Capitolo 2 - Questioni di famiglia

Questa volta, quando la macchina si fermò di fronte alla casa dei Potter, c'erano delle persone fuori ad aspettarci. Appena misi piede sul prato, Lily mi abbracciò e iniziò a parlare così veloce che capii a malapena. Il fatto che avesse il viso sepolto nel mio cappotto non aiutò.

Alla fine, quando si allontanò, capii l'idea generale. "ANDRÒ AD HOGWARTS!"

"Non di nuovo," brontolò James, alzando gli occhi al cielo mentre tirava fuori il mio baule dal bagagliaio della macchina.

"Non si è fermata da quando siamo tornati a casa!" Esclamò Albus.

Lily saltellava, e le misi le mani sulle spalle per tenerla ferma. "Beh, è una cosa emozionate. In quale Casa vorresti andare?"

"Grifondoro, ovviamente," disse Lily, alzando gli occhi al cielo come se fosse ovvio, e come se non ci fossero altre due Case perfettamente a posto in cui andare.

La signora Potter mi abbracciò ad un certo punto, quindi non ebbi possibilità di rispondere. I pochi minuti successivi furono un turbinio di posare il mio baule e trascinarmi verso il retro per giocare a Quidditch. Questa era una delle cose che mi era mancata di più nel mondo babbano, ed che ero sicura che Jaycee Bell, il capitano della squadra di Grifondoro, sarebbe stata felice di sentirlo.

Volammo per tutto il pomeriggio, evitando Bolidi e ridendo. James aveva deciso che, a prescindere dalla Casa in cui sarebbe finita Lily, lei avrebbe provato ad entrare nella squadra di Quidditch e ci sarebbe riuscita, quindi lui, Albus, ed io passammo un sacco di tempo ad allenarla per tutte e quattro le posizioni. Non sapevamo quali posizioni sarebbero state libere in Corvonero o Tassorosso, nel caso Lily entrasse in una di quelle Case, quindi la preparammo a tutto.

"Ovviamente, non entrerai nella squadra prima del prossimo anno se sei Grifondoro," James disse quando ci prendemmo una pausa per bere a metà pomeriggio. "Jaycee è la giocatrice più anziana, e lei frequenterà il settimo anno ora."

"Magari qualcuno rinuncerà..." riflettei.

"Scommetto che Astra spera che sia Mackenzie," Albus disse, facendo un sorrisetto furbo.

"Per quale motivo dovrei mai volerlo?" Lo guardai male mentre James si girò confuso verso suo fratello.

"Beh, ovviamente, vuole me in squadra," disse, agitandosi un po'. Sapevo che non era affatto questo il motivo, ma sorrisi di fronte al suo tentativo di copertura.

James sembrò crederci, e fece spallucce. "Perché non dovrebbe volere che se ne andasse Jaycee? O Caroline?"

"Decisamente Mackenzie," dissi, ridendo. "Almeno avresti meno distrazioni. Giocavi molto meglio prima che avessi bisogno di incantarla con il tuo 'fascino ingegnoso'."

Al e Lily scoppiarono a ridere fragorosamente, e James divenne tutto rosso. "Cos- Io non- sei pazza." 

"Certo, certo, è quello il motivo," disse Lily. "Non vedo l'ora di vedere quanto sei strano attorno a lei."

"Fidati, è esilarante," le assicurai. Velocemente mi allontanai per evitare la spintarella giocosa di James.

Verso le cinque, l'allenamento fu interrotto dall'avviso della signora Potter che era arrivato Teddy. Immediatamente, James, Al, e Lily lasciarono le scope e corsero in casa. Li seguii ad un passo più tranquillo. Non conoscevo ancora molto bene Teddy, ma ciò sarebbe cambiato entro l'anno successivo.

Che fossimo in ottimi rapporti o no, Teddy mi salutò con un abbraccio e un sorriso, il che fu piacevole. Era incredibile come tutti quanti in quella famiglia riuscissero a farmi sentire una di loro senza problemi. La casa dei Potter era il primo posto in cui mi ero sentita davvero a casa, oltre ad Hogwarts, e non era solo per la magia. Queste persone avevano un tipo tutto loro di magia diversa, a dire il vero. Non riuscivo a capirlo del tutto.

Ci raccogliemmo attorno al tavolo per la cena. James ed Al si lanciarono in un litigio molto acceso su chi dovesse sedersi vicino a Teddy, che finì solo quando Teddy alzò gli occhi al cielo e bonariamente acconsentì a sedersi tra di loro. Lily ed io finimmo dall'altro lato del tavolo di fronte a loro.

"Allora, Teddy, come procedono i preparativi del matrimonio?" Chiese la signora Potter, quando ci fummo seduti tutti.

"Alla grande. Cioè, almeno credo. Ci sta pensando Toire alla cerimonia e al pranzo e tutto, assieme alla nonna."

"Dovresti venire a vivere da noi dopo," suggerì Albus, sorridendo a Teddy. James, dall'altro lato, subito annuì concorde.

Teddy rise. "Beh, il matrimonio è a Dicembre, quindi sarete a scuola quando torneremo. E Victoire ed io staremo dalla nonna fino a quando finirò l'addestramento da Auror e potremo permetterci una casa. Mi dispiace ragazzi," disse, arruffando i capelli ad Al. "Sareste stati la mia seconda scelta."

Il signor Potter rise. "Mi sa che venire qui è l'ultima cosa che ti serve. Ginny potrebbe essere peggiore di James ed Al, in effetti; Ti terrebbe sotto controllo come una mamma chioccia fino allo sfinimento."

"Ho imparato dalla migliore," disse la signora Potter, sorridendo.

Il signor Potter. "Sì, decisamente. Hai proprio ereditato la personalità di tua madre. Astra lo sa benissimo, non è vero?"

Arrossii e annuii, un po' a disagio con tutta quell'attenzione su di me all'improvviso. Non mi dispiaceva partecipare alla conversazione, ma avere tutti che mi fissavano quando non avevo detto nulla, anche se solo per un momento, era piuttosto imbarazzante.

La conversazione si spostò, ritornando spesso su Hogwarts, la quale era più o meno l'unica cosa su cui Lily riusciva a concentrarsi. Al non aveva ancora ricevuto la sua lettera da Hogwarts, come me, e non sapeva se aveva scelto le giuste materie facoltative - Aritmanzia e Cura delle Creature Magiche.

"Io ho fatto Aritmanzia e Babbanologia," Teddy disse, facendo spallucce. "Non male, anche se Aritmanzia era un po' noiosa."

"Dovete fare Cura delle Creature Magiche," James disse serio. "Cosa farebbe Hagrid se anche uno solo di voi due non volesse?"

"Beh, ottimo, allora. Non avrei cambiato quella, ad ogni modo. Almeno non faremo Babbanologia," dissi, sorridendo. "Scusa se volevi farla, Al, ma a me sembra un po' inutile."

"Onestamente, sembra noiosa," disse Al, facendo spallucce.

"In realtà era la mia materia preferita," disse Teddy. "Persone molto interessanti, i babbani, con un sacco di roba interessante."

"Dovresti incontrare i miei, di babbani," mormorai, un po' amaramente, alzando gli occhi al cielo.

Dovevo aver parlato più forte di quanto pensassi, perché tutti si immobilizzarono, e vidi i signori Potter scambiarsi uno sguardo. Subito, Teddy fermò il silenzio. "Vorrei farlo. Ho sentito che i Lewis sono le classiche pecore nere che fanno solo danni alla loro stessa causa, non volendo."

Annuii, sorridendo leggermente. Non volevo dirlo ad alta voce. Anzi, volevo allungare una mano per aria e tirare di nuovo le parole nello spazio privato che era la mia mente. Non ero amareggiata, e non volevo che perdessero tempo a pensare che lo fossi.

Teddy passò la notte dai Potter. Ero preoccupata che James ed Albus litigassero su chi gli avrebbe ceduto la camera, ma il signor Potter offrì la stanza degli ospiti prima che uno dei due avesse possibilità di fare un macello. Il giorno dopo fu trascorso in una battaglia tra Al e James per tenere l'attenzione di Teddy su di sé e via dall'altro. Finalmente, Teddy suggerì di andare a giocare a Quidditch. Decise di venire in squadra con me, dato che non avrebbe fatto favoritismi tra i ragazzi Potter. Il resto del pomeriggio fu passato in santa pace a volare sulle scope.

Verso metà pomeriggio, Teddy se ne andò, con enorme dispiacere di Albus e James. Era quasi divertente vedere quanto ammirassero Teddy, ed era dolce da parte sua prenderla in modo così tranquillo. Avevo l'impressione che molte persone avrebbero trovato incredibilmente irritante avere due ragazzini pendere dalle loro labbra in quel modo. Con una fitta di dolore, ricordai che io mi ero sentita in quel modo, con le più drastiche conseguenze. Dovevo prendere lezioni da Teddy, a quanto pareva.

Il giorno dopo, fui svegliata da uno strillo penetrante. Quando arrancai per le scale per scoprire chi fosse stato assassinato, trovai Lily che danzava per la cucina, con una lettera in mano. La signora Potter sembrava voler cadere addormentata nel caffè, ma fece uno sforzo valoroso per apparire almeno un po' emozionata per Lily. Sorrisi quando notai altre tre lettere sul tavolo.

"Lettere per Hogwarts!" Esclamò qualcuno dietro di me. Albus ed io sfrecciammo subito verso il tavolo. Le nostre lettere erano molto più spesse delle altre due, piene di moduli di permesso e liste di scorte extra per le materie facoltative. Subito aprii la mia e sparsi i fogli sul tavolo.

Il primo era il classico avviso di "Lei è stata ammessa per un altro anno" che tutti ricevevano. Mi diceva a che ora il treno avrebbe lasciato King's Cross, e a quale binario sarei dovuta andare, come se avessi potuto dimenticarlo durante l'estate.

Il secondo foglio era la lista del materiale del terzo anno. Lessi con ansia i libri che ci sarebbero serviti.

Manuale degli Incantesimi, volume terzo di Miranda Gadula

Trasfigurazione, livello intermedio di Emeric Zott

Il Nuovo Libro Mostro dei Mostri (Versione Non-Mordente)

Numerologia e Grammatica

Maledizioni e Contromaledizioni di Arsenius Brodus

L'ultimo foglio cadde a terra mentre leggevo la lista dei libri. Subito mi abbassai per prenderlo e, mentre lo facevo, sentii Albus chiedere a sua madre di firmarglielo. Rapidamente lo aprii e lo lessi.

Permesso di visita ad Hogsmeade per:

Nome ________

Tale documento d'ora in poi certifica che il già menzionato

 studente del terzo anno della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts

ha il permesso di visitare il villaggio di Hogsmeade in qualunque occasione

organizzata dalla scuola, e con la firma del sottoscritto

genitore o tutore.

Lo studente rispetterà tutte le regole e restrizioni relative a tali visite

e stabilite dalla scuola ai sensi dell'articolo 528/Z dell'Editto 1714

Nome in stampatello  ________

Rapporto ________

Firma ________

Lo fissai. Doveva essere firmato dal mio tutore? Non poteva essere vero. Lo rilessi, ma le parole non cambiarono. Doveva essere firmato da un genitore o da un tutore. Sfortunatamente, non lo avevo il genitore, e di certo i miei tutori non avrebbero mai firmato uno stupido permesso per me. Probabilmente ci sarebbero voluti mesi per convincerli a farmi tornare, figuriamoci a fare un bel gesto nei miei confronti.

Mi sedetti abbattuta sulla sedia e lasciai che il foglio cadesse dal tavolo. Ci tenevo a visitare Hogsmeade. Non avevo mai neanche sentito di una persona che non era stata capace di andare perché nessuno poteva o voleva firmargli il permesso. Era una gran delusione.

"Stai bene, Astra?" Chiese la signora Potter, accigliandosi dall'alto lato del tavolo.

Annuii tristemente. "Sto bene."

"Non sei emozionatissima?" Chiese Lily, fermando per un momento il suo balletto per tirarmi su dalla sedia. "Hogwarts!"

"Lily, non è poi chissà-"

"Oh, Al, è emozionata tanto quanto lo eri tu," disse fermamente la signora Potter." Comunque, Astra, cosa c'è?"

Sospirai. La signora Potter non si era lasciata fregare. "Nessuno può firmarmi il permesso per Hogsmeade, tutto qui. Va bene così."

Albus mi fissò per un minuto. Poi, subito prese il suo permesso e lo lesse di nuovo, per poi girarsi verso sua madre implorante. "Mamma, non puoi firmarglielo tu? Per favore?"

La signora Potter rise. "Davvero, tutto qui? Certo che posso. Harry ha già detto che permetteranno un'eccezione per te, cara. Si è dimenticato di dirtelo?"

Leggermente stordita, scossi la testa. Quando capii le sue parole, sentii un sorriso diffondersi sul mio volto. Al si allungò da sopra al tavolo e prese il mio permesso. Quando lo diede a sua madre, sentii l'impulso di alzarmi e mettermi a ballare con Lily.

Mi limitai a dire, "Grazie mille, davvero!"

"Non ringraziare me," disse la signora Potter, sorridendo. "Ringrazia Harry. Si è ricordato di come ci si sentiva a non avere il permesso di andare, e non voleva che tu ti sentissi allo stesso mondo."

"E forse non voleva che tu uscissi di nascosto come fece lui," Albus disse in tono molto pratico.

"Uscire di nascosto? Parlate di me?" Tutti alzammo lo sguardo quando James entrò. Si sedette vicino a me e prese la sua lettera.

"No, parlavamo di papà," disse Albus. "È uscito di nascosto molte più volte di te."

"Ha anche finito sei anni ad Hogwarts. Io solo tre."

"Oh, ragazzi, le vostre stanze sono pulite?" Chiese la signora Potter. Ovviamente aveva scelto di ignorare la discussione tra i figli. "Ricordate, zio Ron e Zia Hermione vengono a trovarci oggi."

Sorrisi. Ciò significava che sarebbe venuta anche Rose, e non la vedevo da quando era finita la scuola. Era probabilmente la mia migliore amica femmina. Il che non voleva dire tantissimo; non era che fossimo così vicine come lo erano Iris Brown e Lacy Macmillian. Non era neanche vicina a rimpiazzare Wren. Comunque, eravamo buone amiche.

Ci fu un suono di sedie che grattavano il pavimento, quando tutti i tre Potter iniziarono ad arrancare verso la porta per sistemare. Mi unii a loro, e mi offrii di aiutare Albus.

Quando entrammo nella sua stanza, sembrava una zona disastrata. Fui tentata di chiedere se vi fosse entrato un tornado in miniatura, ma un solo sguardo all'espressione sopraffatta di Al, e mi limitai ad iniziare il lavoro. Subito venne ad aiutare.

Sembrava che avesse svuotato il baule a terra quando era tornato a casa, e che ogni tanto avesse setacciato nella pila per trovare ciò che gli serviva. C'erano almeno tre mazzi di Spara Schiocco sparsi per la stanza. Trovai un barattolo pieno di vecchie Cioccorane, che Al giurò solennemente non essere suo, probabilmente era di Lily e lo aveva nascosto lì per non farlo trovare alla madre. C'erano vestiti sparpagliati per tutta la stanza, e iniziai a chiedermi se Al sapesse cos'era una cassettiera.

Ci vollero circa due ore per pulire la devastazione e rendere la camera presentabile. Nel frattempo, James e Lily erano venuti ad aiutare. Finimmo giusto prima di pranzo, il che fu positivo, perché mentre scendevamo le scale, potemmo sentire il suono dell'arrivo dei Weasley.

Rose mi abbracciò quando mi vide, e abbracciò anche Lily. Riuscì ad abbracciare anche Albus, che era troppo gentile per spingerla via, come diceva di voler fare con tutti tranne sua madre. James, d'altra parte, non si fece scrupoli ad evitare l'abbraccio della cugina, anche se riuscì a buttare a terra Hugo nel tentativo di allontanarsi da lei.

Ci riunimmo in cucina, dove la signora Potter stava usando la magia per mettere i piatti in tavola. La guardai, un po' meravigliata, mentre controllava quattro o cinque piatti alla volta e li faceva posare gentilmente sul tavolo al posto giusto. Ovviamente, nessuno dei Weasley o dei Potter erano impressionati. Alzai gli occhi al cielo. Non importava quanto tempo passassi qui, c'era sempre qualcosa di nuovo di fronte a cui meravigliarsi. Sapevo che erano cresciuti attorno a questa roba, ma di certo anche loro potevano capire quanto fosse fantastica la Polvere Volante, oppure far fluttuare qualcosa!

La signora Potter fece segno a tutti di sedersi, ed obbedimmo. Mi trovai schiacciata tra Albus e Rose, il che era perfetto. Passammo quasi tutto il pasto a parlare della scuola, ed Albus ed io informammo Rose riguardo l'atteggiamento sorprendentemente amichevole di Colette durante il viaggio di ritorno.

Quasi tutti ebbero finito di mangiare quando la signora Weasley mi guardò e disse, "Quindi, Astra, sei di nuovo un'eroina, dico bene?" Fece un sorriso gentile, e non riuscii a non sorriderle di rimando, anche se odiavo avere l'attenzione di tutti su di me.

"Sì, anche se non sono stata solo io..."

"Chi altro c'era?" Chiese il signor Weasley, accigliandosi 

"Colette St. Pierre e Scorpius Malfoy," Albus disse in automatico. Vidi Rose lanciargli uno sguardo d'avvertimento che diceva piuttosto chiaramente Non un'altra parola.

"Malfoy? Perché un Malfoy dovrebbe voler aiutare?" Rifletté il signor Weasley, guardando il signor Potter.

"Beh, è il migliore amico di Rose, ovviamente," Albus disse, alzando gli occhi al cielo.

Albus realizzò il suo errore appena lo disse. Si mise una mano sulla bocca con uno sguardo estremamente pentito. Sfortunatamente, era troppo tardi. Tutti ci girammo a fissarlo. Per un momento, ci fu silenzio.

"Sei amica di un Malfoy?" Finalmente disse il signor Weasley.

"Papà, lui è-"

"Residuo di Mangiamorte, ecco cos'è. Rose, pensavo che tu fossi più intelligente di così!"

"Ron, sul serio," disse la signora Weasley, piazzandogli una mano sul braccio. "Calmati."

"Papà, non è come il signor Malfoy! O Lucius Malfoy o Bellatrix Lestrange o qualunque altro Mangiamorte!"

Albus cercò di rimediare alla propria gaffe. "È molto simpatico, zio Ro-"

"Nessuno di quella famiglia è 'simpatico'!"

"Scorpius sì!" Rose urlò in risposta.

Tutti sbatterono gli occhi e la fissarono. Quella era Rose, la buona, silenziosa Rose che seguiva sempre le regole, che stava urlando contro suo padre? Il signor Weasley era il più sbalordito di tutti, e finalmente guardò il signor Potter.

"Ha ragione, Ron," disse. "Scorpius è un bravo ragazzo."

Per qualche momento, il signor Weasley ci rifletté. Finalmente, sospirò. "Rose, perché lo hai nascosto?"

"Perché sapevo che mi avresti urlato contro!" Esclamò indignata.

"Mi dispiace..." disse, mettendole un braccio attorno alle spalle. "Sei grande abbastanza da sapere chi è una brava persona e chi no."

"Non è che sia amica di Ciara Malfoy," disse lei, azzardando un sorriso. "Quella ragazza è assolutamente terrificante."

Prima che qualunque altra cosa potesse essere detta, squillò il telefono. Subito, il signor Potter si alzò e andò a rispondere.

"Salve, parla Harry Potter."

Ci fu silenzio al tavolo mentre sentivamo il suo lato della conversazione. Il suo volto divenne gradualmente più sorpreso, e la sua voce più scettica. La maggior parte di ciò che diceva erano diverse variazioni di, "Sul serio?"

Finalmente, dopo circa cinque minuti, attaccò. "Non indovinerai mai chi era," disse, rivolgendosi alla signora Potter.

Lei fece spallucce. "Percy?" Con una risata, suggerì, "Tuo zio Vernon?"

"Fuochino," disse il signor Potter, evitando di unirsi alle risate di tutti. Ovviamente, quella parola ci fece fermare tutti.

"Era Dudley Dursley."

"Cosa? perché?" James chiese subito. Albus subito mi sussurrò che Dudley era il cugino di suo padre, un babbano "della peggior specie".

"Beh, a quanto pare suo figlio, Oliver, ha ricevuto una lettera da Hogwarts." Finalmente, il signor Potter fece un sorriso. Tutti iniziarono a ridere, tranne me, e la signora Weasley disse qualcosa riguardo all'ironia. Non sapevo neanche che il signor Potter avesse un cugino, ma davvero era così sorprendente che suo figlio fosse un mago? La maggior parte delle volte era legato alla genetica, no?

"Dudley non sa che pesci prendere," finalmente continuò il signor Potter. "Ha chiesto per quale razza di motivo suo figlio dovrebbe aver bisogno di un gufo, o un gatto, o un rospo!"

"Oh, Harry, avresti dovuto invitarlo a venire con noi a Diagon Alley," disse la signora Weasley. "Avrà un sacco di difficoltà da solo."

Il signor Potter alzò gli occhi al cielo. "Più tardi lo chiamerò e glielo dirò, ma ve lo prometto, desidererete che non l'abbia fatto."

Ancora non capivo quale fosse il gran problema. Oh no, c'era un altro nato babbano ad Hogwarts! Cosa avrebbero fatto? Guardai confusa Albus e James, che mimarono dopo con la bocca.

Fedeli alla parola data, Albus e James spiegarono anche i più piccoli dettagli riguardo i Dursley dopo pranzo. Finalmente capivo cosa ci fosse di tanto divertente riguardo a Dudley Dursley che aveva un mago come figlio. Aveva ridicolizzato il signor Potter per anni, chiamandolo mostro, ed ecco che si ritrovava lui stesso con un mostriciattolo come figlio. Saremmo andati a Diagon Alley il giorno dopo, sembrava, e avrei potuto vedere con i miei occhi il famoso Dudley Dursley.



Spigolo autore.

E chi se la aspettava questa novità?

A quanto pare, la stessa Rowling ha detto che aveva considerato l'idea di far vedere Dudley con una figlia strega sul binario 9¾ nell'epilogo, e francamente non capisco perché non lo abbia fatto. Sarebbe stata la quadratura del cerchio, no? Prima Dudley si scusa con Harry all'inizio del settimo libro, e alla fine dello stesso libro li ritroviamo in rapporti amichevoli nel luogo dove tutto è iniziato...no? 

Giuro solennemente che non capirò mai quella donna.

Se la storia vi piace, vi chiedo di lasciare un voto, un commento, e di andare a leggere l'originale che merita davvero.

Alla prossima!

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top