10.'È un idiota. Perché allora...?'

<sei davvero scemo,Nico> dice Hazel mettendomi una mano sulla spalla,il tono di rimprovero ma un'espressione quasi divertita sul volto.

Lei è l'unica a cui permetto il contatto fisico o di chiamarmi per nome-anche se Grace e compagnia varia lo fanno a volte,sopratutto quest'ultimo,ma io non apprezzo molto la cosa.

In realtà non c'è un vero motivo per il quale non sopporto di essere chiamato 'Nico' o farmi toccare,credo sia semplicemente per il fatto che dopo quello che è successo ho passato molto tempo da solo, quindi devo essermi abituato a non entrare in contatto diretto con nessuno e la cosa deve essere rimasta anche anni dopo.

<perché,scusa?> chiedo,quasi con il suo stesso tono.

<forse perché hai dato una ginocchiata al tuo povero compagno di stanza?!> chiede retorica,quasi esasperata.

Sbuffo.
<è stato lui a cominciare...> borbotto poi.
<non mi sembra ti abbia picchiato!> ora è lei quella a sbuffare.
<mi ha abbracciato > e dico l'ultima parola con tono indignato, quasi fosse il peggior reato.

Haz alza gli occhi al cielo,per poi rivolgermi uno sguardo strano,un misto tra rimprovero e divertimento.
<però poi gli chiedi scusa>mi ammonisce.

Roteo gli occhi.
<contaci...> mormoro mentre mi alzo dal tavolo della mensa dove siamo seduti.

Ci siamo fermati a parlare,e intanto la mensa si è quasi completamente svuotata.

Mia sorella mi segue a ruota.
<raggiungiamo Frank e gli altri?>mi chiede una volta poggiati i vassoi.
Digrigno i denti quando sento il nome del ragazzo Canadese ma non commento, e la seguo lungo i corridoi.

(...)

Ci sediamo nell'erba del cortile (interno, ala Nord)che mi solletica le poche parti del corpo scoperte.

Abbiamo raggiunto gli altri per fare...Non so bene cosa , forse organizzarci per un'uscita o altro-cosa che,in tal caso,avrei subito rifiutato.

Jason Grace se ne sta seduto a gambe incrociate davanti a me,con Piper sedutagli comodamente in braccio, le gambe in corrispondenza con quelle del fidanzato e un braccio intorno al suo collo.

Come fanno a stare sempre attaccato quei due?

Hazel è seduta al mio fianco, con vicino Frank Zang,e i due chiaccherano un po' troppo amorevolmente per i miei gusti.

Vicino a Grace e Piper è seduto Leo Valdez,le ginocchia al petto.
Si rigira tra le mani alcuni piccoli oggetti,probabilmente bulloni o ingranaggi,e sembra molto concentrato.

Sempre di fronte a me,invece,stanno Percy Jackson e la sua ragazza,Annabeth.
È una ragazza graziosa,intelligente e dall'animo forte.
Non c'è da stupirsi che gli piaccia così tanto.
Anche se è comunque un bel cambiamento passare da due relazioni così diverse.

I ragazzi parlano del più e del meno, chiedendomi ogni tanto qualcosa,alla quale rispondo sempre con mobosillabi o frasi borbottate.

Percy sta discutendo di quanto avrebbe successo secondo lui una catena di ristoranti con cibi tutti blu, quando scorgo un'ombra vicino a Piper.

Alzo le sguardo e trovo Will Solace seduto vicino alla ragazza,le gambe incrociate e un'espressione imbarazzata in volto.

<Hey Will!> saluta Grace,sorridente,seguito dalla ragazza sulle sue gambe.
Veldez,Percy, Annabeth e mia sorella fanno lo stesso,mentre Frank lo saluta con un cenno della testa e un sorriso.

Il suo sguardo percorre tutti noi,fin quando non raggiunge me.
Si irrigidisce quando i nostri occhi si incontrano,la mi espressione quasi glaciale.
Mi fissa per qualche secondo, poi fa per dire qualcosa ma si blocca,abbassando lo sguardo,un colorito rossastro sulle guancie.

Alzo gli occhi al cielo,lo sguardo attento di Haz su di me.

Comunque,non sapevo sarebbe venuto anche lui.
Non che la cosa mi importi.

Ritorno ai miei pensieri, mentre gli altri continuano a dialogare,coinvolgendo anche Will.
Ho notato che con gli altri è sempre allegro e sorridente,raggiante,mentre con me è abbastanza rigido e agitato.

Che gli stia antipatico?
Che mi odi?
Non ne avrebbe motivo.

Sì,a parte forse per il fatto che lo stai trattando male dalla prima volta che l'hai visto e gli hai tirato una ginocchiata mentre cercava di essere solo gentile.

Okay,forse non sono stato proprio Mr.Simpatia con lui,ma ieri avevo tutto il diritto di difendermi.
Da un abbraccio.
Sì.

<Allora Will,vieni con noi?> chiede ad un certo punto Percy,riferendosi probabilmente all'uscita che hanno organizzato per questa sera,guardando Will allegro.

<sì,certo!> risponde subito, ma poi sposta lo sguardo su di me è diventa incerto.
Comincia a balbettare qualcosa.
<non preoccuparti,così almeno riusciamo a conoscerti meglio! > lo rassicura Leo Valdez,con il solito sorriso idiota da elfo.

Will sembra calmarsi,ma per tutto il tempo noto che continua a mandarmi occhiate nervose.

Il pomeriggio passa in fretta, e i ragazzi cominciano a tornare in camera,dandosi appuntamento alle 19.00 davanti al cancello dell'ala Sud per uscire tutti insieme.

Mi sono appena alzato e mi sto passando una mano sui pantaloni -rigorosamente neri-per pulirli dai fili d'erba,e <Allora Nico,non vieni proprio stasera?> mi chiede Percy,chiamandomi per nome.

Gli mando un'occhiataccia,per avermi chiamato così.
Lui è stato una delle poche persone,dopo quello che è successo,a cui davo il permesso di chiamarmi per nome.
Appunto,davo.

Lui mi sorride debolmente,quasi imbarazzato.
<No.> rispondo secco, senza guardarlo.

Saluto con un cenno gli altri,e mi dirigo a passo spedito in camera.
Sento Hazel e Jason chiamarmi,ma io li ignoro, procedendo veloce.

[...]

Sto disteso sul letto,il libro di storia poggiato sulla mia pancia,un braccio sopra gli occhi chiusi.

Will è ormai uscito dalla camera da un bel po',e io ho deciso di studiare,con scarsi risultati.

Intanto,ripenso alle parole di Jackson,oggi pomeriggio.

'Nico'.
Con che coraggio mi ha chiamato per nome?
Che faccia tosta.

Però l'ha detto in modo diverso da quando mi chiamava così sotto il mio consenso.
Ovvio.
Ovvio che l'ha detto in modo diverso.

Ricordo ancora quella mattina,il giorno dopo la fine della Vacanza Di Natale.
Ricordo il suo sguardo.
Le sue parole.
Il modo in cui lo disse.

"Nico,lei è Annabeth,la mia...ragazza.
Volevo presentartela per primo,visto che ormai siamo così buoni amici".

"Annabeth"
"Ragazza"
"Buoni amici"
Queste parole mi vorticaromo in testa per giorni.
E altre ancora.
Falso
Ipocrita
Vigliacco

Ma intanto il pensiero vola a Solace.
Non lo capisco proprio...
È solare,allegro,socievole e spensierato-tutto il mio contrario-,ma con me è sempre agitato.
Balbetta come un dodicenne,arrossisce come una ragazzina...
È un idiota,allora perché...
Perché non l'ho ancora mandato a quel paese?
Perché non sto tentando di fargli cambiare stanza,o addirittura scuola,come ho già fatto molte volte in passato con altri?
Perché, nonostante tutto, lo sopporto ancora?
Come se..
Lo volessi con me comunque.

#Spaziomehh
Hola!
Quando è il primo settembre e sei felice perché stai per partire per Hogwarts ma poi ti ricordi che la lettera è stata persa (sì,persa) quindi si riprova l'anno prossimo.
Sono in ritardo.Ancora.
Scusateee
Spero di farmi perdonare con questo capitoletto,dove Nico sta avendo dei...dubbi.
Hehe
Cosa avrà mai fatto Percy per farsi odiare così tanto dal ragazzo?
Ehh sapeste
Ora evaporoh
(Aggiorno a 7☆ e...7commenti )
-_Mezzosangue_101

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