Due anni dopo..

A seguito della prima battaglia e della morte del re Buron, gli abitanti di Celarca non si erano arresi. Vi erano state diverse battaglie, ma con nessun esito positivo per Celarca, che dovette arrendersi.
Tuttavia i diversi scontri, la continua vista di fiumi di sangue e i successivi eventi avevano cambiato sia i Guardiani, che il Leader.

Ahala passava la gran parte del tempo alla Tana del Drago, ubriacandosi, e ogni tanto andava all'Accademia per provocare altri guerrieri, che reagendo lo sfidano a combattimenti che il Guardiano non faceva che vincere.
Namti scompariva dalla mattina alla sera, recandosi nel bosco vicino ad Aither per allenarsi a tirare con l'arco, mentre Leida stava acquisendo sempre più insegnamenti da Talta.
Il Leader, invece trascorreva le sue giornate ad osservare il regno. Passeggiava sulle bianche mura o, verso sera, quando il sole mandava i suoi ultimi raggi, usciva per una breve cavalcata.
Quella mattina ne stava in piedi sulla balaustra di uno dei grandi balconi del palazzo e con uno sguardo vuoto, osservava Aither dall'alto.
Il Consiglio si sarebbe riunito a breve e, come sempre, era stata richiesta la presenza del Leader e dei Guardiani.
Dei consiglieri si erano riuniti nella piazza e iniziavano ad entrare a palazzo.
Destiny, dopo aver emesso un sospiro, annoiata, scese dalla balaustra, diretta alla sala del Consiglio.
Nessuno dei Guardiani era ancora arrivato.

Ad un tratto Leida e Namti fecero la loro entrata a palazzo.
"È un piacere rivederti, Fratello" salutò Leida.
"Leida... Namti.. Il piacere è mio." rispose il Leader con un tono di voce calmo e sereno "Vedo che Ahala non è con voi.."
"È sicuramente troppo impegnato a ubriacarsi o a soddisfare i suoi piaceri alla Volpe Rossa. Con ogni probabilità si sarà dimenticato della Riunione." rispose l'arciere.
"Mio Leader, stiamo per iniziare" disse un consigliere.
Destiny e i due Guardiani presero posto nella sala.
"Narrow è ogni giorno più potente, mio re" iniziò a dire un consigliere.
"È vero, mio signore" disse un altro, alzandosi dalla sedia "Potrebbero dichiararci guerra da un momento all'altro"
"io non concordo" interruppe una voce dal fondo della sala.
"Perché ritenete che Narrow non potrebbe sorprenderci, consigliere Zanfi?"
" Narrow ha la metà delle forze armate che abbiamo noi" rispose l'anziano "E poi, mio re, mi permetto di ricordarle che noi abbiamo i Guardiani. Siamo superiori su tutti i fronti"
Nel frattempo Aron si era alzato in piedi e aveva cominciato a camminare da una parte all'altra della stanza.
Ad un tratto il re si fermó e disse :" Maestro Younne, voi cosa ne pensate?"
Il guerriero si stese maggiorente sulla sua sedia, e dopo aver scambiato uno sguardo con Zanfi, rispose :" io concordo con Zanfi. Siamo superiori a Narrow"
Aron, rassicuratosi, tornó a sedere sulla sua sedia dorata.
"tuttavia potrebbero essere dei validi alleati" continuó a dire Younne.

Destiny inizió ad interessarsi alla conversazione.
"Ti ascolto" disse Aron.
"io proporrei un'alleanza. Osper, il re di Narrow sa di non poterci dichiarare guerra, quindi accetterà la nostra proposta.
Diremo di mandare degli uomini ad Aither per stringere l'accordo."
"E se questi uomini tentassero di colpirci dall'interno?" domandó un consigliere, visibilmente preoccupato.
"Non accadrà. Si tratterà di cinque o sei uomini."
"Se accadrà non tarderemo ad intervenire" Disse il Leader, con aria disinvolta.
Tra i consiglieri caló il silenzio.
"chi è a favore di un'alleanza con Narrow?" domandó Zanfi, ad un tratto.
Sette consiglieri alzarono la mano.
"chi a sfavore?"
Tre consiglieri alzarono la mano.
"È deciso. L'assemblea è finita" concluse Aron con un gesto pigro della mano.
"Manderò una colomba a Narrow per informarli della decisione" disse il consigliere Safó.

Lentamente tutti uscirono dalla sala.
"Sei sicuro che un'alleanza sia la cosa migliore, Younne?" domandó il Leader, affiancando il suo maestro.
"Fidati, Destiny. È la cosa migliore. Questa volta non c'è bisogno di una battaglia." le rispose Younne.