Capitolo 5 - La fatidica decisione di Lily
Mentre salivamo le scale per Hogwarts, notai Colette accigliarsi verso le lucine sul lago. le barche che portavano i primini erano piccoli puntini nel buio. Era impossibile distinguere qualcuno, tranne forse Hagrid.
"Cosa sono?" Colette chiese subito, indicando le luci con un cenno della testa.
"Primo anno," disse Albus, felice di sapere qualcosa che lei ignorava. "Vengono sempre con le barche di Hagrid la prima sera."
"Oh. Immagino di essermelo perso."
"Già..." dissi, ondeggiando a disagio. "Andiamo dentro."
Colette ed Albus mi seguirono, e subito trovammo un posto al tavolo di Grifondoro. Fui un po' sorpresa dalla mancanza di reazione di fronte a Colette seduta vicino ad Albus. Ovviamente, c'era tanta folla, e la gente prestava più attenzione ai loro amici che ad altro. La maggior parte di loro forse non se ne era accorta, o pensavano che si fosse semplicemente seduta senza prestare attenzione a chi aveva vicino. Avremmo dovuto risolvere dopo.
Ci vollero circa dieci minuti perché si sedessero tutti, e molti di più perché tutti si zittissero, in fervente attesa dell'arrivo dei primini. Dopo un po', il professor Paciock fece capolino dalla porta, e subito uscì. Neanche trenta secondi dopo, aprii le grandi porte e fece entrare i ragazzini.
Lily salutò emozionata quando individuò me ed Albus. Era affiancata da due ragazze, Evie e un'altra. "Quella è Eviana," mi sussurrò Albus.
"Wow. Evie ed Eviana. Sarà difficile ricordarsi chi è chi."
"Lily dovrebbe proprio scegliersi delle amiche con nomi più diversi." Dopo un secondo, Albus indicò due ragazzini verso la fine della fila. "Guarda, i nostri primini preferiti!"
Elmer Poe e Pip Dinggit si guardavano attorno per la sala, camminando molto più lentamente degli altri. Dopo un secondo, gli occhi di Pip incontrarono i miei, e tirò il braccio ad Elmer e mi indicò. Elmer mi fece un occhiolino, e probabilmente avrebbe urlato qualcosa per la sala se il professor Paciock non avesse detto a quei due di sbrigarsi.
"Sembra che non abbia ancora trovato un altro amore eterno," notò Albus.
"Chiudi il becco."
Albus rise in silenzio, ma si zittì quando i primini si allinearono di fronte al tavolo degli insegnanti. Il Cappello parlante era già piazzato sullo sgabello, e molti primini si chiamavano l'un l'altro e lo indicavano, sussurrando. Mi chiesi in quanti avevano indovinato cosa sarebbe successo.
La canzone del Cappello Parlante era una tradizione annuale. Ne avevo sentite solo due, ma erano piuttosto orecchiabili, considerando che erano composte da un cappello dalla bocca larga. Come previsto, il cappello aprì lo strappo che gli faceva da bocca ed iniziò a cantare.
C'è chi dice che ad Hogwarts
Smistiamo troppo presto.
Ma fidatevi, di tutta Hogwarts
Sono il più onesto.
Grandi Grifondoro e Serpeverde,
Tassorosso e Corvonero,
tutti seguono il mio consiglio,
ottenendo risultato fiero.
Io guardo dentro te,
ben oltre la superficie;
io penso a tutto ciò
che c'è al di sotto.
Corvonero è per i sognatori;
se hai forte immaginazione,
andrai con loro,
e ti ci troverai benone.
Va bene anche
se hai una mente elastica
In Corvonero troverai
un'amicizia fantastica.
Tassorosso son leali,
I migliori amici che puoi avere,
ma solo perché son buoni
non ridere, messere.
Non affrontarne mai uno,
basta una paroletta
contro i loro amici,
e le tue difese cadranno in fretta.
Grifondoro son coraggiosi
ma mica è tutto?
Dì 'la galanteria è morta'
e li lascerai di stucco.
Esser coraggiosi è ben più
che affrontare ogni rischio.
Qualche Grifondoro avrà tempo di
spiegartelo in una giornata di piovischio.
Serpeverde alla fine,
ma non meno importante.
La grande casa di Merlino
e della bestia agghiacciante
Contiene parecchi enigmi,
ma son gentili in realtà.
A volte, però, l'ambizione
porta ad altezzosità.
Case tutte uguali,
ricche di sapere antico.
Seguirai il mio consiglio?
Ti farai mettere dove dico?
Gli studenti applaudirono e chiesero il bis. Il cappello si inchinò ai quattro tavoli, poi divenne di nuovo immobile. Tutti sapevamo che stava semplicemente aspettando, però. Appena sarebbe stato piazzato sulla testa di un bambino, gli avrebbe parlato nella mente, e presto avrebbe urlato il suo destino alla scuola.
Il professor Paciock alzò una pergamena, e lo Smistamento iniziò.
"Adams, Alicia!"
Adams, Alicia fu spinta in avanti da un amico, e tremava visibilmente mentre andava verso lo sgabello. Il cappello le cadde sulle spalle strette quando fu piazzato sulla sua testa. "Direi Tassorosso," sentii Eric Finnigan commentare a Luke Castel.
Per la sorpresa di tutti, il Cappello urlò, "Serpeverde!"
Alicia parve sconvolta. Lentamente si avviò verso la sua nuova Casa accompagnata dagli applausi chiassosi dei suoi compagni. Nel frattempo, il professor Paciock continuò lo Smistamento.
La prima nuova Grifondoro fu una bambina chiamata "Barrowen, Acacia." Sembrava piuttosto gentile, ma la mia attenzione fu spostata alla chiamata dell'amica di Lily. Clausen, Eviana fu anche lei mandata quasi subito a Grifondoro. Andò lentamente a sedersi all'estremità del tavolo, sorridendo timida a quelli del secondo anno e ad Acacia.
"Coleman, Trinity," una ragazza con capelli più lunghi e neri di quelli di Colette, addirittura, fu mandata a Corvonero, poi il professor Paciock chiamò "Dinggit, Pip."
All'istante volarono risatine per tutta la sala. Ci furono un sacco di sussurri mentre Pip camminava lentamente verso lo sgabello, più rosso dei capelli di Lily. Sembrò sollevato dal fatto che il Cappello gli coprisse quasi completamente la faccia.
Dopo un rapido secondo, il Cappello urlò, "Grifondoro!"
Pip si sedette di fianco ad Eviana, e sembrò felice di potersi sedere. L'attenzione della Sala passò rapidamente da lui al prossimo studente, poi al prossimo ancora.
Il nome Dursley, Oliver venne chiamato poco dopo. Sembrò molto fiero di essere diventato un Tassorosso. Vidi Lily fargli i pollici in su dalla fila mentre lui si univa agli altri primini.
Una ragazzina bionda chiamata "Finn, Olivia," A Serpeverde.
Un ragazzino biondo quasi identico, "Finn, Owen," a Tassorosso.
Un ragazzino che era una testa più alto di degli altri, e sembrava avere l'età di James, "Garrison, Jason," a Corvonero.
Una ragazzina con la macchinetta che era probabilmente una nata babbana, "Holland, Finley," a Grifondoro.
E poi il professor Paciock chiamò "Houghland, Evelyn," e vidi Evie, Lily ed Eviana tutte con le dita incrociate.
Evie si piazzò sullo sgabello e lasciò che le venisse piazzato il Cappello in testa. Pochi secondi dopo urlò "Serpeverde!"
Quando il professor Paciock le alzò il cappello dalla testa, non si mosse. Sembrava in stato confusionale. Finalmente, si alzò ed iniziò a camminare passivamente verso il tavolo di Serpeverde. Lily ed Eviana stavano avendo una specie di allarmata conversazione silenziosa.
"Jacobs, Hannah!" A differenza della povera Evie, Hannah saltellò fino allo sgabello e sorrise quando il Cappello le fu messo in testa. Tuttavia, non sorrideva quando le venne tolto. Forse a causa di ciò che aveva urlato il cappello. Grifondoro era straordinaria! Tuttavia, Hannah aveva un aspetto orribile. Arrancò fino al tavolo, con atteggiamento passivo quasi quanto quello di Evie. La mia attenzione fu spostata allo studente successivo quando ella si sedette.
"Jorgenson, Angelina," fu una Corvonero e smisi di prestare attenzione. I nomi successivi volarono. Quando arrivò alle P, guardai di nuovo. Lily sarebbe stata smistata a momenti.
Prima, tuttavia, c'era "Poe, Elmer." Guardai Albus, e lui mimò con la bocca, "Non Grifondoro?"
"Non Grifondoro, ti prego, Dio," mormorai. Se a questo mondo esisteva la pietà, Elmer Poe sarebbe stato messo ovunque tranne che in Grifondoro.
Il Cappello deliberò. Elmer protestò.
Non Grifond-
"Grifondoro!"
Elmer sembrò felicissimo quando si unì a Pip. Ero quasi pronta a suicidarmi col piatto d'oro di fronte a me. Quante volte avrei dovuto picchiarmi in testa con quello per fare in modo che tutto ciò non fosse mai avvenuto? Non sarei riuscita a sopportarlo, sapevo di non potere.
"Potter, Lily!"
Feci scattare la testa all'indietro per vedere Lily camminare verso lo sgabello. Se era nervosa, non lo diede a vedere. Si sedette con decisione sullo sgabello e subito chiuse gli occhi. Il Cappello le fu messo in testa, ed immediatamente vidi la sua bocca muoversi. Tuttavia, dopo un minuto, aprì gli occhi, apparentemente sorpresa, poi annuì.
"Serpeverde!"
Sono piuttosto sicura che in quell'istante le mascelle di tutti precipitarono al suolo. Ci eravamo appena abituai a Dean Malfoy in Grifondoro. Ora c'era una Potter in Serpeverde? Per la barba di Merlino! Di certo era un errore!
Ma non lo era. Lily ci salutò mentre attraversava la sala verso una Evie chiaramente sbalordita. Sembrava che avesse ottenuto esattamente ciò che voleva.
"Ridley, Cadence," una bambina minuscola che sembrava avere otto anni, fu una Tassorosso, poi "Seals, Lauryn," una ragazzina alta che tremò visibilmente quando camminò, fu una Corvonero, e "Seals, Tyson," un ragazzino i cui capelli a punta probabilmente non sarebbero stati tali senza abbondanza di gel, fu un Grifondoro. Poi, una ragazzina dai capelli così blu da distrarre tutti fu chiamata allo sgabello.
"Smith, Kennedy!"
Sapevo che erano i purosangue e i mezzosangue che sussurravano mentre una Kennedy si avvicinò, con l'espressione di chi avrebbe assassinato chiunque avesse osato ridere. Ovviamente, la tintura per capelli non era molto comune qui. Probabilmente pensavano che fosse una Metamorfomagus, come Teddy.
Dopo qualche lungo minuto, il cappello la mandò a Grifondoro. Notai Pip allontanarsi quando lei si sedette. In effetti era un po' spaventosa.
Qualche altro studente fu Smistato, terminando con "Winters, Jess," che fu quasi una Testurbante. Rimase lì per tre minuti e cinquantotto secondi prima che il cappello la mandasse a Grifondoro.
Tutti rimasero in silenzio per un secondo quando il professor Paciock rimosse il Cappello prima di iniziare a sussurrare sui nuovi studenti. Colette si allungò verso di me. "Contenta che il tuo fidanzato sia qui?"
"Ti giuro, se anche solo ti viene l'idea di parlagli di me ti maledirò." Sbirciai in fondo al tavolo verso Elmer. Sembrava stesse guardando me, e sembrò incredibilmente felice di incrociare il mio sguardo. Subito guardai da un'altra parte, sentendomi arrossire pesantemente.
"Sono sicuro che non sarà cosi male," mi rassicurò Albus. "Papà aveva questa ragazza che continuava a provare a rifilargli un filtro d'amore al suo sesto anno. Almeno non dovrai affrontare nulla del genere."
"Già scommetto che il nobile Elmer vorrà conquistare il tuo cuore con le sue sole forze," disse Colette ridacchiando. Salutò con la mano qualcuno in fondo al tavolo. Non ebbi bisogno di indovinare chi.
"Sì, però... Non mettergli idee in testa. False speranze. Nulla del genere. Ti prego."
"Va bene, va bene." Colette alzò gli occhi al cielo. "Non sono orribile come tu mi dipingi, Astra." Sorrideva, nonostante le parole.
Prima che si potesse dire altro, il professor Pouri richiamò la nostra attenzione.
"Studenti! Benvenuti ad un altro anno alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts!" Parecchi studenti esultarono, e distinsi chiaramente James tra di loro.
Pouri sorrise. "Sì, fantastico, non è vero? Ora, c'è qualcosa che penso tutti dobbiate sentire, prima di iniziare."
Alzai le sopracciglia. Cosa c'era di tanto importante da sapere?
"L'anno scorso, tempo che molti di voi si siano fatti una pessima idea di me. Colpa mia, ovviamente," disse. Ci furono delle risate nervose, che confermarono le sue parole. "Vorrei scusarmi," disse. "Avevo le migliori intenzioni verso di voi, ma le ho espresse nel modo sbagliato. Avrei dovuto prendere esempio da Minerva McGranitt, o perfino Albus Silente. Loro erano più che amati dai loro studenti. Proverò a seguire quell'esempio. Spero che quest'anno possiate superare qualunque cattiva impressione abbiate avuto di me. Spero di essere degno della vostra stima. E spero che questo sia il più bell'anno che voi studenti abbiate mai avuto!"
Non avevo mai sentito la Sala così silenziosa come durante quel discorso. Tuttavia, alla fine, l'applauso fu assordante. Era chiaro che Pouri era stato più che sincero con ciò che aveva detto. Certo, gli avevo parlato alla fine dell'anno precedente, e avevo già sentito quasi tutte queste cose, ma perfino io sentii gli ultimi rimasugli di risentimento evaporare.
"Ora, passiamo agli annunci regolamentari!" Disse lui quando il caos diminuì. "Che ne dite di un bell'applauso per i Capiscuola di quest'anno, Davis Jacobs e Jaycee Bell?"
Vidi Jaycee arrossire quando tutti i Grifondoro esultarono. Il Caposcuola maschio sembrava di Serpvederde, dato che il resto delle esultanze veniva da quel tavolo.
Quando il rumore si placò, Pouri continuò. "Abbiamo anche una nuova insegnante tra di noi! Date tutti il benvenuto alla professoressa Elaine Haverna? Insegnerà Incantesimi. Il professor Vitious, come di certo avete saputo, ha deciso di andare in pensione durante l'estate, e siamo più che felici di avere una strega abile come la professoressa Haverna come sua erede."
L'applauso fu tutt'al più educato. Non le avremmo dato nessuna soddisfazione per ora. Doveva dimostrare di cosa era capace prima che decidessimo che fosse simpatica. Vitious era stato un insegnante eccezionale. Chi ci garantiva che fosse capace? O, soprattutto, gentile?
L'applauso per l'annuncio che la professoressa Patil sarebbe stata il nuovo Capo di Corvonero fu molto più entusiasta. Non la conoscevo molto al di fuori della classe, ma perlomeno sapevo che fosse abbastanza giusta da non favorire Corvonero tanto quanto Sulcan favoriva Serpeverde.
Pouri stava continuando. "Primo anno, prendete nota che la Foresta Proibita è proibita, il che vuol dire che non dovete mai entrarci in nessuna circostanza. Anche alcuni del terzo anno potrebbero aver bisogno di un promemoria." Al mi diede un colpetto col gomito, incitandomi a ricordargli che gli avevo salvato la vita, quindi un po' di gratitudine sarebbe stata apprezzata. Con mio grande sollievo, non menzionò il fatto che saremmo morti tutti se Pouri non fosse arrivato.
Il preside parlava ancora. "...custode, il signor Gazza, ha richiesto che non venga eseguita magia nei corridoi. Per mostrare il nostro apprezzamento per tutto ciò che fa, suggerisco che vi ubbidiate a questa regola."
"Finalmente, vi do il bentornato ad Hogwarts. Abbia inizio il banchetto!"
Immediatamente, i piatti d'oro si riempirono di cibo, e tutti iniziarono a mangiare, parlare, e ridere con i loro amici. C'erano un sacco di persone in giro per la Sala, che salutavano gli amici. Mi tenni impegnata cercando di ricordare i nomi dei primini di Grifondoro, facendo commenti con Albus, e salutando Lacy ed Iris, che erano sedute alla mia destra.
Quando il dessert apparve sui piatti, qualcuno mi toccò la spalla. Sia Albus che io ci girammo e vedemmo James. Sembrava molto cupo, in confronto a tutti i sorrisi e le risate attorno a lui. "Dobbiamo andare da Lily," disse.
Albus ed io ci guardammo l'un l'altra, poi ci alzammo e seguimmo James per la Sala. Cosa era successo con lei? Non sapeva che il Cappello teneva conto della scelta personale? Non sapeva che avrebbe potuto scegliere Grifondoro?
Quando la raggiungemmo, era di nuovo fiancheggiata dalle due amiche. Eviana, ovviamente, sarebbe dovuta stare al tavolo di Grifondoro, ma la prima sera quasi nessuno ci faceva caso. Lily le stava raccontando una storia, evidentemente una divertente. Carpii il nome di James parecchie volte prima che si accorsero che eravamo dietro di loro.
"Un secondo," Lily disse alle sue amiche, mentre il sorriso le spariva. Si alzò in fretta e venne da noi.
Appena lei fu fuori portata d'orecchio del suo tavolo, James chiese, "Nel nome di Merlino, cos'è successo?"
Lily fece spallucce. "Sono stata Smistata?"
"Lily!" Dissi, leggermente esasperata. "Sei una Serpeverde! La cosa non ti tocca neanche un po'?"
Lei si girò verso di me, impassibile. "Dovrebbe?"
"Sì!" Dicemmo tutti e tre all'unisono.
Lily incrociò le braccia. "Papà ha detto che la mia Casa non avrebbe avuto importanza per nessuno della famiglia."
"Papà non si aspettava che tu fossi una Serpeverde!" Esclamò James.
"Beh, se la cosa gli dà fastidio, se ne farà una ragione, proprio come voi tre!"
Albus fece un respiro profondo. "Lily, ascolta. Scommetto che riuscirai a convincere Pouri e papà a farti provare di nuovo. Dì che il cappello ha fatto uno sbaglio." Sapevamo tutti che era impossibile, ma forse se Lily avesse ammesso di volerlo, sarebbe stato un inizio. Nessuna fortuna.
"Non è stato un errore!" Esplose Lily. "Io ho chiesto Serpeverde! Ma mi ha detto che mi avrebbe messo lì comunque!"
Ovviamente, non c'era risposta a quello. Fissai il pavimento. Lily, tuttavia, non aveva finito.
"Non sapevo che il vostro affetto fosse basato solo su quale fosse la mia stupida Casa! Sono malvagia ora? Tutto questo mi rende cattiva? Bene! Andate via! Non ho bisogno di nessuno di voi!"
Non ce ne andammo. Per qualche secondo, rimanemmo lì e basta. Il silenzio sembrava enorme, perfino nella chiassosa Sala Grande. Per qualche momento, mi chiesi se saremmo rimasti semplicemente così. Tutti quanti se ne sarebbero andati, e noi saremmo rimasti lì.
Invece, Albus fece un passo avanti ed abbracciò sua sorella. "Lily, mi dispiace tanto, non avrei dovuto dire quelle cose. Serpeverde va bene."
"Ha ragione lui," James disse dopo un secondo, sospirando. "Sei sempre mia sorella, Lils. Non importa in quale Casa sei."
"E sei anche sempre mia sorella, di fatto," le dissi, sorridendole.
"Davvero?" Lily stava iniziando a piangere, e si strofinò gli occhi nonostante sorridesse. "Non vi importa?"
"No, non ci importa," Albus disse fermamente. "Sono sicuro che sarai la miglior Serpeverde di sempre. Magari tu e Scorpius dimostrerete che i Serpeverde non sono tutti cattivi."
James sembrava piuttosto scettico, ma si limitò a far spallucce. "Non è che diventerai la prossima Voldemort."
Lily aveva un luccichio malandrino negli occhi. "Non puoi saperlo..."
"Oh, sì, Lily Potter alla conquista del mondo. Ti ci vedo," scherzai.
Lily sorrise. "Beh, ci vediamo," disse, arretrando verso le sue amiche. Le facemmo eco e tornammo al tavolo di Grifondoro.
Quando Albus ed io ci sedemmo, il cibo iniziò a sparire. Parecchi studenti fecero degli scatti assurdi per afferrare gli ultimi dolci prima che sparissero, e la maggior parte fallirono. Colette alzò gli occhi al cielo quando Luke cadde di faccia in un, ormai vuoto, piatto d'oro che conteneva palline di torta fino a pochi secondi prima.
Pouri si alzò di nuovo, e disse ai primini di seguire i loro prefetti alle rispettive sale comuni. Con quelle parole, tutti ci alzammo e uscimmo lentamente dalla sala.
Mentre salivano le scale, notai una ragazzina fermarsi, guardarsi attorno, e scivolare in una nicchia scura. Mi accigliai per un minuto. Prendendo una decisione rapida, dissi a Colette e ad Albus che li avrei raggiunti dopo e corsi da lei.
"Ciao?" Guardai nell'oscurità e finalmente vidi la bambina seduta con le ginocchia al petto. La testa era sepolta tra le ginocchia, e sentivo distintamente il suono di un pianto.
"Tutto bene?" Sussurrai, avvicinandomi un po'.
"Sì," fu l'attutita risposta. "Sto bene."
"Non è così," dissi, sedendomi. "Cosa c'è che non va?"
Non mi rispose.
"E va bene. Sono Astra. Astra Lewis. Qual è il tuo nome?"
"Hannah Jacobs."
Riconobbi il suo nome dallo Smistmento, ovviamente. In tutta onestà, non ricordavo come era andato. "Piacere di conoscerti, Hannah. Ti è piaciuto il banchetto di benvenuto?"
"No!"
Mi accigliai. "Perché no?"
Finalmente, alzò lo sguardo. "Avrei dovuto essere al tavolo di Serpeverde! Non voglio essere una Grifondoro!"
Fui tentata di dirle che era un'idea stupida; cosa c'era di meglio di Grifondoro? In qualche modo, sapevo che non avrebbe aiutato. Decisi invece di dire, "Perché?"
"Tutta la mia famiglia è Serpeverde," disse, sospirando. "Davis è Caposcuola! E Adam e Adriana sono al quinto anno e cosa diranno a me che sono Grifondoro? E se mi odiano? Non c'è mai stato un Jacobs in Grifondoro! Mai!"
"Non ti odieranno," le dissi in modo rassicurante. Sperai fosse vero. "Hai sentito parlare dei Potter?"
"E chi non ne ha sentito parlare?"
"Lily Potter è stata smistata in Serpeverde stasera."
"Lo so."
"All'inizio i suoi fratelli erano un po' sorpresi, ma erano arrabbiati più col cappello che con lei. Le vogliono ancora bene come prima."
"Ma... i miei non sono i Potter! La mia famiglia potrebbe non volermi più bene!" Scoppiò di nuovo a piangere e seppellì la testa tra le ginocchia.
"Ci vorrà molto di più per fargli smettere di volerti bene, ne sono sicura," dissi. "Perché non parli con loro e basta?"
Hannah alzò di nuovo la testa. "Non posso!"
"Hey, verrò con te, che ne dici?"
Non sembrava sicura. "Lo faresti?"
"Perché no? Poi dopo ti mostrerò la nostra sala comune."
Finalmente, sospirò. "Va bene." La aiutai ad alzarsi, e partimmo verso i sotterranei.
"È inquietante quaggiù," Hannah sussurrò mentre scendevamo le scale. Non c'era luce tranne che le torce, e le mura facevano traspirare aria umida, ed era in effetti un po' inquietante.
Non ci volle molto a trovare la fine della fila di Serpeverde che tornavano al loro dormitorio. Per fortuna, Hannah riconobbe Adriana e Adam in fondo, e li chiamò.
Entrambi si fermarono, poi si girarono sorpresi quando videro la loro sorellina correre verso di loro.
"Hey, Han," disse la ragazza, Adriana, chiaramente un po' a disagio.
"Siete arrabbiati con me?"
Adam fece spallucce. Anche Adriana, sbirciando verso suo fratello. "Voglio dire, immagino sia colpa di quel dannato Cappello..."
"Hannah, dico solo...È quello che volevi?" Adam si accigliò verso la sorellina.
"No!"
"Quindi come è successo?"
"Non lo so..." ammise. "È stato tutto così rapido..."
"Lei chi é?" Chiese Adriana, indicandomi con un cenno del capo, in un chiaro tentativo di chiamare argomento. Non avevo dubbi che sapesse già chi ero; quasi tutti lo sapevano. Mi chiesi se avesse sentito Ciara parlare di me, e dunque mi odiasse quanto il Serpeverde medio.
"Oh, lei è Astra Lewis," disse Hannah. "È molto gentile, per una Grifondoro." Lasciai correre, limitandomi a sorridere ai Jacob più grandi e salutando con la mano.
"Capisco," Adam disse, accigliandosi verso di me. "È lei quella di cui Malfoy ha sempre qualcosa da dire?"
Hannah mi guardò, ed io feci spallucce. "Quale Malfoy...?"
"Ciara, ovviamente," disse Adriana.
"Oh. Credo di sì. Non lo so."
Adam mi diede il cinque. "Sei grande! Ho sempre voluto incontrare la ragazza che è tanto famigerata da queste parti."
"Ciara è una tale mocciosa; stai facendo un favore a tutti," aggiunse Adriana.
"Non dire a nessuno che lo abbiamo detto, ovviamente," disse Adam, guardandosi dietro le spalle. "È piuttosto popolare nella nostra Casa."
Prima che potessi commentare, una voce dietro di noi disse, "Hannah!"
Hannah si girò di scatto, e lo stesso feci io. Non riconobbi il ragazzo di fronte a me, ma sembrava uno del sesto o del settimo anno. Notando il distintivo di Caposcuola sul suo mantello, capii che avevo davanti Davis Jacobs.
"Che ci fai quaggiù?" Davis chiese ad Hannah, sembrando preoccupato.
"Io...io volevo essere sicura...che voi non mi odiaste..." Hannah lasciò la frase in sospeso, sbirciando verso suo fratello.
"Io..." Davis si fermò, accigliandosi. "Non ti odio, Han. È solo..." Sospirò e si passò una mano fra i capelli, facendoli rizzare. "È che non so cosa pensare, immagino. Deve esserci stato un qualche tipo di errore."
Adam sospirò. "Come lo dico in modo gentile? È solo... Forse... Voglio dire, e se ciò porterà disgrazia alla famiglia?"
Hannah sgranò gli occhi, e li vidi riempirsi di lacrime. Anche Davis doveva averlo notato, perché subito aggiunse, "Non che sia colpa tua, ovviamente. È di quel maledetto Cappello."
"M-ma voi mi odiate?" Hannah chiese, mantenendo la compostezza con difficoltà.
"No." Davis abbozzò un sorriso. "Hannah, devi solo darci un po' di tempo per assimilare la cosa, va bene? È una bella sorpresa."
"Ti vogliamo ancora bene, però," aggiunse Adriana.
Hannah guardò il pavimento mentre i suoi fratelli la salutavano imbarazzati e se ne andavano. Lentamente, Hannah ed io risalimmo le scale.
"Non è andata così male," dissi alla fine.
"Mi odiano. L'ho capito."
"Non è così", dissi, tentando di sorridere. "Ti vogliono bene, Hannah. Forse dovresti mandare un gufo ai tuoi genitori e chiedere a loro cosa ne pensano?"
Hannah rise amaramente. "Mia madre mi disconoscerebbe se lo sapesse."
"Non dirlo nea-"
"Certo, non può ricevere gufi ad Azkaban, quindi non lo saprà mai."
Mi fermai sulle scale. "Tua madre è..." lasciai la frase in sospeso, fissando quella dolce, innocente bambina. "Mi dispiace."
Lei fece spallucce. "Va tutto bene. La ricordo a malapena. Scriverò a mio padre. Credo che non gli importi. Spero che non gli importi."
Salii i gradini due alla volta per raggiungerla. Non parlammo mentre le mostravo la strada per la sala comune di Grifondoro. Gli unici suoni furono io che mormoravo la parola d'ordine e il ritratto che si apriva. Le indicai le scale, informandola che la sua stanza era al primo piano, e subito trovai Albus.
"È terribile," disse Albus dopo che gli ebbi raccontato la storia. "Mi dispiace per lei."
"Vorrei tanto aiutarla," dissi, accigliandomi. "Non so cosa potrei fare, però."
Albus fece spallucce. "Non credo ci sia qualcosa che tu possa fare, Astra. I suoi fratelli e sua sorella devono arrivarci da soli."
"Lo so." Sospirai, setacciando il mio cervello per un altro argomento di conversazione. Alla fine, iniziammo a parlare di Quidditch, ed Albus mi informò che non aveva intenzione di partecipare a tutti gli allenamenti quest'anno. Gli dissi che andava benissimo, almeno fin quando l'overdose di James e Mackenzie che avrei dovuto sopportare da sola non sarebbe diventata tale da farmi vomitare.
Finalmente, la sala comune cominciò a svuotarsi, ed io dissi buonanotte ad Al e salii le scale. Ero esausta. Il primo Settembre era sempre un giorno bello lungo. Mi addormentai subito, e dormii tutta la notte. Non un sogno in vista.
Spigolo autore.
Se la storia vi piace, vi chiedo di lasciare un voto, un commento, e di andare a leggere l'originale che merita davvero.
Alla prossima!
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