolse un altro sguardo di sfida, che ricambiai, furiosa.
Finita l'assemblea, Kaifah uscì dalla sala. Mi piazzai nuovamente davanti a lui.
"Riguardo a ieri sera, l'offerta è ancora aperta." mi disse, con malizia.
Cercando di mantenere la calma, gli risposi , con un finto sorriso:" tra due giorni, all'Accademia. Vedi come ci divertiamo..."
Gli avrei rammentato quale era il suo posto.
"Non mancherò, mia cara" mi rispose il Generale.
Poco dopo..
Nel bosco vicino ad Aither , campo allenamento arcieri ...
Selene's pov
Ero in uno dei boschi vicino ad Aither, non un bosco come gli altri. Quasi ad ogni albero erano disposti dei bersagli da colpire con le frecce, posizionati a diverse altezze.
Namti e Destiny mi guardavano con interesse.
"Allora, ho visto che sai tirare con l'arco. Vediamo quello che sai fare." mi disse il Leader, osservandomi con le braccia incrociate al petto.
"ma io.."
Non sapevo come dirgli che non avevo un arco. Quello che avevo era andato distrutto durante L'attacco a Dielen.
"Prendi il mio" Namti allungó il braccio e mi porse il suo arco.
L'oggetto era in wenge, un legno molto scuro, intagliato, flessibile, leggero e completamente diverso dall'arco che avevo. Era magnifico e quasi irreale per la sua bellezza.
L'impugnatura era in cuoio e la corda in tendine. Immaginavo che quando questa venisse tesa, la freccia potesse raggiungere una velocità e una potenza a dir poco incredibili.
Impugnai l' arco con fermezza.
Namti mi passó una freccia.
La posizionai e puntai un bersaglio non troppo lontano.
La corda era così tesa tanto da essermi difficile tenerla ulteriormente.
Dopo aver preso la giusta mira, lasciai andare la freccia, che andò a centrare il bersaglio.
"hm" disse il ragazzo scambiando uno sguardo con Destiny.
La ragazza alzó un sopracciglio e disse, indicando un bersaglio molto lontano:" che ne dici di quello?"
Mi irrigidii alla vista di quanto fosse distante l'obiettivo. Deglutii .
Namti mi passó un'altra freccia.
La presi e tesi nuovamente la corda.
Sarebbe stata un'impresa davvero difficile.
Presi la mira e scoccai.
La freccia si conficcó in un albero. Volevo sotterrarmi per la vergogna.
" sei troppo preoccupata e tesa da non prendere bene la mira" mi disse il Guardiano dai capelli biondi.
"Guarda che so quello che faccio" gli risposi posizionandomi di fronte al bersaglio e aggiunsi, mostrando la mano :" dammene un'altra"
"la posizione dei piedi è sbagliata è la mira è troppo alta. Inoltre devi tendere maggiormente la corda." mi corresse.
Gli lanciai uno sguardo indispettito.
Il ragazzo, con calma mi si avvicinó dicendo:" ti faccio vedere"
Namti si posizionó dietro di me e mise le mani sulle mie, aiutandomi a tendere maggiormente la corda.
Il cuore inizió ad accelerare. Arrossii.
L'arciere avvicinó le labbra al mio orecchio e sussurró: "Guarda. Basta prendere meglio la mira e..."
Namti lasció andare la corda e la freccia, veloce, fendette l'aria, andando a centrare il lontano bersaglio.
Mi voltai a guardare il ragazzo, che mi sorrise, continuando a tenere le sue mani sulle mie. Quando incontrai i suoi occhi azzurri, il mio cuore mancó un battito.
Destiny, poco lontana da noi, si schiarii la voce. Il ragazzo si allontanó da me e tornó vicino al Leader.
"continua a provare." mi disse Namti, passandomi un'altra freccia.
Notai che la ragazza mi sorrideva spostando lo sguardo da me a al giovane arciere.
Continuai a provare ancora e ancora, finché non esaurii le frecce e le mie forze.
"per oggi può bastare" disse Destiny, con un tono di vice autoritario.
Restituii l'arco al suo proprietario, che con un sorriso lo riprese.
"Namti.Selene deve esercitarsi e migliorare la tecnica. Voglio che tu le insegni come fare. Conto su di te. " disse poi il Leader.
Ascoltai le parole, sopresa. Perché si comportava così nei miei confronti?
Forse aveva fiducia in me. Avrei dovuto anch'io iniziare a fidarmi di lei?
E poi... Namti avrebbe stato il mio maestro il mio maestro...Namti?!
Il ragazzo mi strizzó l'occhio, prima di andare ad esercitarsi da un'altra parte.
Rimasi con Destiny, che quando l'arciere era ormai lontano, mi si avvicinó con un sorriso complice.
" carino Namti, vero?" mi chiese
"come? Come hai detto?"
"non c'è da stupirsi. Tutte le ragazze gli vanno dietro."
"davvero?" Non ero troppo sorpresa dal fatto.
"si,ma non dargli troppa importanza."
Guardai un'ultima volta Namti, che dopo aver teso il suo arco, centró il bersaglio, quasi trapassandolo.
Sperai non l'avesse già fatto anche con il mio cuore.
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