Capitolo 17 - Life of a Witch
Mi risvegliai. Quella notte avevo dormito così bene! Quando sentì che mi ero svegliata, la professoressa bussò alla mia porta.
"Aurora, posso entrare?" Anche se sapevo di essere orribile appena sveglia, la feci entrare.
"Sì!" Mi sorrise dolcemente. Il cuore cominciò a battermi un po' più velocemente. Si avvicinò al letto.
"Hai dormito bene?" Mi chiese.
"Sì, molto bene!" Ero davvero felice di essere lì. Ci abbracciammo ed andammo a fare colazione.
"Aurora, qualche giorno fa non si sono aperte le iscrizioni per il concorso?"
"Sì, ma non credo di voler più partecipare..."
"Perché?" Mi chiese delusa.
"Non me la sento..."
"Se vengo quando ti esibisci ci stai?"
"Beh, in quel caso..." Ammisi timidamente.
"Allora prometto di esserci!" Mi sorrise. Vederla sorridere così innocentemente, mi ricordava tanto una bambina piccola.
"Non voglio ritornare in Accademia..." Mormorai imbarazzata.
"Su, devi..." Dicendo così, mi abbracciò. Mi fece sentire al sicuro. "Quando ti dovrai esibire, mandami una lettera, così saprò quando venire!" Mi sorrise porgendomi l'indirizzo a cui inviarla. Io annuii.
"Tieni, mettila nella tua divisa..." Dicendo ciò, mi porse una piccola spilla con un fiocco rosa di seta in cui al centro c'era un bottone con la lettera D.
"Grazie" Arrossii un po'.
"Ti terrà fuori dai guai, almeno con i professori..." Che cosa significava? Era solo un fiocco.
"Apparteneva alla mia mamma e prima ancora alla mia nonna... ce lo tramandiamo da tante generazioni da madre in figlia..." Mi spiegò.
"E allora perché l'ha data a me?" Chiesi incuriosita.
"Ho figli?" Io accennai un 'no' imbarazzato e dispiaciuto con la testa. "Almeno la do a te..." Concluse. Annuii e mi rimisi in cammino per l'Accademia. Del resto avevo un qualcosa di suo con me.
"Aurora!" Mi salutarono le ragazze.
"Ci hai fatte spaventare!" Esclamarono in coro Clarissa e Melissa.
"Cos'è quella spilla?" Chiese Florie riferendosi alla spilla della Dahl.
"Oh non è nulla, l'avevo in tasca..." Mentii. Yumiko non sorrideva mai. Non sembrava umana... cioè, non sembrava una strega! Andammo a pranzare e dopo un po' ci recammo nel giardino nel retro. Era sempre così bello e rilassante...
"Ragazze, devo fare l'iscrizione!" Ricordai le parole della professoressa.
"Ti facciamo compagnia!" Allora ci avviammo verso la grande aula in cui c'era un tavolo dove si prendevano le firme ed emozionata come mai prima di allora, mi diressi dritta verso la donna che registrava le iscrizioni. Guardai la spilla e presi coraggio. La donna sgranò gli occhi appena la vide, ma non disse nulla. Firmai e ritornai dalle ragazze. Mentre stavamo per uscire da quella grande aula, una ragazza stava entrando. La ricordavo, ero sicura di averla vista da qualche parte prima di allora. Poi ricordai. Era la ragazza che aveva baciato Alexandre. Non si vedeva molto bene dato che era notte, ma ricordavo quei capelli biondissimi e ricci. Mentre eravamo sedute sotto un albero del giardino, si avvicinò Alexandre.
"Aurora!"
"Cosa vuoi?" Gli risposi bruscamente. Solamente Florie sapeva cosa avevo visto, infatti lei era l'unica a non chiedersi cosa stesse succedendo.
"Volevo solo chiederti se ti andava di fare un giro con me..."
"Mi dispiace, non posso adesso. Rientriamo ragazze? Fa freddo!" Non facendosi domande mi seguirono. Florie si avvicinò a me.
"Aurora... stai tranquilla..." Poco dopo cenammo e rientrammo nelle nostre camere. Tolsi la spilla e la poggiai sul comodino.
"Mi spieghi di chi è?" Mi chiese Florie.
"Mia, no?" Mi guardava con insistente curiosità, così sospirai e le dissi la verità. "È della professoressa... mi ha detto che da generazioni passava da madre in figlia..."
"E allora perché l'ha data a te?"
"La stessa cosa che le ho chiesto io: perché lei non ha figli!"
"Ma c'è Anne: non è sua figlia ma è comunque un membro della sua famiglia."
"È vero..." Ero sorpresa, molto sorpresa. 'Chissà cosa mi nasconde...' Pensai tra me e me. Poco dopo mi misi sotto le coperte e cominciai a fissare la spilla a qualche centimetro di distanza da me. Chiusi gli occhi e mi addormentai.