Capitolo 17 - Matrimonio alla Weasley
La pietrificazione di Lorcan fece venire le vertigini a tutta la scuola. Innumerevoli genitori chiamarono i figli a casa qualche giorno prima, e quindi l'Hogwarts Express era più vuoto che mai il mercoledì. Luna e Lysander rimasero in una sorta di trance per i restanti giorni di scuola (più del solito, nel caso di Luna). Lysander sembrava completamente perso senza il suo gemello.
Andarsene mercoledì fu un benvenuto sollievo. Louis, Dominique, e Lucy Weasley invitarono tutti i parenti nello scompartimento dei prefetti del quinto anno, perché erano gli unici prefetti a non essere stati richiamati a casa in anticipo. Albus mi trascinò con sé, ed appena attraversammo la porta iniziò a sputare ragioni per cui potevo rimanere ad una divertita Dominique. "Praticamente fa parte della famiglia," disse Dom, alzando gli occhi al cielo.
I Weasley erano davvero divertenti. Passammo la maggior parte del tempo a giocare a Spara Schiocco, seduti a terra in un enorme cerchio. Fu una pazzia, c'erano più esplosioni che altro, risultando in un'isteria di massa che durava interi minuti mentre tutti cercavano di capire chi fosse stato colpito.
Lily era la migliore a questo gioco, forse perché era abbastanza piccola da infilarsi sotto le braccia dei cugini per toccare le carte con la bacchetta. Ovviamente questo voleva dire che spesso era proprio sopra le carte quando esplodevano, quindi la vittoria aveva un costo. James le consigliò di cambiarsi i vestiti prima di arrivare, o la loro madre avrebbe pensato che Lily avesse incontrato un drago sul treno.
Ovviamente, uno non può giocare a Spara Schiocco per sempre, e alla fine ci fermammo per medicarci le ferite, mentre Lucy e Molly portavano Lily a cambiarsi. Una volta fuori dalla stanza, tutti iniziarono a lamentarsi a ruota libera di quanto sarebbe stato brutto il Natale a casa loro.
"Voglio bene a Lucy e Molly, e zia Audrey è fantastica," disse Fred, "Ma zio Percy..."
"Proverà a convincere almeno Dom a diventare... Com'è che si chiama?" Disse James.
"'Amministratrice Test di Smaterializzazione.' Mi ci vedreste? Proprio il tipo di lavoro noioso che sceglierei." Lei alzò gli occhi al cielo. "Comunque, zio Percy è il capo di quell'ufficio. Secondo voi io lavorerei mai per lui?"
"Pensa che Fred sarebbe portato per lavorare al Comitato Scuse ai Babbani," disse Roxanne. "Non ha torto, certo-"
"Come, prego?"
"-Ma è troppo noioso per Fred."
"Zio Percy ha detto che sarei un buon auror," disse Albus. Tutti si girarono a fissarlo. Non era una cosa che mi aspettavo dal signor Percy, in base a quanto avevo sentito.
"Aspetta, perché tu?" Chiese James. "Ha detto che io dovrei lavorare all'Ufficio per l'Uso Improprio delle Arti Magiche..."
"Beh, l'anno scorso mi stava parlando degli ultimi regolamenti sulle scope," disse Albus, leggermente sarcastico, "E non mi sono addormentato! Stavo ascoltando educatamente e basta, perché è così che si comporta una persona decente, e ha detto che ero molto più educato di tutti i miei cugini (tranne Lucy e Molly) e quindi devo essere destinato alla grandezza."
Fred, Dominique, e James si scambiarono uno sguardo confuso. "È una stupidaggine," Dom borbottò alla fine.
Un secondo dopo, le tre ragazze ritornarono, con Lily in una nuova maglietta non bruciata. Ciò pose fine ai lamenti di tutti, ma non impedì a Fred, James, e Dom di sbirciare ogni tanto verso Al, ancora confusi.
La conversazione si spostò ben presto al matrimonio di Victoire e Teddy. Me ne ero dimenticata, ma sarebbe stato circa una settimana dopo, e la felice coppia aveva preso la pazza decisione di includere tutti i cugini nella cerimonia. Per quanto protestasse il contrario, Dom era chiaramente al settimo cielo di essere la damigella d'onore, e Lily non riusciva a smettere di saltellare sul posto perché era la ragazza dei fiori. Aveva sempre voluto farlo, mi disse, ed ora era un po' grandicella, ma non le importava perché stava succedendo!
L'Hogwarts Express aveva la pessima abitudine di arrivare troppo in fretta, e neanche stavolta ci deluse. Prima che me ne accorgessi, stavamo scendendo su un binario alquanto vuoto, e la signora Potter stava mettendo a dura prova le riserve d'ossigeno dei propri figli con un abbraccio. Oh, e anche le mie.
Il signor Potter e James caricarono i nostri bauli nella macchina, e ben presto partimmo. Lily stava parlando ad un miglio al minuto del suo primo semestre, e noialtri non riuscivamo a dire una parola neanche di traverso. Presto smettemmo di provarci.
La casa dei Potter era accogliente come sempre. Non riuscii a non sorridere mentre il signor Potter parcheggiava e noi uscimmo. Il paesaggio era coperto di neve, il che aumentò solamente il senso di accoglienza quando entrammo.
Tutto quella prima settimana ruotò attorno al matrimonio. C'erano ancora tanti preparativi da fare, e gli adulti non avevano scrupoli sul metterci al lavoro. Passammo più tempo a casa della signora Tonks che a quella dei Potter, pulendo e decorando e rendendo tutto perfetto.
Un'intera mattinata fu passata alla ricerca di qualcosa da farmi indossare, dopo che la signora Potter ebbe controllato tra le mie cose e non ebbe trovato nulla di adatto. Non ero mai stata ad un matrimonio, ovviamente. I Lewis mi lasciavano sempre dai vicini quando dovevano andarci. Quel giorno, ero più che emozionata. La signora Potter portò me e Lily a Diagon Alley per comprare un vestito. Lily già aveva qualcosa da mettersi, ma venne lo stesso per dare consigli. Traduzione: squittire ad ogni singolo vestito che vedeva. A modo suo era divertente.
Non avevo alcuna esperienza in questo campo, più che altro mi provavo i vestiti mentre la signora Potter e Lily ne cercavano altri. Era un po' stancante, ma alla fine ne trovammo uno che le fece contente, e che a me piaceva perché era lungo solo fino al ginocchio, quindi non mi avrebbe limitato troppo i movimenti.
Alla fine, venne sabato, il giorno del matrimonio. Prendemmo la Metropolvere per la casa della signora Tonks la mattina presto per fare gli ultimi ritocchi, poi la signora Potter sparì per aiutare le altre ragazze a vestire Victoire. In effetti, tutti sparirono, per andare a vestirsi e per accogliere gli invitati, quindi trovai una camera vuota e mi cambiai, e poi caddi addormentata. Il giorno prima eravamo rimasti svegli dalla mattina presto fino alla prova della cena, ed avevo dormito a malapena. Non avrei saputo come rimanere sveglia durante la cerimonia senza un sonnellino.
Probabilmente non mi sarei svegliata in tempo per il matrimonio, se Teddy non mi avesse trovata. Si erano tutti dimenticati di me nel caos al piano di sotto, quindi menomale che Teddy si era dimenticato l'orologio ed era dovuto risalire per prenderlo.
"Hey Astra, volevi passare il mio matrimonio a dormire?" Chiese lui, fingendosi offeso.
"Oh miseriaccia, che ora è?"
"Rilassati. Non è arrivato ancora nessuno," disse Teddy, sospirando. Si sedette sul letto di fianco a me. "C'è silenzio quassù."
"Non volevo addormentarmi," dissi imbarazzata. "Ma nessuno era nei paraggi per saltarmi addosso..."
"So che Lily lo fa spesso," disse Teddy.
Dopo un secondo, chiesi, "Sei nervoso?"
"Molto," disse, poi iniziò a ridere. "Cioè, sono nervoso perché ho paura di scordarmi cosa dire. Non per il fatto che sto per sposarmi. Per quello sono felicissimo."
"Oh, già me lo immagino," lo presi in giro. "'Vuoi tu, Teddy Lupin, prendere questa donna come tua legittima sposa?' 'Um... Yeah, baby!'"
Teddy iniziò a ridere. "Cosa farebbe la nonna se io lo dicessi?"
"Cosa farebbe Victoire se tu lo dicessi?"
"Interromperebbero al cerimonia per sgridarmi sulle regole dell'etichetta," decise Teddy. "Lo hanno già fatto abbastanza questa settimana. Hai idea di quanto ci abbia messo a convincere la nonna a lasciarmi i capelli blu?"
"Dovresti iniziare la cerimonia con i capelli castani, poi farli diventare blu gradualmente," suggerii.
Teddy rise di nuovo. "Mi sembra un ottimo modo per passare la mia prima notte di nozze sul divano."
Proprio in quel momento sentii la signora Tonks chiamare Teddy. L'avevo evitata durante la settimana, perché faceva leggermente paura quando combinavi un casino. Non le avevo mai parlato, però, ed Albus mi aveva detto che era molto gentile, in circostanze normali.
"Beh, ora di andare, non credi?" Disse Teddy, sorridendo. "Augurami buona fortuna!"
"Buona fortuna," dissi, ridendo. "E magari è meglio non dire 'baby' durante il giuramento."
"Dannazione," disse Teddy, facendomi l'occhiolino mentre usciva.
La cerimonia si svolse senza alcun problema, perfino con undici cugini Weasley/Potter costretti a rimanere in piedi tanto a lungo. Il giardino era invaso da un'enorme tenda dove ci sedemmo tutti, ed era piena fino all'orlo. Tutti rimasero pazientemente seduti durante la celebrazione (che Teddy riuscì a non pasticciare, ma si costrinse a non guardare verso di me), ed applaudirono quando vennero finalmente dichiarati marito e moglie. Poi, iniziò il divertimento.
Con un colpo di bacchetta, le sedie si spostarono di lato e si piazzarono attorno ai tavoli. Un lungo buffet apparve ad un lato della tenda, ed una piccola orchestra entrò dall'altro. Teddy e Victoire condussero il primo ballo, poi tutti iniziarono a ballare e a mangiare e a salutare vecchi amici.
James mi invitò a ballare, e fui tentata di rispondere no, visto che non sapevo come si faceva. Per fortuna, non lo sapeva neanche lui, quindi ci limitammo a renderci ridicoli sul bordo della pista da ballo. Anche Albus mi fece volteggiare, anche se nessuno di noi due aveva idea di come ballare. Passammo quasi tutto il tempo a ridere delle persone che chiaramente non sapevano ballare, ma erano convintissimi del contrario. In molti continuavano a venire vicino ad Albus per commentare quanto fosse cresciuto dall'ultima volta che l'avevo visto. "Non so chi sia tutta questa gente," mi confidò quando un'anziana strega camminò via come una papera dopo averlo abbracciato stretto stretto, dicendo di ricordarselo che era un neonato.
"Probabilmente si ricorda di quando tuo nonno era un neonato," sussurrai in risposta. Albus aveva appena dato un morso ad un dolce, e dovette correre subito fuori per non soffocare dalle risate nel bel mezzo della pista da ballo.
Mentre aspettavo che tornasse, venne la signora Tonks. "Salve, cara. Astra, dico bene? Temo che non ci siamo ancora incontrate?"
"No, signora," dissi, sorridendo. Albus, torna presto... "Piacere di conoscerla..."
La signora Tonks mi stava fissando come se fossi un fantasma. Era piuttosto allarmante. "Si sente bene?" Chiesi preoccupata.
"Io... Sì, certo. Solo, per un momento ho pensato..." Scosse la testa. "Lascia stare. Forse era solo un gioco di luce." Mi sorrise dolcemente. "Spero tu non sia rimasta sopraffatta questa settimana."
"Oh, no, è stata divertente," mentii. Chi non amava pulire tutte le finestre della casa per la quarta volta? "Ne è valsa la pena per il matrimonio, questo è certo," dissi sincera.
"Sì," disse la signora Tonks, facendo un sorriso tutto luce quando il nipote tagliò la torta, immerso nelle esultanze della folla. "Sono molto felici insieme."
"Dove staranno?" Chiesi, realizzando che nessuno me lo aveva mai detto. Teddy viveva ancora lì, a quanto ne sapevo, e Victoire stava coi genitori...
"Oh, rimarranno qui finché Teddy non finirà l'addestramento da auror," disse la signora Tonks. "Così simile a sua madre..." Lasciò la frase in sospeso, con gli occhi lucidi.
L'ultima cosa che volevo era la signora Tonks iniziasse a piangere, perché a malapena la conoscevo, e non ero molto brava con le persone in lacrime che conoscevo. Mi guardai intorno nel panico alla ricerca di una distrazione. Per fortuna, una arrivò da sola.
Albus tornò. "Salve, signora Tonks!"
"Oh, Albus, come stai?"
"Felicissimo per Teddy," disse lui, sorridendo dolce. Alzai le sopracciglia. Chi si aspettava che Al fosse un tale ammaliatore?
"Sì, sono così contenta per loro," concordò la signora Tonks, sorridendo. "Oh, quella è Molly? Non ho ancora avuto occasione di parlarle. Divertitevi, voi due."
Albus ed io salutammo educatamente, poi la guardammo andare verso la nonna di Al. Dietro di loro, notai un uomo biondo identico a Scorpius. "Quello chi è?"
"Oh, giusto, ci sono i Malfoy," disse Albus, sospirando.
"Aspetta, cosa?"
"Quello è il signor Malfoy. Il padre di Scorpius e Ciara."
"Sono qui?" Lo fissai. L'ultima cosa di cui avevo bisogno era incontrare Ciara ed iniziare a duellare durante un matrimonio.
"Beh, ci sono i signori Malfoy. Non ho visto Ciara o Scorpius." Albus fece spallucce.
Alzai gli occhi al cielo. "Bellissimo."
Il matrimonio fu bellissimo per davvero, però. Teddy e Victoire se ne andarono sommersi dagli applausi, poi anche tutti gli altri se ne andarono. Presto, i Potter e la famiglia del signor Bill Weasley erano gli unici rimanenti, e restammo fino a tardi per pulire. Nessuno di noi ebbe problemi ad addormentarsi quella notte.
Non avemmo molto tempo per rilassarci nei giorni successivi. Mancava meno di una settimana a Natale, e le nostre menti si concentrarono su quello. James, Al, Lily ed io non avevamo avuto tempo di comprare regali per nessuno, quindi passammo una giornata a Diagon Alley per le spese di Natale.
"Astra, devi andare alla Gringott?" Chiese il signor Potter quando ci riunimmo al Paiolo Magico.
Guardai il sacchettino dove di solito tenevo il denaro. In genere, in questo periodo dell'anno, ne avevo ancora una discreta quantità. Tuttavia, non ero andata ad Hogsmeade negli anni precedenti. Sembrava piuttosto vuoto. "Sì..."
"Va bene, vieni allora." James ed Albus, che ancora non avevano mai visto le camere blindate della Gringott, supplicarono di venire con noi, ma il signor Potter rifiutò. "Quando avrete soldi vostri, potrete visitare la Gringott." Con l'umore a terra, quei due seguirono la madre verso Tiri Vispi Weasley.
Seguii il signor Potter alla scintillante banca candida. "Sa che c'è un drago a guardia della mia camera blindata ora?" Chiesi, ricordandomi cosa era successo quando ero andata da sola.
"Ah sì?" Non stava ascoltando, lo capii. Stava cercando un folletto che non fosse troppo occupato. Avrei potuto parlargli del mio viaggetto sulla luna dell'estate precedente e non avrebbe battuto ciglio.
Alla fine trovammo un folletto libero, e venimmo portati ai carrelli. Era emozionante come sempre, e il signor Potter, a differenza della moglie, sembrò godersi il giro. Ci fermammo alla sua camera blindata, poi scendemmo più in basso nel labirinto.
Potei sentire il drago prima che fosse a portata d'occhio, e guardai il signor Potter. Non sembrava molto sorpreso, in effetti. Si guardava intorno curioso. Non era mai stato nella mia camera blindata, a quanto sapevo.
Il folletto agitò il marchingegno di metallo che riconobbi dall'ultima volta mentre camminavamo di fronte al drago, il quale si ritirò. Provai a non guardarlo mentre attraversavamo lo spazio. Il folletto mi prese la chiave, aprì la porta, poi si fece indietro per farci entrare.
Andai dritta verso un tavolo che ospitava una pila di Galeoni grande quanto me. Mettendone una manciata nella borsa, mi girai verso il signor Potter.
"Va bene, andia..." Le parole mi morirono in bocca quando notai la sua espressione. All'improvviso era diventato pallido, e non sembrava vedere nulla. Andai cautamente vicino a lui e gli agitai una mano vicino al viso. "Signor Potter?"
Scosse la testa. "Sì?"
"Sta bene?"
"Oh, sì, bene." Sorrise. "Il drago mi ha spaventato un po', tutto qui," continuò dopo un attimo. "È da tanto che non vedevo come li trattano qui."
Mi accigliai. "Va bene." Con un'alzata di spalle, feci strada fuori. Durante la corsa di ritorno in superficie, continuai a guardarlo, ma adesso sembrava stare benissimo.
Quando uscimmo, il signor Potter mi mandò verso Tiri Vispi Weasley. Mi disse di dire alla signora Potter che ci avrebbe raggiungo a pranzo, e corse verso il Paiolo Magico. Forse per comprare un regalo di Natale alla signora Potter. Partii alla ricerca dei miei amici.
Albus e Lily si stavano lanciando una Puffola Pigmea quando entrai, ma la posarono con cautela quando mi notarono. "Hey! Dov'è papà?"
"È andato a fare compere in privato," dissi. "Forse per tua madre."
Al annuì. "Ha senso... Lils, vai a dire a mamma che Astra ed io andiamo a comprare dei regali."
"No! Io vengo con voi!"
"Lily, non possiamo comprare un regalo per te se vieni con noi," le feci notare. Facendo il musetto, Lily ci lasciò andare. Dopo qualche occhiata dietro di noi per assicurarci che non ci stesse seguendo, Albus ed io partimmo.
"Cosa ci serve?" Chiese Albus.
"Non lo so. Tu cosa compri?"
"Non lo so! Non ho molti soldi," disse imbarazzato.
Alzai gli occhi al cielo. "Magari se tu avessi speso di meno da Mielandia..."
"Tu hai speso più di me!"
"È irrilevante!"
Dopo un lungo dibattito, Albus ed io finalmente decidemmo i regali per tutta la famiglia, e per Colette. Un Bolide da allenamento per James da parte mia, ed una nuova mazza da parte di Albus. Per Lily, mettemmo insieme i nostri soldi per comprarle una Puffola Pigmea, dopo aver avuto il permesso dalla mamma di Al. Per Colette, dei vecchi tomoni sugli incantesimi che forse aveva già letto nella biblioteca della scuola. Per i suoi genitori, Al aveva comprato una foto magica della sua famiglia che era stata scattata al matrimonio, e la fece incorniciare in una cornice speciale anti-polvere. Dovetti aiutarlo a pagare la cornice, il che mi stava bene perché era stato Albus a suggerire tutti i regali che avevo comprato.
Venti minuti prima di doverci incontrare al Paiolo Magico per il pranzo, ci dividemmo per comprarci i regali l'un l'altra. Alla fine decisi di prendergli un libro sulla sua squadra di Quidditch, i Cannoni di Chudley. Non sapevo come mai gli piacessero, a parte per il fatto che piacevano a suo zio Ron che forse lo aveva indottrinato da subito. A quanto ne sapevo, erano i peggiori della loro divisione, ma non lo avrei detto.
I successivi due giorni furono una piacevole pausa. Saremmo andati a casa di zio Percy la Vigilia di Natale avremmo passato lì due notti, ma prima di allora potevamo stare fermi a non fare nulla per la prima volta da un'eternità. James, Albus ed io insegnammo a Lily a giocare a Bias, e passammo la maggior parte del tempo a giocarsi. Realizzammo in fretta che le carte di Spara Schiocco non andavano bene per quel gioco. Per fortuna, Albus trovò un normalissimo mazzo Auto-Mescolante nella sua stanza.
Una volta arrivati a casa dello zio Percy, fui lieta di aver avuto quei due giorni di riposo. Per quanto zio Percy provasse a mantenere l'ordine, fu il caos. La famiglia aveva una casa piuttosto piccola a Londra, e c'erano letti di fortuna in ogni anfratto ed angolino. Non potevi alzarti di notte senza calpestare almeno quattro persone. Roxanne era riuscita a prenotare il pavimento della stanza di Lucy per sé stessa, Rose, e me, quindi non ci andò male come, ad esempio, a Fred, che era schiacciato sotto le scale, oppure a James, che era rintanato sul davanzale di una finestra nella stanza degli ospiti e che si lamentò il giorno dopo di essersi congelato. L'unico posto non avere corpi addormentati era la cucina, per ovvi motivi.
A prescindere da dove fossimo piazzati, però, ci svegliammo tutti con una pila di regali ai nostri piedi. Aprii i miei e trovai, tra le altre cose, un libro sulla magia non verbale da Albus, uno dei famosissimi maglioni Weasley di Nonna Weasley, ed un grosso Boccino di peluche da Lily, che mi disse con un sorriso che ne aveva uno identico a casa.
Molto meglio dei regali fu la cena. Audrey, la zia di Al, era eccezionale dietro ai fornelli, e con l'aiuto delle varie signore Weasley e della signora Potter, fu tutto semplicemente fantastico. C'era pudding e carne e qualunque altra cosa ti aspetteresti da un cenone di Natale, ma in quantità così elevate da poterci sfamare parecchie squadre professioniste di Quidditch. Eppure, a fine cena era tutto sparito, e mi sentii un po' in colpa verso i babbani quando la signora Potter agitò semplicemente la bacchetta e i piatti iniziarono a lavarsi da soli.
Da quel momento in poi, tutto accadde in una specie di tornado. C'erano teste rosse che correvano dappertutto, e non riuscii a stare al passo neanche provandoci al massimo. Sembrarono passati solo pochi secondi quando salutammo e ci infilammo nella macchina dei Potter.
Il resto delle vacanze furono molto più tranquille. la signora Potter si rifiutò di portarci da qualunque parete, dichiarando che aveva visto abbastanza persone da bastarle per un mese. Ci intrattenemmo con battaglie a palle di neve e giocando a Quidditch, e anche Rose ed Hugo vennero per qualche giorno, e fu divertente. La signora Hermione finalmente cedette, e Hugo ebbe la sua prima scopa per Natale. Fu piuttosto divertente insegnargli a portarla.
Il signor Potter se ne andò qualche giorno dopo Natale per un viaggio di lavoro, ma non disse che tipo di lavoro. Se tutto fosse andato bene, disse, sarebbe tornato in tempo per l'inizio del semestre, ma non poteva fare promesse. Lily iniziò a piangere quando si Smaterializzò via, e passammo tutto il pomeriggio a provare a consolarla.
Non posso di dire che mi dispiacesse tornare sull'Hogwarts Express a Gennaio. Erano state le vacanze più piene della mia vita, e nonostante fossero state divertenti, devo ammettere di essere stata un po' felice che fossero finite. Tornare ad Hogwarts era come tornare a casa dopo una vacanza pazza. Per quanto tu possa amare ciò che hai fatto, non puoi non sentirti un po' sollevato di tornare alla normalità.
Spigolo autore.
Se la storia vi piace, vi chiedo di lasciare un voto, un commento, e di andare a leggere l'originale che merita davvero.
Alla prossima!
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