14 - 𝕌𝕟𝕒 ℝ𝕖𝕒𝕫𝕚𝕠𝕟𝕖 𝕡𝕥2

Selene

"Sono a casa! " dissi, aprendo la porta. La mia casa era costruita tra le radici di un grande albero millenario.
Aveva il tetto in legno di betulla. Vi erano diverse piante e fiori vicino all'entrata, mentre una piccola finestrella era disposta sopra la porta.
La casa aveva due piani e ai muri esteri vi avevo appeso alcuni amuleti e scacciapensieri che avevo fatto con le mie mani da piccola.
Appena oltrepassai l'uscio della porta, un intenso profumo raggiunse il mio naso. Con passo felpato mi avvicinai alla pentola, tenuta da due ganci, sospesa sul fuoco del camino, e prendendo un cucchiaio di legno vicino, lo intinsi nella zuppa. Portai il cucchiaio alla bocca, pronta ad assaggiare quella bontà, quando una voce mi colse alla sprovvista.
"Ferma lì , signorina! Non è ancora pronto! " mi disse Aura.
Sbuffai, rimettendo il cucchiaio nella pentola.
Aura era una fata anziana e incapace di volare a causa di un'ala spezzata.
Lei si era presa cura di me sin da quando ero piccola. Mi aveva accolta nella sua casa e mi aveva cresciuta come se fossi sua figlia.
Aura era forse l'unico vero affetto che avevo. Mi aveva sempre sostenuta.
Era la mia spalla su cui piangere e vi era sempre per me quando avevo bisogno di amore.
" ma che ti è successo? " mi domandó avvicinandosi velocemente.
" nulla di cui preoccuparsi"
"Smettila e fammi vedere." disse prendendomi il viso con una mano
"uff guarda che taglio.." commentó poi, toccando la piccola ma fastidiosa ferita che avevo sulla fronte.
"Non è nulla di che.."
"Come te lo sei fatto? E non dire bugie perché so bene quando menti."
"Diciamo che ho avuto una piccola discussione con Tasha e le altre."
"Quante volte ti ho detto di stare lontana da quelle ragazze?!"
Sbuffai nuovamente.
"Avanti, siediti." mi disse prendendomi per un braccio e accompagnandomi su un divanetto.
"anche oggi non ho preso nulla." dissi levando l'arco da dietro le spalle, prima di sedermi comodamente.
" fa niente, riproverai domani." mi rassicuró Aura, prendendo un panno e iniziando a pulire la ferita.
"ho una domanda da farti"
"Spero non sia una di quelle domande sugli umani.. "
" Ecco.. A proposito di quello.. "
" Ah ci risiamo!"
"Ti prego! Solo una!"
"E va bene.. Ma che sia una!"
" Tempo fa mi hai raccontato che un guerriero ti spezzó un ala con la sua lama. Un guerriero con una maschera... "
"Si. Mi ricordo di avertene parlato."
"Ecco tu mi hai detto anche che non si trattava di un uomo qualsiasi, ma di un guerriero di Aither..."
"esattamente. Era uno di Aither." rispose con un'espressione nostalgica. Le mancava volare. Sapevo bene quanto l'argomento poteva essere doloroso per lei, ma avevo bisogno di risposte.
"la sua maschera come era?"
"di bronzo. Era un comune soldato."
"Se fosse stata argentea?"
"Allora si sarebbe trattato di un Guardiano, che mi avrebbe tagliato via entrambe le ali"
La regina Diel, quando mi aveva parlato dei guerrieri di Aither non mi aveva detto che vi erano diverse categorie, ognuna delle quali aveva un tipo diverso di maschera.
" E se invece... La maschera fosse stata d'oro?" mi azzardai a domandare.

Aura mi guardó per un attimo con un fare incerto e sospettoso, per poi rispondere:" A quel punto oggi non sarei stata qui a rispondere alle tue strane domande."
"chi è che indossa una maschera dorata, un re?"
"Per oggi basta con le domande."
"Ma.."
"Sono stanca." disse, alzandosi a fatica dal divano.
"Ti prego, Aura!"
"Ho detto abbastanza.."
"Ma io.. Io devo sapere!"
Aura si fermó per un attimo.
"Ti comporti in modo strano oggi.."
"Chi avresti incontrato se si fosse trattato di un guerriero dalla maschera d'oro?"
"Perché lo vuoi sapere così tanto???"
"Perché io lo ho incontrato!" dissi prima di coprirmi la bocca con le mani. Avevo detto troppo.
"Che cosa?!" mi domandó, incredula.
Rimasi con le mani sulla bocca.
"Cosa hai detto?!"
Non mi restava altra scelta. Oramai dovevo dirle la verità.
"io ho incontrato un guerriero che indosava una armatura bianca e dorata e sul viso portava una maschera d'oro."
"Ma tu.. Tu hai incontrato.. Tu hai visto.." disse con un tono di voce confuso, quasi incomprensibile e con una mano si appoggió al tavolo di legno vicino.
"Aura.. Rispondi alla mia domanda. Chi ho incontrato?? La sua maschera era d'oro. Ti prego! Rispondimi! "
" il Leader."
"che?! "
" Tu hai incontrato il Leader!"
" il Leader?"
"Tu sei stata miracolata! Vear e Dulain ti hanno salvato!"
"Ma di cosa stai parlando?"
"ti ha detto qualcosa?! Hai parlato con lui?!"
"No, non..."
" Il Leader è la persona che non avresti mai dovuto incontrare! Potrebbe sterminarci tutte! " disse, preoccupata come non l'avevo mai vista prima.
"ma.."
"Avrebbe potuto ucciderti!" aggiunse prendendo il mio viso tra le mani.
"Non è accaduto nulla del genere.."
"Bisogna avvisare la regina! Avanti, andiamo! Diel deve essere informata!"
"Aspetta, Aura! Non possiamo dirlo! Io e il Leader non abbiamo parlato. Ci siamo solo guardate, senza dire nulla. Non sa dove è Dielen, almeno credo.."
"Dobbiamo comunque avvisare la regina. Se il Leader si mette in testa di prendere la città, per noi è la fine. "
"Se si azzarderà a venire nella mia città.. Se proverà a minacciare le persone che amo, non esiterò a scoccare la mia freccia!" risposi, alzandomi dal divanetto con uno scatto.

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