Lettera a Jack Frost
Era quasi irritata. Quella lettera era una prova che sua madre era andata ad Hogwarts...ma il vecchietto trollatore è un trollatore (un po' come le anatre)
Mai fidarsi di un'anatra=mai fidarsi di A.P.W.B. Silente.
Decisa a capire si rimise a leggere.
"Caro Jack Frost,
Domanda uno: Credere in te ti darà un buon motivo per venire a trovarmi ogni sera?
Domanda numero due: Silente scherza?
Cosa numero tre:
Ti amo, ti amo da quando ti ho incontrato per la prima volta (sul grande schermo), ti amo da quando hai fatto nevicare subito dopo aver visto il film, ti amo anche d'estate, quando la neve è un ricordo lontano, ti ho amato quando, in cima al colle hai fatto nevicare anche se le nuvole erano assenti. Ti amo dalla prima volta che mi hai rubato il naso.
E magari è impossibile ai tuoi occhi tutto ciò, ma per me è, e sei, reale.
-C"
Era una lettera estremamente corta, quasi incomprensibile dalla fretta con cui era scritta.
Quanto capiva sua madre.
Però il fatto è che non conosceva questo Jack Frost, si sarebbe documentata più tardi. Ora voleva leggere la risposta.
"Cara -C,
Riguardo alla domanda numero due, mi dispiace deluderti, ma Alperfrian Silente è un trollatore di prima classe, si diverte con poco e con la delusione altrui. Magari potrei provare a consolarti, ma io non sono molto bravo con le parole. Probabilmente peggiorerei soltanto la situazione.
Per la questione tre, invece...
...io davvero non so che cosa risponderti, insomma, non pensavo che tu mi amassi così intensamente. Ed ora non so come comportarmi, come agire. Forse dovrei venire a trovarti...
...ogni sera, come desideri tu. Io posso farlo. Se tu crederai in me io potrò farlo.
Jack Frost "
Decise in un attimo che si sarebbe documentata.
Ripose il libro nell'intercapedine del muro e scese in salotto, nel mondo reale. Sua madre era sul divano a leggere, appoggiata con i gomiti al cuscino verde foresta del divano.
Osservandola, si rese conto che quando leggeva sembrava più giovane.
Si avvicinò con cautela a lei e si sedette sul divano parallelo.
"Mamma, chi è Jack Frost?"
Vide gli occhi di sua madre sgranarsi, e poi il suo volto girarsi con espressione sorpresa.
Una luce le si accese negli occhi nocciola scuro, e chiuse il libro, dirigendosi verso la libreria del salotto, aprendo un'anta e mostrandole una serie di DVD dalle copertine colorate.
"Ti presento" disse, e con un gesto aggraziato della mano, indicò il contenuto dello scomparto "la mia prima adolescenza"
Gli occhi le scintillavano di emozione.
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