1 - 𝕃𝕒 𝔹𝕒𝕞𝕓𝕚𝕟𝕒

«È morta» disse Zanfi guardando con dolore la donna, che distesa sul letto, osservava il soffitto della stanza con uno sguardo vuoto.
Dopo aver chiuso con due dita gli occhi di lei, l'anziano consigliere si voltò verso Younne che tenendo la neonata in braccio, disse:«Merda. Cosa facciamo ora?! Io non posso occuparmi di una bambina! Ho già l'Accademia a cui pensare!»
«Calmati, Younne. Troveremo un modo»
«Troveremo un modo?! Se ci beccano ci ammazzano!»
«Correremo il rischio» rispose l'anziano osservando la piccola « Iris si fidava di noi e ci ha salvato la vita più di una volta. È il momento che ricambiamo il favore.»
Sentite le parole di Zanfi, Younne guardò per un attimo la bambina che teneva tra le braccia.
«D'accordo.» rispose il guerriero con sguardo rassegnato, per poi mettere la neonata tra le braccia dell'anziano «Ma per adesso la terrai tu. Io ho da addestrare nuove reclute all'Accadem-»
Younne non riuscì a terminare la frase che sopraggiunse un'altra voce.

«Aprite!» urló una voce aggressiva dall'altra parte della porta, picchiando forte un pugno su questa.
La neonata, spaventata dai rumori, scoppiò a piangere tra le braccia del consigliere che cercò di calmarla come poté.
«Sono i soldati della guardia reale. È quel bastardo di Remmer!» disse Younne, guardando la porta con astio.
«Se non aprite subito butteremo giù la porta!»
«Cosa facciamo?!» Zanfi era preso dal panico e si guardava intorno come un topo in trappola. Conosceva Remmer e sapeva bene quanto questo fosse crudele con le sue vittime. Poteva impalarle, scorticarle vive, farle sbranare dai suoi cani o squartarle.
«Ci deve pur essere una via di uscita!»
«Il sottopassaggio, Zanfi!» Younne spostò con forza il letto su cui vi era la donna morta, aprendo una botola nel pavimento.
Dopo esservi entrato, il guerriero chiamò il consigliere:« Avanti! Entra!»
«lì dentro?»
«Muoviti idiota! Quelli ci ammazzano!» disse poi Il guerriero, questa volta in un tono più autoritario.
Il consigliere piegandosi passó la bambina a Younne, e lentamente entrò anche lui nella botola.
Le guardie reali presero a calci la porta, sfondandola, ma arrivarono in ritardo. Non vi era più nessuno nella stanza, solo una donna morta.
«Qui c'è solo una puttana morta!» ruggii Remmer, rabbioso.
«Avanti, Capo. Proviamo a vedere nelle altre stanze.» suggerì un altro soldato della guardia reale.
Remmer, dopo aver sputato per terra, seguí il compagno.

«Ce l'abbiamo fatta, Younne» esultó Zanfi con voce che faceva eco nell'umida galleria.
«Per fortuna nessuno ci ha visti o sarebbe stata la fine per la mia carriera!» rispose Younne.
«Ci tieni così tanto alla tua Accademia eh, Younne?»
«È la mia vita e non intendo buttarla via per un neonato!»
«ok. Ok. Calmati ora.»
« Sono calmissimo.»
«Sai, visto che per ora me ne occuperò io, pensavo di portare la piccola da Talta»
«Da quella pazza?!» domandò Younne .
Molti nel regno di Aither ritenevano Talta una persona saggia, alla quale rivolgersi in caso di difficoltà; altri invece la consideravano una svitata a cui piaceva praticare l'arte della magia.
« È la persona più affidabile al momento»
Younne sbuffó in risposta alle parole del consigliere.
«Fa come vuoi. Non è un problema mio. E ora ti dispiacerebbe sbrigarti?! Ho un addestramento che mi aspetta!»

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